Il complesso di edipo
Gentili Dottori,
Vi pongo delle domande inerenti ad un argomento di cui so parlare veramente poco nonostante ne abbia sentito discutere negli anni a scuola e riguarda il complesso di Edipo. Ho una storia familiare difficile alle mie spalle nonostante la giovane età.. Mia madre è andata via 3 anni fa (ora a Dicembre saranno 4) dopo un cancro al seno sx (11 anni di lotte con la chemioterapia) e poi il tragico epilogo. Ritornando al complesso, le mie domande sono le seguenti : 1) Com''è possibile che in sogno me la ritrovo (qualche volta), in atteggiamenti sessuali con me (più che l'atto sessuale in se, la voglia di toccarla e il desiderio di farmi masturbare) Da cosa può dipendere? 2) può avere a che fare con l'elaborazione del lutto nonostante siano passati quattro anni?. Aspetto con molto interesse pareri e risposte.
Cordialmente.
PS: mi è sopraggiunto un ricordo di una pulsione sessuale nei suoi confronti (all'epoca dei fatti avevo all'incirca 14 anni): una volta eravamo in albergo in occasione di una gita di famiglia con regolare pernottamento. Un pomeriggio siamo rimasti in camera ed eravamo molto comodi poichè sdraiati sul letto.Mio padre non era in camera perchè era andato alla Hall a domandare qualcosa ai signori della reception. Mi è accaduto di avere un erezione mentre mi trovavo accanto a mia madre che era naturalmente comoda anche lei, solo con il reggiseno e i pantaloni. Avrei voluto scatenarmi... ma naturalmente per una mia forma di pudore non gli dissi niente e mi sono contenuto (forse in realtà non l'avrei mai fatto..). L'unica cosa che facevo è trovare contatto fisico con lei abbracciandola e sentendo il suo seno sopra il mio petto, cercando in tutti i modi il contatto con il mio pene su di lei, sulle sue gambe.. . Tra le altre cose era con un solo seno, perchè ha dovuto subire una mastectomia..) Attendo vostre risposte e mi auguro che non mi abbiate preso ne per pervertito e ne per maniaco.. Grazie anticipatamente.
Vi pongo delle domande inerenti ad un argomento di cui so parlare veramente poco nonostante ne abbia sentito discutere negli anni a scuola e riguarda il complesso di Edipo. Ho una storia familiare difficile alle mie spalle nonostante la giovane età.. Mia madre è andata via 3 anni fa (ora a Dicembre saranno 4) dopo un cancro al seno sx (11 anni di lotte con la chemioterapia) e poi il tragico epilogo. Ritornando al complesso, le mie domande sono le seguenti : 1) Com''è possibile che in sogno me la ritrovo (qualche volta), in atteggiamenti sessuali con me (più che l'atto sessuale in se, la voglia di toccarla e il desiderio di farmi masturbare) Da cosa può dipendere? 2) può avere a che fare con l'elaborazione del lutto nonostante siano passati quattro anni?. Aspetto con molto interesse pareri e risposte.
Cordialmente.
PS: mi è sopraggiunto un ricordo di una pulsione sessuale nei suoi confronti (all'epoca dei fatti avevo all'incirca 14 anni): una volta eravamo in albergo in occasione di una gita di famiglia con regolare pernottamento. Un pomeriggio siamo rimasti in camera ed eravamo molto comodi poichè sdraiati sul letto.Mio padre non era in camera perchè era andato alla Hall a domandare qualcosa ai signori della reception. Mi è accaduto di avere un erezione mentre mi trovavo accanto a mia madre che era naturalmente comoda anche lei, solo con il reggiseno e i pantaloni. Avrei voluto scatenarmi... ma naturalmente per una mia forma di pudore non gli dissi niente e mi sono contenuto (forse in realtà non l'avrei mai fatto..). L'unica cosa che facevo è trovare contatto fisico con lei abbracciandola e sentendo il suo seno sopra il mio petto, cercando in tutti i modi il contatto con il mio pene su di lei, sulle sue gambe.. . Tra le altre cose era con un solo seno, perchè ha dovuto subire una mastectomia..) Attendo vostre risposte e mi auguro che non mi abbiate preso ne per pervertito e ne per maniaco.. Grazie anticipatamente.
