Psicologia infantile
Buonasera,
espongo brevemente i fatti.
Mio figlio ha 5 anni e mezzo ed è un bambino molto sensibile e timido, anche secondo il logopedista della scuola materna che osserva tutti gli alunni.
Mio marito è un padre non molto presente fisicamente causa lavoro durante la giornata ma non si dimentica mai di coccolarlo tutte le mattine prima di partire e tutte le sere quando torna e durante il weekend stiamo sempre insieme.
Io ho ricominciato a lavorare a Luglio dopo essere stata a casa per circa 1 anno e mezzo; lavoro tutte le mattine e 3 pomeriggi alla settimana. La mattina lo accompagno a scuola e poi lo prendono i nonni per il pranzo ed io arrivo a casa alle 14; quando non lavoro nel pomeriggio sta con me invece quando devo tornare in ufficio stiamo insieme circa un ora(giochiamo, andiamo in bici, cerco di stare con lui insomma!) e poi sta dai nonni(alterniamo materni e paterni).
Il problema è che da un po' di tempo ogni tanto mi dice " Voglio morire(oppure "Uccidimi") che tanto non servo aniente, sono bravo solo a fare dispetti!".
All'inizio cercavo di sdrammatizzare, poi ho cercato di parlarci ma non riesco a capire come devo comportarmi. Naturalmente essendo un bambino di 5 anni a volte viene sgridato, ma non alziamo mai le mani anche quando davvero vorrebbero scappare da sole dalla rabbia! Avrà preso non più di 3-4 sculacciate da quando è nato! E non Vi dico come io e suo padre ci siamo sentiti in colpa in quelle rare occasioni.
Noi credevamo di essere genitori molto attenti e abbastanza permissivi.....e soprattutto pensavamo che fosse il bambino più felice del mondo, poi lui se ne esce con queste frasi che davvero ci colpiscono al cuore.
Ancora lo reputo però un bambino felice e sereno perchè è sempre allegro, gioca e ride in continuazione, si sveglia al mattino con il sorriso sulla bocca e sempre di buonumore, non capisco perchè faccia tali affermazioni.
Pochi giorni fa, mentre stavamo togliendo le foglie secche dal giardino e lui giocava e saltava e parlava in continuazione, mi ha detto che quello era il giorno più felice della sua vita ed io mi sono sorpresa di come a volte le cose più semplici possano rendere speciale una giornata...non so cosa devo fare.
Forse sta solo cercando di tenermi in pugno e ferirmi (inconsciamente ovvio) per non essere sgridato quando combina qualche guaio?
Oppure sta proprio male e pensa davvero quello che dice?
So che è difficile valutare da queste poche righe ma spero possiate in qualche modo aiutarmi a capire.
Inutile dire che mi sento una pessima madre, incapace e inadatta.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione prestata.
espongo brevemente i fatti.
Mio figlio ha 5 anni e mezzo ed è un bambino molto sensibile e timido, anche secondo il logopedista della scuola materna che osserva tutti gli alunni.
Mio marito è un padre non molto presente fisicamente causa lavoro durante la giornata ma non si dimentica mai di coccolarlo tutte le mattine prima di partire e tutte le sere quando torna e durante il weekend stiamo sempre insieme.
Io ho ricominciato a lavorare a Luglio dopo essere stata a casa per circa 1 anno e mezzo; lavoro tutte le mattine e 3 pomeriggi alla settimana. La mattina lo accompagno a scuola e poi lo prendono i nonni per il pranzo ed io arrivo a casa alle 14; quando non lavoro nel pomeriggio sta con me invece quando devo tornare in ufficio stiamo insieme circa un ora(giochiamo, andiamo in bici, cerco di stare con lui insomma!) e poi sta dai nonni(alterniamo materni e paterni).
Il problema è che da un po' di tempo ogni tanto mi dice " Voglio morire(oppure "Uccidimi") che tanto non servo aniente, sono bravo solo a fare dispetti!".
