Emetofobia
Buongiorno,
Ho scoperto oggi la definizione della mia fobia, cioè la paura irrazionale di vomitare. Prima di oggi non sapevo che esisteva un termine per questa paura nonostante vado da una psichiatra da più di un anno! Ho deciso di rivolgermi a lei perché assumevo da circa 6 anni il citalopram ed era ora di smetterlo e cercare di risolvere i miei problemi di ansia attraverso una psicoterapia: cosa che avevo già provato a fare in un centro pscico-sociale ma con scarsi risultati. Infatti dopo 8 mesi di psicoterapia con psicologo sono passata con una psichiatra che mi ha prescritto il citalopram (tutto ciò nel 2006).
Ora assumo 30 gocce di alprazolam al giorno per tenere sotto controllo l'ansia. Ovviamente la mia psichiatra è a conoscenza della mia paura di vomitare e come questo limita la mia vita. Dice che la terapia dovrebbe continuare almeno fino alla prossima estate ma io sinceramente non me la sento più di continuare perché invece che migliorare, peggioro!
La mia domanda è: è la terapia giusta? È la persona giusta?
Oggi poi sono molto agitata perché la mia collega ha contratto la gastroentrite e dopo solo un giorno a casa è tornata al lavoro. Potrei essere contagiata anche solo toccando ciò che ha toccato lei? (Il telefono, il pc, ecc.) Sono terrorizzata!
Grazie
Ho scoperto oggi la definizione della mia fobia, cioè la paura irrazionale di vomitare. Prima di oggi non sapevo che esisteva un termine per questa paura nonostante vado da una psichiatra da più di un anno! Ho deciso di rivolgermi a lei perché assumevo da circa 6 anni il citalopram ed era ora di smetterlo e cercare di risolvere i miei problemi di ansia attraverso una psicoterapia: cosa che avevo già provato a fare in un centro pscico-sociale ma con scarsi risultati. Infatti dopo 8 mesi di psicoterapia con psicologo sono passata con una psichiatra che mi ha prescritto il citalopram (tutto ciò nel 2006).
Ora assumo 30 gocce di alprazolam al giorno per tenere sotto controllo l'ansia. Ovviamente la mia psichiatra è a conoscenza della mia paura di vomitare e come questo limita la mia vita. Dice che la terapia dovrebbe continuare almeno fino alla prossima estate ma io sinceramente non me la sento più di continuare perché invece che migliorare, peggioro!
La mia domanda è: è la terapia giusta? È la persona giusta?
Oggi poi sono molto agitata perché la mia collega ha contratto la gastroentrite e dopo solo un giorno a casa è tornata al lavoro. Potrei essere contagiata anche solo toccando ciò che ha toccato lei? (Il telefono, il pc, ecc.) Sono terrorizzata!
Grazie
[#1]
gentile utente sembra che i suoi timori vadano oltre la semplice paura di vomitare
(..)mia collega ha contratto la gastroentrite e dopo solo un giorno a casa è tornata al lavoro. Potrei essere contagiata anche solo toccando ciò che ha toccato lei? (Il telefono, il pc, ecc.) Sono terrorizzata!(..)
quindi un confronto psicoterapico di tipo attivo (terapia comportamentale o breve strategica) le darebbe la possibilità di gestire meglio le sue ansie.
saluti
(..)mia collega ha contratto la gastroentrite e dopo solo un giorno a casa è tornata al lavoro. Potrei essere contagiata anche solo toccando ciò che ha toccato lei? (Il telefono, il pc, ecc.) Sono terrorizzata!(..)
quindi un confronto psicoterapico di tipo attivo (terapia comportamentale o breve strategica) le darebbe la possibilità di gestire meglio le sue ansie.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Cara signora,
La terapia delle fobie viene effettuata bene con la psicoterapia quindi la sua iniziativa e' positiva.
Prima di sospendere repentinamente il farmaco chieda consiglio al medico che lo ha prescritto perche' talvolta la sospensione repentina puo' essere negativa.
Circa la gastroenterite la migliore profilassi e' il suo sistema immunitario!
La terapia delle fobie viene effettuata bene con la psicoterapia quindi la sua iniziativa e' positiva.
Prima di sospendere repentinamente il farmaco chieda consiglio al medico che lo ha prescritto perche' talvolta la sospensione repentina puo' essere negativa.
Circa la gastroenterite la migliore profilassi e' il suo sistema immunitario!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Grazie per le veloci risposte! Quando dicevo di sospendere la terapia non intendevo quella farmacologica ma proprio la psicoterapia, perché ultimamente, toccando certi argomenti, sono stata più male che bene. La dottoressa mi aveva avvisato che poteva succedere, ma per me comincia a diventare veramente pesante! E orrei tornare al citalopram.
Cosa intende per terapia comportamentale o breve strategica?
Cosa intende per terapia comportamentale o breve strategica?
[#4]
Gentile signora,
Se e' stata male toccando ed elaborando certe tematiche significa che sono rilevanti.
Abbia un po' di coraggio e vada avanti sulla strada della psicoterapia che sta seguendo e che evidentemente sta cominciando a cogliere i nuclei centrali dei suoi disturbi.
Se e' stata male toccando ed elaborando certe tematiche significa che sono rilevanti.
Abbia un po' di coraggio e vada avanti sulla strada della psicoterapia che sta seguendo e che evidentemente sta cominciando a cogliere i nuclei centrali dei suoi disturbi.
[#6]
Gentile Utente,
qui trova le informazioni sulle diverse psicoterapie:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordiali saluti,
qui trova le informazioni sulle diverse psicoterapie:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 29/11/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.