Attacchi di panico, agorafobia
Buonasera,
sono un ragazzo siciliano di 25 anni che sta vivendo un momento particolare.
Circa 3 anni fa mi è stata diagnosticata una presunta sclerosi multipla, rivelatasi inesistente solo circa 1 mese fa.
Ho passato anni tra vari specialisti, decine di visite senza un chiaro riscontro, risonanze ecc per scoprire una rettilineizzazione del collo e 2 protusioni discali. Questi problemi sono curabili tramite ginnastica posturale ma mi hanno lasciato disturbi di natura psicologica.
Circa un anno e mezzo fa ho iniziato ad avere paura di stare da solo dato che so cos'è la sclerosi multipla (mio zio è morto a causa di questa malattia l'estate scorsa), che è imprevedibile, e temevo di potermi sentire male.
Ho iniziato ad avere "difficoltà" a guidare da solo e a sentirmi sempre più insicuro fino al primo attacco di panico vero e proprio.
E' avvenuto mentre guidavo dopo aver attraversato un ponte perché ho sempre avuto paura dell'altezza; sono stato costretto ad accostare e ad aspettare che venissero a prendermi perché avevo paura di tornare indietro da solo e dover riattraversare il ponte.
Da allora è stato un crescendo. A settembre di quest'anno mi sono trasferito al nord da mia sorella alla ricerca di nuovi stimoli, ma ho finito per chiudermi in casa incapace di reagire e peggiorando la situazione.
A gennaio mi sono trovato a Roma per la laurea della mia fidanzata e ho preso la decisione di trasferirmi qui per cambiare registro.
Un po' di cose sono migliorate in quanto adesso riesco ad uscire da solo (ma solo in posti che già conosco), ma non riesco ad andare oltre questo.
Qualunque cosa io debba fare devo programmarla nei minimi dettagli e se qualcosa non è come lo immaginavo la devo rielaborare. Sono sempre ansioso e in allerta, anche quando dovrei rilassarmi ad esempio facendo una semplice passeggiata con la mia ragazza.
So di non avere la sclerosi ma comunque non sto bene a causa dei problemi scritti precedentemente e sicuramente avere vertigini, stato confusionale e intorpidimenti degli arti non mi aiuta a riprendermi.
Quando ho un attacco di panico mi sento molto debole, come se stessi per svenire.
Dato che non ho la residenza a Roma mi hanno detto che non posso rivolgermi all'asl o ai consultori (così mi hanno detto per telefono) e non posso permettermi un privato.
A chi posso rivolgermi?? Cosa posso fare?
Voglio uscire da questa situazione... ho 25 anni e questa non è più vita.
Grazie in anticipo,
Vito
sono un ragazzo siciliano di 25 anni che sta vivendo un momento particolare.
Circa 3 anni fa mi è stata diagnosticata una presunta sclerosi multipla, rivelatasi inesistente solo circa 1 mese fa.
Ho passato anni tra vari specialisti, decine di visite senza un chiaro riscontro, risonanze ecc per scoprire una rettilineizzazione del collo e 2 protusioni discali. Questi problemi sono curabili tramite ginnastica posturale ma mi hanno lasciato disturbi di natura psicologica.
Circa un anno e mezzo fa ho iniziato ad avere paura di stare da solo dato che so cos'è la sclerosi multipla (mio zio è morto a causa di questa malattia l'estate scorsa), che è imprevedibile, e temevo di potermi sentire male.
Ho iniziato ad avere "difficoltà" a guidare da solo e a sentirmi sempre più insicuro fino al primo attacco di panico vero e proprio.
E' avvenuto mentre guidavo dopo aver attraversato un ponte perché ho sempre avuto paura dell'altezza; sono stato costretto ad accostare e ad aspettare che venissero a prendermi perché avevo paura di tornare indietro da solo e dover riattraversare il ponte.
