Violenza economica

Salve, sono figlia unica e vorrei esporvi un problema che mi afflige. i miei genitori sono persone stupende, soprattutto nei miei confronti, però quando capita loro di litigare mia madre (casalinga) si lamenta con me sempre delle stesse cose da ormai 30 anni. ossia che mio padre non le fa guidare la macchina e non le da mai dei soldi. io le dico che avrebbe in ogni momento potuto andare a lavorare o chiedere il divorzio, e lei dice che è stata stupida a non farlo...in ogni caso neanche ora lo fa. lei si lamenta e basta e non prende mai una decisione ferrea. se mi racconta del passato mi dice che mio padre faceva tutto (spesa, bollette, la accompagnava dove voleva) e per questo lei non ha mai reagito tranne nei momenti di litigio dove le questioni venivano poi rinfacciate. ho cercato un po' su internet e ho letto che questi episodi potrebbero rientrare nella situazione di violenza economica.
mi chiedo: devo prendere io dei provvedimenti? oppure mia madre è adulta e dovrebbe scegliere lei? se non lo faccio, sono complice della violenza che subisce?
se invece la aiuto a denunciare, è giusto da parte mia nei confronti di mio padre che mi ha sempre trattata benissimo?
grazie mille
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Credo che la dinamica che lei racconta sia molto comune e che se lei si facesse parte attiva non farebbe affatto una cosa buona per nessuno.
Lei e' figlia unica? In che rapporti sta con sua madre? E con suo padre?
Lavora? E' fidanzata?
Perdoni le tante domande ma sarebbe bene inquadrare il SUO rapporto con sua madre e con suo padre per cercare di intuire le ragioni di tali lamentele che la coinvolgono.
Saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Credo che la dinamica che lei racconta sia molto comune e che se lei si facesse parte attiva non farebbe affatto una cosa buona per nessuno.
Lei e' figlia unica? In che rapporti sta con sua madre? E con suo padre?
Lavora? E' fidanzata?
Perdoni le tante domande ma sarebbe bene inquadrare il SUO rapporto con sua madre e con suo padre per cercare di intuire le ragioni di tali lamentele che la coinvolgono.
Saluti
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Utente
Utente
grazie mille per la celere risposta! sono figlia unica, con mia madre non sono in buoni rapporti non perchè sia cattiva o altro, ma perchè si lamenta con me sin da quando sono piccola dicendomi che è infelice, che non fa nulla oltre a pulire e badare alla casa, e che non avrebbe mai voluto avermi o sposarsi. non mancano i momenti di affetto, di appoggio quando dovevo fare danza o appoggio per la scuola, diciamo che è una buona madre ma per questi sfoghi che ha sempre fatto con me io ero tendente a starle lontana. mio padre lavora sempre e lo vedo a pranzo e a cena, se ho delle difficoltà per me è più facile parlare con lui, siamo d'accordo quasi su tutto...e questo è un'altro motivo di malessere per mia madre che vede che la sua unica figlia tratta in modo diverso i genitori...ma mi viene naturale, per via dei caratteri...che posso farci? in ogni caso li osservo come marito e moglie e nonostante mia madre non abbia amiche o non sappia usare il pc, so che mio padre usa i social network, fa commenti ad altre donne, l'ho scoperto per caso...non so di più, ma sono certa che non la tradisca.
comunque sono fidanzata, sono una studentessa, non lavoro e vivo a casa coi miei...e spesso mi ritrovo a fare da tramite quando litigano. il problema è che i motivi sono sempre gli stessi da anni e anni....ora che sono grande e magari mi coinvolgono per chiedermi cosa ne penso, mi obbligano a scherarmi, ma su questi temi io do la "colpa" 50 e 50.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non dia la colpa a nessuno.
Si chieda perche' le chiedono di schierarsi.
Lei e' l'arbitro, il terzo e penso che sia corteggiatissima per avere il suo assenso.
Piuttosto si imponga con sua madre e le chieda se puo' evitare di dirle che non ha desiderato che lei nascesse...
E' una frase orribile, che lei non dovrebbe permetterle di dirle...
Che ne dice?
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Utente
Utente
lo so, è una frase che mi diceva da piccola e qualche anno fa le feci notare che mi feriva ma lei ha detto che lo diceva solo quando era arrabbiata ma che non lo pensava davvero. infatti negli ultimi anni quando si litiga con papà e dice che vorrebbe lasciarlo dice sempre che non lo fa per me, per il mio bene. ma così dicendo io mi sento responsabile della sua infelicità...le ho detto che oramai sono grande, se non sta bene che lo lasci...ma lei non credo che voglia questo, lei lo ama, e ama la nostra famiglia, solo che non avere indipendenza la rende poco libera e infelice.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza, anche se cercano di "tirarla dentro" la loro contesa mantenga la sua posizione "super partes".
Lei e' fidanzata e fra qualche tempo spicchera' il volo fuori dal nido familiare per crearsi la sua famiglia e la sua vita.
Pensi a questo è tenga fermo il timone!
I miei auguri
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza, anche se cercano di "tirarla dentro" la loro contesa mantenga la sua posizione "super partes".
Lei e' fidanzata e fra qualche tempo spicchera' il volo fuori dal nido familiare per crearsi la sua famiglia e la sua vita.
Pensi a questo è tenga fermo il timone!
I miei auguri
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Utente
Utente
la ringrazio, me lo auguro presto anche io.
ritornando al problema che mi ha spinto a scrivere, nonostante mia madre possa subire della violenza psicologica o economica, io non dovrei fare nulla perché metterei a rischio la mia posizione...e quindi dovrei lasciar correre, e peggio per lei? se ha bisogno di aiuto perchè da sola non ce la fa? come faccio a non sentirmi complice delle sue sofferenze?