[#1]
a proposito del complesso di Edipo legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1640-edipo-complesso-da-superare-o-mito-da-sfatare.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1640-edipo-complesso-da-superare-o-mito-da-sfatare.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Proviamo a inquadrare la cosa da un altro punto di vista.
Come descriverebbe la sua attuale vita sociale, relazionale e affettiva? I rapporti con le ragazze? Ha una fidanzata, una compagnia di amici?
Come descriverebbe la sua attuale vita sociale, relazionale e affettiva? I rapporti con le ragazze? Ha una fidanzata, una compagnia di amici?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
Gentile Dottore Santonocito,
il mio rapporto con il mondo esterno è alquanto difficile. Ancora non sono riuscito a trovare una dimensione che mi sia congeniale in termine di affettività amicale: ad esempio, se ho bisogno nel momento di maggiore difficoltà, qualcuno mi può dar sostegno e purtroppo ciò non è ancora accaduto in vent'anni di vita.. e credo che mai si realizzerà poichè noi esseri umani tendiamo ad identificarci come "unici e soli" nel mondo per soddisfare solo noi stessi talvolta a discapito di altri..in poche parole egoismo puro. Coloro con cui uscivo, ho deciso di mollarli tutti perchè mi trattano solo con questo intento. Per quanto riguarda le relazioni esterne, in ambiti come l'università, non mi posso lamentare. Parlo e dialogo in assoluta tranquillità con chiunque sia disposto a scambiare due parole sia durante la pausa dalle lezioni sia quando vi è la possibilità di uno scambio. Invece, epr quanto riguarda le ragazze, esco da una relazione a distanza di circa due anni e mezzo con una ragazza residente nella provincia di Venezia. Ricordo difatti che prendevo l'aereo come se era l'autobus. Ormai la storia è finita, le delusioni sono state tante perchè mi sono in parte illuso di avere un futuro con lei... e adesso devo dire la verità, sono più sereno sotto questo aspetto, non mi pesa più di tanto la fine. Se mi capiterà una nuova occasione, la coglierò. Spero di essere stato abbastanza chiaro e averla delucidata.
Cordialità e Grazie.
il mio rapporto con il mondo esterno è alquanto difficile. Ancora non sono riuscito a trovare una dimensione che mi sia congeniale in termine di affettività amicale: ad esempio, se ho bisogno nel momento di maggiore difficoltà, qualcuno mi può dar sostegno e purtroppo ciò non è ancora accaduto in vent'anni di vita.. e credo che mai si realizzerà poichè noi esseri umani tendiamo ad identificarci come "unici e soli" nel mondo per soddisfare solo noi stessi talvolta a discapito di altri..in poche parole egoismo puro. Coloro con cui uscivo, ho deciso di mollarli tutti perchè mi trattano solo con questo intento. Per quanto riguarda le relazioni esterne, in ambiti come l'università, non mi posso lamentare. Parlo e dialogo in assoluta tranquillità con chiunque sia disposto a scambiare due parole sia durante la pausa dalle lezioni sia quando vi è la possibilità di uno scambio. Invece, epr quanto riguarda le ragazze, esco da una relazione a distanza di circa due anni e mezzo con una ragazza residente nella provincia di Venezia. Ricordo difatti che prendevo l'aereo come se era l'autobus. Ormai la storia è finita, le delusioni sono state tante perchè mi sono in parte illuso di avere un futuro con lei... e adesso devo dire la verità, sono più sereno sotto questo aspetto, non mi pesa più di tanto la fine. Se mi capiterà una nuova occasione, la coglierò. Spero di essere stato abbastanza chiaro e averla delucidata.
Cordialità e Grazie.
