Pensieri ossessivi
Buongiorno,
Vi scrivo per esporre un problema che mi porto avanti già da tempo ormai. Sono una ragazza di 20 anni e da circa tre anni ho dei pensieri intrusivi che mi creano molta ansia e disagio. Tutto è iniziato, appunto, tre anni fa quando di punto in bianco ebbi un forte attacco d' ansia che diede inizio ad un periodo per me molto stressante e debilitante in preda all' ansia. Durante questo periodo mi capitò così all' improvviso un episodio che non mi ha più lasciata fino ad ora. Ero all' uscita da scuola, e guardando una ragazza che mi passava davanti pensai semplicemente che fosse carina, e improvvisamente mi passò per la mente il dubbio cosi, dal nulla, che potessi essere omosessuale. Premetto che non avevo mai pensato ad una cosa del genere fino ad allora, fin da bambina ho sempre preso cotte per ragazzi e mi sono sempre immaginata con un ragazzo al mio fianco. Di conseguenza anche il mio immaginario romantico e sessuale è sempre stato esclusivamente rivolto ai ragazzi. Ho avuto qualche storiella durante il liceo, alcune mi hanno dato emozioni e altre no, mi hanno coinvolta meno. Ma comunque non ho mai dubitato del mio orientamento sessuale. Da quel giorno invece è iniziato un calvario di dubbi, ansie, paure e pensieri che non mi lasciano per tutto il giorno. Ho iniziato a immaginarmi in contesti omosessuali per testarmi, per vedere se provavo qualcosa, e a forzare i miei pensieri verso situazioni che non mi hanno mai sfiorato la mente. Ho cominciato ad avere paura di guardare la tv, o sfogliare riviste per paura di imbattermi in immagini di corpi femminili. Mi sono allontanato anche dalle mie amiche, e adesso che studio in un' altra città sto facendo fatica a farmi amicizie femminili, per paura di poter provare qualcosa per qualcuna di loro. A volte queste immagini intrusive sembrano piacermi, ma non so se si tratta di un mio condizionamento o se sia veramente così. Nel frattempo ho avuto la mia prima relazione seria con un ragazzo, e in quel periodo i pensieri erano scomparsi, mi sentivo felice e appagata da tutti i punti di vista. Quando la storia è finita, ho passato dei mesi terribili con forti attacchi d' ansia e queste ossessioni - se di ossessioni si tratta - sono ritornate. Per questo ho richiesto il vostro aiuto, per quanto sia possibile dare una risposta online. Ormai vado a sviscerare nel mio passato alla ricerca di prove di questa presunta omosessualità, cerco di montare e smontare ipotesi, tutto mi sembra essere una conferma ai miei dubbi atroci che mi danno il tormento.
Vi ringrazio per la disponibilità e attendo una Vostra risposta.
Vi scrivo per esporre un problema che mi porto avanti già da tempo ormai. Sono una ragazza di 20 anni e da circa tre anni ho dei pensieri intrusivi che mi creano molta ansia e disagio. Tutto è iniziato, appunto, tre anni fa quando di punto in bianco ebbi un forte attacco d' ansia che diede inizio ad un periodo per me molto stressante e debilitante in preda all' ansia. Durante questo periodo mi capitò così all' improvviso un episodio che non mi ha più lasciata fino ad ora. Ero all' uscita da scuola, e guardando una ragazza che mi passava davanti pensai semplicemente che fosse carina, e improvvisamente mi passò per la mente il dubbio cosi, dal nulla, che potessi essere omosessuale. Premetto che non avevo mai pensato ad una cosa del genere fino ad allora, fin da bambina ho sempre preso cotte per ragazzi e mi sono sempre immaginata con un ragazzo al mio fianco. Di conseguenza anche il mio immaginario romantico e sessuale è sempre stato esclusivamente rivolto ai ragazzi. Ho avuto qualche storiella durante il liceo, alcune mi hanno dato emozioni e altre no, mi hanno coinvolta meno. Ma comunque non ho mai dubitato del mio orientamento sessuale. Da quel giorno invece è iniziato un calvario di dubbi, ansie, paure e pensieri che non mi lasciano per tutto il giorno. Ho iniziato a immaginarmi in contesti omosessuali per testarmi, per vedere se provavo qualcosa, e a forzare i miei pensieri verso situazioni che non mi hanno mai sfiorato la mente. Ho cominciato ad avere paura di guardare la tv, o sfogliare riviste per paura di imbattermi in immagini di corpi femminili. Mi sono allontanato anche dalle mie amiche, e adesso che studio in un' altra città sto facendo fatica a farmi amicizie femminili, per paura di poter provare qualcosa per qualcuna di loro. A volte queste immagini intrusive sembrano piacermi, ma non so se si tratta di un mio condizionamento o se sia veramente così. Nel frattempo ho avuto la mia prima relazione seria con un ragazzo, e in quel periodo i pensieri erano scomparsi, mi sentivo felice e appagata da tutti i punti di vista. Quando la storia è finita, ho passato dei mesi terribili con forti attacchi d' ansia e queste ossessioni - se di ossessioni si tratta - sono ritornate. Per questo ho richiesto il vostro aiuto, per quanto sia possibile dare una risposta online. Ormai vado a sviscerare nel mio passato alla ricerca di prove di questa presunta omosessualità, cerco di montare e smontare ipotesi, tutto mi sembra essere una conferma ai miei dubbi atroci che mi danno il tormento.
