Attacchi di panico con conati di vomito
Save, il mio problema come da titolo è principalmente l`ansia che provo prima di un uscita (con sconosciuti e amici, cene ed altri eventi in generale) che spesso mi provoca un agitazione generalizzata a livello della "bocca dello stomaco" o al petto ma che molto spesso sfocia in conati o proprio vomito. Le motivazioni penso siano riconducibili ad una sorta di agitazione o emozione prima di certi eventi anche se spesso sono apparentemente immotivati. Soffro di questo disturbo da più di un anno... Ho pensato di consultare uno specialista penso in psicologia ma non saprei ne dove iniziare e non saprei neanche se si possa curare una cosa del genere... Spesso penso che solo da solo ce laposso fare anche se questo non succede mai... Come posso fare? Grazie mille
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Gentile Utente,
il vomito che in certi casi può accompagnare l'ansia acuta rappresenta simbolicamente il rifiuto della situazione (o di parti di essa) nella quale il soggetto prova acuto disagio.
Ci dice che il suo problema è nato un anno fa: in quel periodo è successo o cambiato qualcosa nella sua vita?
Ricorda quando è stato male la prima volta?
il vomito che in certi casi può accompagnare l'ansia acuta rappresenta simbolicamente il rifiuto della situazione (o di parti di essa) nella quale il soggetto prova acuto disagio.
Ci dice che il suo problema è nato un anno fa: in quel periodo è successo o cambiato qualcosa nella sua vita?
Ricorda quando è stato male la prima volta?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie mille per l'interessamento... Il problema e' nato circa un anno fa ma non saprei indicare precisamente quando, mi ricordo solo una volta che dopo una cena sono stato male e poco tempo dopo sono stato male durante un viaggio con gli amici.... Da li sono sempre venuti.Comunque ricordo che una volta sola 3 anni fa sono stato male durante un rapporto intimo. A parte questo pensavo fosse principalmente per una non voglia di fare certe cose ma ultimamente si sta espandendo a praticamente tutto
[#3]
"pensavo fosse principalmente per una non voglia di fare certe cose ma ultimamente si sta espandendo a praticamente tutto"
Questo è molto interessante: a volte la mente produce un malessere acuto che serve proprio a evitare ciò che la persona non vuole fare, anche se ovviamente non decide di stare male per evitarlo.
Cosa ricorda di quella cena?
Era una situazione a lei sgradita per qualche motivo?
Questo è molto interessante: a volte la mente produce un malessere acuto che serve proprio a evitare ciò che la persona non vuole fare, anche se ovviamente non decide di stare male per evitarlo.
Cosa ricorda di quella cena?
Era una situazione a lei sgradita per qualche motivo?
[#4]
Utente
Si, ricordo fosse una cena alla quale non volevo partecipare. Ma poi ci sono andato e sono stato anche bene. Il vomito l'ho provato dopo ma non accompagnato da un senso di ansia e dolore al petto come adesso ma penso io semplicemente ad una indigestione o mal digestione..... Forse e' nato tutto con un insieme di cose, infatti ricordo che poco dopo la cena ho fatto un viaggio con amici e mi sono sentito poco bene (penso sempre per cause naturali) ma in seguito a questi due eventi, dopo una seconda uscita mi sono sentito male (forse pensando alle prime due volte): e' questa la prima volta dove precedentemente all'uscita ho provato un senso di ansia e dolore al petto....
[#8]
Utente
Non erano le stesse della prima cena ma delle altre due occasioni si. Penso mi dessero soggezione o per la coppia che erano o perché la ragazza di lui mi piaceva un po (o mi piaceva l'idea che mi piacesse)... Penso di aver sempre avuto un po soggezione di alcune persone (per divesu motivi) ma sia questo sia durante quel viaggio mi sembrava normale...
[#9]
Gentile Utente,
secondo il modello della psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, talvolta un evento apparentemente "neutro" come quello che hai descritto sopra ("Il vomito l'ho provato dopo ma non accompagnato da un senso di ansia e dolore al petto come adesso ma penso io semplicemente ad una indigestione o mal digestione....") viene associato al malessere del momento e poi generalizzato (capita tutte le volte in cui devi uscire).
