Fantasia di stupro e costrizione
Buongiorno, vi scrivo perché mi piacerebbe avere un aiuto per comprendere, se possibile, le motivazioni alla base delle mie fantasie sessuali.
La mia fantasia sostanzialmente consiste nell’essere violentata, tipicamente da diversi uomini (belli e muscolosi) che mi immobilizzano e fanno sesso con me (con pratiche che comunque anche nella vita reale gradisco) sia a turno che simultaneamente. Questa è una fantasia che mi eccita moltissimo e che utilizzo durante l’autoerotismo.
Per quanto riguarda il sesso con mio marito, mi piace molto di più quando ricreiamo appunto una scena di costrizione, in cui lui mi immobilizza ed io sono completamente alla sua mercé senza potermi sottrarre. Lui ovviamente a quel punto fa cose che mi piacciono! Poi non necessariamente l’amplesso prosegue fino alla fine in questo modo.
Aggiungo che spesso lo facciamo in questo modo (con sommo piacere di entrambi) anche perché diversamente faccio fatica ad eccitarmi (mio marito non è un tipo passionale ma molto giullaresco nell’approccio sessuale, e questo di solito non giova alla mia eccitazione, anzi…) Inoltre a lui non piacciono i baci (né profondi né i bacetti), mentre per me sarebbero fondamentali per l’eccitazione… Quindi al momento questo è l’unico modo, spesso, ch ci appaga entrambi.
Per quanto riguarda i film pornografici, è capitato che ne guardassimo, ma purtroppo sono fatti per gli uomini e le donne normalmente non si rispecchiano minimamente nelle attrici. Oltre al fatto che quello che fanno accadere nei film durante i rapporti è spesso roba che alle persone normali non capita (ma molti uomini sono convinti di si). Scusate la polemica sulla scarsa qualità dell’hard… Dicevo: anche nel caso dei film mi piacciono quelli in cui viene inscenato uno stupro (ammesso che il film sia chiaramente finzione e non ci sia un sospetto di snuff movie!!!!!)
Non ci vedrei nulla di male in tutto questo, però mi chiedo perché… Considerando anche che quando sento parlare di stupri, mi ribolle il sangue nelle vene e auguro le peggiori sofferenze agli stupratori…
Anni fa ricordo che lessi che alle donne che fantasticano di subire violenza, la sessualità femminile è stata sempre presentata come un tabù (magari nell’infanzia) e quindi in questo modo possono godere senza essere parte attiva (che per il tabù sarebbe vietato), visto che tutto ciò che è sesso viene imposto loro da altri. Non so se possa essere vero.
Non voglio dilungarmi ora, ma se lo ritenete avrei qualche tratto della mia infanzia da raccontare che potrebbe collegarsi a questo…
Vi ringrazio per l’aiuto
La mia fantasia sostanzialmente consiste nell’essere violentata, tipicamente da diversi uomini (belli e muscolosi) che mi immobilizzano e fanno sesso con me (con pratiche che comunque anche nella vita reale gradisco) sia a turno che simultaneamente. Questa è una fantasia che mi eccita moltissimo e che utilizzo durante l’autoerotismo.
Per quanto riguarda il sesso con mio marito, mi piace molto di più quando ricreiamo appunto una scena di costrizione, in cui lui mi immobilizza ed io sono completamente alla sua mercé senza potermi sottrarre. Lui ovviamente a quel punto fa cose che mi piacciono! Poi non necessariamente l’amplesso prosegue fino alla fine in questo modo.
Aggiungo che spesso lo facciamo in questo modo (con sommo piacere di entrambi) anche perché diversamente faccio fatica ad eccitarmi (mio marito non è un tipo passionale ma molto giullaresco nell’approccio sessuale, e questo di solito non giova alla mia eccitazione, anzi…) Inoltre a lui non piacciono i baci (né profondi né i bacetti), mentre per me sarebbero fondamentali per l’eccitazione… Quindi al momento questo è l’unico modo, spesso, ch ci appaga entrambi.
