Non riusciamo più ad avere una vita sessuale e sociale

Buongiorno,

purtroppo scrivo per un problema con il mio attuale compagno, attualmente conviviamo.

Io 36 anni, lui 37 anni, per il momento, grazie alla situazione economica attuale, non abbiamo ancora fatto il passo del matrimonio, ma conviviamo da 4 anni come se fossimo una coppia sposata, quindi pari dritti pari doveri e responsabili al 100 %, a dire il vero, una storia stupenda che ci ha dato soddisfazioni ogni giorno.

Veniamo al problema: Da circa un mese è dovuto venire il padre del mio compagno a convivere con noi, in sostanza, lui sostiene che sta cadendo in depressione, col che entrambi abbiamo deciso che per un breve periodo forse sarebbe stato il caso di farlo venire a stare da noi... un breve!

Non va mai trascurato un genitore... ma nemmeno si dovrebbe trascurare il proprio compagno o la propria compagna!

Il tutto è iniziato dopo pochi giorni, infatti si è fatto assorbire totalmente dalla sua presenza, ogni minimo capriccio è considero essenziale e da risolvere immediatamente e purtroppo il nostro rapporto dopo una settimana ha iniziato a deteriorarsi, litigi su come gestire la cosa, e litigi sull'importanza che faccia intervenire suo fratello per darci respiro. (single e con casa anche più grande ma che fa finta di niente, anzi è pure indispettito e non vuole sentire parola).

Ogni attimo della giornata ruota intorno a suo padre di 70 anni, siamo arrivati al punto che non parliamo d'altro e purtroppo mi sento trascurata come donna e mi sento triste per come il nostro rapporto in così breve tempo ha iniziato a morire.

So che dovrei anche capire ed assecondarlo, ma non concepisco che è praticamente da un mese che non abbiamo momenti per noi, non riusciamo a momenti nemmeno a fare più nemmeno spesa insieme e parlare liberamente, perché non vuole mai lasciare solo il padre appena torna a casa e così mi ritrovo piena di compiti oltre al lavoro.

Per non parlare della vita sociale, azzerata completamente.

Ora si sta pure innescando un altro problema, la sessualità, da quando è arrivato il padre, non abbiamo nemmeno avuto più rapporti, capisco, dorme nella camera di fianco, ma almeno un po' di tenerezza tra di noi la vorrei e così sono pure iniziati attriti sulla mancanza di spazi per la sessualità, oramai ho dovuto pure confessare che se andremo avanti così dovrò ricorrere a metodi "solitari", ma che trovo di una tristezza infinita visto che dormo con lui tutte le notti!

E' una situazione che mi sta facendo male, molto molto male e più parlo con lui più mi sento rispondere: COSA POSSO FARCI? LO DEVO CACCIARE?

Io non so cosa fare, ma mi domando... tutto questo è giusto?

Questa sera gli ho parlato ed abbiamo litigato, sabato abbiamo provato a fare l'amore ma ha paura che il padre ci senta , dovevamo uscire con amici e non ci siamo riusciti poiché c'è sempre qualche parente o il fratello in casa.

Insomma.... cosa mi consigliate di fare? Sto valutando di tornare dai miei genitori, ma ha senso rovinare una splendida storia d'amore?
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora, forse la situazione ha bisogno di sedimentare un po'. Non credo che il suo ragazzo ne sia felice, cosi' come non ne e' felice lei, ma si tratta di un problema contingente che forse non e' in grado di gestire diversamente per ora.
Ha fatto bene a parlargli del disagio che lei sta provando ma non penso che dovrebbe portare alle estreme conseguenze la sua azione dimostrativa.
Col tempo comunicando in modo collaborativo troverete potrete trovare una soluzione migliore.
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

è tempo di mettere dei paletti, perchè se si è troppo buoni (o meglio troppo permissivi) questi sono i risultati e si potrà solo biasimare se stessi.

Innanzitutto, come mai siete giunti alla decisione di ospitare il papà del Suo compagno? Non ha una moglie? Non poteva esserci una badante? Come mai proprio a casa vostra?