In altre parole quel disagio è stato memorizzato e ora probabilmente tu stai mettendo in atto delle condotte tali per prevenire o evitare tale disagio...
Nel modello cognitivo-comportamentale tale condizione deve essere affrontata direttamente per fare in modo che tale risposta possa estinguersi.
Esistono diverse tecniche nella psicoterapia cognitivo-comportamentale che possono aiutarti a risolvere il problema in tempi piuttosto brevi.
Pensaci!
secondo il modello della psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, talvolta un evento apparentemente "neutro" come quello che hai descritto sopra ("Il vomito l'ho provato dopo ma non accompagnato da un senso di ansia e dolore al petto come adesso ma penso io semplicemente ad una indigestione o mal digestione....") viene associato al malessere del momento e poi generalizzato (capita tutte le volte in cui devi uscire).
In altre parole quel disagio è stato memorizzato e ora probabilmente tu stai mettendo in atto delle condotte tali per prevenire o evitare tale disagio...
Nel modello cognitivo-comportamentale tale condizione deve essere affrontata direttamente per fare in modo che tale risposta possa estinguersi.
Esistono diverse tecniche nella psicoterapia cognitivo-comportamentale che possono aiutarti a risolvere il problema in tempi piuttosto brevi.
Pensaci!
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Tornando al suo ragionamento, che probabilmente è corretto:
"in seguito a questi due eventi, dopo una seconda uscita mi sono sentito male (forse pensando alle prime due volte): e' questa la prima volta dove precedentemente all'uscita ho provato un senso di ansia e dolore al petto..."
è possibile quindi che, dopo quel primo episodio e a seguito del secondo, che ha rinforzato in lei l'idea di poter stare male quando qualcosa la mette in difficoltà, si sia creata un'aspettativa che ha poi dato luogo ai successivi momenti di malessere.
Trattandosi di un problema recente e che lei mette in correlazione con eventi specifici le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che utilizzi l'ipnosi per trattarlo: possono essere sufficienti poche sedute, soprattutto perché con l'ipnosi si accede a un livello di elaborazione che va ben oltre il solo strumento della parola e quindi l'aspetto cognitivo di un malessere, intervenendo direttamente sull'esperienza e sulle sensazioni del soggetto.
Modificare quello che lei sente genererà un cambiamento del suo vissuto e quindi delle sue aspettative, riportandola a quando l'associazione fra *fare qualcosa di non del tutto gradito* e *stare male* non si era ancora creata.
"in seguito a questi due eventi, dopo una seconda uscita mi sono sentito male (forse pensando alle prime due volte): e' questa la prima volta dove precedentemente all'uscita ho provato un senso di ansia e dolore al petto..."
è possibile quindi che, dopo quel primo episodio e a seguito del secondo, che ha rinforzato in lei l'idea di poter stare male quando qualcosa la mette in difficoltà, si sia creata un'aspettativa che ha poi dato luogo ai successivi momenti di malessere.
Trattandosi di un problema recente e che lei mette in correlazione con eventi specifici le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo che utilizzi l'ipnosi per trattarlo: possono essere sufficienti poche sedute, soprattutto perché con l'ipnosi si accede a un livello di elaborazione che va ben oltre il solo strumento della parola e quindi l'aspetto cognitivo di un malessere, intervenendo direttamente sull'esperienza e sulle sensazioni del soggetto.
Modificare quello che lei sente genererà un cambiamento del suo vissuto e quindi delle sue aspettative, riportandola a quando l'associazione fra *fare qualcosa di non del tutto gradito* e *stare male* non si era ancora creata.
[#11]
Utente
Grazie mille anche anche a lei dottoressa Pileci per l'interessamento.