Per quanto riguarda i film pornografici, è capitato che ne guardassimo, ma purtroppo sono fatti per gli uomini e le donne normalmente non si rispecchiano minimamente nelle attrici. Oltre al fatto che quello che fanno accadere nei film durante i rapporti è spesso roba che alle persone normali non capita (ma molti uomini sono convinti di si). Scusate la polemica sulla scarsa qualità dell’hard… Dicevo: anche nel caso dei film mi piacciono quelli in cui viene inscenato uno stupro (ammesso che il film sia chiaramente finzione e non ci sia un sospetto di snuff movie!!!!!)
Non ci vedrei nulla di male in tutto questo, però mi chiedo perché… Considerando anche che quando sento parlare di stupri, mi ribolle il sangue nelle vene e auguro le peggiori sofferenze agli stupratori…
Anni fa ricordo che lessi che alle donne che fantasticano di subire violenza, la sessualità femminile è stata sempre presentata come un tabù (magari nell’infanzia) e quindi in questo modo possono godere senza essere parte attiva (che per il tabù sarebbe vietato), visto che tutto ciò che è sesso viene imposto loro da altri. Non so se possa essere vero.
Non voglio dilungarmi ora, ma se lo ritenete avrei qualche tratto della mia infanzia da raccontare che potrebbe collegarsi a questo…
Vi ringrazio per l’aiuto
[#1]
gentile utente le fantasie autoerotiche sono molto più varide di quelle che lei immagina ed il loro utilizzzo ( a livello fantastico) è fisiologico.
NON c'è alcun legame necessario tra le esperienze passate e queste tranne un acquisizione morale che fa credere che possano essere sbagliate o patologiche.
saluti
NON c'è alcun legame necessario tra le esperienze passate e queste tranne un acquisizione morale che fa credere che possano essere sbagliate o patologiche.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie mille della risposta e della celerità!
In realtà non ho mai pensato che fosse una fantasia sbagliata, anche perchè so che è abbastanza comune. Però mi sembra una fantasia strana, visto che è esattamente quello che una donna non vorrebbe mai le succedesse. Nel mio caso poi non si limita ad essere una fantasia ma diventa proprio un gioco erotico. E nonostante non ci crei alcun problema, anzi, mi chiedevo a cosa fosse dovuto.
Ho anche pensato a questo: nella vita a me piace programmare ed avere il controllo su tutto, anche in famiglia, quindi magari avere rapporti sessuali di questo tipo con mio marito mi toglie per un attimo tutte le responsabilità decisionali... Ma è solo la mia psicologia spicciola!
In realtà non ho mai pensato che fosse una fantasia sbagliata, anche perchè so che è abbastanza comune. Però mi sembra una fantasia strana, visto che è esattamente quello che una donna non vorrebbe mai le succedesse. Nel mio caso poi non si limita ad essere una fantasia ma diventa proprio un gioco erotico. E nonostante non ci crei alcun problema, anzi, mi chiedevo a cosa fosse dovuto.
Ho anche pensato a questo: nella vita a me piace programmare ed avere il controllo su tutto, anche in famiglia, quindi magari avere rapporti sessuali di questo tipo con mio marito mi toglie per un attimo tutte le responsabilità decisionali... Ma è solo la mia psicologia spicciola!
[#3]
Gentile Utente,
può pure raccontare gli episodi dell'infanzia, se vuole; consideri però, che se i film hard sono finti e costruiti ad hoc per i maschi, anche i ricordi possono subire lo stesso trattamento ed essere costruiti ad hoc per la persona che li ricorda o che crede di ricordarli.
Il fatto è che la memoria, a meno che non abbia un supporto fisico quali video, è qualcosa di talmente sovrastimato che è difficile stabilire quanto ricordi, fantasie ed immaginazione si mischino.
Ed ove anche avesse ricordi di episodi d'infanzia, sarebbe altrettanto difficile stabilire se è un ricordo di un'esperienza vissuta in prima persona, o se è un racconto o qualcosa visto in televisione che l'ha talmente impressionata da confonderla: l'impressione (emozione) è reale e sua, mentre l'episodio a cui fa riferimento non lo è suo, ma qualcosa a cui ha assistito.
Ha presente i bambini che vedono zorro in televisione e poi vogliono vestirsi da zorro perchè si credono zorro?
Poi mi permetta di farle notare che un conto è un gioco e un conto è la realtà: fare finta di non è la stessa cosa.
