Mancanza di concentrazione, iperattività e perdita delle abitudini
Gentilissimi dottori,
sono un ragazzo di 22 anni e l'anno scorso (in un periodo di forte stress) ebbi un litigio con una persona su internet.
Sono sempre stato una persona poco timorosa di questo genere di cose e ai litigi ho dato sempre una importanza o giusta o inferiore a quella che meritavano.
Non so per quale motivo, forse il fatto che il mondo di internet sia ingestibile, ma quell'episodio è stata la fonte di un mio disorientamento totale.
Ho incominciato ad avere strani pensieri, ho iniziato a pensare che quella persona, magari a causa del litigio subito o per altri motivi, potesse commettere gesti inconsulti o per vendicarsi potesse fare del male alla mia famiglia (nonostante ci siano più continenti che ci separano).
Ho iniziato ad avere timori impensabili (come quello di non poter più rivedere i miei cari, o che per qualche strano motivo potessi finire in carcere e perdere tutto quello che avevo, vita inclusa). In quel periodo avvertivo sempre una fortissima ansia e una palpitazione accelerata. Ho addirittura fatto una ecografia addominale che ha rivelato la presenza di ingenti quantità di gas intestinali al punto da rendere poco nitida l'ecografia stessa.
Per molti mesi sono stato a piangere, molte volte ero stanco anche di pensare e giornate intere le ho passate sul letto a fare nulla.
Ho perso per molto tempo il gusto e l'istinto alla vita: quando uscivo pensavo sempre e solo a questo fatto, ingigantendolo sempre più. A volte non capivo nemmeno chi fossi: avvertivo come se ci fossero due polarità opposte nella mia mente e io non fossi in grado di prendere il sopravvento nè su l'una nè sull'altra.
Ho tralasciato anche gli esami di quella sessione, cosa che mai avrei fatto visto che sono sempre stato una persona molto ambiziosa e ho ottenuto sempre risultati ottimi nei miei studi.
Ora, non ci penso più tanto a quel fatto (dopo 11 mesi). Vivo abbastanza bene, credo di essere sereno. Però, non riesco più a concentrarmi e a lavorare come negli anni precedenti. Non riesco più a fare le cose come le facevo e ad essere quello che ero.
Molto spesso anziché studiare perdo tantissimo tempo a fare qualsiasi cosa. Non mi riconosco più in molte cose: avverto molto spesso il desiderio di masturbarmi tante volte e questo mi rende ancora peggio. Non ho più dei ritmi specifici e vado a letto molto tardi o mi addormento il pomeriggio e non dormo di notte. Cosa mi sta accadendo e a chi rivolgermi, qualora ce ne fosse bisogno? Cordiali saluti.
sono un ragazzo di 22 anni e l'anno scorso (in un periodo di forte stress) ebbi un litigio con una persona su internet.
Sono sempre stato una persona poco timorosa di questo genere di cose e ai litigi ho dato sempre una importanza o giusta o inferiore a quella che meritavano.
Non so per quale motivo, forse il fatto che il mondo di internet sia ingestibile, ma quell'episodio è stata la fonte di un mio disorientamento totale.
Ho incominciato ad avere strani pensieri, ho iniziato a pensare che quella persona, magari a causa del litigio subito o per altri motivi, potesse commettere gesti inconsulti o per vendicarsi potesse fare del male alla mia famiglia (nonostante ci siano più continenti che ci separano).
Ho iniziato ad avere timori impensabili (come quello di non poter più rivedere i miei cari, o che per qualche strano motivo potessi finire in carcere e perdere tutto quello che avevo, vita inclusa). In quel periodo avvertivo sempre una fortissima ansia e una palpitazione accelerata. Ho addirittura fatto una ecografia addominale che ha rivelato la presenza di ingenti quantità di gas intestinali al punto da rendere poco nitida l'ecografia stessa.
Per molti mesi sono stato a piangere, molte volte ero stanco anche di pensare e giornate intere le ho passate sul letto a fare nulla.
Ho perso per molto tempo il gusto e l'istinto alla vita: quando uscivo pensavo sempre e solo a questo fatto, ingigantendolo sempre più. A volte non capivo nemmeno chi fossi: avvertivo come se ci fossero due polarità opposte nella mia mente e io non fossi in grado di prendere il sopravvento nè su l'una nè sull'altra.
Ho tralasciato anche gli esami di quella sessione, cosa che mai avrei fatto visto che sono sempre stato una persona molto ambiziosa e ho ottenuto sempre risultati ottimi nei miei studi.
Ora, non ci penso più tanto a quel fatto (dopo 11 mesi). Vivo abbastanza bene, credo di essere sereno. Però, non riesco più a concentrarmi e a lavorare come negli anni precedenti. Non riesco più a fare le cose come le facevo e ad essere quello che ero.
Molto spesso anziché studiare perdo tantissimo tempo a fare qualsiasi cosa. Non mi riconosco più in molte cose: avverto molto spesso il desiderio di masturbarmi tante volte e questo mi rende ancora peggio. Non ho più dei ritmi specifici e vado a letto molto tardi o mi addormento il pomeriggio e non dormo di notte. Cosa mi sta accadendo e a chi rivolgermi, qualora ce ne fosse bisogno? Cordiali saluti.
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Gentile Utente,
come ha giustamente sottolineato lei nel consulto, il litigio è stata la causa scatenante che ha slatentizzato un malessere di fondo, che forse covava da tempo.
Dovrebbe rivolgersi ad un nostro Collega per diagnosi certa del suo malessere e soprattutto per la sua risoluzione.
Un semplice litigio, non può causare tutto questo guazzabuglio psichico
come ha giustamente sottolineato lei nel consulto, il litigio è stata la causa scatenante che ha slatentizzato un malessere di fondo, che forse covava da tempo.
Dovrebbe rivolgersi ad un nostro Collega per diagnosi certa del suo malessere e soprattutto per la sua risoluzione.
Un semplice litigio, non può causare tutto questo guazzabuglio psichico
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 14/11/2013.
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