Psicosi non curata

salve , a mia sorella e stata riscontrata una personalità psicotica e borderline, mia sorella e Più grande è sempre stata un po irascibile a sempre avuto cattivissimi rapporti con i miei soprattutto con mia madre e con me.Finchè qlc si e "rotto" x me definitivamente a deciso di prendere le distante( e andata a vivere da sola e non viene mai a casa qlc solo quando c' e solo mio padre) da noi sostenendo che il suo unico male e nostra, madre lei è la causa di tutto, ciò di negativo che gli sta capitando.Lei sa che gli hanno detto di essere psicotica ma dice che siamo noi le malate e noi ci dobbiamo, curare ora io sostengo che mia sorella si sia creata su suo mondo dove grosso modo sta in equilibrio con se stessa ( escludendoci dalla sua vita ,e cercandoci solo quando ha bisogno di denaro )io non voglio turbare il suo "equilibrio" x cui non la chiamo mai, l' aiuto di "nascosto" litigando con mia madre x dargli qlc soldo o cercando di far ragionare i miei sul loro comportamento verso lei , o del perché lei si comporti cosi!!
Ora adesso so che gli mancano 2 esami alla laurea ( che x noi rappresenta un riscatto sociale!) ma non farlo xche in mancanza di soldi non ha pagato le rette universitarie.Io so che laurearsi x lei sarebbe proprio un bell rinforzo positivo!!SECONDO LEI DOVREI INSISTERE CON I MIEI X AIUTARLA A PAGARE LE RETTE ARRETRATE( X miei dare soldi senza niente in cambio e come privarsi di qlc un furto) mentre io che sono in casa e studio ancora e faccio qlc lavoretto x il solo fatto che do qlc in cambio a loro ( curo mio padre , gestisco il baget famigliare ecc..sono degna di aver qlc ( poco pochissimo!!)DEVO CONVINCERE MIA SORELLA A FARSI CURARE??? COME??
grazie
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
dopo aver letto questo sua richiesta ho notato che lei sul nostro sito ne aveva postate altre, tra cui una centrata sui vissuti suicidari suoi e sull'odio verso i genitori, l'altra che riporta invece i suoi dubbi circa l'aver subito o meno un abuso in età infantile

Poi lei dice di avere una diagnosi di disturbo dell'apprendimento, oltrchè una sorella con problemi psichiatrici

Dice inoltre di aver già fatto una psicoterapia per anni, e che è contraria ai farmaci

A questo punto cosa pensa di fare? Spedire via internet qualche domanda qua e là, raccogliere qualche risposta data da persone che non l'hanno mai nemmeno vista e pensare di ricavarne giovamento?

Mi rendo conto che la sua situazione difficile ed intricata la fa sentire molto confusa, a volte demotivata e sfiduciata rispetto al ricevere cure sanitarie appropriate, ma che alternativa abbiamo?

Purtroppo le magie succedono solo nei film, nella realtà quando c'è una malattia bisogna affidarsi alle persone qualificate nella cura

Forse è proprio la fiducia nelle persone che a lei manca

Non le darò molti consigli, perchè non penso che li seguirà, ma uno invece si: lei ha dentro di sè una parte molto positiva e altruista, vero?
Ecco, l'unico modo per poter dare a questa parte la possibilità di aiutare qualcuno è quello di partire da se stessi.

Si aiuti e poi aiuti
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
SI è VERO HO fatto molte domande premettera che dopo svariati anni di soldi e tempo speso nelle varie psicoterapie e trovarmi nella situazione peggiore a prima , poiche ora sono consapevole di cosa mi accade sia molto frustrante , sono giovane ho fatto debiti x pagarmi le terapie e sto piu male di prima?? cosa voglio fare dottore? provo a chiedere a piu esperti poiche non c' e una solo visione del probolema!!! bhe se devo passare la vita a domandarmi se meglio un quarto di questa pastiglia piuttosto che un 1 mezzo di un altra pastiglia ( come le innumerevoli domande che trovo anche su questo sito!! ) bhe allora francamente preferisco drograrmi!!almeno mi diverto rido sono euforica !! solo che non si puo fare e contro la legge allora che cosa voglio fare?? non lo so dottore io sono bloccata me lo dica lei!!!
[#3]
Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Gentile utente, mi sembra di capire che la consapevolezza della sua sofferenza non l'ha aiutata a stare meglio, ma non è ancora del tutto scoraggiata nella possibilità di trovare un pò di soglievo, perciò chiede a noi una strada da seguire.
Da quest'ultima richiesta di consulto mi sembra preoccupata per la vita di sua sorella e cerca di educare i suoi genitore a gestirla, immagino con molta fatica. Rispetto a sua sorella mi sento di consigliarle di farsi aiutare, è già così difficile sostenere una situazione del genere, figuriamoci quando si è da soli, si rischierebbe di provare un forte senso di frustazione ed impotenza.
Rispetto alla sua vita invece, comprendo pienamente come a volte quando c'è in famiglia qualcuno che fa molto rumore si investono molto energie acercando di non creare problemi e di essere perfetta. Il sentirsi la pecora bianca della famiglia, potrebbe all'inizio essere gratificante, ma alla lunga può diventare una maschera troppo pesante da sostenere, un ruolo troppo scomodo e stretto.
Comprendo anche la sua sfiducia ripetto alla psicoterapia, ma basandosi sulla relazione può capitare che alcune relazioni non risultino efficaci. Mi viene da consigliarle una psicoterpia che la sostenga più su un piano emotivo che cognitivo, e che l'aiuti a ritrovare quelle risorse che possiede e che ora ha solo smarrito. Magari se si rivolge alla sua asl potrebbe superare gli impedimenti economici.
Cordialmente

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

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