Solitudine
Salve, scrivo qui perchè davanti a un pc è più facile. Ho lasciato da 5 mesi il mio fidanzato dopo 9 anni perchè la storia diventava opprimente. Lui non mi lasciava frequentare amici o associazioni sportive. Pretendeva solo un rapporto uno a uno. Adesso sono tornata dai miei ma non mi è rimasto più nessuno. Gli amici di un tempo si sono fatti una vita, con figli e forse non li conosco nemmeno più. Ho bisogno di un allaccio ma non è facile, Ho la sensazione di essere indietro.. di dovermi cercare qualcuno per la vita. E' un pensiero costante... cercare qualcuno!! La pressione di questo bisogno mi ha spinto a farlo anche su fb e ho capito che sono caduta proprio in basso. Mi ritrovo a casa da sola a non saper cosa fare... non mi cerca mai nessuno e sto davvero impazzendo!!! come posso uscire da questa situazione? Gioco a calcio in una società ma sono la più grande del gruppo e non ho nulla da condividere con le altre. Grazie del Vostro tempo.
[#1]
Gentile utente,
la separazione dal partner, se il periodo di convivenza è lungo come nel suo caso, è uno dei momenti più difficoltosi, forieri di stress. Come lei ha intuito la fine di una relazione non coincide soltanto con la perdita del rapporto ma anche con la necessità di vedersi nel futuro in modo diverso.
Adesso lei di futuro non ne vede. O comunque dalle sue parole traspare una sensazione di "impotenza".
Ci sarebbe da domandarsi come mai abbia permesso al suo compagno di costruirle terra bruciata intorno, come mai non si sia ribellata. Tenga bene a mente ciò che è successo per non ripetere in futuro l' "errore", se di errore si può parlare.
Il ricostruire una rete di relazioni è complesso, solo che lei vede soltanto il lato difficile e non quello stimolante.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Dati i limiti di un consulto on line, se il suo stato emotivo negativo persiste, potrebbe essere una buona soluzione.
Non sia troppo severa con se stessa, circa il 25% delle relazioni sentimentali, attualmente nascono on line.
Restiamo in ascolto
la separazione dal partner, se il periodo di convivenza è lungo come nel suo caso, è uno dei momenti più difficoltosi, forieri di stress. Come lei ha intuito la fine di una relazione non coincide soltanto con la perdita del rapporto ma anche con la necessità di vedersi nel futuro in modo diverso.
Adesso lei di futuro non ne vede. O comunque dalle sue parole traspare una sensazione di "impotenza".
Ci sarebbe da domandarsi come mai abbia permesso al suo compagno di costruirle terra bruciata intorno, come mai non si sia ribellata. Tenga bene a mente ciò che è successo per non ripetere in futuro l' "errore", se di errore si può parlare.
Il ricostruire una rete di relazioni è complesso, solo che lei vede soltanto il lato difficile e non quello stimolante.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo di persona?
Dati i limiti di un consulto on line, se il suo stato emotivo negativo persiste, potrebbe essere una buona soluzione.
Non sia troppo severa con se stessa, circa il 25% delle relazioni sentimentali, attualmente nascono on line.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Utente,
forse è meglio ripartire da se stessa, sia perchè in momenti del genere, che sono momenti di importanti cambiamenti, non è mai una buona idea prendere decisioni impulsive e spinte dalla fretta e dall'ansia, sia perchè è fondamentale ciò che ha segnalato il dott. Mori riguardo alla Sua dipendenza da quest'uomo e dall'aver accettato le sue condizioni... forse per paura di perderlo? o forse per altre questioni che secondo me dovrebbe prima affrontare e risolvere.
L'idea di sentire direttamente il parere di uno psicologo psicoterapeuta è ottima anche dal mio punto di vista, sebbene a Lei possa sembrare più complicata del contatto on line anonimo, ma tenga presente che una situazione come quella che ha descritto potrebbe rientrare nella dipendenza e che la ricerca che sta attuando ora potrebbe essere un altro chiaro segnale di una difficoltà di stare da sola.
Se non prima sarà in grado di rafforzarsi e camminare da sola, probabilmente non riuscirà neppure a stare con qualcuno in una maniera sana e genuina.
Tant'è che Lei vede solo le difficoltà nella costruzione delle nuove relazioni e non tutti gli aspetti positivi: l'entusiasmo, la curiosità, la gioia, il divertimento, la spensieratezza, ecc... Sembra tutto un peso e un dovere...
Ci pensi.
Cordiali saluti,
forse è meglio ripartire da se stessa, sia perchè in momenti del genere, che sono momenti di importanti cambiamenti, non è mai una buona idea prendere decisioni impulsive e spinte dalla fretta e dall'ansia, sia perchè è fondamentale ciò che ha segnalato il dott. Mori riguardo alla Sua dipendenza da quest'uomo e dall'aver accettato le sue condizioni... forse per paura di perderlo? o forse per altre questioni che secondo me dovrebbe prima affrontare e risolvere.
L'idea di sentire direttamente il parere di uno psicologo psicoterapeuta è ottima anche dal mio punto di vista, sebbene a Lei possa sembrare più complicata del contatto on line anonimo, ma tenga presente che una situazione come quella che ha descritto potrebbe rientrare nella dipendenza e che la ricerca che sta attuando ora potrebbe essere un altro chiaro segnale di una difficoltà di stare da sola.
Se non prima sarà in grado di rafforzarsi e camminare da sola, probabilmente non riuscirà neppure a stare con qualcuno in una maniera sana e genuina.
Tant'è che Lei vede solo le difficoltà nella costruzione delle nuove relazioni e non tutti gli aspetti positivi: l'entusiasmo, la curiosità, la gioia, il divertimento, la spensieratezza, ecc... Sembra tutto un peso e un dovere...
Ci pensi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 17/11/2013.
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