Vi ringrazio per la disponibilità e attendo una Vostra risposta.
[#1]
Cara Utente,
è probabile che lei sia semplicemente vittima del pregiudizio per il quale ammirare la bellezza o la prestanza di un individuo del proprio stesso sesso significa essere omosessuali.
Ci ha detto infatti questo:
"mi capitò così all' improvviso un episodio che non mi ha più lasciata fino ad ora. Ero all' uscita da scuola, e guardando una ragazza che mi passava davanti pensai semplicemente che fosse carina, e improvvisamente mi passò per la mente il dubbio"
e non di aver provato attrazione fisica e/o trasporto sentimentale per un'altra ragazza.
Quello che le sta accadendo è con tutta probabilità frutto della sua ansia che ha preso questa strada per esprimersi: non posso che consigliarle di chiedere un aiuto professionale per risolvere il problema che persiste già da 3 anni e che non supererà con le sue sole forze.
è probabile che lei sia semplicemente vittima del pregiudizio per il quale ammirare la bellezza o la prestanza di un individuo del proprio stesso sesso significa essere omosessuali.
Ci ha detto infatti questo:
"mi capitò così all' improvviso un episodio che non mi ha più lasciata fino ad ora. Ero all' uscita da scuola, e guardando una ragazza che mi passava davanti pensai semplicemente che fosse carina, e improvvisamente mi passò per la mente il dubbio"
e non di aver provato attrazione fisica e/o trasporto sentimentale per un'altra ragazza.
Quello che le sta accadendo è con tutta probabilità frutto della sua ansia che ha preso questa strada per esprimersi: non posso che consigliarle di chiedere un aiuto professionale per risolvere il problema che persiste già da 3 anni e che non supererà con le sue sole forze.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile utente,
la sessualità, così come molti aspetti importanti della psiche di un individuo non sono mai "bianchi o neri". L'orientamento sessuale, i gusti sessuali, hanno varie gradazioni e sfumature. Molti studi, condotti prendendo in considerazione numeri rilevanti di persone, hanno evidenziato come gli eterosessuali abbiano più di una volta nell'arco della vita fantasie omosex.
Ciò su cui metterei un accento più rilevante è proprio ciò che lei chiama pensieri ossessivi. Ovvero le rimuginazioni ansiogene che lei mette in atto in periodi di stress. L'evitamento di situazioni temute (contatto con persone dello stesso sesso) è uno dei meccanismi più comuni dell'ansia, probabilmente alla base dei pensieri di cui parla.
Il fatto che questi si presentino con una certa ritmicità e una spia da tenere in considerazione.
Ha mai pensato di rivolgersi ad un terapeuta di persona?
Purtroppo smontare questi meccanismi è spesso un lavoro medio lungo, difficilmente eseguibile on line.
Restiamo in ascolto.
la sessualità, così come molti aspetti importanti della psiche di un individuo non sono mai "bianchi o neri". L'orientamento sessuale, i gusti sessuali, hanno varie gradazioni e sfumature. Molti studi, condotti prendendo in considerazione numeri rilevanti di persone, hanno evidenziato come gli eterosessuali abbiano più di una volta nell'arco della vita fantasie omosex.