Non sorprende che il fratello del Suo compagno non faccia nulla, ma non lo fa necessariamente per cattiveria, quanto perchè sa bene che il fratello comunque cede e provvede. E difatti è ciò che è davvero accaduto.

Bisogna regolamentarle queste situazioni, perchè concordo che i genitori anziani non debbano essere abbandonati, ma possono essere trovate altre soluzioni decisamente più funzionali per tutti, genitore anziano compreso.

Poi, se i parenti non vogliono il papà del Suo fidanzato nella propria casa, come mai sono spesso a casa vostra? Avete regolamentato con loro le visite (ovvero si fa visita solo con ampio preavviso, solo su Suo invito, ecc...)? In fondo è Lei la padrona di casa: perchè non si comporta come tale, ma si lascia fagocitare? Non c'è bisogno di litigare, basta essere assertivi e dire al proprio compagno che si preferisce fare in altro modo, o che sabato sera avevate già preso un impegno con i vostri amici.

Metta dei freni a tutto ciò :-)
Il Suo compagno sembra essere molto compassionevole e generoso, ma poichè non capisce che tutto ciò gli sta tornando contro, rovinando la serenità di coppia, è opportuno che Lei, che è in questo momento più lucida, faccia il primo passo per ristabilire la pace in casa.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile signora, concordo con le colleghe e aggiungo che la depressione si cura , oltre che con la psicoterapia con i farmaci, che ben dosati fanno miracoli.. è vedovo, questo papà che poi ha solo 70 anni.?. insomma , prima di adesso come stava, come viveva, cosa faceva?, oltre a dispiacersi ed ha ragione, faccia qualcosa di concreto.. il suo partner sembra in ansia, in colpa, tutti si agitano, arrabbiarsi non serve, ma prendere delle decisioni bisogna.
Intervenga , gentilmente , ma con fermezza, altrimenti la situazione si radicalizza.
Prima di tutto ciò i rapporti tra voi tutti di che tipo erano ?..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
mi aggancio all'ultima domanda della collega Dott . Muscarà.

I rapporti prima dell'avvento del padre, com'erano?

La figura di suo suocero è sicuramente ingombrante e limitativa, ma solitamente le difficoltà di una coppia vanno sempre lette con la lente ad ingrandimento....

I figli, i genitori, il lavoro....spesso diventano un vero alibi, una strategia evitante l'intimità.

La vostra vita intima era appagante?
Ludica?
Frequente?
Soddisfacente?

Fuori dal letto, andate d'accordo?
Ci sono lotte di potere?

Il rapporto con il denaro, tempo libero..?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte,

il padre è dovuto venire con noi perché sosteneva di avere crisi di panico quando era solo a casa e si sentiva depresso, il problema forse è stato sottovalutato dai figli, ora però da quando sta con noi è perfettamente tranquillo, quindi in parte credo anche che una sorta di capriccio sia scattato da parte sua.

La vita che faceva precedentemente, non dovrei dirlo, ma mi sembrava molto sregolata, senza uno scopo, con pochissima voglia di vivere e di affrontare le giornate, molti litigi con la moglie, molti litigi col secondo figlio, insomma, a 70 anni, vedovo, non fa altro che stare seduto sul divano o dormire, comprendo come sia stato facile per la depressione insidiarsi nella sua mente.

Il mio compagno purtroppo è troppo apprensivo, pure la notte ha un sonno disturbato, è sempre in agitazione e focalizza tutta la sua giornata sul benessere del padre, non c'è un attimo in cui non parli di lui, peggio ancora rimane a sua totale disposizione.

I rapporti con lui precedenti all'arrivo del padre?

Dire ottimi è poco, avevamo una bella intesa sia mentale che fisica, siamo diventati una coppia a 360 gradi, amanti, amici, compagni e confidenti e questo ci ha sempre aiutato in ogni situazione, anche quando aveva perso il lavoro e quando ho dato il meglio di me stessa per salvare la coppia e pure lui ha dato il massimo per farlo e siamo usciti da quel periodo ancora più uniti ed innamorati.

