Problemi di relazione
Cari Dottori, sono una ragazza trentenne, ho avuto una relazione di quasi quattordici anni che è finita prevalentemente a causa di un problema sessuale.
Il mio ragazzo non riusciva più ad avere rapporti con me tant'è che negli ultimi mesi evitava ogni tipo di contatto. Ha anche fatto una visita dall'andrologo ma rifiutando del tutto il problema ha sospeso ogni terapia. Ho anche scoperto che assumeva di nascosto pillole come il Viagra o simili. Vi scrivo perché lui ha sempre addossato a me tutte le colpe di questo disagio, dicendo che nel tempo ero cambiata (sono cresciuta, ho messo su dei chili) e che non gli davo stimoli. Ciò mi ha creato tanti problemi di autostima, sopratutto ora che lui frequenta un'altra persona. Lui ci ha inoltre tenuto a farmi sapere che questa persona sotto quel profilo è molto esperta e che ora la sua vita sessuale va bene, anche se poi in un secondo momento ha ammesso di fare uso ogni tanto delle famose pilloline. Nonostante il dolore immenso per una relazione lunga che ho vissuto in maniera totalizzante, lui è riuscito a farmi credere che il problema fossi io e per questo sono in terapia da uno psichiatra. Sono ossessionata da questa cosa, mi sento ferita come essere umano e come donna e vivo male la sua nuova relazione, sopratutto perché so che il problema che ha causato la rottura è stato essenzialmente l'assenza di rapporti fisici tra noi. Vorrei sapere da voi se il problema potrei essere davvero io o se il suo atteggiamento aggressivo potrebbe mascherare un suo problema.
Se riuscite inoltre a darmi qualche consiglio per uscire da questa ossessione , ve ne sarei davvero grata.
Il mio ragazzo non riusciva più ad avere rapporti con me tant'è che negli ultimi mesi evitava ogni tipo di contatto. Ha anche fatto una visita dall'andrologo ma rifiutando del tutto il problema ha sospeso ogni terapia. Ho anche scoperto che assumeva di nascosto pillole come il Viagra o simili. Vi scrivo perché lui ha sempre addossato a me tutte le colpe di questo disagio, dicendo che nel tempo ero cambiata (sono cresciuta, ho messo su dei chili) e che non gli davo stimoli. Ciò mi ha creato tanti problemi di autostima, sopratutto ora che lui frequenta un'altra persona. Lui ci ha inoltre tenuto a farmi sapere che questa persona sotto quel profilo è molto esperta e che ora la sua vita sessuale va bene, anche se poi in un secondo momento ha ammesso di fare uso ogni tanto delle famose pilloline. Nonostante il dolore immenso per una relazione lunga che ho vissuto in maniera totalizzante, lui è riuscito a farmi credere che il problema fossi io e per questo sono in terapia da uno psichiatra. Sono ossessionata da questa cosa, mi sento ferita come essere umano e come donna e vivo male la sua nuova relazione, sopratutto perché so che il problema che ha causato la rottura è stato essenzialmente l'assenza di rapporti fisici tra noi. Vorrei sapere da voi se il problema potrei essere davvero io o se il suo atteggiamento aggressivo potrebbe mascherare un suo problema.
Se riuscite inoltre a darmi qualche consiglio per uscire da questa ossessione , ve ne sarei davvero grata.
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G.le utente, da quanto racconta è chiaro il quadro della sua precedente vita di coppia, relativamente all'associazione tra una sua trasformazione fisico ed il calo della libido del suo partner.
Crede che questo sia sufficiente a spiegare in toto una tale defaiance o sia stata solo una scusa per mascherare altri problemi in seno al vostro rapporto?
La motiviazione che si è creata in merito è onerosa per la sua autostima e credo sia importante riflettere se sia solo questa la ragione del vostro declino.
Crede che questo sia sufficiente a spiegare in toto una tale defaiance o sia stata solo una scusa per mascherare altri problemi in seno al vostro rapporto?
La motiviazione che si è creata in merito è onerosa per la sua autostima e credo sia importante riflettere se sia solo questa la ragione del vostro declino.
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#2]
Gentilissima utente,
se una coppia arriva a sviluppare delle problematiche sessuali, il problema è della coppia e non può essere in alcun modo addossato unicamente a uno dei due partners.
A questo punto, al di là del vostro rapporto, le auguro di riuscire a sfruttare questo momento difficile come occasione per comprendere meglio, insieme al suo terapeuta, le ragioni profonde del suo malessere, e magari anche delle difficoltà incontrate nella relazione che da poco ha concluso.
Auguri di cuore.
se una coppia arriva a sviluppare delle problematiche sessuali, il problema è della coppia e non può essere in alcun modo addossato unicamente a uno dei due partners.
A questo punto, al di là del vostro rapporto, le auguro di riuscire a sfruttare questo momento difficile come occasione per comprendere meglio, insieme al suo terapeuta, le ragioni profonde del suo malessere, e magari anche delle difficoltà incontrate nella relazione che da poco ha concluso.
Auguri di cuore.
Dr.ssa Nicoletta Causi
Psicologa e Psicoterapeuta
www.psicologacausi.torino.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 09/12/2013.
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