Crisi d'identità e ossessioni
Buonasera,
vi scrivo nuovamente perché sono proprio "alla frutta".
Come avete potuto notare non è la prima volta che vi scrivo a causa di fantasie bisessuali o cuckold (molto forti) che mi generano ansia, rabbia e malessere nella vita quotidiana (tendo a dormire per evadere e a masturbarmi molto nella speranza che cambi qualcosa)...
Il punto è che sono così confuso (e spaventato) che sono arrivato al punto di mettere in pratica, nei locali gay, i pensieri ossessivi e sperimentare (ho provato a farmi fare sesso orale da un ragazzo per vedere cosa sento, anche se l'ossessione diceva di farlo io a lui ma non sentivo la voglia di una cosa del genere) senza sentire piacere e nulla (nemmeno erezione) ma solo ansia che potesse succedere.
Non mi faceva schifo, ma nemmeno piacere, l'ho fermato dopo 10 minuti in quanto era una situazione assurda. La confusione è dovuta al fatto che mentalmente sembra che noti i ragazzi (in una cosa sterile senza sentire istinti particolari se non ansia e pensieri), dal vivo mi eccitano solo le ragazze (quando gli sto vicino e fantastico su di loro), nella masturbazione mi eccito ad essere sottomesso e tradito dalla donna e forzato ad atti bisex ma con fantasie o video strettamente omosessuali non succede nulla (nemmeno erezione).
Neanche il pene mi eccita con i video gay, mentre con quello bisex si (mentre guardo la donna la coda dell'occhio va al pene e mi genera confusione).. Sempre più spesso penso di essere un bisessuale-omosessuale che non si accetta (anche se detto in giro nessuno mi crede) e tendo all'autolesionismo per rabbia interiore (omofobia interiorizzata?).
Premetto che ogni giorno mi trovo negli ambienti gay e con loro non ho problemi ma ho problemi a vivere questa strana convinzione che sembra imporsi in maniera prepotente.
Non so come accettare questo lato omosessuale (a volte vero a volte sembra fantasma) che pur non riuscendo a vederlo come mio sembra che ce l'abbia... Mi sento insicuro con le ragazze quando sto con loro, a volte ci parlo tranquillamente, altre ho paura a concretizzare (penso a quello che mi succede nella masturbazione).
Una grossa paura è anche quella di un'omosessualità latente che emerga in un intenso rapporto con una ragazza o che lei possa sottomettermi in stile cuckold. Ma paradossalmente mi eccito con quella roba. Non so cosa fare... Qualche consiglio? Può capitare tutto ciò nei disturbi d'ansia? Come faccio a sapere se le mie sono solo fantasie o desideri reali? Non riesco nemmeno a baciarlo un uomo... con le ragazze è una vera impresa creare intimità (esageratamente complicate per chi non ci sa fare, figurati per chi è insicuro come me)... Come è possibile che mi eccito più con il pene che con la vagina nei porno?
PS: con la mia terapeuta ho mantenuto i contatti ma da allora non ho avuto modo di riprendere (anche temporaneamente a cause economiche). Grazie per l'eventuale risposta.
i consulti che ci invia sono molto simili tra loro.
Passa il tempo e le sue paure non si risolvono.
Credo che con il "fai da te" dovrebbe smetterla, dato che, come spesso accade, le situazioni peggiorano prima che risolversi.
Sottolineo ancora una volta che la sessualità non è "bianca o nera" e che fantasie, desideri, impulsi omosex non sono infrequenti tra gli etero e viceversa.
Comprendo che può essere difficile accettare parti di sé che non ci piacciono, tuttavia le strategie che sta mettendo in atto tendono ad ingigantire il problema.
Se non ha disponibilità economiche si rivolga al Servizio Sanitario Nazionale; riceverà una consulenza pagando un ticket modico.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
la situazione che lei descrive necessita di un intervento psicoterapico, se ha difficoltà economiche potrebbe rivolgersi ad un Centro di Salute Mentale.