Ciò su cui metterei un accento più rilevante è proprio ciò che lei chiama pensieri ossessivi. Ovvero le rimuginazioni ansiogene che lei mette in atto in periodi di stress. L'evitamento di situazioni temute (contatto con persone dello stesso sesso) è uno dei meccanismi più comuni dell'ansia, probabilmente alla base dei pensieri di cui parla.
Il fatto che questi si presentino con una certa ritmicità e una spia da tenere in considerazione.
Ha mai pensato di rivolgersi ad un terapeuta di persona?
Purtroppo smontare questi meccanismi è spesso un lavoro medio lungo, difficilmente eseguibile on line.
Restiamo in ascolto.
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
"pensai semplicemente che fosse carina, e improvvisamente mi passò per la mente il dubbio cosi, dal nulla, che potessi essere omosessuale."
Gentile ragazza,
in genere è la persona ansiosa che si fa condizionare da pensieri del genere perchè si spaventa all'idea di aver solo pensato una cosa del genere. In altre parole chi è ansioso pensa: "Se l'ho pensato è perchè sono omosessuale; se sono omosessuale ecc..."
e il circolo vizioso non si arresta più, sfociando in rimuginio e dubbi continui.
Bisogna spezzare questo meccanismo, ma può farlo con l'aiuto di persona di uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Gentile ragazza,
in genere è la persona ansiosa che si fa condizionare da pensieri del genere perchè si spaventa all'idea di aver solo pensato una cosa del genere. In altre parole chi è ansioso pensa: "Se l'ho pensato è perchè sono omosessuale; se sono omosessuale ecc..."
e il circolo vizioso non si arresta più, sfociando in rimuginio e dubbi continui.
Bisogna spezzare questo meccanismo, ma può farlo con l'aiuto di persona di uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Innanzitutto vi ringrazio per la rapidità con cui avete risposto alla mia richiesta.
Putroppo in questo momento non ho la possibilità di programmare dei colloqui diretti con uno specialista, sia per ragioni economiche e sia perchè vivo da poco per studio in un' altra città e quindi per ora non mi è possibile servirmi dei servizi della asl. Per rispondere alla dott. Massaro, non credo che nella mia vita abbia mai provato attrazione fisica e sentimentale per altre ragazze, anzi, ho sempre avuto con loro un bellissimo rapporto di amicizia,complicità e affetto; mentre veri e propri coinvolgimenti emotivi con tutto quello che ne consegue li ho avuti verso il sesso opposto.
Ma purtroppo da quando ho questo tipo di pensieri nemmeno ciò che ho provato in passato mi sembra più tanto certo, e cerco sempre di analizzare qualsiasi mio comportamento passato e presente per individuare qualche segno che possa dare conferma o smentire le mie paure. Devo anche aggiungere che oltre allo studio, lavoro nel campo della moda e della bellezza, che sono da sempre le mie passioni, e stare a contatto con ragazze e modelle oggettivamente di bell' aspetto spesso mi porta a pensare che la mia non sia solo un' attrazione/ammirazione estetica, quando in realtà oltre al semplice apprezzamento non c' è mai stata nessuna malizia o interesse di altro genere. Riassumendo, è possibile che pensieri di questo tipo possano portare a travisare in qualche modo sensazioni e atteggiamenti, convincendomi che le mie paure siano in qualche modo fondate? Aggiungo - avendo dimenticato di precisarlo precedentemente - che anche quando ero più piccola tendevo a " fissarmi " su determinate cose, come ad esempio la paura di avere delle malattie o di non riuscire a deglutire.
Putroppo in questo momento non ho la possibilità di programmare dei colloqui diretti con uno specialista, sia per ragioni economiche e sia perchè vivo da poco per studio in un' altra città e quindi per ora non mi è possibile servirmi dei servizi della asl. Per rispondere alla dott. Massaro, non credo che nella mia vita abbia mai provato attrazione fisica e sentimentale per altre ragazze, anzi, ho sempre avuto con loro un bellissimo rapporto di amicizia,complicità e affetto; mentre veri e propri coinvolgimenti emotivi con tutto quello che ne consegue li ho avuti verso il sesso opposto.