ho capito che siccome sono io a scrivere Lei, ha a cuore la mia posizione ed il mio benessere, ma voglio capire se la situazione di mia madre è risolubile o meno.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
dal momento che Lei è cresciuta e autonoma, per quale motivo ora sua madre (tra l'altro, quanti anni ha?) non cerca un'attività lavorativa, anche magari solamente part time?
Quali scuse/alibi la frenano?
Suo padre non sarebbe d'accordo?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Sua madre e' una donna adulta e ha autonome possibilita' di gestire la sua posizione nei confronti di suo padre.
La sua intromissione non avrebbe possibilita' di risolvere materialmente nulla.
Il lamentarsi con lei ha presumibilmente l'obiettivo di coinvolgere lei emotivamente con compromissione del suo benessere.
Il fatto di essere unica figlia la mette in una posizione critica, lo spostamento di opinione che puo' fare lei verso l'uno mette l'altro in minoranza.
La sua "astensione" da qualsiasi giudizio o agito e' percio' salutare anche verso sua mamma.
[#11]
Utente
Utente
DR. Esposito, la ringrazio molto per il suo consiglio, cercherò di essere meno sensibile e di andare via di casa quanto prima.

DR. Scalco, mia madre ha 55 anni e non cerca lavoro perchè dice che non avendo la macchina è impossibilitata a muoversi e a cercarlo. lei soffre per le limitazioni che mio padre le impone, (non le ha mai fatto usare la macchina in 30 anni di matrimonio) però quando dice che vorrebbe fare qualcosa mio padre le dice di chiedere in giro e trovare qualcosa tipo (babysitter o altro) mio padre non le vieterebbe di lavorare...ma lei visto che non ha la macchina pensa di essere limitata in tutto il resto.
infatti ogni volta che c'è una lite, seppur futile e che riguarda altre cose (tipo pulizia, un bicchere rotto, l'acquisto di qualcosa che lei vorrebbe e poi non si compra), alla fine tira fuori sempre il problema della macchina e che per lei non ci sono mai soldi mentre per altri motivi si. è una sofferenza che cova da anni...e si lamenta sempre con me perchè non ha vita sociale e mio padre è restio al dialogo. io però mi sono scocciata....ma non vorrei essere insensibile o poco attenta, in fin dei conti è sempre mia madre.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Penso che l'aiuto che da figlia (e da giovane donna con una mentalità differente) più importante che le possa fornire sia quello di farle comprendere che non è restando chiusa in casa a lamentarsi con fare vittimistico che potrà migliorare la sua situazione.
In fondo, mica tutte le persone che lavorano possiedono un'auto!
Non conosco a fondo la situazione specifica, ma in generale, penso che le soluzioni si trovano, se le si vuole trovare. Però è necessario rimboccarsi le maniche ed assumersi la responsabilità della propria vita, senza aspettarsi che siano gli altri ad adattarsi alle nostre esigenze o ad esaudire le nostre aspettative.

Cordialità.

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, se una veramente vuole le cose le fa.. io comprendo il suo cuore di figlia, ma non si faccia ricattare, tirare dentro in questioni che non la riguardano,...
Volendo la mamma potrebbe fare la baby sitter anche lì intorno a casa, esistono anche gli autobus alla fine, forse l'essere così dipendente ha avuto i suoi vantaggi secondar.
.. sono scelte personali, non denunci nessuno, non tocchi equilibri più solidi di quanto non sembri .
Con la Collega la prego,non permetta alla mamma di dirle che non la voleva.. sono tutti retaggi di un altro tempo ed un altro mondo, non li prenda alla lettera .. che alla fine sua madre la ama, sebbene sia così "centrata sul se' " e dica cose che non pensa..
Coraggio, si può vivere diversamente la vita di donna, le faccio molti auguri davvero..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#14]
Utente
Utente
Grazie mille a tutte e tre, dottoresse, buona giornata.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
dal momento che ha espresso dubbi in merito ad una forma di "violenza" a cui si trova ad assistere, le allego alcuni link ad articoli scritti da Colleghi, che forse potrebbero esserle utili per ulteriori spunti di riflessione per cercare di comprendere meglio la situazione e decidere il modo in cui vorrà affrontarla:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1768-quando-il-partner-e-violento-la-violenza-di-genere-nella-coppia.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1774-maltrattamenti-e-abusi-la-violenza-di-genere.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4126-femminicidio-sottomesse-ed-innamorate.html

Le rinnovo i miei saluti.