Bambini pisellino in bocca

Buonasera,
ieri mio figlio che ora ha 11 anni mi ha confessato che suo cugino più grande di 4 anni, circa 4 anni fa l'ha obbligato a mettere il suo pissellino in bocca e viceversa, l'episodio si è ripetuto più volte (dice 3 o 4 volte) fino a quando mio figlio si è ribellato.
Sono distrutto non so come comportarmi con mio figlio, con l'altro ragazzo (adesso ha circa 15 anni) e i suoi genitori (mio fratello).
Mio figlio ha aspettato tanto a dirmelo per pudore, adesso sembra sereno e da poco peso alla faccenda minimizzando.
Grazie in anticipo per l'aiuto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Pur con il rispetto e la delicatezza che l'argomento richiede penso che il discorso debba essere affrontato.
Si tratta di adolescenti che fanno le prime esperienze sessuali. Non e' raro che tali esperienze avvengano nell'ambito familiare ma per la serenita' di suo figlio che deve essere salvaguardata penso che la sua esperienza debba potere essere elaborata nel modo piu' completo.
Cerchi di aprire il discorso con suo fratello senza escludere la possibilita' di ricorrere ad uno psicologo per la successiva elaborazione.
Se lo desidera ci faccia avere notizie.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Utente
Utente
Chiedo scusa,

preciso che all'epoca mio figlio aveva 6 anni e mio nipote 11.

non mi è chiaro: "per la serenita' di suo figlio che deve essere salvaguardata penso che la sua esperienza debba potere essere elaborata nel modo piu' completo." significa che devo portare mio figlio dallo psicologo o devo parlare con mio fratello per il suo?
grazie 1000
cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

se Suo figlio ora è sereno, direi di non svegliare il can che dorme.
E' però molto importante che Suo figlio possa sentirsi libero e a proprio agio di parlare con Lei o con Sua moglie di queste cose.

Ciò che è accaduto col cuginetto non è un abuso, ma solo un gioco fatto tra bambini/ragazzini ed è piuttosto frequente.
La cosa cui dare peso, invece, è COME Suo figlio ha vissuto tutto ciò. Lei infatti parla di "ribellione", e -se non capisco male- pare che Suo figlio l'abbia vissuta come una costrizione. E' così?

In ogni caso se vuole sapere quali comportamenti tenere con il bambino che racconta di aver subito atteggiamenti del genere, io suggerirei di:

1. Parlare con il bambino in modo neutro, non emotivo e non minaccioso
2. Incoraggiare il bambino con frasi come “Sono contento che tu abbia deciso di parlarmene. Sei stato davvero coraggioso a raccontarmi cosa ti è successo”; “Quello che mi hai raccontato è già successo ad altri bambini”; “Abbi fiducia, ti aiuteremo”. Tuttavia è importante non mostrarsi mai giudicanti verso l'altro ragazzino né fare promesse al bambino che non si è in grado di mantenere
3. Rassicurare il bambino, precisando che quello che gli è accaduto non è colpa sua
4. Non fare pressioni sul racconto del bambino; rispettare i suoi tempi perché magari non si sentirà pronto a raccontare tutto subito
5. Fate capire al bambino che ha fatto bene ad aprirsi con voi: deve comprendere che non ha sbagliato a confidarsi. Il bimbo ha bisogno di una persona molto calma che trasmetta serenità. Questo è fondamentale se pensiamo che una notizia del genere è sfidante per qualunque adulto perché questi atti generano in noi almeno qualche perplessità. Però è appunto importante non mostrare queste emozioni al bambino, ma di avere a cuore il suo problema
6. Rispettare sempre la riservatezza e segretezza espresso dal minore
7. Riferire il caso solo a chi può realmente aiutare a gestire al meglio il suo caso

È importante anche sapere che il bambino che ha raccontato tutto ciò sarà stressato: parlate con insegnanti in caso di problemi di apprendimento o concentrazione a scuola.