[#5]
>>> il mio rapporto con il mondo esterno è alquanto difficile
>>>
In tal caso il problema principale potrebbe consistere nello smettere di vivere troppo dentro se stessi e aprirsi maggiormente all'esterno. Le abilità sociali si possono imparare, con l'aiuto adatto. Mettere da parte le convinzioni forti e iniziare a fare esperimenti.
Forse la sorprenderà sapere che il lavoro dello psicoterapeuta e dello psicologo in molti casi non necessita di capire cos'è successo tanti anni prima, se c'è stato questo o quel complesso. Si può diventare i massimi esperti di storia della propria infanzia, capire e sapere tutto, ma ciò di per sé non aiuta a diventare più socievoli né a risolvere problemi di altro tipo.
Ciò che può aiutare, invece, è iniziare a fare cose diverse, con l'aiuto di una guida appropriata. Perciò le suggerisco di chiedere un parere a uno psicoterapeuta che adotti un approccio attivo e focalizzato.
Riguardo alle sensazioni di passata attrazione nei confronti di sua madre, ciò che posso dirle è che può capitare durante la pubertà di avere delle pulsioni sessuali "mal orientate". Di solito però quando s'iniziano a frequentare le proprie coetanee tutto si normalizza.
Perciò se quello di cui stiamo parlando si riferisce solo al passato, eviti di colpevolizzarsi o di farsi un problema per qualcosa che è già passato.
Deve piuttosto decidere di cambiare nel presente, se c'è qualcosa che non le piace nel modo in cui vive e sente.
>>>
In tal caso il problema principale potrebbe consistere nello smettere di vivere troppo dentro se stessi e aprirsi maggiormente all'esterno. Le abilità sociali si possono imparare, con l'aiuto adatto. Mettere da parte le convinzioni forti e iniziare a fare esperimenti.
Forse la sorprenderà sapere che il lavoro dello psicoterapeuta e dello psicologo in molti casi non necessita di capire cos'è successo tanti anni prima, se c'è stato questo o quel complesso. Si può diventare i massimi esperti di storia della propria infanzia, capire e sapere tutto, ma ciò di per sé non aiuta a diventare più socievoli né a risolvere problemi di altro tipo.
Ciò che può aiutare, invece, è iniziare a fare cose diverse, con l'aiuto di una guida appropriata. Perciò le suggerisco di chiedere un parere a uno psicoterapeuta che adotti un approccio attivo e focalizzato.
Riguardo alle sensazioni di passata attrazione nei confronti di sua madre, ciò che posso dirle è che può capitare durante la pubertà di avere delle pulsioni sessuali "mal orientate". Di solito però quando s'iniziano a frequentare le proprie coetanee tutto si normalizza.
Perciò se quello di cui stiamo parlando si riferisce solo al passato, eviti di colpevolizzarsi o di farsi un problema per qualcosa che è già passato.
Deve piuttosto decidere di cambiare nel presente, se c'è qualcosa che non le piace nel modo in cui vive e sente.
[#7]
La risposta è che non è possibile saperlo con certezza. I sogni possono riflettere parti della nostra vita interiore, ma quando iniziamo a cambiare come persone, anche i contenuti dei sogni si adattano.
Forse sta dando più importanza del dovuto a ciò che è successo in passato, e per il solo fatto di rimuginarci continuamente su, si ritrova gli stessi temi anche in sogno.
Si concentri su ciò che vuole diventare, più che assumere il ruolo di detective e cercare di ricollegare cause ed effetti. Quasi sempre il cambiamento non ha bisogno di sapere "perché", ma "come" fare a cambiare direzione.
Forse sta dando più importanza del dovuto a ciò che è successo in passato, e per il solo fatto di rimuginarci continuamente su, si ritrova gli stessi temi anche in sogno.
Si concentri su ciò che vuole diventare, più che assumere il ruolo di detective e cercare di ricollegare cause ed effetti. Quasi sempre il cambiamento non ha bisogno di sapere "perché", ma "come" fare a cambiare direzione.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.6k visite dal 29/11/2013.
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