Il fatto che le piaccia fantasticare lo stupro non vuol dire che poi in una situazione di stupro reale le cose stiano allo stesso modo.
A me piacciono i laser game: ora che dal laser game io desideri una guerra reale in cui vado in giro a sparare e farmi sparare, non ci siamo proprio. Il lasergame mi piace in quanto tale, cioè gioco, ed assolutamente non voglio un lasergame reale. Fantasia e realtà sono due cose separate.
può pure raccontare gli episodi dell'infanzia, se vuole; consideri però, che se i film hard sono finti e costruiti ad hoc per i maschi, anche i ricordi possono subire lo stesso trattamento ed essere costruiti ad hoc per la persona che li ricorda o che crede di ricordarli.
Il fatto è che la memoria, a meno che non abbia un supporto fisico quali video, è qualcosa di talmente sovrastimato che è difficile stabilire quanto ricordi, fantasie ed immaginazione si mischino.
Ed ove anche avesse ricordi di episodi d'infanzia, sarebbe altrettanto difficile stabilire se è un ricordo di un'esperienza vissuta in prima persona, o se è un racconto o qualcosa visto in televisione che l'ha talmente impressionata da confonderla: l'impressione (emozione) è reale e sua, mentre l'episodio a cui fa riferimento non lo è suo, ma qualcosa a cui ha assistito.
Ha presente i bambini che vedono zorro in televisione e poi vogliono vestirsi da zorro perchè si credono zorro?
Poi mi permetta di farle notare che un conto è un gioco e un conto è la realtà: fare finta di non è la stessa cosa.
Il fatto che le piaccia fantasticare lo stupro non vuol dire che poi in una situazione di stupro reale le cose stiano allo stesso modo.
A me piacciono i laser game: ora che dal laser game io desideri una guerra reale in cui vado in giro a sparare e farmi sparare, non ci siamo proprio. Il lasergame mi piace in quanto tale, cioè gioco, ed assolutamente non voglio un lasergame reale. Fantasia e realtà sono due cose separate.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#5]
Gentile Signora,
Mi associo alle indicazioni dei colleghi nella risposta .
L' immaginario erotico è complesso e sfaccettato e la sua disamina correla con tantissimi ambiti della vita psichica della donna...
La fantasia di stupro, solitamente correla con il desiderio inconscio di " de responsabilizzazione"
Lei immaginando di essere abusata costretta, violata.....si deresponsabilizza dalla dimensione del volere e piacere, in pratica il suo piacere è riflesso....non dipende da lei.
Uno studio di sessuologia degli anni 50 ha analizzato l' immaginario erotico di alcune donne che venivano abusate durante la guerra, erano quasi tutte anorgasmiche, ma durante l' abuso, avevano provato piacere.
Per quanto riguarda il rapporto con suo marito, non vedo nulla di male....evidentemente siete una coppia che sa giocare e sperimentare...
All’interno del “palcoscenico emozionale” che le coppie strutturano di volta in volta, l’andare altrove con l’immaginazione ai fini di un’amplificazione del piacere sessuale, non rappresenta la concretizzazione di una possibile parafilia ...ma un gioco simbolico ad alta gradazione erotica.
L’“anamnesi dell’immaginario erotico”, inoltre è una tappa molto delicata del colloquio clinico, di chi si occupa di sessualità, serve per raccogliere informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare.
Una seconda tappa anamnestica, investiga la natura del "fantasma preferito", i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano (rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
Diventa poi anche utile conoscere i “contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno.
Nel mio blog e sito, può trovare tanto materiale sull' immaginario erotico, se desidera approfondire l' argomento.
Mi associo alle indicazioni dei colleghi nella risposta .
L' immaginario erotico è complesso e sfaccettato e la sua disamina correla con tantissimi ambiti della vita psichica della donna...
La fantasia di stupro, solitamente correla con il desiderio inconscio di " de responsabilizzazione"
Lei immaginando di essere abusata costretta, violata.....si deresponsabilizza dalla dimensione del volere e piacere, in pratica il suo piacere è riflesso....non dipende da lei.
Uno studio di sessuologia degli anni 50 ha analizzato l' immaginario erotico di alcune donne che venivano abusate durante la guerra, erano quasi tutte anorgasmiche, ma durante l' abuso, avevano provato piacere.
