Agorafobia
[#1]
se immediato ed incisivo è il suo consulto si presume che cerca una risposta altrettanto rapida ed incisiva.
Psicoterapia!
Psicoterapia!
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
Buongiorno,
Mi capita , da sempre, che sopratutto quando devo fare dei viaggi ( in particolare all'estero) di andare in un'ansia pazzesca.
In particolare per l'estero il terrore è di non riuscire a comunicare causa la difficoltà con le lingue del luogo.
Anche in Italia però nei primi giorni sto molto teso e ci sono dei momenti che mi sento male provando forte disagio nei luoghi pubblici sopratutto ristoranti ( mi passa l'appetito e mi devo sforzare a mangiare)
cerco di gestire il tutto con una pillola di serpax 15 , mche diventa una necessità per tutto il periodo di permanenza fuori. Cosa posso fare? Grazie
Mi capita , da sempre, che sopratutto quando devo fare dei viaggi ( in particolare all'estero) di andare in un'ansia pazzesca.
In particolare per l'estero il terrore è di non riuscire a comunicare causa la difficoltà con le lingue del luogo.
Anche in Italia però nei primi giorni sto molto teso e ci sono dei momenti che mi sento male provando forte disagio nei luoghi pubblici sopratutto ristoranti ( mi passa l'appetito e mi devo sforzare a mangiare)
cerco di gestire il tutto con una pillola di serpax 15 , mche diventa una necessità per tutto il periodo di permanenza fuori. Cosa posso fare? Grazie
[#3]
Gentile utente,
concordo con quanto ha scritto il mio collega, dr De Vincentiis.
Non è possibile suggerire on line strategie che siano risolutive, forse dovrebbe rivolgersi ad un terapeuta di persona. Quello che posso sottolineare è che i farmaci lavorano sui sintomi e non sulle cause che li hanno prodotti.Per questo dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona. Lei, non a caso, evidenzia soltanto l'aspetto sintomatico del suo problema, tralasciando di parlare di sé.
Ad esempio, per un lavoro di tipo psicologico, sarebbe importante sapere che cosa è successo nel periodo in cui il problema si è manifestato per la prima volta.
Quale è la sua situazione relazionale (famiglia, amici, partner, ecc.).
Quali sono le sue emozioni prevalenti.
Gli psicologi non sono medici e la psicologia non è la medicina. Non c'è una strategia adatta a tutti. Non c'è una soluzione "standard" a partire dal sintomo.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto ha scritto il mio collega, dr De Vincentiis.
Non è possibile suggerire on line strategie che siano risolutive, forse dovrebbe rivolgersi ad un terapeuta di persona. Quello che posso sottolineare è che i farmaci lavorano sui sintomi e non sulle cause che li hanno prodotti.Per questo dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona. Lei, non a caso, evidenzia soltanto l'aspetto sintomatico del suo problema, tralasciando di parlare di sé.
Ad esempio, per un lavoro di tipo psicologico, sarebbe importante sapere che cosa è successo nel periodo in cui il problema si è manifestato per la prima volta.
Quale è la sua situazione relazionale (famiglia, amici, partner, ecc.).
Quali sono le sue emozioni prevalenti.
Gli psicologi non sono medici e la psicologia non è la medicina. Non c'è una strategia adatta a tutti. Non c'è una soluzione "standard" a partire dal sintomo.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 09/11/2013.
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