Gentili Dott.sse Massaro e Pileci il mio problema e' che primo non saprei a chi rivolgermi (dove, come, quando ecc) e secondo ho un approccio molto sbagliato a quello che e' la psicologia (diciamo un po da telefilm) e la mia convinzione (sbagliata) e' che certi modi o certe tecniche con me non funzionino. Ma forse l'unico modo per fidarsi e' provarlo......
Gentili Dott.sse Massaro e Pileci il mio problema e' che primo non saprei a chi rivolgermi (dove, come, quando ecc) e secondo ho un approccio molto sbagliato a quello che e' la psicologia (diciamo un po da telefilm) e la mia convinzione (sbagliata) e' che certi modi o certe tecniche con me non funzionino. Ma forse l'unico modo per fidarsi e' provarlo......
[#12]
Gentile ragazzo,
i problemi di questo tipo vengono curati dallo psicologo psicoterapeuta.
Comprendo anche i pregiudizi sulla psicologia da telefilm e mi fanno un po' sorridere, perchè chiaramente non lavoriamo come vedi fare nei film...!! Per esempio, dal punto di vista della terapia cognitivo-comportamentale non è necessario andare a ripescare nel passato eventuali problemi, ma come ti ho già detto, è molto probabile che si sia trattato di un evento accidentale che ha poi scatenato delle paure e delle ansie e il problema sta nel controllo della situazione e nell'evitamento che la cosa possa riaccadere.
In genere per i problemi d'ansia sono efficaci quei trattamenti che prevedono proprio che il pz. riesca a gestire la sintomatologia, senza lottare contro i sintomi nè cercando di controllarli, come di solito l'ansioso fa.
Per questa ragione potresti rivolgerti al consultorio della tua zona e provare: cerca uno psicologo psicoterapeuta per questa problematica.
Quanto alle tecniche... se il terapeuta è esperto, saprà fare il proprio lavoro. Possono esserci dei casi in cui la terapia non funziona, ma nella mia esperienza è perchè il pz. non è abbastanza motivato a...stare bene!
Invece tu, dal momento che sei giovane, credo dovresti approfittare dell'opportunità di stare meglio che ti viene offerta proprio dalla cura psicologica.
Buona giornata,
i problemi di questo tipo vengono curati dallo psicologo psicoterapeuta.
Comprendo anche i pregiudizi sulla psicologia da telefilm e mi fanno un po' sorridere, perchè chiaramente non lavoriamo come vedi fare nei film...!! Per esempio, dal punto di vista della terapia cognitivo-comportamentale non è necessario andare a ripescare nel passato eventuali problemi, ma come ti ho già detto, è molto probabile che si sia trattato di un evento accidentale che ha poi scatenato delle paure e delle ansie e il problema sta nel controllo della situazione e nell'evitamento che la cosa possa riaccadere.
In genere per i problemi d'ansia sono efficaci quei trattamenti che prevedono proprio che il pz. riesca a gestire la sintomatologia, senza lottare contro i sintomi nè cercando di controllarli, come di solito l'ansioso fa.
Per questa ragione potresti rivolgerti al consultorio della tua zona e provare: cerca uno psicologo psicoterapeuta per questa problematica.
Quanto alle tecniche... se il terapeuta è esperto, saprà fare il proprio lavoro. Possono esserci dei casi in cui la terapia non funziona, ma nella mia esperienza è perchè il pz. non è abbastanza motivato a...stare bene!
Invece tu, dal momento che sei giovane, credo dovresti approfittare dell'opportunità di stare meglio che ti viene offerta proprio dalla cura psicologica.
Buona giornata,
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Anche se finora si è trattato di episodi sporadici è preferibile che lei intervenga prima che quella che appare come un'associazione infelice fra essere contrariato e malessere fisico divenga un vero e proprio disturbo.
Le segnalo questo articolo sui motivi per non rivolgersi ad uno psicologo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/849-perche-non-andare-dallo-psicologo.html
Le segnalo questo articolo sui motivi per non rivolgersi ad uno psicologo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/849-perche-non-andare-dallo-psicologo.html
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 11.5k visite dal 11/11/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.