Se Lei vede sereno Suo figlio, non penserei allo psicologo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Penso che l'esperienza vissuta da suo figlio debba essere elaborata con l'aiuto di uno psicologo.
Non sappiamo quali rappresentazioni conservi ma in ogni caso dovrebbe essere aiutato a esprimerle e a dargli un senso.
Se il rapporto con suo fratello e' sereno e sincero dovrebbe parlarne direttamente con lui.
I due momenti dovrebbero essere comunque disgiunti.
I migliori saluti
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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6
Gentile signore,
credo bisognerebbe soffermarsi sul come e perchè: ovvero in che modo il suo bambino ha raccontato questa cosa? Era scioccato? sereno? spaventato? impaurito? etc... , e mi viene da riflettare sul come mai proprio ieri ha deciso di raccontarlo?( ieri rispetto a quando ha scritto tutto questo), non so magari si stava affrontando un discorso in particolare o così dal nulla se ne è uscito fuori con questa cosa?
Ha tenuto segreto per quattro anni (dai 7 agli 11) questi episodi, finchè è scattato qualcosa... ecco vorrei capire che cosa.
Inoltre:
Lei che risposte ha dato al suo bambino? Probabilmente cercava una rassicurazione da parte di un genitore e che tipo di emozione ha trasmesso a sua volta ( se il bambino ha visto Lei "distrutto", come scrive, potrebbe darsi che sta fingendo di essere sereno in merito alla vicenda per non preoccuparLa , è solo un'ipotesi)
Io mi sentirei invece di consigliare un ciclo di sedute da uno psicologo, il fatto che abbia avuto questa necessità di sconfessare questo segreto potrebbe essere un segnale di qualcosa che vuole far emergere. Mi spiego meglio: non dico che dallo psicologo deve sentirsi costretto a parlare di questa vicenda nello specifico , ma attraverso anche un ciclo breve di sedute potrebbe sentirsi libero e a proprio agio di superare un momento di crisi che forse sta vivendo e non sa come affrontarla per non preoccupare i suoi genitori.
In merito al dirlo o meno a suo fratello credo che la scelta spetti soltanto a Lei. Ci tenga aggiornati se lo desidera,
cordialità

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

[#6]
Utente
Utente
buona sera,
innanzitutto grazie per avermi risposto. Il mio bambino quando me l'ha detto era come se si liberasse di un peso di punto in bianco: “ mamma ti devo di re una cosa di cui mi vergogno mio cugino….” ed io inizialmente ho reagito malissimo, dicendone dietro al cugino di ogni, ripresa la ragione gli ho detto che aveva fatto bene ha dirmelo ma che non doveva aspettare tutto questo tempo, e lui mi ha risposto che si vergognava. Adesso mi sembra sereno e tranquillo, io vorrei aspettare un attimo prima di portarlo dallo psicologo , non per paura, ma per vedere come va adesso che si è liberato di questo peso per poi riprendere l' argomento e ragionare con lui ed eventualmente portarlo da uno specialista.
Il rendimento scolastico e buono, fa sport e il boy scout, da nessuna di queste attività non è arrivato nessun segnale di sofferenza o disagio.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

se il ragazzino sta bene, ora la cosa più importante a mio avviso è che non venga stressato anche dagli adulti...
E' importante che passi il messaggio che NON deve vergognarsi di parlare con la mamma e il papà e credo che questo sia stato ampiamente comunicato.
Anche il fatto di sapere che verrà protetto dai suoi genitori è un punto di forza a farvore di Suo figlio: va bene se Lei ha avuto quella reazione, spero che Suo figlio abbia compreso che Lei e Sua moglie siete appunto accanto a lui per proteggerlo e non per punirlo.
Tutto ciò è importante anche perchè adesso per Suo figlio inizia un momento sfidante come è l'adolescenza, quindi vediamo come va, prima di portarlo dallo psicologo, proprio perchè non è giusto stressarlo.
Invece, se Lei e Sua moglie non siete sereni su questa tematica, potreste chiedere una consulenza per voi, lasciando fuori il ragazzo.

Cordiali saluti,
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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6
Ha fatto benissimo anche a scrivere che nelle attvità sociali tutto procede bene, mi sembra un ottimo segnale e mi sembra anche saggia la decisione di aspettare un momento prima di valutare come agire.

Come scrive la dott.ssa Pileci è fondamentale che il bambino capisca che voi siete persone su cui poter contare in qualsiasi momento della vita e che per qualsiasi cosa può contare sul vostro aiuto. E mi sento anche di condividere la parte finale dell'intervento della collega.
Cordiali Saluti,