Fobia sociale
Gentili Dottori,
Ciò che vorrei pre-annunciare è che tale diagnosi non mi è stata fornita da un esperto, ma dopo molte ricerche sono arrivato al punto che, nonostante una diagnosi medica sia obbligatoria e lo capisco benissimo, è ovvio che io possieda questo disturbo d'ansia sociale.
Sin da piccolo ho avuto problemi di socializzazione (tra cui bullismo e isolamento) in ambiti scolastici che hanno incominciato a far nascere questo problema di cui tutt'ora ne sono schiavo.
Schiavo per il semplice motivo che non mi permette in alcun modo di avere interazioni sociali con persone relativamente sconosciute, o persone che comunque sono fuori dalla mia cosidetta "comfort zone".
Tale problema mi limita in un modo assurdo: non mi permette di uscire di casa, di andare a fare la spesa, di incontrare gente nuova (anche un semplice ciao), o di avere un minimo di vita sociale o di una relazione sentimentale con il sesso opposto.
Ciò che mi preoccupa maggiormente è il fatto che tale problema l'ho da molti anni e con il tempo è peggiorato, e adesso sono arrivato veramente al limite. Mi sto accorgendo che ho sprecato i miei anni di adolescenza (13-17) a causa di questo problema, e adesso mi ritrovo solo.
Prima di ricorrere ad una terapia psicologica volevo un vostro parere riguardante ad un metodo che alcune persone hanno utilizzato per risolvere questo problema. Alcuni sono riusciti a risolverlo forzandosi letteralmente ad interagire con le persone, nonostante la paura immensa di fare tali azioni, e mano a mano tentare di farlo diventare come una cosa comune, entrandone a far parte della comfort zone.
Infine, nel tal caso decidessi di ricorrere ad una terapia psicologica e si risultasse insufficiente, mi sento leggermente terrorizzato dal fatto di prendere medicinali (benzodiazepine o anti-depressivi).
Cordiali Saluti.
Ciò che vorrei pre-annunciare è che tale diagnosi non mi è stata fornita da un esperto, ma dopo molte ricerche sono arrivato al punto che, nonostante una diagnosi medica sia obbligatoria e lo capisco benissimo, è ovvio che io possieda questo disturbo d'ansia sociale.
Sin da piccolo ho avuto problemi di socializzazione (tra cui bullismo e isolamento) in ambiti scolastici che hanno incominciato a far nascere questo problema di cui tutt'ora ne sono schiavo.
Schiavo per il semplice motivo che non mi permette in alcun modo di avere interazioni sociali con persone relativamente sconosciute, o persone che comunque sono fuori dalla mia cosidetta "comfort zone".
Tale problema mi limita in un modo assurdo: non mi permette di uscire di casa, di andare a fare la spesa, di incontrare gente nuova (anche un semplice ciao), o di avere un minimo di vita sociale o di una relazione sentimentale con il sesso opposto.
Ciò che mi preoccupa maggiormente è il fatto che tale problema l'ho da molti anni e con il tempo è peggiorato, e adesso sono arrivato veramente al limite. Mi sto accorgendo che ho sprecato i miei anni di adolescenza (13-17) a causa di questo problema, e adesso mi ritrovo solo.
Prima di ricorrere ad una terapia psicologica volevo un vostro parere riguardante ad un metodo che alcune persone hanno utilizzato per risolvere questo problema. Alcuni sono riusciti a risolverlo forzandosi letteralmente ad interagire con le persone, nonostante la paura immensa di fare tali azioni, e mano a mano tentare di farlo diventare come una cosa comune, entrandone a far parte della comfort zone.
Infine, nel tal caso decidessi di ricorrere ad una terapia psicologica e si risultasse insufficiente, mi sento leggermente terrorizzato dal fatto di prendere medicinali (benzodiazepine o anti-depressivi).
Cordiali Saluti.
[#1]
Caro ragazzo,
>>nonostante una diagnosi medica sia obbligatoria e lo capisco benissimo, è ovvio che io possieda questo disturbo d'ansia sociale.<<
non credo sia affatto ovvio, visto che lei non è un esperto in materia. La diagnosi "categoriale" serve a ben poco per risolvere le sue problematiche, è necessario fare una valutazione di personalità che è cosa molto più complessa e articolata.
Prima di considerare quale possa essere il trattamento più indicato al suo caso specifico deve necessariamente fare un'approfondimento psicodiagnostico con un Collega di persona.