Da allora è stato un crescendo. A settembre di quest'anno mi sono trasferito al nord da mia sorella alla ricerca di nuovi stimoli, ma ho finito per chiudermi in casa incapace di reagire e peggiorando la situazione.
A gennaio mi sono trovato a Roma per la laurea della mia fidanzata e ho preso la decisione di trasferirmi qui per cambiare registro.
Un po' di cose sono migliorate in quanto adesso riesco ad uscire da solo (ma solo in posti che già conosco), ma non riesco ad andare oltre questo.
Qualunque cosa io debba fare devo programmarla nei minimi dettagli e se qualcosa non è come lo immaginavo la devo rielaborare. Sono sempre ansioso e in allerta, anche quando dovrei rilassarmi ad esempio facendo una semplice passeggiata con la mia ragazza.
So di non avere la sclerosi ma comunque non sto bene a causa dei problemi scritti precedentemente e sicuramente avere vertigini, stato confusionale e intorpidimenti degli arti non mi aiuta a riprendermi.
Quando ho un attacco di panico mi sento molto debole, come se stessi per svenire.
Dato che non ho la residenza a Roma mi hanno detto che non posso rivolgermi all'asl o ai consultori (così mi hanno detto per telefono) e non posso permettermi un privato.
A chi posso rivolgermi?? Cosa posso fare?
Voglio uscire da questa situazione... ho 25 anni e questa non è più vita.
Grazie in anticipo,
Vito
[#1]
(..)Dato che non ho la residenza a Roma mi hanno detto che non posso rivolgermi all'asl o ai consultori (così mi hanno detto per telefono) e non posso permettermi un privato.
A chi posso rivolgermi?? Cosa posso fare?(..)
gentile utente, purtroppo non ci sono molte alternative dal momento in cui le cure adeguate al caso possono essere di tipo psicoterapico e psichiatrico.
se vuole uscirne deve avere necessariamente a che fare con uno specialista psicoterapeuta o psichiatra. NON ci sono cure fai da te.
saluti
A chi posso rivolgermi?? Cosa posso fare?(..)
gentile utente, purtroppo non ci sono molte alternative dal momento in cui le cure adeguate al caso possono essere di tipo psicoterapico e psichiatrico.
se vuole uscirne deve avere necessariamente a che fare con uno specialista psicoterapeuta o psichiatra. NON ci sono cure fai da te.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo,
La sua presunta sclerosi (poi rivelatasi inesistente) ha creato in lei delle rappresentazioni di malattia che ora dovrebbe sostituire con altre immagini di persona sana. Cio' puo' richiedere una elaborazione delle sue convinzioni.
Non e' questo un lavoro psicoterapeutico di lunga durata, ma che dovrebbe essere effettuato appena ne avra' la possibilita'.
I migliori saluti
La sua presunta sclerosi (poi rivelatasi inesistente) ha creato in lei delle rappresentazioni di malattia che ora dovrebbe sostituire con altre immagini di persona sana. Cio' puo' richiedere una elaborazione delle sue convinzioni.
Non e' questo un lavoro psicoterapeutico di lunga durata, ma che dovrebbe essere effettuato appena ne avra' la possibilita'.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Gentile ragazzo,
La sua presunta sclerosi (poi rivelatasi inesistente) ha creato in lei delle rappresentazioni di malattia che ora dovrebbe sostituire con altre immagini di persona sana. Cio' puo' richiedere una elaborazione delle sue convinzioni.
Non e' questo un lavoro psicoterapeutico di lunga durata, ma che dovrebbe essere effettuato appena ne avra' la possibilita'.
I migliori saluti
La sua presunta sclerosi (poi rivelatasi inesistente) ha creato in lei delle rappresentazioni di malattia che ora dovrebbe sostituire con altre immagini di persona sana. Cio' puo' richiedere una elaborazione delle sue convinzioni.
Non e' questo un lavoro psicoterapeutico di lunga durata, ma che dovrebbe essere effettuato appena ne avra' la possibilita'.
I migliori saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 25/11/2013.
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