Comportamento incoerente e confusionale del partner,come aiutarlo.

Salve,Cercherò di raccontare tutto,in modo da percepire facilmente quale potrebbe essere il problema.Io e il mio fidanzato(entrambi 24enni)siamo insieme da 7 anni. Una storia equilibrata,tra momenti belli e brutti,ostacoli che siamo riusciti a superare facilmente,tra cui anche una separazione,dopo 3 anni di rapporto,che è durata un mesetto,dopo il quale ci siamo riavvicinati, rifrequentati e dopo 6 mesi ci siamo rimessi insieme seriamente.Dopo quella separazione,non ci sono stati fatti eclatanti che avrebbero messo in discussione il nostro rapporto,poichè io ho sempre cercato di limitarmi ai suoi confini,nel senso che sapevo fin dove sporgermi per non ferirlo.Dico questo perchè lui ogni volta che vi è una discussione (io spesso sbaglio,perchè mi esprimo con parole che feriscono,e non me ne rendo conto),soffre da cani,non dorme la notte e fuma come un turco,ripensando di continuo a tutto il negativo che c'è nella discussione avvenuta,ai fatti negativi che ci sono avvenuti in passato ed a quelli che avverranno in futuro se stiamo insieme.Questo è quello che io ritengo un serissimo problema,del quale però probabilmente conosco le cause,che ora vi espongo.Lui,ultimo di 4 figli,3 maschi e una femmina,i mediani sposati,lui e il primo(single) a casa,hanno tutti dai 10 ai 15 anni in più a lui,i suoi,sono giovani hanno avuto il primo a 15 anni.Quando lui aveva 7 anni,la madre tradita,lascia il padre e non lo perdona.Il mio ragazzo e l'altro fratello hanno impedito alla madre di rifarsi una vita,minacciandola di andare via di casa,nè con l'ex marito nè cn altri.Assumendosene "incosapevolmente" tutte le responsabilità.Il mio ragazzo è praticamente il marito della madre,la va a prendere a lavoro,la porta ovunque,perfino a fare psicanalisi alla sorella depressa(che ha un marito,che approfittandosene si è scrollato il problema).L'altro fratello invece non fa nulla(lavora per fortuna),si approfitta solo del mio ragazzo in ogni senso.Questo circolo vizioso,è una sorta di meccanismo negativo creatosi nella vita del mio ragazzo,il quale non se ne rende conto e quindi non esprime la volontà di venirne fuori,giustificandosi che fa parte di lui essere così disponibile(è vero,ma non in questo modo però).E così un mese fa,si iniziava a parlare di matrimonio tra noi,e invece 20gg fa abbiamo una discussione,e dopo una settimana di sofferenza sua interiore mi confida che pur amandomi,preferisce che interrompiamo la nostra storia,perchè meglio ora che un domani da sposati...che "se sta cadendo in un burrone,ed io cerco di aiutarlo lui non può trascinarmi con lui",che "non vede un futuro senza me,ma quello che vede è nero";che lui non intende tagliare nettamente i rapporti,ma lascia a me la scelta,se ritengo gliusto o meno non vederlo e non sentirlo mai più,sennò lui è lì per me e si allontanerà solo quando ci sarà un altro al posto suo...tutto questo mi fa pensare che ci sia qulcosa di più grave di un problema di coppia.Ma non so come comportarmi e come aiutarlo.Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Se pur innamorata e preoccupata, non può curare il suo fidanzato.
Spesso il comportamento di tipo assistenziale e terapeutico, peggiora le dinamiche di coppia.
Inviti il suo fidanzato, sempre che lui lo desideri, ad effettuare una prima consulenza psicologica, il clinico che lo accoglierà stabilirà con lui e per lui, il percorso più idoneo alla risoluzione del suo disagio

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con la mia collega, dr.ssa Randone.
Lei non può curare il suo fidanzato né spingerlo a cambiare se lui non vuole.
Da quanto scrive sembra che il vostro rapporto non riesca a svilupparsi, a crescere.
Lei sembrerebbe chiedere un'accelerazione, progettualità, che al momento lui non vede possibile.
Possiamo ipotizzare che abbia delle difficoltà ad uscire dal ruolo "marito" di mamma, essere compagno di due persone contemporaneamente è difficile....
Talvolta le situazione familiari possono essere particolarmente "collose".
Forse davvero lui dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona invece che accompagnarci gli altri, anche perché da quanto scrive sembra attraversare un momento di forte disagio.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Grazie tante dottori.Io non lo voglio curare,non ho le armi.Quindi come devo interpretare il suo comportamento?non riesco a capire. Lui mi lascia la scelta di continuare a sentirci e anche vederci,se io lo voglio...Perchè dice: io non ritengo giusto,e non me la sento di chiudere ogni rapporto con te. LUI,figuriamoci io...ma non so come fare,e non so chi sono per lui...anche perchè io lo cerco,lui mi risponde,ma non mi cerca,(mi ha chiamata una sola volta,da una settimana che mi ha lasciata),perchè si convince che sia meglio soffrire per la mancanza di un'amore,piuttosto che per cose peggiori in futuro... Ho paura come dice la dottoressa,di peggiorare la situazione proponendogli un supporto psicologico. Io non voglio correre,nè sposarmi, vorrei solo fargli capire che in me può trovare un luogo sicuro...gli ho anche chiesto scusa,per le parole dette in modo sbagliato e di averlo ferito,e gli ho promesso che farò di tutto per modificare questo mio lato,con il suo aiuto però...cioè lo ho reso partecipe di me della mia vita...lui è molto accomodante,accetta le mie scuse,si lusinga di quello che gli dico...ma alterna momenti di morbidezza ai quali seguono quelli di rigidità assoluto verso un rilegarsi con me...come se qualcuno o qualcosa lo bloccasse. Mi ha confidato di aver parlato alla madre della sua scelta,la quale sembra essere dispiaciuta,ma che ha espresso parere positivo alla scelta del figlio,affermando anche lei che meglio oggi che domani,senza interessarsi di quali fossero i reali problemi del figlio a queste visioni così negative...Vi prego aiutatemi,non si può distruggere una storia per qualcosa che si può risolvere,ho bisogno di capire come comportarmi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Vada lei in consultazione, sicuramente un nostro Collega le darà l'ascolto che necessita e soprattutto lavorerà sulla sua ansia che in questa situazione, non fa altro che peggiorarla
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Utente
Utente
Grazie dottoressa.
Quindi lei crede che il problema sia io?...sicuramente ho l'ansia,ma non credo a livelli patologici,da dover ricorrere ad un consulto,mi farebbe bene sicuramente,ma credo che non sia necessario in questo momento.
Io ho chiesto solo un aiuto,un consiglio da voi esperti professionisti,sul come pormi,con la persona che amo per aiutarla a venire fuori da questa situazione,che altro non vede che la fine di un rapporto...anche arrivando poi alla scelta di potersi rivolgere a persone competenti (come voi). Non ho esposto un mio problema,non ho chiesto aiuto per le mie ansie tra l'altro non patologiche,come possono sembrare...grazie per il consiglio.