I suoi agiti (test) possono essere molto dannosi perché non nascono da un reale desiderio, ma dalla ricerca di una "conferma". Difficile in questo caso distinguere tra "desiderio" e "ossessione", perché quest'ultima potrebbe essere una difesa dell'altro.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
"Credo che con il "fai da te" dovrebbe smetterla, dato che, come spesso accade, le situazioni peggiorano prima che risolversi."
E come? Me lo disse la mia terapeuta di non testarmi ma non duro più di due giorni che esplodo... I miei amici gay mi dicono di sperimentare tutto ma è facile parlare quando si è sicuri...
"Sottolineo ancora una volta che la sessualità non è "bianca o nera" e che fantasie, desideri, impulsi omosex non sono infrequenti tra gli etero e viceversa."
Sono d'accordo, ma ho letto che le fantasie masturbatorie sono considerate il primo indice di orientamento sessuale (almeno così ho letto).... allora sono un cuckold bisessuale? Anche questo mi spaventa nel cercarmi una ragazza...
Al Dr. De Vincentiis: mi ci vedo quasi a puntino in quegli articoli per varie ragioni. In passato avevo ansia di non dormire quando avevo un impegno importante e succedeva veramente. Insomma sembra che tutto ciò che parta come una paura, dopo un certo periodo di tempo si avvera... il punto è "nel caso di fantasie sessuali ci può essere eccitazione verso un qualcosa che fa paura?". La confusione aumenta perchè ciò che nella realtà sconvolge eccita nella fantasia (mi è successo con i tradimenti e ora con le fantasie omo-bisessuali) e viceversa. Poi mi chiedo perchè proprio in maniera passiva? La mia vita sessuale si basa sull'autoerotismo e sugli esperimenti omosessuali infantili e su innamoramenti (verso ragazze) non compensati, quindi non so cosa è reale e cosa no.. so solo che in occasioni in cui si accoppiano due uomini resto indifferente, mentre capita che se si accoppia un uomo e una donna vado in ansia e rischio di non dormire...
Al Dr. Del Signore: "Difficile in questo caso distinguere tra "desiderio" e "ossessione", perché quest'ultima potrebbe essere una difesa dell'altro."
Sono d'accordo, anche se la cosa mi fa paura. Non nascondo di avere una certa curiosità per quello che prova la donna (è come se non mi ci vedo abbastanza virile nella fantasie a tal punto da "esser donna")...
E' una confusione tremenda... e non so da dove iniziare..
>>ho avuto questo problema anche 10 anni fa ma l'ho superato concentrandomi su altro e vedendo il sesso un qualcosa da evitare o quasi..<<
non credo abbia mai superato questo problema, lo ha semplicemente rimosso evitando di esporsi e quindi le fantasie non avevano modo di disturbare la sua percezione del reale.
>>I miei amici gay mi dicono di sperimentare tutto ma è facile parlare quando si è sicuri...<<
i suoi amici gay non sono psicologi, si affidi ad un Collega, altrimenti aggiungerà confusione ad altra confusione.
>>"ma come fanno i cuckold ad essere felici o ad accettarlo senza troppi problemi?<<
perché sono fantasie sessuali egosintoniche, ossia non vengono considerate come "patologiche" o come una problematica da risolvere dai soggetti che le mettono in pratica o che le utilizzano come fantasia masturbatoria.
>>se non ci si sente sicuri e virili e si è troppo attaccati alla figura materna è inevitabile una o più pulsioni omosessuali....<<
questo non vero, è semplicemente un suo pensiero, probabilmente derivato da uno stereotipo culturale dove l'essere "poco virili" è sinonimo di tendenze omosex.
