Lenta nello studio

Buonasera, sono una ragazza di 19 anni e vorrei un consiglio da persone esperte premettendo che sono molto ansiosa,insicura e pessimista.
Sto attraversando un brutto periodo riguardante l'università :sono due mesi che ho incominciato l'università e studiando sto riscontrando un problema che avrei dovuto risolvere in passato, ovvero, trovare il metodo di studio .Non si tratta di un vero e proprio problema ma ciò condiziona molto il mio umore.
Dalle elementari fino alle superiori ho sempre studiato in un modo mnemonico ed erano rare le volte in cui ragionavo ( quando non riuscivo a memorizzare quella frase o concetto)per lo più ripetendo a volte alta fino a quando non mi entrava in testa ( perchè avevo paura di non ricordarmi le cose). Ogni volta che riprendevo con quello studio di quella materia ripetevo sempre la parte precedente fino a quando non ero sicura di saperla alla perfezione (in questo caso a memoria).
Ovviamente arrivato a questo percorso mi rendo conto che ora questo metodo non è per niente adatto visto che si tratta di studiare libri interi e non due o tre paginette. Mi sono ritrovata dopo tanti anni a cercare di cambiare metodo , ma ancora tutt'ora noto di essere lenta nell apprendimento e nella lettura ( per capire una cosa la devo rileggere molte volte) e mi capita dopo di non ricordarle. Mi sto sforzando di cambiare metodo di studio, di ragionare ma ho tanta paura di non ricordare le cose.
A volte sento dire da alcune persone che imparano capitoli di libri in poche ore.. io a malapena riesco a leggere tutto il capitolo in due ore..com'è possibile?!
Alcune volte l'unica soluzione mi sembra quella di mollare , ma nonostante tutto studiare mi è sempre piaciuto.
Mi potreste dare qualche utile consiglio su come fare e cercare di cambiare? Magari anche suggerendomi qualche tecnica di lettura o metodo di studio.Mi basterebbe anche essere tranquillizzata. Non sono una pazza, ho solo voglia di affrontare questa cosa.
So che vi sembrerà una richiesta molto stupida e banale ma se sono arrivata qui è perchè proprio non so come fare. Mi sento molto disorientata e da sola senza nessuno che mi comprenda in quanto passo per stupida se espongo questo ''problema''.
Grazie mille
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Mi sento molto disorientata e da sola senza nessuno che mi comprenda in quanto passo per stupida se espongo questo ''problema'

Gentile ragazza, non esistono "problemi stupidi" o "persone stupide" perchè hanno un problema. Possono esistere "soluzioni stupide" se non funzionano, o se ci fanno star peggio.

Ci dice di essere una persona ansiosa, e che spesso si senta ansiosa perchè teme di non sapere le cose "alla perfezione" o teme di non ricordarle.

Si descriverebbe anche come una persona perfezionista? Ci sono altri ambiti della sua vita in cui l'ansia rappresenta per lei un problema?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

>>Mi potreste dare qualche utile consiglio su come fare e cercare di cambiare?<<
consigli da dare non ce ne sono, ognuno ha i suoi tempi per apprendere e "imparare ad apprendere".

Il passaggio dalle superiori all'università comporta proprio un cambio di prospettiva nello studio e un periodo di adattamento al nuovo ambiente.

Se lei si definisce lenta nella lettura e nell'apprendimento probabilmente sta valutando la cosa con dei criteri personali, forse dettati appunto dalla sua insicurezza. Ma se lei dice di essere molto ansiosa, insicura e pessimista potrebbe essere utile una consulenza psicologica contattando un Collega di persona, piuttosto che "apprendere" un nuovo metodo di studio.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
Utente
Utente
Per il dottore Calì : Si diciamo che sono una perfezionista, ma più che perfezionista mi definisco precisa e pignola. Sono molto determinata e spesso pretendo molto da me stessa.Aggiungo anche che sono una persona molto frettolosa che vuole arrivare subito al dunque.
Per quanto riguarda l'ansia, fortunatamente la riscontro solo in occasioni importanti ad esempio un esame o una prova da superarare.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>sono una perfezionista [...] precisa e pignola [...] pretendo molto da me stessa [...] sono una persona molto frettolosa che vuole arrivare subito al dunque

>>Per quanto riguarda l'ansia, fortunatamente la riscontro solo in occasioni importanti ad esempio un esame o una prova da superarare.