All'inizio cercavo di sdrammatizzare, poi ho cercato di parlarci ma non riesco a capire come devo comportarmi. Naturalmente essendo un bambino di 5 anni a volte viene sgridato, ma non alziamo mai le mani anche quando davvero vorrebbero scappare da sole dalla rabbia! Avrà preso non più di 3-4 sculacciate da quando è nato! E non Vi dico come io e suo padre ci siamo sentiti in colpa in quelle rare occasioni.
Noi credevamo di essere genitori molto attenti e abbastanza permissivi.....e soprattutto pensavamo che fosse il bambino più felice del mondo, poi lui se ne esce con queste frasi che davvero ci colpiscono al cuore.
Ancora lo reputo però un bambino felice e sereno perchè è sempre allegro, gioca e ride in continuazione, si sveglia al mattino con il sorriso sulla bocca e sempre di buonumore, non capisco perchè faccia tali affermazioni.
Pochi giorni fa, mentre stavamo togliendo le foglie secche dal giardino e lui giocava e saltava e parlava in continuazione, mi ha detto che quello era il giorno più felice della sua vita ed io mi sono sorpresa di come a volte le cose più semplici possano rendere speciale una giornata...non so cosa devo fare.
Forse sta solo cercando di tenermi in pugno e ferirmi (inconsciamente ovvio) per non essere sgridato quando combina qualche guaio?
Oppure sta proprio male e pensa davvero quello che dice?
So che è difficile valutare da queste poche righe ma spero possiate in qualche modo aiutarmi a capire.
Inutile dire che mi sento una pessima madre, incapace e inadatta.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione prestata.
[#1]
Gentile Signora,
Fare i genitori è veramente complesso, solitamente si dovrebbe alternare gentilezza ed amorevoli cure ad autorevolezza, per arginare i vari capricci.
Le parole di suo figlio, probabilmente non sono proprio farina del suo sacco, forse le avrà sentite da qualcuno e le avrà riprese facendole sue.
Sono parole dure che mettono ansia ed acuiscono la preoccupazione di un genitore.
La strategia migliore affinché un comportamento non si ripeti è quello di ignorarlo, soltanto così può estinguersi
Fare i genitori è veramente complesso, solitamente si dovrebbe alternare gentilezza ed amorevoli cure ad autorevolezza, per arginare i vari capricci.
Le parole di suo figlio, probabilmente non sono proprio farina del suo sacco, forse le avrà sentite da qualcuno e le avrà riprese facendole sue.
Sono parole dure che mettono ansia ed acuiscono la preoccupazione di un genitore.
La strategia migliore affinché un comportamento non si ripeti è quello di ignorarlo, soltanto così può estinguersi
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Gentilissima Dr.ssa Randone,
la ringrazio per la celere e rassicurante risposta.
Cercheremo sicuramente di seguire il Suo saggio consiglio senza dare a questi episodi più importanza di quella che probabilmente merita.
Le farò sapere come evolveranno gli eventi, La ringrazio di nuovo moltissimo.
Cordiali saluti
la ringrazio per la celere e rassicurante risposta.
Cercheremo sicuramente di seguire il Suo saggio consiglio senza dare a questi episodi più importanza di quella che probabilmente merita.
Le farò sapere come evolveranno gli eventi, La ringrazio di nuovo moltissimo.
Cordiali saluti
[#4]
"Il problema è che da un po' di tempo ogni tanto mi dice " Voglio morire(oppure "Uccidimi") che tanto non servo aniente, sono bravo solo a fare dispetti!".
All'inizio cercavo di sdrammatizzare, poi ho cercato di parlarci..."
Gentile signora,
potrebbe essere più chiara su questo passaggio? Cosa vuol dire "ogni tanto"? Ha notato con quale frequenza il bimbo fa tali affermazioni? E che cosa era successo prima di tutto ciò?
Che cosa è successo quando Lei ha cercato di sdrammatizzare? Come ha reagito Suo figlio? E quando gli ha parlato, che cosa è emerso?