Per quanto riguarda il rapporto con suo marito, non vedo nulla di male....evidentemente siete una coppia che sa giocare e sperimentare...
All’interno del “palcoscenico emozionale” che le coppie strutturano di volta in volta, l’andare altrove con l’immaginazione ai fini di un’amplificazione del piacere sessuale, non rappresenta la concretizzazione di una possibile parafilia ...ma un gioco simbolico ad alta gradazione erotica.
L’“anamnesi dell’immaginario erotico”, inoltre è una tappa molto delicata del colloquio clinico, di chi si occupa di sessualità, serve per raccogliere informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare.
Una seconda tappa anamnestica, investiga la natura del "fantasma preferito", i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano (rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
Diventa poi anche utile conoscere i “contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno.
Nel mio blog e sito, può trovare tanto materiale sull' immaginario erotico, se desidera approfondire l' argomento.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
Dr. Bellizzi, evidentemente ho frainteso... Dalla sua risposta riguardo ai ricordi avevo capito che fosse piuttosto inutile tentare di utilizzarli per trovare una spiegazione, visto che possono aver subito modifiche nel tempo ed essere comunque mediati dalla nostra esperienza (oltre al fatto, che mi è ben noto, che talvolta non si riesce a distinguere il ricordo di un fatto reale da una semplice immedesimazione di un racconto altrui). Anche in base alla risposta del Dr. De Vincetiis avevo quindi dedotto che non ci fosse bisogno di scomodore episodi infantili.
Evidentemente, appunto, ho capito male!
Ora però, Dr. Bellizzi, lei mi dice che c'è "da capire e molto da RIDIMENSIONARE"... Mi ha spiazzato, perchè non credevo! Soprattutto sul fatto di rimensionare. Potrebbe spiegarsi meglio?
Intanto riferisco qualcosa della mia infanzia che avevo pensato che potesse c'entrare:
quando da bambina (ho inziato in età prescolare, ma ovviamente non ricordo quando esattamente) mi masturbavo, i miei genitori mi sgridavano/ mi dicevano che sono cose che non si fanno/ manifestavano la delusione per il mio comportamento, eccetera eccetera. Insomma, hanno fatto di tutto per farmi capire che era sbagliato. Poi un giorno (visto che io continuavo, ma cercavo di farlo di nascosto da loro) mi hanno detto che ero troppo piccola per fare quelle cose, che sono invece cose che si fanno da grandi. Da un lato ero contenta di sapere che da grande avrei potuto farlo, dall'altro però mi rimaneva il problema che io volevo farlo anche da piccola...
Ricordo che quando frequentavo catechismo (come tutti i bambini... Non è che i miei fossero ferventi cattolici!) e dovevamo imparare a memoria i 10 comandamenti, io non capivo cosa significasse "atti impuri" e mia mamma mi disse "lo sai cosa sono", allundendo... Così io passai le elementari convinta che fosse peccato mortale ed ogni volta che mi confessavo, lo confessavo! Ripensandoci ora mi viene da ridere, perchè la prima volta che lo confessai al mio prete lui mi chiese cosa intendessi (evidentemente seriamente preoccupato!) e io risposi "con le mani, quando vado a letto". Le volte successive non ebbe più bisogno di chiedermi spiegazioni...
Insomma diciamo che non ho vissuto proprio bene bene la cosa!
Non so se questo possa indicare qualcosa... Si riferiva soltanto alla masturbazione, non al sesso con un uomo. Inoltre una volta che ho avuto il senno di capire, ho scoperto che è normale che i bambini si masturbino e che i genitori non dovrebbero sgridarli (credo di averlo letto su un libro per genitori quando avevo 15 anni). Non so esattamente quando ho smesso di sentirmi in colpa per la masturbazione. Ma in colpa per il sesso non mi ci sono mai sentita, perchè non mi è mai stato presentato come un tabù.
Io mi ritengo piuttosto disinibita, non ho problemi a parlare di sesso con mio marito, con uomini o con donne. E mi piace sperimentare.
Comunque grazie alle vostre risposte ho capito innanzitutto che non c'è nulla di strano in una fantasia o gioco erorico simili, perchè appunto non sono la realtà. Ed è normale avere fantasie che comunque non si ha nessunissima intenzione di mettere in pratica o trasporre comunque nel reale.
