Passato e presente
Buongiorno,
Di recente provo dei sensi di colpa e dei rimorsi per il mio passato. Ho la sensazione che tutte le mie esperienze ed azioni dall'adolescenza in poi siano stati degli errori che mi hanno solo danneggiato.
Ad esempio ricordo che da ragazzino rubai un anellino al mercato e mi porta ad incolparmi perché so che rubare è sbagliato; ricordo di aver praticato dell'autoerotismo in maniere particolari e questo mi fa sentire un pervertito. Più di recente ho avuto un periodo in cui avevo le mani bucate e adesso mi sento in colpa per aver speso troppo ed inutilmente o mi immagino come sarebbe se perdessi il lavoro e mi trovassi senza dei risparmi; ho dei rimorsi per aver abbandonato gli studi e aver fatto perdere dei soldi ai miei e dulcis in fundo sento che arrivato alla mia età non ci sia più spazio per speranze e ottimismo ma ci si possa limitare a raccogliere i pochi cocci rimasti.
Razionalmente mi rendo conto che gli errori li commettono tutti, che da ragazzi certe esperienze, anche negative, servono a crescere, che nella mia vita ci sono stati anche successi e soddisfazioni, bellissimi momenti vissuti nell'adolescenza ecc. Ma di primo acchito ignoro tutti questi elementi e mi ritrovo sempre a rimuginare sul lato negativo delle cose. Lato negativo che tra parentesi mi rendo conto di ingigantire.
Non ci sono stati eventi particolari che possano aver dato il via a questo rimuginio e per il momento non direi sia inabilitante nella gestione dei miei impegni, inizia però ad essere sempre più sgradevole e mi impedisce di guardare avanti e a godermi il presente.
Mi sono sempre sentito legato ai concetti "il passato non si rinnega" e "il passato fa di me ciò che sono" e forse questo mi impedisce di fermare questi pensieri e passare oltre.
E' alcuni mesi che vado avanti così e ormai dubito che sia un momento passeggero ma non saprei che strategie attuare per uscirne con le mie gambe.
Grazie per l'ascolto.
Di recente provo dei sensi di colpa e dei rimorsi per il mio passato. Ho la sensazione che tutte le mie esperienze ed azioni dall'adolescenza in poi siano stati degli errori che mi hanno solo danneggiato.
Ad esempio ricordo che da ragazzino rubai un anellino al mercato e mi porta ad incolparmi perché so che rubare è sbagliato; ricordo di aver praticato dell'autoerotismo in maniere particolari e questo mi fa sentire un pervertito. Più di recente ho avuto un periodo in cui avevo le mani bucate e adesso mi sento in colpa per aver speso troppo ed inutilmente o mi immagino come sarebbe se perdessi il lavoro e mi trovassi senza dei risparmi; ho dei rimorsi per aver abbandonato gli studi e aver fatto perdere dei soldi ai miei e dulcis in fundo sento che arrivato alla mia età non ci sia più spazio per speranze e ottimismo ma ci si possa limitare a raccogliere i pochi cocci rimasti.
Razionalmente mi rendo conto che gli errori li commettono tutti, che da ragazzi certe esperienze, anche negative, servono a crescere, che nella mia vita ci sono stati anche successi e soddisfazioni, bellissimi momenti vissuti nell'adolescenza ecc. Ma di primo acchito ignoro tutti questi elementi e mi ritrovo sempre a rimuginare sul lato negativo delle cose. Lato negativo che tra parentesi mi rendo conto di ingigantire.
Non ci sono stati eventi particolari che possano aver dato il via a questo rimuginio e per il momento non direi sia inabilitante nella gestione dei miei impegni, inizia però ad essere sempre più sgradevole e mi impedisce di guardare avanti e a godermi il presente.
Mi sono sempre sentito legato ai concetti "il passato non si rinnega" e "il passato fa di me ciò che sono" e forse questo mi impedisce di fermare questi pensieri e passare oltre.
E' alcuni mesi che vado avanti così e ormai dubito che sia un momento passeggero ma non saprei che strategie attuare per uscirne con le mie gambe.
Grazie per l'ascolto.
[#1]
Gentile utente,
dal mio punto di vista, pensare "il passato fa di me ciò che sono" non è scorretto, tuttavia ci sono molti modi di interpretare gli eventi che abbiamo vissuto, di darne un senso.
Non a caso il passato è riletto continuamente, da ciascuno di noi, in base alle sue esperienze presenti e prospettive future,
Questo mi fa pensare che molto del suo rimuginare sia connesso proprio all'attuale periodo di vita, ed ai suoi "prossimi" obiettivi.
Non a caso non ci dice niente di ciò che sta attraversando attualmente (amici, famiglia, lavoro, ecc,)
Restiamo in ascolto
dal mio punto di vista, pensare "il passato fa di me ciò che sono" non è scorretto, tuttavia ci sono molti modi di interpretare gli eventi che abbiamo vissuto, di darne un senso.