Ma purtroppo da quando ho questo tipo di pensieri nemmeno ciò che ho provato in passato mi sembra più tanto certo, e cerco sempre di analizzare qualsiasi mio comportamento passato e presente per individuare qualche segno che possa dare conferma o smentire le mie paure. Devo anche aggiungere che oltre allo studio, lavoro nel campo della moda e della bellezza, che sono da sempre le mie passioni, e stare a contatto con ragazze e modelle oggettivamente di bell' aspetto spesso mi porta a pensare che la mia non sia solo un' attrazione/ammirazione estetica, quando in realtà oltre al semplice apprezzamento non c' è mai stata nessuna malizia o interesse di altro genere. Riassumendo, è possibile che pensieri di questo tipo possano portare a travisare in qualche modo sensazioni e atteggiamenti, convincendomi che le mie paure siano in qualche modo fondate? Aggiungo - avendo dimenticato di precisarlo precedentemente - che anche quando ero più piccola tendevo a " fissarmi " su determinate cose, come ad esempio la paura di avere delle malattie o di non riuscire a deglutire.
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"Riassumendo, è possibile che pensieri di questo tipo possano portare a travisare in qualche modo sensazioni e atteggiamenti, convincendomi che le mie paure siano in qualche modo fondate?"
Soprattutto è il dubitare, più che il travisare delle situazioni.
Per questa ragione è molto importante che tu faccia tutte le procedure di iscrizione all'ASL della città in cui abiti adesso e che ti rivolga ad uno psicologo specializzato in psicoterapia, perchè questo tipo di problema non passa da solo, ma tende semmai a cronicizzarsi. Poichè sei anche molto giovane è opportuno affrontare adesso il problema.
Saluti,
Soprattutto è il dubitare, più che il travisare delle situazioni.
Per questa ragione è molto importante che tu faccia tutte le procedure di iscrizione all'ASL della città in cui abiti adesso e che ti rivolga ad uno psicologo specializzato in psicoterapia, perchè questo tipo di problema non passa da solo, ma tende semmai a cronicizzarsi. Poichè sei anche molto giovane è opportuno affrontare adesso il problema.
Saluti,
[#6]
Un problema di ansia che dura da 3 anni non deve essere sottovalutato e intervenire per superarlo deve anzi essere in cima alla lista delle priorità, perché fa decadere la qualità della vita di chi ne soffre e sottrae sia energie sia serenità alla persona.
Quanto lei aggiunge:
"anche quando ero più piccola tendevo a " fissarmi " su determinate cose, come ad esempio la paura di avere delle malattie o di non riuscire a deglutire"
mi fa ipotizzare che il suo problema risalga a molto prima di quando lei ha iniziato a percepirlo come tale e che sia semplicemente cambiato il contenuto dei suoi pensieri.
Quanto lei aggiunge:
"anche quando ero più piccola tendevo a " fissarmi " su determinate cose, come ad esempio la paura di avere delle malattie o di non riuscire a deglutire"
mi fa ipotizzare che il suo problema risalga a molto prima di quando lei ha iniziato a percepirlo come tale e che sia semplicemente cambiato il contenuto dei suoi pensieri.
[#7]
Ex utente
La ringrazio molto dottoressa, infatti spero di intraprendere al più presto questo percorso con uno psicoterapeuta prima che queste ossessioni possano bloccarmi nei miei rapporti sia con il sesso opposto sia con le altre ragazze, visto che già da un po' sto tendendo ad allontanare le mie amiche e a non farmene di nuove. Ormai anche un pensiero carino verso qualcuna di loro, come un complimento o un regalo, mi causa paura e ansia, facendomi credere che una manifestazione d' affetto sia in realtà segno di un interesse diverso. Ovviamente non ho mai avuto nulla contro l' omosessualità, solo che non l' ho mai sentita come una dimensione che mi appartenesse, e avere questi dubbi mi ha messo in crisi sulla mia identità da questo punto di vista. Aggiungo inoltre che non è una paura verso un eventuale pregiudizio e opinione della società, ma riguarda soltanto me stessa, dato che non mi sento a mio agio e serena da quando ho questo tipo di disturbo.
[#8]
" già da un po' sto tendendo ad allontanare le mie amiche e a non farmene di nuove"
Come vede questo non serve a nulla: allontanarsi dalle sue amicizie può anzi farla sentire peggio e creare problemi di rapporto perché le sue amiche non possono capire come mai lei le sta evitando.
