Il problema della disfunzione erettile

Salve a tutti,
Scrivo perche ho un problema che m affligge da ormai troppo tempo. Sono una ragazza di 23 anni e sto col mio ragazzo da ormai 2 anni. Lui soffre da ansia da prestazione ma non ha il problema della disfunzione erettile. In questi due anni lo abbiamo fatto praticamente solo i primi periodi e poi basta..è da mesi che non facciamo l amore e io sono esausta. Ne abbiamo parlato e lui mi ha espresso la sua paura nel non riuscirmi a soddisfare. Si sente inferiore e ha paura di sbagliare non si lascia andare e le volte che lo facciamo pensa solo: "le piacerà"; "sto facendo bene?". Quindi piuttosto che entrare in questo vortice mentale che lo fa stare male preferisce non fare sesso..io ho sempre pensato che lui non avesse lo stimolo sessuale poiche non sente nemmeno la necessità di masturbarsi da solo. Io so che gliuomini devono provvedere da soli nel caso in cui non pratichino sesso da tempo. Mi chiedo se il mio ragazzo soffra di qualche disturbo specifico o sia solo ansia da prestazione anche perché vorrei precisare che all atto sessuale non presenta nessun disturbo erettile. Quello che manca ormai è tutta la parte emozionale che dovrebbe esserci dietro in quanto io non provo piu attrazione nei suoi confronti pur amandolo tantissimo e piacendomi fisicamente. Ma non mi attrae come le prime volte. Premetto che io prima di lui avevo una vita sessuale molto attiva e questa situazione mi distrugge perche io non voglio rinunciare a lui. aiutatemi se potete..ringrazio gentilmente
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

se il Suo ragazzo fosse convinto che <<Si sente inferiore e ha paura di sbagliare non si lascia andare >> sia un problema, provvederebbe personalmente a consultare uno/a specialista, e sarebbe la cosa più ovvia da fare.

Inoltre, varrebbe la pena di chiedersi se <<tutta la parte emozionale che dovrebbe esserci dietro>> manca come conseguenza di quanto sopra, o se vi sono altre ragioni.

Vi consiglierei innanzitutto di chiarirvi meglio tra di voi e poi prendere le vostre decisioni.

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
sa se anche il suo compagno ha avuto in precedenza una vita sessuale differente o se il problema si era già presentato in passato?
Lui è al corrente della sua "vita sessuale molto attiva" prima di lui? Che ne pensa?
Oltre a quello qui esposto, avete altri motivi di scontro o di incomprensione?
Il suo ragazzo ha paura di sbagliare o di non essere all'altezza anche in altri ambiti?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
Vi ringrazio molto per la risposta. Comunque si, lui ha avuto una precedente relazione e anche con quella ragazza aveva gli stessi problemi e sa delle mie relazioni precedenti. Lui è una persona moltoansiosa e pensa che tutti lo giudichino o lo sottovalutino come persona invece lui è una grande persona io lo ammiro molto e lui lo sa..abbiamo cercato insieme di superare questi complessi di inferiorità che ha. Inoltre lui è molto apatico senza voglia d fare nulla e quindi abbiamo cercato insieme anche di rimediare anche a questo lato del suo carattere dove è abituato a dare il 50% e mai il 100%. Io gli ho consigliato di farsi aiutare da uno specialista ha detto che c andrà ma non ne sono sicura. Non è uno che prende posizione o dice la sua. In ogni caso spero che questa cosa si risolva perché è veramente brutto sentirsi incompleti. Grazie mille ancora per le risposte
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sembra che il Suo ragazzo abbia messo in atto un meccanismo di gestione del problema che è molto disfunzionale, cioè l'evitamento.
Evitare situazioni che fanno in qualche maniera sentire a disagio (o inferiori o in ansia, ecc...) non è una buona cosa, perchè nel tempo rafforzano la problematica.

Se vuole, dica al Suo ragazzo di averci scritto e faccia leggere le nostre risposte.
E' importante che lui sappia che ci sono soluzioni e che, nei disturbi di questo tipo, sono anche semplici.
Poi certamente spetta a lui prendere la decisione di lasciarsi aiutare e a Lei quella di continuare a rinunciare.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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