Nei casi di fobia sociale (ammesso che lei ne sia affetto) è utile fare un percorso psicoterapico.
>>Prima di ricorrere ad una terapia psicologica volevo un vostro parere riguardante ad un metodo che alcune persone hanno utilizzato per risolvere questo problema<<
non ci sono metodi che possono essere appresi senza il supporto e la guida di un professionista psicologo, preferibilmente specializzato in psicoterapia.
>>nonostante una diagnosi medica sia obbligatoria e lo capisco benissimo, è ovvio che io possieda questo disturbo d'ansia sociale.<<
non credo sia affatto ovvio, visto che lei non è un esperto in materia. La diagnosi "categoriale" serve a ben poco per risolvere le sue problematiche, è necessario fare una valutazione di personalità che è cosa molto più complessa e articolata.
Prima di considerare quale possa essere il trattamento più indicato al suo caso specifico deve necessariamente fare un'approfondimento psicodiagnostico con un Collega di persona.
Nei casi di fobia sociale (ammesso che lei ne sia affetto) è utile fare un percorso psicoterapico.
>>Prima di ricorrere ad una terapia psicologica volevo un vostro parere riguardante ad un metodo che alcune persone hanno utilizzato per risolvere questo problema<<
non ci sono metodi che possono essere appresi senza il supporto e la guida di un professionista psicologo, preferibilmente specializzato in psicoterapia.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile utente,
segue le preziose indicazioni fornite dal mio collega, dr Del Signore.
Vede dire ho la "fobia sociale", in ambito psicologico, non serve a molto. Certo ci aiuta a capire certi aspetti ma non ci da molte indicazioni circa le possibilità di intervento.
La psicologia non è come la medicina; non tutti i problemi si possono trattare allo stesso modo, con la medesima terapia.
Non a caso lei non ci fornisce molte indicazioni "utili" nella sua domanda. E' molto focalizzato sul suo "sintomo" mentre sarebbe utile comprendere, per inquadrarlo meglio, alcuni aspetti della sua vita di cui non fa menzione (rapporti genitoriali, obiettivi, progetti futuri, andamento scolastico, ecc.).
Questo lavoro di "scoperta" non può essere fatto on-line ma necessità una consultazione di persona.
D'altronde anche in quel caso non ci saranno strategie che risolveranno tutto in un click.
Si faccia coraggio.
Restiamo in ascolto
segue le preziose indicazioni fornite dal mio collega, dr Del Signore.
Vede dire ho la "fobia sociale", in ambito psicologico, non serve a molto. Certo ci aiuta a capire certi aspetti ma non ci da molte indicazioni circa le possibilità di intervento.
La psicologia non è come la medicina; non tutti i problemi si possono trattare allo stesso modo, con la medesima terapia.
Non a caso lei non ci fornisce molte indicazioni "utili" nella sua domanda. E' molto focalizzato sul suo "sintomo" mentre sarebbe utile comprendere, per inquadrarlo meglio, alcuni aspetti della sua vita di cui non fa menzione (rapporti genitoriali, obiettivi, progetti futuri, andamento scolastico, ecc.).
Questo lavoro di "scoperta" non può essere fatto on-line ma necessità una consultazione di persona.
D'altronde anche in quel caso non ci saranno strategie che risolveranno tutto in un click.
Si faccia coraggio.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#4]
Secondo il modello cognitivo-comportamentale, le fobie sono apprese ed è possibile eliminarle attraverso l'esposizione graduale allo stimolo fobico perchè in questo modo -sotto la guida del terapeuta- è possibile desensibilizzare paure e ansie legate a tale fobia.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1323-fobie-saperne-di-piu-per-vivere-meglio.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/316-fobia-sociale-il-palcoscenico-della-paura.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/425-la-fobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/416-la-fobia-sociale.html
Inoltre, sempre secondo l'approccio cognitivo-comportamentale, è possibile apprendere nuove modalità di relazionarsi con gli altri che rendono certamente più semplice la vita. Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Cordiali saluti,
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1323-fobie-saperne-di-piu-per-vivere-meglio.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/316-fobia-sociale-il-palcoscenico-della-paura.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/425-la-fobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/416-la-fobia-sociale.html
Inoltre, sempre secondo l'approccio cognitivo-comportamentale, è possibile apprendere nuove modalità di relazionarsi con gli altri che rendono certamente più semplice la vita. Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 08/12/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.