Per quanto riguarda la vita intima, niente da eccepire, molto appagante, in genere, stanchezza e sonno permettendo, direi che avevamo 2 rapporti alla settimana, molto appaganti e in cui tutto era donato all'altro con dolcezza e piacere e purtroppo ora si sono annullati i momenti dedicati a noi, premetto che viviamo la sessualità liberamente e con molto gioco tra noi, non ci sono cosiddetti tabù, tutto da parte mia è concesso e siamo sempre stati affiatati ed è anche questo che mi rende realmente triste, avere desiderio e non riuscire a sofgarlo perché lui è troppo preso, insomma, ferisce, fa male vederlo così distante e mi domando anche lui come faccia a resistere.

Ora sto entrando nell'ottica che l'unica soluzione sia l'autoerotismo, almeno potrò distendere un po' i nervi fino a quando almeno sotto questo aspetto ci sarà nuova serenità,

Ma la domanda è semplice, ci sarà mai più serenità? vedendo che il padre tra un po' sarà presente pure nei suoi incubi mi domando come faremo ad andare avanti così.

Concludo dicendo, niente scalate di potere, niente litigi per soldi, insomma, una coppia perfettamente calma e che si ama, ma che è stata sconvolta dall'arrivo da un padre che purtroppo è anche molto invadente.

Non credo che non possa capire che abbiamo bisogno almeno di uscire ogni tanto, oramai ogni nostra serata e week end è da trascorrere con lui.

Avevo proposto di fare almeno un week end insieme e la riposta è stata: No non possiamo lasciare papà da solo per fare una fuga romantica

Il tasto sessualità ovviamente con lui padre non lo affronteremo mai, è una cosa troppo personale, ma con il mio compagno ne ho parlato e dice che con il rischio di essere sentiti non se la sente proprio per una forma di rispetto.

Va beh, sacrifichiamo la nostra coppia in onore di suo padre?

Parlarne? Si l'ho già fatto ma dopo tante promesse, torna l'impegno della giornata: Guardare il padre
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

quando Lei scrive "il padre è dovuto venire con noi perché sosteneva di avere crisi di panico quando era solo a casa e si sentiva depresso..." non mi è molto chiaro in realtà se questa persona sia stato seguito da uno specialista per la propria situazione, oppure se di sua sponte si sia autoetichettato e quindi ha fatto di tutto, manipolando il figlio, per stabilirsi da voi.
Non a caso, adesso sta bene, sotto la protezione e rassicurazione del figlio...
Questa dinamica è assolutamente da modificare, perchè correte il rischio di lasciarvi distruggere da tutto ciò.
Se davvero il papà del Suo compagno soffre di ansia e attacchi di panico o depressione deve rivolgersi allo psichiatra e/o allo psicologo psicoterapeuta di persona e non essere aiutato a colludere con le debolezze del figlio!
L'ansioso sta bene se è in compagnia e se è accudito da altri, ma deve anche imparare a stare da solo e a gestire il proprio problema.
Anche per questa ragione state colludendo con lui.

Lo faccia presente al Suo compagno e proponga, entro una scadenza, di modificare la situazione.

Cordiali saluti,

[#7]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ho già fatto presente la cosa, dicendo che le diagnosi le fanno i medici non gli stessi pazienti e quindi urge una visita specialistica per soppesare i sintomi e magari anche dargli una mano.

Ho proposto una visita medica la scorsa settimana per risolvere la cosa ed il risultato è stato che suo padre ha dichiarato di avere solo bisogno di ancora qualche settimana di tempo e poi torna a casa sua ed il mio compagno si è imbestialito sostenendo che sto cercando di mandarlo via.

Ed intanto qui ci facciamo le spese io ed il mio compagno...

Niente vita, niente amore, niente sesso, niente dialogo, niente... anche perché aggiungo un dettaglio, ogni volta che siamo tutti insieme si deve far attenzione a quello che si dice, perché tende a mettere il becco in ogni cosa, addirittura una volta ha avuto da ridire sentenziando che con un estraneo in casa non è rispettoso che dorma nel letto col figlio!

Ha senso?

[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

sta a Lei cambiare la situazione, ma se si lascia intimorire dai capricci del suocero e del partner, finisce per arrendersi.
Invece, proprio perchè adesso Suo suocero sta bene, è il caso di farlo tornare a casa.

