Come comportarsi

Cara Utente,

perché possiamo aiutarla è necessario che ci spieghi meglio cosa sta succedendo, perché dalle sue poche righe non è per nulla chiaro.

Può illustrarci più dettagliatamente la sua situazione?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Gentile Signorina,
Anche io come la collega dott.a Massaro vorrei capire un po' meglio cosa l'ha condotta alla decisione di andare via da casa.
E soprattutto capire quale sia il timore di affittare una casa. Il periodo di tempo? Una casa si prende per un periodo lungo? Un albergo per pochi giorni?
Oppure non ha un lavoro e teme di non trovare l'affitto che cerca?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

La ringrazio per avermi risposto
Per tanti anni ho sofferto di una malattia che è stata mal curata lasciandomi un difetto estetico visibile.
E' bruttissimo quando tutti ti dicono che non hai nulla, pertanto non c'è bisogno di curarti.
Finalmente, anche se in tarda età, dopo circa quindici anni, ho deciso che questo problema estetico al viso dovevo affrontarlo.
E Non potevo affrontarlo vicino a persone che ne negavano l' esistenza, pertanto ho deciso di partire.
Mi sta appoggiando un' associazione, quindi ho già trovato qualcuno che mi sta indirizzando su cosa fare per migliorare il problema.
Ho anche cercato di spiegargli che avevo bisogno di un appoggio per trovare una casa in affitto, ma non hanno colto bene l' urgenza e la grande difficoltà che ho nei rapporti sociali. Non so neanche se potrebbero aiutarmi in tal senso.
A chi potrei rivolgermi, sono bloccata in albergo ed ogni giorno che passa so di sottrarre soldi che dovrebbero essere invece destinati a curare il problema.

Ringrazio anche lei, il mio è proprio un disagio nel rapportarmi con gli altri. Vivo molto male questa situazione, questo passo non riesco proprio a farlo da sola

Cara signorina,
Le ha gia' fatto il primo passo importante. Capire che la sofferenza e' sua e che deve attivarsi in prima persona per risolverlo.
I suoi non ritengono che il suo disagio sia giustificato?

esatto, ne hanno per anni negato l' esistenza, ed è squallido un atteggiamento del genere.

tendevano sia a ridimensionarlo, ma soprattutto a negarlo.
Seppur non giovanssima sono riuscita finalmente a fare il primo passo per sbloccarmi, ma adesso non riesco a fare quello successivo...trovare un affitto

Gentile signorina,
La questione che lei pone e' meno semplice di come sembra vederla lei.
Anzittutto bisogna differenziare fra la sua percezione individuale, soggettiva, emotiva di questa imperfezione e la percezione oggettiva, esterna che possono averne i suoio.
La seconda cosa su cui riflettere e' il "riconoscimento" del suo disagoio da parte dei suoi. Ma anche su questo ci sarebbe da approfondire.
Colludere con una autopercezione potrebbe rinforzarla e quindi il "negare" un problema otrebbe essere un modo difensivo di fronteggiarla.
Si e' mai posta in quest'ottica di visione?

con i miei ho proprio tagliato i ponti: da questo momento possono pensare ciò che vogliono.
Sono abbastanza oggettiva, non rappresento uno dei casi più gravi, ma neanche lo si può ridimensionare più di tanto: c è e si vede.
Ma ritorno al punto della mia domanda, a chi posso rivolgermi?

La sento molto decisa a proseguire la sua scelta e da sola.
Ma non ho ben capito quale sia la domanda che rivolge a noi.
A livello psicologico la sua scelta sarebbe agevolata da un sostegno psicoterapeutico.
Ma se ci chiede di indirizzarla materialmente non e' nelle nostre possibilita' farlo tramite il sito.
Saluti

La sento molto decisa a proseguire la sua scelta e da sola.
Ma non ho ben capito quale sia la domanda che rivolge a noi.
A livello psicologico la sua scelta sarebbe agevolata da un sostegno psicoterapeutico.
Ma se ci chiede di indirizzarla materialmente non e' nelle nostre possibilita' farlo tramite il sito.
Saluti

cercavo proprio l indicazione direzionale che mi aiutasse a superare questo ostacolo. Un ente, una figura....

Cara Signorina,
Lei avrebbe bisogno di un sostegno psicoterapeutico che le dia fiducia, una persona con la quale potere stabilire una alleanza emotiva anzitutto e percio' terapeutica..
Chieda qualche appuntamento per conoscere qualche psicoterapeuta. Si faccia un'idea personale. E' la strada migliore.
Sul nostro sito potra' trovare l'eleco degli psicoterapeuti della sua citta" oppure puo' consultare l'elenco dell'Ordine degli Psicologi e psicoterapeuti della sua regione.
I migliori auguri per tutto!

per carità, questo problema ha sicuramente avuto i suoi risvolti psicologici e possibilmente lo affronterò anche in tal senso.
Ma ho un problema concreto molto più impellente al momento: riuscire a lasciare l albergo per trovare casa.
c' è un ordine realistico in cui affrontare le cose, a meno che non trovi qualcuno che mi paghi l' albergo nel frattempo che faccia le sedute dallo psicologo.

Posso chiederle per quale motivo è arrivata al punto di tagliare i ponti con la sua famiglia invece di rimanere lì e pensare semplicemente che non capiscono nulla e che non la distoglieranno dal suo proposito?

Quanto lei ci dice:

"Finalmente, anche se in tarda età, dopo circa quindici anni, ho deciso che questo problema estetico al viso dovevo affrontarlo.
E Non potevo affrontarlo vicino a persone che ne negavano l' esistenza, pertanto ho deciso di partire."

implica la sua necessità di ottenere l'approvazione dei suoi familiari per intraprendere il percorso che la condurrà a risolvere il suo problema, ma non è affatto scontato che la debbano comprendere e sostenere.
Lei ha quasi 30 anni e potrebbe tranquillamente effettuare quello che ha in programma anche stando vicino persone che non ne sanno nulla o che non lo ritengono importante: ciò che conta è che sia importante per lei, non che i suoi approvino la scelta che sta compiendo.
Non trova?
C'è forse dell'altro?
La sua famiglia come ha preso il suo allontanamento?

Gentile Utente,

se l'associazione cui si è rivolta per poter risolvere il Suo problema al viso non ha saputo/potuto cogliere il Suo bisogno di avere una sistemazione ora che è fuori casa, come può pensare che possiamo farlo noi, che non La conosciamo e attraverso un sito che si occupa di domande da porre allo specialista su problemi di salute?

Il quesito che invece pone Lei mi pare di altro tipo: Lei stessa riconosce che forse potrebbero esserci risvolti psicologici, ma che adesso non ha alcun interesse a trattarli (e sono d'accordo con Lei, visto che la priorità è cercare casa).

Ma allora come potremmo aiutarLa se non ha una domanda su un problema di salute?

Potrebbe rivolgersi ai servizi sociali della città, ma... è certa di avere i requisiti? Oppure, molto semplicemente, rivolgersi ad una agenzia immobiliare.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica