Attacchi di ansia e paura ingiustificata
Salve a voi di Medicitalia, vi scrivo per un consulto e soprattutto un conforto. Sono un ragazzo di 25 anni che da quasi 8 mesi ha visto la sua vita cambiare da cosi a cosi. Lo scorso Marzo sono andato al Pronto Soccorso perchè sono stato assalito da un forte senso di irrealtà, tachicardia e paura. Mi hanno somministrato un tranquillante e dopo che mi hanno detto che il battito e la pressione erano Ok si trattava di un attacco di ansia. I giorni seguenti ho parlato col mio medico e mi ha descritto una Nevrosi d'Ansia, dandomi delle gocce omeopatiche (SIN 1 Igeakos) da prendere per un mese 20 gocce al di e 20 alla sera. Fatta la cura sono stato bene per un pò di mesi salvo inaspettatamente presentarsi in me una inaspettata sensazione di paura di uscire di casa, di prendere mezzi pubblici o semplicemente passeggiare. Se devo uscire in compagnia lo faccio pure normalmente, ma se devo uscire da solo cammino 5 minuti e vado in iperventilazione ed ho un bisogno di farmi venire a prendere...non capita sempre grazie a Dio ma a volte o giorni che invento scuse per non uscire. Vorrei fare le cose con tranquillità come un tempo, come un ragazzo normale, cosa mi consigliate e soprattutto sono un caso grave?
[#1]
Gentile utente,
la gravità è commisurata al grado di disagio che prova.
Sta a lei in questo caso valutare quanto la qualità della sua vita è inficiata dalle sensazioni che ci descrive.
In ogni caso, la sua non è una sensazione infrequente.
Per poter dare senso all'ansia, tuttavia, dovrebbe considerare la sua vita relazionale (rapporti con i familiari, amici, di coppia, ecc.) i suoi progetti futuri (lavoro, studio, famiglia, ecc.) il modo in cui vede se stesso.
Quello che voglio dirle è che i sintomi non si presentano "a caso". Hanno un senso, un motivo.
Per poterlo valutare forse dovrebbe considerare l'idea di rivolgersi ad un terapeuta di persona.
Il "fai da te" può peggiorare le cose.
Le invio un link sul rapporto tra panico e paura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
la gravità è commisurata al grado di disagio che prova.
Sta a lei in questo caso valutare quanto la qualità della sua vita è inficiata dalle sensazioni che ci descrive.
In ogni caso, la sua non è una sensazione infrequente.
Per poter dare senso all'ansia, tuttavia, dovrebbe considerare la sua vita relazionale (rapporti con i familiari, amici, di coppia, ecc.) i suoi progetti futuri (lavoro, studio, famiglia, ecc.) il modo in cui vede se stesso.
Quello che voglio dirle è che i sintomi non si presentano "a caso". Hanno un senso, un motivo.
Per poterlo valutare forse dovrebbe considerare l'idea di rivolgersi ad un terapeuta di persona.
Il "fai da te" può peggiorare le cose.
Le invio un link sul rapporto tra panico e paura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Ex utente
Lei è stato molto preciso nella risposta. Aggiungo alcuni dettagli. Quando ho avuto la prima sensazione sgradevole da andare al Pronto Soccorso, ero fidanzato da 4 anni, e questo rapporto mi rendeva insoddisfatto perchè non venivo capito ed ero sottoposto a stress allucinante, tant'è che la mia compagna non capiva i miei disagi, sminuendoli. Ho lasciato la mia ragazza 4 mesi fa e devo dirle che la situazione è migliorata solo che appunto non capisco come seppur non soffrendo come da Marzo a Luglio, non sto ancora completamente al top avendo cmq questi scossoni
[#3]
Gentile Utente,
le suggerisco innanzitutto una valutazione specialistica, come le è stato già risposto in una sua recente richiesta qui.
Si dovrebbe rivolgere a un nostro collega di persona affinché con tutti gli elementi utili alla mano, possa valutare la sua condizione, che sembrerebbe riconducibile a una problematica d'ansia, e indicarle la strada percorrere, ad esempio un'eventuale psicoterapia, per far fronte in modo efficace ai suoi disagi.
I disturbi d'ansia se non curati adeguatamente possono col tempo cronicizzarsi o/e peggiorare.
Legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Gli evitamenti che lei mette in atto rappresentano soluzioni disfunzionali al suo problema che momentaneamente placano l'ansia, ma che al tempo stesso alimentano le sue paure sostenendo e rinforzando la sintomatologia , in un circolo vizioso che andrebbe spezzato.
Dai problemi legati all'ansia si può uscire, anche in tempi non necessariamente lunghi, con i trattamenti adeguati.
Per la scelta del professionista a cui rivolgersi, qui può trovare informazioni utili
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Ci faccia sapere in futuro se crede
Cordialmente
le suggerisco innanzitutto una valutazione specialistica, come le è stato già risposto in una sua recente richiesta qui.
Si dovrebbe rivolgere a un nostro collega di persona affinché con tutti gli elementi utili alla mano, possa valutare la sua condizione, che sembrerebbe riconducibile a una problematica d'ansia, e indicarle la strada percorrere, ad esempio un'eventuale psicoterapia, per far fronte in modo efficace ai suoi disagi.
I disturbi d'ansia se non curati adeguatamente possono col tempo cronicizzarsi o/e peggiorare.
Legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Gli evitamenti che lei mette in atto rappresentano soluzioni disfunzionali al suo problema che momentaneamente placano l'ansia, ma che al tempo stesso alimentano le sue paure sostenendo e rinforzando la sintomatologia , in un circolo vizioso che andrebbe spezzato.
Dai problemi legati all'ansia si può uscire, anche in tempi non necessariamente lunghi, con i trattamenti adeguati.
Per la scelta del professionista a cui rivolgersi, qui può trovare informazioni utili
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Ci faccia sapere in futuro se crede
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.2k visite dal 05/12/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.