"...suo padre ha dichiarato di avere solo bisogno di ancora qualche settimana di tempo e poi torna a casa sua ed il mio compagno si è imbestialito sostenendo che sto cercando di mandarlo via..."

Di quante settimane ha bisogno?
Basta che qualche settimana non finisca per diventare qualche anno...

"tende a mettere il becco in ogni cosa, addirittura una volta ha avuto da ridire sentenziando che con un estraneo in casa non è rispettoso che dorma nel letto col figlio!"

Ribadisco quanto detto ieri: la padrona di casa è Lei. Agisca di conseguenza e non rinunci al potere che ha!
Metta i paletti che occorre mettere!

Cordiali saluti,

[#9]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
Da quanto riferisce questo padre e' molto importante per il figlio. Lo e' forse sempre stato ed ora non sarebbe logico che non lo fosse piu'. Se lei insistesse produrrebbe nel ragazzo rifiuto verso di lei (la sentirebbe davvero estranea nei confronti delle emozioni che lo coinvolgono nei confronti del padre). Inoltre potrebbe produrre, seppure venisse ascoltata minimamente, dei sensi di colpa che non si sa in cosa esiterebbero.
Il mio consiglio e' di essere molto cauta e paziente.
Se il rapporto che lega lei è il ragazzo e' solido non naufraghera' su queste secche. Potrebbe essere invece inquinato da una sua intromissione troppo energica nel delicatissimo rapporto che lega in genere un padre e un figlio che nel vostro caso sembra molto profondo.
Ci faccia avere sue notizie fra qualche tempo, se crede.
Saluti
[#10]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Il problema è che mi sono resa conto che tutto si è innescato con la diminuzione dell'attività sessuale, non pensavo che avrebbe scatenato tutte queste tensioni e non credevo che il mio compagno fosse così rigido mentalmente, anche su questo punto gli ho spiegato che anche se avessimo dei rapporti non dobbiamo per forza esagerare e farci sentire, del resto il padre anche se non approva sa che dormiamo insieme, ma almeno non farli sparire dalla nostra vita, ma anche qui, risponde che col padre in casa preferisce l'astinenza.

Insomma, questo punto mi sono resa conto è stata la scintilla principale delle tensioni, aggiungo che a 36 anni non mi sembra nemmeno giusto ricorrere all'autoerotismo per sfogare gli istinti sessuali e su questo sia io che il mio ragazzo siamo concordi.

In ogni caso proverò a parlargli facendo capire che dobbiamo avere anche noi una vita non solo il padre.
[#11]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
Da quanto specifica nell'ultimo post la mia ipotesi era corretta: il ruolo normativo di questo padre e' molto significativo per il suo ragazzo. E questo penso che lei debba rispettarlo. Si tratta di tematiche molto profonde che non si dissolvono in modo volontario. Se lei insistere otterrebbe un rifiuto ancora piu' risoluto.
Penso comunque che parlandone fra voi, alla luce di queste considerazioni fatte tramite questo consulto lei abbia piu' elementi per trovare delle soluzioni "logistiche" possibili e rispettose dei sentimenti del suo ragazzo.
Auguri!
[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
Da quanto specifica nell'ultimo post la mia ipotesi era corretta: il ruolo normativo di questo padre e' molto significativo per il suo ragazzo. E questo penso che lei debba rispettarlo. Si tratta di tematiche molto profonde che non si dissolvono in modo volontario. Se lei insistere otterrebbe un rifiuto ancora piu' risoluto.
Penso comunque che parlandone fra voi, alla luce di queste considerazioni fatte tramite questo consulto lei abbia piu' elementi per trovare delle soluzioni "logistiche" possibili e rispettose dei sentimenti del suo ragazzo.
Auguri!
[#13]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ok, alla luce di tanti punti credo anche io che sia meglio parlarci, magari da soli se possibile e trovare un punto di comune accordo.

L'unica cosa che mi chiedo davvero come si possa risolvere è la sfera sessuale, visto il suo quasi blocco psicologico dovuto alla presenza del padre.

Io sinceramente trovo davvero quasi una tortura illogica dormire con l'uomo che amo e verso cui sono attratta e non poter avere una vita sentimentale intima normale come tante altre donne possono avere.