Non a caso il passato è riletto continuamente, da ciascuno di noi, in base alle sue esperienze presenti e prospettive future,
Questo mi fa pensare che molto del suo rimuginare sia connesso proprio all'attuale periodo di vita, ed ai suoi "prossimi" obiettivi.
Non a caso non ci dice niente di ciò che sta attraversando attualmente (amici, famiglia, lavoro, ecc,)
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Utente,
il passato è importante perché è da li che veniamo, ma lei è sicuramente una persona diversa dal bambino o dall'adolescente che è stato.
Rimuginare sul passato è tipico di chi ha difficoltà nel focalizzare importanti elementi nel qui ed ora (situazioni, interessi, amicizie, prospettive), questo stato di cose spesso porta le persone a giustificare l'incapacità di fare qualcosa nel presente proprio perché c'è stato un "passato", e visto che sul passato non si può intervenire (per ovvie ragioni), ci si limita a rimpiangerlo.
il passato è importante perché è da li che veniamo, ma lei è sicuramente una persona diversa dal bambino o dall'adolescente che è stato.
Rimuginare sul passato è tipico di chi ha difficoltà nel focalizzare importanti elementi nel qui ed ora (situazioni, interessi, amicizie, prospettive), questo stato di cose spesso porta le persone a giustificare l'incapacità di fare qualcosa nel presente proprio perché c'è stato un "passato", e visto che sul passato non si può intervenire (per ovvie ragioni), ci si limita a rimpiangerlo.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Gentile utente, sono d'accordo coi Colleghi nel dirle che certo, il passato è importante, ma la invito anche a riflettere che tutti alla fine , facciamo quello che possiamo, per cui perdoniamoci gli errori , le esitazioni, le scelte sbagliate e andiamo avanti, più lucidi e consapevoli..
Sia più buono con sè stesso, col ragazzo che è stato e spenda le sue energie per pensare e programmare, concretamente, giorni migliori.. che bisogna volerli i giorni migliori, non te li regala nessuno..
Sia più buono con sè stesso, col ragazzo che è stato e spenda le sue energie per pensare e programmare, concretamente, giorni migliori.. che bisogna volerli i giorni migliori, non te li regala nessuno..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Gentile Utente,
Mi associo ai collehi nella risposta.
Il passato è determinante e fa di noi ciò che siamo, ma le rimuginazioni sul passato, spesso indicano che nel presente c' è qualcosa che non va .
Impari ad esse più clemente con se stesso, a perdonarsi, a volersi più bene,...
Mi associo ai collehi nella risposta.
Il passato è determinante e fa di noi ciò che siamo, ma le rimuginazioni sul passato, spesso indicano che nel presente c' è qualcosa che non va .
Impari ad esse più clemente con se stesso, a perdonarsi, a volersi più bene,...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Grazie per aver risposto in così breve tempo.
Esistono dei metodi per perdonare se stessi?
Aggiungo che ci sono momenti in cui le mie interpretazioni del passato sembrano illogiche persino a me ma per qualche motivo poi mi sembrano accettabili.
Ho fatto l'esempio del piccolo furto commesso: pochi giorni fa guardando al TV con dei conoscenti mi stavo per associare al loro coro di critiche per l'ennesimo politico ladrone ma un pensiero mi ha bloccato. Mi sono detto "anche tu hai rubato, perchè ora critichi chi lo fa?". Mi rendo conto sia un ragionamento assurdo ma per qualche logica perversa tendo a considerarlo coerente.
Esistono dei metodi per perdonare se stessi?
Aggiungo che ci sono momenti in cui le mie interpretazioni del passato sembrano illogiche persino a me ma per qualche motivo poi mi sembrano accettabili.
Ho fatto l'esempio del piccolo furto commesso: pochi giorni fa guardando al TV con dei conoscenti mi stavo per associare al loro coro di critiche per l'ennesimo politico ladrone ma un pensiero mi ha bloccato. Mi sono detto "anche tu hai rubato, perchè ora critichi chi lo fa?". Mi rendo conto sia un ragionamento assurdo ma per qualche logica perversa tendo a considerarlo coerente.
[#7]
Gentile Utente,
probabile che questi pensieri possano essere collegati a delle ossessioni, ossia dei meccanismi psichici per lenire gli stati ansiosi, che spesso diventano il "sintomo" stesso.
Spesso i soggetti che utilizzano questo meccanismo di difesa fallimentare hanno difficoltà ad elaborare i sensi di colpa con una conseguente scarsa indulgenza verso se stessi.
probabile che questi pensieri possano essere collegati a delle ossessioni, ossia dei meccanismi psichici per lenire gli stati ansiosi, che spesso diventano il "sintomo" stesso.
Spesso i soggetti che utilizzano questo meccanismo di difesa fallimentare hanno difficoltà ad elaborare i sensi di colpa con una conseguente scarsa indulgenza verso se stessi.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.5k visite dal 27/11/2013.
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