Erano solo note aggiuntive, so che diagnosi online non sono possibili. Vediamo cosa succede e mi informerò sulla terapia che mi ha indicato.. Ma quanto tempo dura? Dipende dalla gravità e dalla persona? La ringrazio di tutto :)
Grazie a tutto dottore, comunque scrivo per qui per evitare di aprire altri consulti, ma avrei una domanda da fare alla Dott.ssa Valeria Randone (sempre che capiti qui a leggere il consulto). Partiamo dal fatto che alla bisessualità non ci credo più di tanto... Leggendo il suo post
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/129-bisessualita-esiste-davvero.html
mi sono soffermato su questa parte:
"La bisessualità è determinata dalla non coincidenza tra sesso biologico ed identità di genere; in questi casi la libido, percorre altri sentieri."
in questa situazione è compreso anche una fantasia erotica del tipo "mi piacciono le donne ma a volte ho l'impressione di identificarmi nella donna in un atto sessuale, altre volte in un uomo"?
Insomma da quello che ho capito se uno si scoraggia ad "essere uomo" (anche in seguito a rifiuti e umiliazioni) e per paura di un tradimento si identifica come "il piccolo" della coppia ovvero più come un bambino attaccato alla mamma o come una donna secondaria... mi chiedo se può capitare che assistere alla prima scena da bambini (vivendola male e mai risolta) possa deviare le fantasie erotiche in questa direzione...
>>mi chiedo se può capitare che assistere alla prima scena da bambini (vivendola male e mai risolta) possa deviare le fantasie erotiche in questa direzione...<<
se si riferisce alla "scena primaria", così come la intendeva Freud, non è possibile discernere le differenze senza un adeguato percorso psicoterapico, ossia comprendere se abbia avuto o meno un peso la visione di tale "scena".
Le suggerisco di evitare di informarsi in materia di psicologia per cercare di comprendere la sua situazione, in questo modo non fa altro che aumentare la sua confusione.
Questa sua "ricerca" potrebbe essere alimentata da dubbi di matrice ossessiva e come tali non risolvibili semplicemente con la fruizione di "informazioni".
So che le fa ridere tutto questo perchè non posso assolutamente paragonarmi con voi professionisti ma ciò ha stuzzicato la mia curiosità e non sono riuscito a fare a meno. Sicuramente ho fatto casini, sono un pò pasticcione e curioso nei miei modi di fare. E' difficile per un terapeuta smantellare tutto?
"se si riferisce alla "scena primaria", così come la intendeva Freud, non è possibile discernere le differenze senza un adeguato percorso psicoterapico, ossia comprendere se abbia avuto o meno un peso la visione di tale "scena".
Beh la mia terapeuta ci rimase quando gliela raccontai e mi disse che è meglio non vederle certe cose. Per una settimana mia mamma mi ha fatto schifo, non volevo abbracciarla. Da allora li sentivo fare sesso tutte le sere (capivo cosa erano quei rumori) e speravo di addormentarmi prima che iniziassero (non hanno mai saputo nulla che io sapevo). Mi fermo qui tanto è solo un consulto online...
"Questa sua "ricerca" potrebbe essere alimentata da dubbi di matrice ossessiva e come tali non risolvibili semplicemente con la fruizione di "informazioni"."
A questo punto non so più se si risolve... ammetto che accettare di essere gay o bisex non sarebbe facile al di là dell'immaginario "a fumetti" (il bisex che si diverte con tutti), per nulla... ma forse è proprio questo il problema...
La ringrazio ancora dottore... spero di trovare la pace...
>>Un anno fa la mia terapeuta mi disse di non cercare su internet, ma ho fatto l'opposto...<<
le faccio una semplice domanda: "come mai?"
voglio dire che se lei decide di affidarsi ad un Collega o di chiedere informazioni on-line si presume che voglia, almeno in parte, cercare di risolvere la sua situazione.
Se un medico le avesse prescritto determinate analisi o le avesse detto di evitare un certo comportamento lei cosa avrebbe fatto?
voglio dire che se lei decide di affidarsi ad un Collega o di chiedere informazioni on-line si presume che voglia, almeno in parte, cercare di risolvere la sua situazione."
Da un lato perchè pensavo che era pur sempre un essere umano e potrebbe sbagliarsi nella diagnosi (diceva che non ero omosessuale). Lei mi aveva dato delle indicazioni precise (di frequentare ragazze senza saltargli addosso, non masturbarmi di continuo, etc) ma ho stupidamente pensato che invece di andare con le ragazze di capire che non sono omosessuale (o lo sono) andando alla ricerca della conferma. Insomma mettendo le fantasie e l'insicurezza la probabilità di fare cilecca con una ragazza è alta...