Lo so, i tempi sono cambiati e non ci si scandalizza se una donna dovesse praticare autoerotismo, ma ha senso? Non credo, lo capirei fossi single, ma in coppia, con il mio uomo tutte le sere di fianco, mi sembra una cosa poco logica, anche se posso dire che il desiderio a volte si fa realmente sentire.
[#14]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora, si faccia delle d domande su questo suo insistere sull'autoerotismo a tutti i costi. Pensa che sia o possa essere un'azione dimostrativa? una pressione psicologica? E' proprio cosi' indispensabile per lei tale pratica o e' indispensabile dichiararla/ostentarla? Non le e' venuto in mente che potrebbe rivelarsi una sorta di boomerang?
[#15]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
In effetti quello che dice è anche giusto, facendomi delle domande il tutto nasce un po' come azione dimostrativa contro di lui, come se volessi trovare una valvola di sfogo per dimostrare a lui che non ho bisogno duella sua presenza per sentirmi appagata... ma in realtà potrei sentirmi ancora più sola e vuota di quanto già mi senta, l'unica soluzione non rimane che parlare in effetti, arrivare anche al litigio, ma parlarci e parlarci ancora finché prima o poi qualche cosa sia in lui che in me potrà scoccare.
[#16]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi fa piacere che abbia raggiunto questa consapevolezza.
L'autoerotismo si iscrive nell'area del "bisogno" (non gestibile, non procastinabile) e non in quello del "desiderio" che e' procastinabile e "pensabile".
Ci mandi sue notizie se le fa piacere!
Saluti
[#17]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Il problema è che penso di avere anche un bisogno... combattuto dal "pensabile" visto che mi rendo conto che devo resistere e condividere la mia vita, anche sessuale, con il mio compagno
[#18]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi fa piacere che abbia raggiunto questa consapevolezza.
L'autoerotismo si iscrive nell'area del "bisogno" (non gestibile, non procastinabile) e non in quello del "desiderio" che e' procastinabile e "pensabile".
Ci mandi sue notizie se le fa piacere!
Saluti
[#19]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Il problema è che penso di avere anche un bisogno... combattuto dal "pensabile" visto che mi rendo conto che devo resistere e condividere la mia vita, anche sessuale, con il mio compagno
[#20]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Il desiderio condiviso con il proprio compagno e' una modalita' relazionale sofisticata, fatta di attimi, di complicita', di atmosfere.
Non sta a me darle suggerimenti ma anche in questa situazione il desiderio puo' essere suscitato e mantenuto cercando con complicita' e vera intimità delle alternative.
Non credo sia impossibile ritagliare qualche serata fuori casa accampando qualche "scusa" che rendera' piacevole la "scappatella".
Non pensa?
[#21]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Certamente, la scappatella è facilmente ritagliabile, in qualche maniera e con qualche scusa si può inventare, magari anche durante le "commissioni" per il padre, ma lei non vede un po' una cosa un po' strana in una donna di 36 ed un uomo di 37 appartarsi in macchina come fossimo due ragazzini o in albergo?

Ad ogni modo il problema maggiore ora è il dialogo e forse solo ristabilendolo riusciremo a capirci.

[#22]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
Forse il problema e' proprio la "simbolizzazione" che questo evento sta determinando.
Lei ha senz'altro una visuale molto realistica e neutrale della questione che non desidera colludere con la posizione emotiva ragazzo.
Certamente parlandone comprenderete meglio i rispettivi punti di vista.
Le faccio i migliori auguri
[#23]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Purtroppo oggi grossa discussione, avevo preparato una sorpresa, un uscita romantica nel pomeriggio, questa domenica, insomma, come due fidanzatini, cerchiamo di sfruttare qualche ora per noi, e lui che fa? Mi dice che domenica non può mica lasciare il padre che altrimenti si agita a casa ed al limite lo porta con noi e mi ha pure contestato dicendo che per le uscite da ragazzini il tempo è passato e dobbiamo essere responsabili.

