Problemi sfera affettiva-sessuale

Salve a tutti, sono un ragazzo di 20 anni che ha più di un problema che mi condiziona molta la vita e non mi permettono di viverla come vorrei.
Sono vergine e a quest'età mi sta iniziando a creare un forte disagio! Premetto: sono una persona molto sveglia, ho molti amici, esco molto, sono simpatico! Tutto perfetto sembrerebbe, un classico ragazzo di 20 anni.
Purtroppo non è così perché il mio vero problema sono le ragazze, mi spiego meglio.
Non ho problema di certo a conoscerle, anzi mi riesce bene( broccolo parecchio), ma poi quando bisogna andare al sodo mi blocco. Per esempio adesso ho conosciuto una ragazza che mi ha fatto capire esplicitamente che le piaccio e io non riesco a invitarla a uscire con me!
Questo problema in parte è causato dal fatto che sono vergine a 20 anni e che ho un pene che è un po' piccolo, ma penso che il problema maggiore sia in me e nella mia infanzia.
All'età di 10 anni mi hanno ricoverato perché avevo delle forti emicranie che mi passarono col tempo e i medici non sapevano come curare.
Verso i 13 ho avuto degli attacchi di panico la notte e non riuscivo a dormire, sono andato in cura al besta e dopo al UONPIA della mia città. Qui mi ho fatto una cura di circa un anno a base di farmaci per sviluppare la serotonina (così mi ricordo più o meno) ed sedute con psicologi e neurologi. (Cure sbagliate perché credevano che avevo dei problemi mentali, à detta di altri medici). Purtroppo a quest'età ho iniziato a fare uso di cannabis per circa 9 mesi e col senno di poi penso siano state proprio quest'ultime ad avermi causato attacchi e insonnia.
All'età di circa 16-17 anni ho assunto sotto cura medica di andrologi l'ormone della crescita GH perché per l'età che avevo ero molto piccolo. Non solo con l'altezza ma proprio lo sviluppo in generale. L'emicranie che avevo avuto a dieci anni, mi è stato detto dall'endocrinologo, che erano causate appunto dalla poca crescita, perché il cervello si voleva espandere ma non c'era abbastanza spazio, in parole povere!! L'ho assunto per circa un annetto.
Esattamente un anno fa (dopo che avevo che ho usato per circa un 6 mesi uso di cannabis), una mattina mi svegliai ed ebbi attacchi di paranoia, depersonalizzazione, ansia, paura di morire, paura di affrontare la vita ecc... Da quel giorno non faccio più uso di cannabis perché ho capito che erano quelle sostanze che mi avevano portato a quelle brutte sensazioni. Sono sparite tranne che per l'ansia, una lieve depressione, pensieri brutti, volere una vita diversa da quella che ho è disperarsi non riuscendoci. Combatto ogni giorno con me stesso perchè voglio avere un carattere diverso da quello ho.
Avrei mille ancora cose da dire ma non finirei più, poi già è molto confusionale e scritto male come racconto che può bastare.
Ho scritto su questo forum perché non riesco a parlarne con nessuno, qualcosina con mia madre ma mi vergogno troppo, a momenti non lo riesco ad ammettere neanche a me stesso.
Confido in un vostro aiuto! Grazie in anticipo
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2012 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, dal racconto emerge una situazione, per certi aspetti pesante, caratterizzata da vari eventi che probabilmente necessitano di un'adeguata elaborazione.
Non mi dilungo sulla parte in cui parla dei problemi di salute, dato che ora sembra premerle l'aspetto sessuale.
Timore e insicurezza per i primi rapporti sono diffusi e frequenti.
Rispetto all'età, non c'e' un età standard in cui avere rapporti, quindi voglio tranquillizzarla dato che leggo il suo timore di in ritardo a 20 anni.
Cerchi di riuscire da solo ad affrontare la situazione del primo rapporto con serenità, magari "buttandosi" un pochino in questa nuova esperienza, che con il giusto grado di coinvolgimento di entrambi i partecipanti dovrebbe risultare piacevole e più semplice di quanto sembra.
Se non riuscirà sarà necessario affrontare l'argomento con uno psicologo.
Un caro saluto.
[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
La " vetginità" non è una malattia....come la cefalea....inoltre quando si tratta di uomini, non si adopera il termine verginità che correla invece alla presenza dell' imene e della successiva deflorazione

Si fai tempo e non si butti giù, la prima volta dovrebbe essere simbolica, l' accesso alla vita adulta, corredata ed amplificata da amore e conivolgimento. Non tanto per farlo....


Le ellgo due letture proprio sull' argomento. Ma se desidera nel mio blog, troverà tantissimo materiale su sessualità ed affettività

Prima volta.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Salve ancora, lo so benissimo che la verginità non è una malattia.
Il fatto è che per via di questa società, o rispetto ai miei coetanei o proprio per me iniziano a pesare questi 20 anni.
Poi sono proprio io che vorrei avere una ragazza e vivere la classica vita da ragazzo, mi sto accorgendo che il tempo passa e si perdono le occasioni.
Quando si parla poi di questo argomento con i miei amici io lo evito e loro sanno che io sono vergine (lo immaginano), di fronte a me non dicono niente ma posso immaginare quando non ci sono i classico commenti che si fanno.
Molte volte mi fermo a pensare e dico: ma perché non mi può riuscire naturale avere, uscire con una ragazza ed avere una vita sessuale?
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