Ansia e stress da esami universitari

Buongiorno a tutti,
Richiedi un consulto perché sto vivendo una situazione pesante con l'università.
Frequento una triennale in legge,e il prossimo anno andrò fuori corso in quanto sono indietro di un anni con gli esami; questo ritardo è dovuto da un esame che è per ne un ostacolo insuperabile! Tra 10 giorni lo darò per l'ottava volta e spero sia quella buona. Il problema però è che mi organizzo lo studio nei minimi dettagli ma poi non riesco a seguire la scaletta. Solitamente non ho mai ripetuto perché mi sembrava di non aver mai abbastanza tempo,ma quest'anno mi sono organizzata benissimo e ora sto ripetendo. Il problema è che mi accorgo che non riesco a ripetere come vorrei,così vado in ansia e mi demoralizzo.
Sto già pensando che andrà male anche questa volta e se sarà così so che vorrò lasciare tutto e andare a lavorare; è 4 anni che ho queste crisi in cui voglio mollare tutto e trovarmi un lavoro,ma senza laurea è quasi impossibile.
Come posso gestire tutto ciò?
Grazie!
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
ci sono una serie di elementi interessanti in ciò che scrive.
In primo luogo, in un percorso lungo come quello universitario (spesso di 5 anni + la tesi se tutto va veramente "liscio come l'olio" e sappiamo che in molti casi non è così) l'idea di mollare è abbastanza comune, ciclica direi.
In secondo luogo, ipotizzando un fallimento in partenza, già costruisce le basi per renderlo effettivo.
Inoltre, più che intensificare lo studio in vista dell'esame forse potrebbe cambiare metodo.
Non in tutti gli esami è importante ripetere a mente, talvolta è più efficace la rielaborazione dei concetti.
Ci faccia sapere come è andata se vuole.
In bocca al lupo.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
questo esame sembra proprio un po' ostico per lei, situazione non così infrequente per gli universitari,ma consideri che l'ansia è una cattiva compagnia per lo studio che necessiterebbe di uno stato d'animo sereno per fruttare al meglio. Sente ancora le pressioni di suo padre come ci diceva in un precedente consulto?
Inoltre se < Sto già pensando che andrà male anche questa volta > non fa altro che creare presupposti negativi, ha mai sentito parlare della profezia che si autoavvera?

Come le abbiamo già detto in un precedente consulto sarebbe opportuno fare chiarezza in sé per quanto riguarda la prosecuzione degli studi e una possibile pianificazione dei suoi obiettivi (studio/lavoro).

Si è poi recata allo sportello d'ascolto della facoltà come le abbiamo suggerito in precedenza?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno dottori,
Vi ringrazio per le risposte.
Rispondo alla dottoressa Rinella: no,alla fine parlando con mio padre ho finalmente capito il suo punto di vista, e cioè che lui si arrabbia dei miei insuccessi perché vede il mio impegno e poi non ottengo il risultato sperato e mi abbatto, non volendo di conseguenza continuare ad avere insuccessi.
Per lo sportello d'ascolto sono rimasta in contatto e dovremmo poi organizzare un incontro via computer poichè mi è difficile recarmi in loco; peró per il momento non ho ancora un appuntamento.
Comunque sia, ho iniziato il ripasso finale e mi tranquillizza vedere che ció che studio da settembre mi è rimasto in testa, sono molto felice e mi tranquillizza ciò perchè allora non ho sprecato tempo.
Vi informeró con molto piacere dell'esito, sperando di darVi una bella notizia! :-)
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