Sono senza parole, vive per il padre e per me non ha più un briciolo di tempo oltre che rispondermi come se avessi proposto una cosa strana.
[#24]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

come Le ho scritto anche sopra, mi pare che questi piccoli e timidi tentativi che sta facendo e la Sua reazione rassegnata alle risposte del Suo compagno non facciano altro che rafforzare le idee del Suo compagno.

Non c'è bisogno di arrabbiarsi, ma certamente può comunicare al Suo fidanzato con i bei modi della circostanza e assertività, che pare ormai evidente che la situazione tra voi sia peggiorata, che il papà sta benone e che diventa indispensabile fissare oggi una data tassativa entro la quale il papà tornerà a casa propria. Fine settimana? Fine mese? Fissate il giorno e RISPETTATE LA SCADENZA.

Fa niente se si lui si arrabbia, se la gestirà la rabbia.
E' importante non cadere nella rete di ricatti e giochi seduttivi.
Perchè per il momento gli unici a farne le spese siete Lei e il Suo compagno, imbrigliato nei sensi di colpa.

Un figlio amorevole verso il genitore è in grado di prendersene cura anche senza lasciarsi fagocitare nè ricattare emotivamente.

Cordiali saluti,
[#25]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Quello che e' accaduto ha messo in luce che l'attaccamento che il suo compagno nutre verso il padre e' molto intenso. Un rapporto idealizzato.
Non certo gestibile da lei.
Forse il suo compagno nutre ancora una sorta di sudditanza psicologica verso suo padre che non e' contingente. E spiega perche' abbia voluto ospitare il padre in occasione di questa patologia.
Penso sia il caso di farsi una ragione di questo sentimento.
C'e da augurarsi che la salute di suo suocero migliori al piu' presto e decida di tornare a casa sua. E che cio' possa avvenire in un contesto di serena responsabilita' condivisa.
Quando sara' superata la contingenza ne potrete riparlare con la delicatezza che un tale tema richiede.
Coraggioi!
[#26]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Quello che e' accaduto ha messo in luce che l'attaccamento che il suo compagno nutre verso il padre e' molto intenso. Un rapporto idealizzato.
Non certo gestibile da lei.
Forse il suo compagno nutre ancora una sorta di sudditanza psicologica verso suo padre che non e' contingente. E spiega perche' abbia voluto ospitare il padre in occasione di questa patologia.
Penso sia il caso di farsi una ragione di questo sentimento.
C'e da augurarsi che la salute di suo suocero migliori al piu' presto e decida di tornare a casa sua. E che cio' possa avvenire in un contesto di serena responsabilita' condivisa.
Quando sara' superata la contingenza ne potrete riparlare con la delicatezza che un tale tema richiede.
Coraggioi!
[#27]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile signora
la situazione in cui si sta dibattendo sembra non avere una via d'uscita, se osservata solo dall'interno. Le discussioni, il dialogo non hanno sortito alcun risultato: lei sempre più frustrata e il suo compagno sempre più coinvolto nel rapporto col padre. Forse è giunto il momento di lasciarli un po' da soli a vivere tranquillamente il loro totalizzante rapporto. Lei stessa all'inizio aveva pensato di tornare dai suoi genitori, nulla le vieta di andarli a trovare per qualche settimana. Non so se i suoi genitori vivono nella stessa città e se i suoi impegni lavorativi lo permettono, ma qualche settimana di vacanza, per lei da sola, sarebbe una soluzione molto utile. Lei avrebbe la possibilità di valutare la situazione con maggior distacco, osservandola dall'esterno. Mentre al suo compagno, questa pausa nel rapporto di coppia, potrebbe servire per fare chiarezza nella sua vita, e capire se per lui è molto più importante alimentare il suo invischiato e totalizzante rapporto col padre, al punto da rinunciare ad una famiglia tutta sua, oppure ridefinire ruoli e spazi tali da accogliere una compagna e forse anche dei figli.
Un caro saluto
[#28]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente

Altra puntata di questa storia che mi sta facendo un po' andare in tilt.

In pratica la dinamica è stata questa, oggi abbiamo portato suo padre da conoscenti che è da tantissimo che non vede, abbiamo pattuito questa cosa, lo portiamo da questi suoi amici, ma torniamo a casa e dedichiamo mezza giornata a noi, usciamo un po', stiamo insieme e e po la sera andiamo a riprenderlo.

