Disturbo personalità dipendente

Buongiorno. Sono una ragazza di 18 anni e penso di soffrire di disturbo di personalità dipendente. Ho sempre avuto un carattere timido ed insicuro e ho sempre ricercato l'approvazione degli altri.Diventando grande però questo sta diventando un vero e proprio problema.Sono circondata da persone con caratteri forti,predominanti: mia madre,il mio ragazzo, la mia più cara amica . Ed è proprio di lei che io penso di essere dipendente.
Sono molto gelosa di lei,mi sento continuamente giudicata da lei e ogni decisione che prendo la prendo pensando a come agirebbe lei.Ho inoltre la tendenza a svalutarmi e a sentirmi sempre in competizione.Mi sento inferiore a lei. Inoltre ho la necessità di essere indispensabile per lei e ho la paura continua che lei possa sostituirmi con un altra persona da un momento all'altro in quanto già in passato l'aveva fatto.Penso sia nato da quel momento questo mio problema; da quel momento ho la paura costante che possa sostituirmi un altra volta; ho paura di passare un altra volta in secondo piano, di sentirmi di nuovo esclusa. Per questo cerco sempre di assecondarla e il più delle volte mi capita di mettere da parte il mio ragazzo per uscire con lei perchè non sopporto il fatto che lei possa uscire da sola con un altra ragazza e che questa ragazza possa in qualche modo prendere il mio posto di "migliore amica". Inoltre ho spesso attacchi di panico. Mi rendo conto che tutto ciò sia un grosso problema,soprattutto perchè a 18 anni una persona dovrebbe aver sviluppato una certa autonomia e dovrebbe essere libera da queste gelosie tipiche dell'età infantile ed adolescenziale. Proprio perchè sono consapevole di questo problema non voglio andare da uno psicologo anche perchè non ne avrei la possibilità. Sono consapevole di questo mio disturbo e ho tutta la forza di volontà per poterne guarire. Per questo chiedo qua un consulto, un consiglio su come guarire autonomamente da questo mio disturbo.
Chiedo scusa per la descrizione della mia situazione forse un confusa e disordinata ma ho cercato di elencare i punti principali del mio disagio in quanto in realtà la situazione è ben più articolata e complessa.
Spero che qualcuno riesca ad aiutarmi sulla base di quanto ho detto,l'unica cosa che voglio è uscire da questa situazione che dura ormai da tre anni. Voglio uscirne e so di poterlo fare. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Per questo chiedo qua un consulto, un consiglio su come guarire autonomamente da questo mio disturbo
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Glielo dico subito chiaro e tondo: impossibile guarire per email dal problema che ha esposto. Deve rivolgersi a uno psicologo, se ritiene di aver bisogno di aiuto.

>>> ho la necessità di essere indispensabile per lei
>>>

Il Dr. Loriedo, insigne psichiatra, definisce la personalità dipendente come uno che va in giro con il cordone ombelicale in mano, cercando un buco dove infilarlo.

Deve iniziare riflettendo sul fatto che è una bruttissima trappola quella di credere di dover essere indispensabile per gli altri, per chiunque. Finisce che ci si prostituisce relazionalmente, e che gli altri ci cercano per ciò che possiamo fare per loro, non per chi siamo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
>>> Deve iniziare riflettendo sul fatto che è una bruttissima trappola quella di credere di dover essere indispensabile per gli altri, per chiunque. Finisce che ci si prostituisce relazionalmente, e che gli altri ci cercano per ciò che possiamo fare per loro, non per chi siamo.
>>>

Sono consapevole di tutto ciò sono consapevole del fatto che tutto ciò non porta a nulla di buono e anzi sarà solamente un ostacolo nella mia vita.
Non penso che questo mio disturbo sia grave al punto da dover ricorrere ad uno psicologo.. Io vorrei potercela fare per conto mio ma non so come farlo..non so da dove partire.. ma penso che l'ammettere di avere un problema possa già essere un buon punto d'inizio.
Vorrei farle una domanda..l'amica da cui penso di essere dipendente è anche una mia compagna di classe..il prossimo anno non saremo più in classe insiema in quanto molto probabilmente frequenteremo università diverse..lei pensa che questo distacco potrà portare a qualcosa di positivo? Io voglio sperare di si..voglio crearmi una vita nuova con molti amici..ora di amiche vere penso di averne solamente 2: la mia migliore amica cioè quella di cui ho parlato fino ad ora e un altra ragazza; la stessa ragazza con cui 2 anni fa la mia migliore amica mi sostituì.. è un'amicizia chiusa..circoscritta a noi 3 e basta..per questo spero di potermi fare nuove amicizie..per non sentirmi più costretta a questo circolo vizioso di gelosie invidie ecc..
Inoltre penso che un mio grosso problema sia anche la mia insicurezza..ci sono modi per migliorarla?
Mi scusi il disturbo..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Non penso che questo mio disturbo sia grave al punto da dover ricorrere ad uno psicologo.. Io vorrei potercela fare per conto mio
>>>

In tal caso dovrebbe leggere questi:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3551-psicologo-devo-proprio-andarci-di-persona-perche-non-potete-aiutarmi-online.html

Se il suo disturbo non è grave al punto di ricorrere allo psicologo, allora è inutile anche scrivere a degli psicologi.

Quello di volersi risolvere da sé il problema è un tema fin troppo comune fra gli ansiosi. Ma non è altro che una manifestazione dello STESSO problema.

Le domande che aggiunge, inoltre, sono richieste di rassicurazione, anch'esse sotterfugi del problema per perpetuare se stesso.
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio. se lo riterrò opportuno mi riferirò ad uno psicologo.
Grazie per l'attenzione.