Ho estrapolato alcuni passaggi dalla sua risposta, perchè tratteggiano un mix abbastanza esplosivo: standard elevati, pretese su di sè e poca disponibilità ad attendere sono ingredienti che possono rendere una qualsiasi prova molto dura da reggere!

Ci pensi: vuole (anzi, da sè stessa PRETENDE) alti livelli prestazionali, ma tutto e subito, ed interpreta come molto negativi i "fallimenti". Cioè, pone le basi per fallire e poi si "bastona" se accade!

Potrebbe non essere "lenta" nello studio: potrebbero essere inadeguate le strade che sta percorrendo per raggiungere le sue mete, e queste ultime irrealisticamente elevate.

E non per le SUE capacità: forse, la pretesa di "fare perfettamente, ma frettolosamente" è irrealistica praticamente per CHIUNQUE.

In merito al metodo di studio, in molte facoltà sono disponibili dei servizi di tutoring offerti dai Centri per l'Orientamento ed il Tutorato. Potrebbe controllare sul sito della sua Università (non glielo segnalo per tutela della sua privacy) e fissare un colloquio, molti studenti incontrano difficoltà nel passaggio dalle superiori all'università.

Ma forse rivedere un pò i suoi standard ed i suoi "DEVO" potrebbe essere un'altra strada percorribile.

Cosa ne pensa?
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Utente
Utente
Sono d'accordo con quello che lei dice. Forse si spiega anche il fatto che mi sento una specie di blocco come se qualcosa non mi facesse stare tranquilla e continuare.
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Dr.ssa Stella Di Giorgio Psicologo 34 2
Salve, immagino il senso di frustrazione quando, nonostante l'impegno, ti sembra di non riuscire a studiare il libro. Se c'è un blocco nello studio, ci sono diverse tecniche, anche derivate dall'approccio breve-strategico, che spesso consentono di sbloccarsi anche in tempi rapidi. Però, ripristinare un "perfetto funzionamento cognitivo", correggendo il metodo di studio o limitandosi a sostituire un metodo con un altro che si presume sia più veloce ed efficace, può non bastare in presenza di ansia, insicurezza e difficoltà emotive che possono interferire con l'apprendimento. Uno psicologo può aiutarti sia ad organizzare lo studio, sia ad elaborare le emozioni connesse con la tua nuova vita universitaria, poiché può non trattarsi di una difficoltà puramente "tecnica" e di metodo, ma anche emotiva.

Riguardo in particolare alla velocità nello studio, dipende anche da quanto sono autmatizzate alcune procedure. Ad esempio, chi impara a suonare il pianoforte, ad andare in bicicletta, a guidare una macchina, inizialmente è lento, perché pianifica ogni piccolo movimento. Poi con la pratica, gradualmente i movimenti si automatizzano, non serve più il controllo volontario su ogni minimo gesto e si procede più veloci.

Dopo soli 2 mesi di università, ancora il metodo delle scuole superiori non ha avuto il tempo di "scongelarsi" e i nuovi metodi di studio universitario non hanno avuto il tempo né di definirsi, né di automatizzarsi. Non si tratta soltanto di trovare un altro metodo, poiché non esiste un unico metodo, da applicare meccanicamente. Nei primi mesi universitari se ne sperimentano diversi, per costruirsi un nuovo repertorio di strategie di apprendimento, da scegliere flessibilmente di volta in volta, in base al tipo di esame e al tempo a disposizione. Queste diverse strategie, nel tempo, si automatizzeranno e diventeranno più veloci.

In questo momento di riorganizzazione è quindi difficile essere veloci. Se si reagisce aumentando il perfezionismo e intensificando lo sforzo, soprattutto mnemonico, a volte si rischia di rallentare ulteriormente, perché più ci si impone di ricordare, più si dimentica. Lo psicologo può aiutarti a capire questa tentata soluzione e a trovare metodi alternativi, sempre però tenendo presente anche le emozioni legate allo studio e alla tua nuova vita di studentessa universitaria.


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