Ringrazio inoltre la d.ssa Randone, visiterò quanto prima il suo blog!
Evidentemente, appunto, ho capito male!
Ora però, Dr. Bellizzi, lei mi dice che c'è "da capire e molto da RIDIMENSIONARE"... Mi ha spiazzato, perchè non credevo! Soprattutto sul fatto di rimensionare. Potrebbe spiegarsi meglio?
Intanto riferisco qualcosa della mia infanzia che avevo pensato che potesse c'entrare:
quando da bambina (ho inziato in età prescolare, ma ovviamente non ricordo quando esattamente) mi masturbavo, i miei genitori mi sgridavano/ mi dicevano che sono cose che non si fanno/ manifestavano la delusione per il mio comportamento, eccetera eccetera. Insomma, hanno fatto di tutto per farmi capire che era sbagliato. Poi un giorno (visto che io continuavo, ma cercavo di farlo di nascosto da loro) mi hanno detto che ero troppo piccola per fare quelle cose, che sono invece cose che si fanno da grandi. Da un lato ero contenta di sapere che da grande avrei potuto farlo, dall'altro però mi rimaneva il problema che io volevo farlo anche da piccola...
Ricordo che quando frequentavo catechismo (come tutti i bambini... Non è che i miei fossero ferventi cattolici!) e dovevamo imparare a memoria i 10 comandamenti, io non capivo cosa significasse "atti impuri" e mia mamma mi disse "lo sai cosa sono", allundendo... Così io passai le elementari convinta che fosse peccato mortale ed ogni volta che mi confessavo, lo confessavo! Ripensandoci ora mi viene da ridere, perchè la prima volta che lo confessai al mio prete lui mi chiese cosa intendessi (evidentemente seriamente preoccupato!) e io risposi "con le mani, quando vado a letto". Le volte successive non ebbe più bisogno di chiedermi spiegazioni...
Insomma diciamo che non ho vissuto proprio bene bene la cosa!
Non so se questo possa indicare qualcosa... Si riferiva soltanto alla masturbazione, non al sesso con un uomo. Inoltre una volta che ho avuto il senno di capire, ho scoperto che è normale che i bambini si masturbino e che i genitori non dovrebbero sgridarli (credo di averlo letto su un libro per genitori quando avevo 15 anni). Non so esattamente quando ho smesso di sentirmi in colpa per la masturbazione. Ma in colpa per il sesso non mi ci sono mai sentita, perchè non mi è mai stato presentato come un tabù.
Io mi ritengo piuttosto disinibita, non ho problemi a parlare di sesso con mio marito, con uomini o con donne. E mi piace sperimentare.
Comunque grazie alle vostre risposte ho capito innanzitutto che non c'è nulla di strano in una fantasia o gioco erorico simili, perchè appunto non sono la realtà. Ed è normale avere fantasie che comunque non si ha nessunissima intenzione di mettere in pratica o trasporre comunque nel reale.
Ringrazio inoltre la d.ssa Randone, visiterò quanto prima il suo blog!
[#8]
Gentile Utente,
vanno esplorate le immagini mentali, senza avere la convinzione che siano ricordi di fatti reali. Vanno esplorate come idee del presente, su un passato che chissà come è stato scritto.
> che non c'è nulla di strano in una fantasia o gioco erorico simili, perchè appunto non sono la realtà.
Appunto. Vede che c'è molto da capire?
E la Sua storia Le dimostra anche come il passato dipende anche dal momento in cui lo si legge e lo si esplora. Cioè come cambia il significato che attribuiamo al passato anche in base alle capacità di lettura del passato!
vanno esplorate le immagini mentali, senza avere la convinzione che siano ricordi di fatti reali. Vanno esplorate come idee del presente, su un passato che chissà come è stato scritto.
> che non c'è nulla di strano in una fantasia o gioco erorico simili, perchè appunto non sono la realtà.
Appunto. Vede che c'è molto da capire?
E la Sua storia Le dimostra anche come il passato dipende anche dal momento in cui lo si legge e lo si esplora. Cioè come cambia il significato che attribuiamo al passato anche in base alle capacità di lettura del passato!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 46.1k visite dal 05/12/2013.
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