All'inizio cercavo di sdrammatizzare, poi ho cercato di parlarci..."
Gentile signora,
potrebbe essere più chiara su questo passaggio? Cosa vuol dire "ogni tanto"? Ha notato con quale frequenza il bimbo fa tali affermazioni? E che cosa era successo prima di tutto ciò?
Che cosa è successo quando Lei ha cercato di sdrammatizzare? Come ha reagito Suo figlio? E quando gli ha parlato, che cosa è emerso?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile signora, penso anch'io che il bambino può aver sentito e reinterpretare modi di porsi che non gli appartengono, come se avesse bisogno di conferme, io non drammatizzerei, sia affettuosa , ma anche serenamente ferma , le regole rassicurano.
Lo lodi e lo approvi quando questo è giusto, cerchi di avere uno sguardo più" leggero" su tutto ,i figli imparano da quello che noi siamo più che da quel che diciamo.. e sono la nostra felicità, sempre..
Lo lodi e lo approvi quando questo è giusto, cerchi di avere uno sguardo più" leggero" su tutto ,i figli imparano da quello che noi siamo più che da quel che diciamo.. e sono la nostra felicità, sempre..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#6]
Ex utente
Buonasera, vorrei prima di tutto ringraziarVi per le celeri risposte!
E cercherò di essere più esaustiva....
Lo dice sporadicamente da prima delle ferie, tipo 1 volta a settimana ma a volte passano diverse settimane e non ne parla mai.
L'unica cosa che ho notato è che lo faceva solo la sera prima di andare a dormire, quando era tanto stanco e parlando si agitava un po' perchè aveva litigato con qualcuno, invece oggi l'ha detto in macchina tornando da scuola.
Se sdrammatizzo facendogli il solletico e dicendogli che lo faccio morire dal ridere oppure coccolandolo dicendogli che lo mangio di baci poi iniziamo a giocare e non se ne parla piú.
Quando gliene ho parlato seriamente mi ha detto che così non farebbe più arrabbiare nessuno ma poi inizia ha iniziato a cambiare discorso e non ne ho cavato più niente di serio.
Forse cerca solo le nostre attenzioni.
Vorrei anche dire che in realtà lui è un bambino molto saggio e abbastanza ubbidiente, per questo quello che dice mi sembra così strano che mi trova molto impreparata.
Vi ringrazio moltissimo, spero di essere stata più chiara.
Cordiali saluti
E cercherò di essere più esaustiva....
Lo dice sporadicamente da prima delle ferie, tipo 1 volta a settimana ma a volte passano diverse settimane e non ne parla mai.
L'unica cosa che ho notato è che lo faceva solo la sera prima di andare a dormire, quando era tanto stanco e parlando si agitava un po' perchè aveva litigato con qualcuno, invece oggi l'ha detto in macchina tornando da scuola.
Se sdrammatizzo facendogli il solletico e dicendogli che lo faccio morire dal ridere oppure coccolandolo dicendogli che lo mangio di baci poi iniziamo a giocare e non se ne parla piú.
Quando gliene ho parlato seriamente mi ha detto che così non farebbe più arrabbiare nessuno ma poi inizia ha iniziato a cambiare discorso e non ne ho cavato più niente di serio.
Forse cerca solo le nostre attenzioni.
Vorrei anche dire che in realtà lui è un bambino molto saggio e abbastanza ubbidiente, per questo quello che dice mi sembra così strano che mi trova molto impreparata.
Vi ringrazio moltissimo, spero di essere stata più chiara.
Cordiali saluti
[#7]
Mi pare, cara signora che trovi il tratto giusto, scherzoso che sdrammatizza..e poi gli dica .. ma dai che sei il mio bambino bravissimo e lo sai, e mi piaci cosi'.. e fine .. take it easy e stia serena che fa tutto giusto e poi le mamme imperfette aiutano !
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 13/11/2013.
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