Ripensando alle fantasie (che non sono spontanee, ma come imposte, non so spiegarlo), ho anche paura che andando con le ragazze potrei scoprire che non mi piacciono (e la cosa peggiore che temo è l'ennesimo rifiuto) e che un giorno possa innamorarmi di un ragazzo e non so se lo accetterei (ho i miei pregiudizi, lo so)...
Però è anche vero che con i ragazzi in termini di amicizia ci vado d'accordo. Ma immaginare di doverci fare sesso se fossi (o sono) gay mi spaventa.
Comunque ho ricontattato la mia terapeuta, mi faccio coraggio... non so come andrà a finire...
Buonaserata
>>Ripensando alle fantasie (che non sono spontanee, ma come imposte, non so spiegarlo)<<
se intende che sono delle fantasie "intrusive" è probabile che ci troviamo di fronte a dei pensieri ossessivi che non riesce a gestire.
Tenga presente che potrebbe affiancare un trattamento farmacologico alla psicoterapia. In questi casi potrebbe essere utile, permettendole di affrontare la psicoterapia con più serenità.
Mi capita di averle. Quando sto con amici o con vecchietti (o con cose che dovrebbero fare schifo) mi capita che aumenti la salivazione in bocca e il cervello va al pene. Anche con bambini e parenti mi succede e vado in tilt. Lo erano anche nella prima adolescenza, ma con il tempo sono diventate fantasie sessuali intrusive (come delle immagini che si intromettevano nella masturbazione, mi disturbavano ma a tratti aumentava l'eccitazione come una dimensione proibita qualche volta facendomi raggiungere l'orgasmo). Il punto è che non capivo a 14-15 anni come fosse possibile dato che nn notavo nessuna bellezza maschile, più mi concentravo a guardare i ragazzi meno notavo. Con il passare del tempo in base ad esperienze, telefilm e stereotipi vari ho capito cosa hanno i ragazzi che io non ho (sento inferiorità). Accumulando rifiuti e frustrazioni, sono passato dal "Rocco Siffredi" della situazione al cuckold... ma non so se è colpa degli insuccessi... ormai preferisco sapere che sono gay e mi metto l'animo in pace... sempre meglio che vivere da eterosessuale con dubbi. Ma sembra che l'uomo da solo non mi dice nulla al contrario della figura femminile. Ecco la confusione... Certo la bisessualità è odiosa... saper di dover sottometterti ad un altro uomo cedendo la donna mi genera rabbia...
Giusto per rendere l'idea, partendo da un'insicurezza di fondo, si aggiunge la goccia che ha fatto traboccare il vaso: da bambino/primo adolescente non ho elaborato bene la scena primaria vivendola come se mio padre volesse fare del male a mia madre (oltre all'abbandono percepito) di conseguenza nelle fantasie c'è un rifiuto verso la figura maschile e un'identificazione con quella femminile, che ovviamente va in contrasto con l'attrazione reale che ho verso la donna. Negli anni l'insicurezza e il rifiuto (che in parte me lo sono cercato) hanno fatto il resto fino a farmi dubitare della mia identità sessuale. Ovviamente è una sintesi di quello che è stato un discorso e non scrivo altri dettagli che ora mi tornano anche nell'approccio (sbagliato) che ho con l'altro sesso. E' tutto collegato.
Sentendomi fiducioso nei suoi confronti e non dando nulla per scontato (non si sa mai ci sta che mi sbaglio), di sicuro farà molto meglio di quanto ho fatto fin'ora da solo, quindi staccherò completamente da internet, forum gay, siti di psicologia, e soprattutto dalla pornografia (per un bel pò) e credo che seguirò le sue indicazioni (anche se sarà tosta). Colgo l'occasione per ringraziarvi ed eventualmente vi farò sapere. Spero di riuscirci :)
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