Tutto è iniziato come deciso e devo dire, pure suo padre era felice.

Bene, torniamo a casa, finalmente dopo un bel po', siamo SOLI!!! Si pranza insieme, poi andiamo a comprarci un paio di cose e poi finalmente, soli a casa per un oretta prima di andare a prendere il padre!!!!

Niente, io mi ero fatta chissà che idea di riuscire a fare finalmente l'amore con il mio ragazzo... e lui? Lui ad un po' di provocazioni mi i confessa che non gli sembrava una cosa bella buttarsi nel letto a fare l'amore, che una cosa fatta di corsa e con poco tempo gli sarebbe sembrata una specie di "sveltina" e che amandomi preferiva aspettare, tanto ha parlato con suo padre e si è deciso che il 30 torna a casa sua ed hanno ampiamente parlato.

Ok, la buona notizia è quella che finalmente si riprenderà la vita di prima... ma finché non vedo NON CREDO!

Però mi ha lasciato di stucco la sua risposta sull'occasione di fare finalmente l'amore... lo so, mi direte, lei signora si lamenta sempre.

Ma parlando da donna a donna, come l'avreste presa? Avrei preferito un ora di amore che niente...

Io ci sono un po' rimasta, ok avevamo un oretta sola per noi, ma perché tirarsi indietro...

Va beh, niente di grave, forse ritroveremo una nostra vita tra una decina di giorni, questo è quello che conta.

Se vorrete vi aggiornerò di nuovo.
[#29]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

per prima cosa sforzatevi di rispettare la scadenza del 30 novembre tassativamente!
E poi, dal momento che questa situazione pare abbia portato non poche tensioni in casa, ricominciate con calma da voi due.
Lei è rimasta di stucco, ma il Suo uomo ha fornito spiegazioni plausibili, perchè non credergli?
Può capitare di non aver semplicemente voglia di fare qualcosa, non legga un attacco personale alla vicenda, rischia solo di restarci male e mi pare evidente che la situazione sta assumendo per Lei dimesioni spropositate...
Coraggio, manca poco alla fine del mese!
[#30]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Cara signora
ho letto con attenzione gli ultimi eventi da lei descritti riguardo la sua situazione, e ho l'impressione che il problema non sia solamente la presenza del padre nella vostra casa, quanto forse qualcosa che sta vacillando nel vostro rapporto. Lo dimostra il fatto che, pur avendo la possibilità di avere anche solo un momento di intimità, questa opportunità non è stata colta lo stesso, come giustamente lei fa notare.
Forse bisognerebbe spostare l'attenzione più sul vostro rapporto che sulla presenza o meno del padre in casa. Forse alcuni aspetti del vostro rapporto di coppia, che per lei sono importanti, per il suo compagno non hanno lo stesso valore, e viceversa.
Forse quando parlate dei vostri problemi e di voi due come coppia, dovreste andare un poco più nel profondo.

un caro saluto
[#31]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Purtroppo ho preso quel rifiuto come un voler aspettare ancora più in la per la nostra intimità.

Ok, avevamo solo un oretta per noi, ma ci sono rimasta male al suo rifiuto.

Lui mi ha continuato a ripetere pure oggi che non lo ha fatto solo perché gli sembrava brutto usarmi, quasi come una sveltina tanto per togliersi la voglia.

Insomma, da una parte mi fa anche piacere il suo discorso riguardo il rispetto verso il mio corpo... ma dall'altra mi ha un po' ferito.

Ok, non voglio mi prendiate come una che appena ha un ora di tempo si da alle pazze gioie, però dopo tanto, credo che un ora di intimità avrebbe fatto bene ad entrambi.

Ma così non è stato ed ora mi pongo pure delle domande su questo accaduto.

Devo prendere in maniera positiva questa scelta di attendere appena il padre va a casa? Lui mi ha detto, testuali parole: Non sarebbe ben più bello dedicare un intera giornata a noi ed amarci veramente e non ridurre tutto a una sveltina di corsa e in un ora tanto per togliersi il desiderio e forse nemmeno tutto?

Sono confusa