Come vede questo non serve a nulla: allontanarsi dalle sue amicizie può anzi farla sentire peggio e creare problemi di rapporto perché le sue amiche non possono capire come mai lei le sta evitando.
[#9]
Ti sei spiegata molto bene.
Ecco il meccanismo attraverso il quale in genere i pz. tendono a tenere sotto controllo l'ansia: "...visto che già da un po' sto tendendo ad allontanare le mie amiche e a non farmene di nuove..."
Evitare le situazioni temute rafforza ansie e paure.
Per evitare di sottrarre ulteriori energie e serenità a te stessa, spero che tu riesca a vedere lo specialista quanto prima.
Cordiali saluti,
Ecco il meccanismo attraverso il quale in genere i pz. tendono a tenere sotto controllo l'ansia: "...visto che già da un po' sto tendendo ad allontanare le mie amiche e a non farmene di nuove..."
Evitare le situazioni temute rafforza ansie e paure.
Per evitare di sottrarre ulteriori energie e serenità a te stessa, spero che tu riesca a vedere lo specialista quanto prima.
Cordiali saluti,
[#10]
Ex utente
Confermo il discorso sugli sforzi e la perdita di energie, dato che anche nelle giornate più " tranquille ", questo tipo di pensieri sono sempre di sottofondo qualsiasi cosa faccia, spesso portandomi a essere molto più stanca del normale a fine giornata. Spero veramente di riuscire a trovare nuovamente la spensieratezza che avevo prima, poichè mi rendo conto che sono tutti dei pensieri forzati e che in condizioni normali e di tranquillità non farei, e non starei ore ad analizzare tutto, ogni pensiero, ogni particolare della mia vita inerente alla sfera sessuale e sentimentale. Volevo comunque chiederVi se casi di ansia come questo e in generale, possono essere stati causati da situazioni prolungate di stress in ambito familiare. Tutta la mia infanzia e buona parte dell' adoloscenza sono state caratterizzate da una crisi tra i miei genitori, che portava a liti molto pesanti a cui io putroppo assistevo e che mi agitavano moltissimo, fino a che qualsiasi "sentore" di un nuovo litigio mi faceva entrare in un forte stato di tensione e ansia. Io l' ho vissuta molto male come esperienza, e solo in quest' ultimo periodo, dopo che il rapporto tra i miei genitori si è stabilizzato, riesco a parlarne con più tranquillità. Resta comunque una situazione che in passato e per gran parte della mia vita mi ha condizionato moltissimo e mi ha causato moltissimo stress. Vi ringrazio comunque per le vostre risposte e i Vostri preziosi chiarimenti.
[#11]
Secondo la prospettiva cognitivo-comportamentale non ha molto senso, almeno in prima battuta, andare alla ricerca di cause che sinceramente potrebbero anche non esserci per determinare un problema d'ansia/ossessivo.
Ha molto più senso eliminare prima questo rimuginio.
Non è detto che ci sia un legame diretto tra le vicende di casa e una psicopatologia.
Cordiali saluti,
Ha molto più senso eliminare prima questo rimuginio.
Non è detto che ci sia un legame diretto tra le vicende di casa e una psicopatologia.
Cordiali saluti,
[#12]
Se il suo vissuto è quello di aver subito per molti anni uno stress significativo a causa dell'elevato livello di conflitto familiare, al punto da aver sviluppato risposte di questo tipo quando era ancora con i suoi:
"qualsiasi "sentore" di un nuovo litigio mi faceva entrare in un forte stato di tensione e ansia"
è possibile che lei abbia sviluppato una stato d'ansia cronico, che ha poi generato i sintomi che riferisce.
Consideri inoltre che se ha assistito anche da piccola a liti furiose ha sentito venir meno la sicurezza del suo mondo e questo può aver scatenato un disturbo d'ansia dovuto al vissuto di mancato controllo su quello che le accadeva attorno.
"qualsiasi "sentore" di un nuovo litigio mi faceva entrare in un forte stato di tensione e ansia"
è possibile che lei abbia sviluppato una stato d'ansia cronico, che ha poi generato i sintomi che riferisce.
Consideri inoltre che se ha assistito anche da piccola a liti furiose ha sentito venir meno la sicurezza del suo mondo e questo può aver scatenato un disturbo d'ansia dovuto al vissuto di mancato controllo su quello che le accadeva attorno.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.8k visite dal 15/11/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.