Lontananza da casa
Salve, mi chiamo alessio sono della prov di napoli, ho 35 anni e da alcuni anni, precisamente 3/4 anni, ho, ogni qualvolta mi allontano da casa per viaggi sia di piacere che di lavoro che mi trattengono per alcuni giorni lontano da casa e che mi portano a molti km da casa, provo un malessere generale. Nello specifico provo ansia, soprattutto perché penso di essere in gabbia e non poter tornare indietro a casa. Quindi di sera non riesco a dormire, sparatutto il primo e anche secondo giorno, e mi sento per i primi giorni un po' stordito. Fortunatamente non mi tiro mai indietro e cerco di affrontare sempre tutte le situazioni, ma mi fa stare male che non sia più¹ come anni fa, che quando andavo in ferie in qualsiasi parte del mondo, questi meccanismi psicologici non si innescavano. Non lo so quale sia l'evento scatenante, cioè quando è avvenuta la prima volta questa cosa, forse proprio quando ho iniziato un nuovo lavoro in cui ero costretto ad andare a m olti km lontano da casa e ritornare di sera, causandomi non poco stress, e in occasione di un viaggio a rimini ricordo che la stanchezza del viaggio unita al bere una birra mi venne una crisi d'ansia e ritornai a casa.... Comunque adesso vado per un paio di settimane al mese per lavoro a sassari e ogni volta che parto è sempre la stessa cosa mi sento ansioso sono silenzioso ecc. ecc. Se può essere utile sono fidanzato da un paio di anni, dopo che ho lasciato la mia ex dopo 13 anni di fidanzamento e ho una famiglia normale unita.. Se potete essermi di aiuto vi ringrazio, magari anche suggerendomi un psicologo in zona, io abito a confine tra la prov di napoli e salerno...vorrei porre finalmente fine a questo disagio. Grazie
[#1]
Gentile Utente,
concordo con lei nella possibilità di fare una valutazione psicologica, può cercare il professionista più vicino direttamente in questo portale.
Le insicurezze che lei descrive sono iniziate dopo che si è conclusa la sua ultima relazione?
In che modo è avvenuta la separazione?
concordo con lei nella possibilità di fare una valutazione psicologica, può cercare il professionista più vicino direttamente in questo portale.
Le insicurezze che lei descrive sono iniziate dopo che si è conclusa la sua ultima relazione?
In che modo è avvenuta la separazione?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Gentile utente,
è difficile poter giungere ad una spiegazione del suo malessere dalle poche informazioni che ci fornisce.
La "casa", la propria "tana", rappresenta spesso un luogo sicuro all'interno del quale ci sentiamo protetti. L'esterno invece rappresenta, in ciò che ha scritto, qualcosa di minaccioso, incontrollabile.
A quanto pare questo problema è emerso tre anni fa. A quell'epoca si verificato un qualche evento significativo?
Sono d'accordo con lei rispetto alla necessità di rivolgersi ad uno psicologo di persona. Può rintracciare quello più idoneo a lei anche su questo sito.
Restiamo in ascolto
è difficile poter giungere ad una spiegazione del suo malessere dalle poche informazioni che ci fornisce.
La "casa", la propria "tana", rappresenta spesso un luogo sicuro all'interno del quale ci sentiamo protetti. L'esterno invece rappresenta, in ciò che ha scritto, qualcosa di minaccioso, incontrollabile.
A quanto pare questo problema è emerso tre anni fa. A quell'epoca si verificato un qualche evento significativo?
Sono d'accordo con lei rispetto alla necessità di rivolgersi ad uno psicologo di persona. Può rintracciare quello più idoneo a lei anche su questo sito.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#5]
Gentile Utente,
>>..eravamo diventati due fratelli...anche se adesso parliamo ancora anzi mi da una mano quando sono in ansia..<<
probabilmente le sue insicurezze sono più pervasive rispetto alla tematica che da il nome al consulto. Se con la sua ex ha questo bisogno di considerarla ancora una figura di riferimento è probabile che non ci sia sta un'adeguata separazione.
Non può considerare la sua attuale compagna una "spalla" utile per cercare rassicurazioni?
>>..eravamo diventati due fratelli...anche se adesso parliamo ancora anzi mi da una mano quando sono in ansia..<<
probabilmente le sue insicurezze sono più pervasive rispetto alla tematica che da il nome al consulto. Se con la sua ex ha questo bisogno di considerarla ancora una figura di riferimento è probabile che non ci sia sta un'adeguata separazione.
Non può considerare la sua attuale compagna una "spalla" utile per cercare rassicurazioni?
[#6]
Utente
si infatti anche la mia attuale compagna mi sostiene e mi sprona a reagire...purtroppo e come se non fossi sicuro di me stesso o forse sto facendo qualcosa che non voglio fare, si perché non voglio trascorrere la mia vita lontano dai miei affetti. Capita a volte che mi sento più ottimista e prendo la cosa con più leggerezza, magari pensando che sono solo giorni e poi ritorno a casa, oppure che magari non ci torno più...ma sostanzialmente e come se facessi qualcosa che non voglio fare a lo faccio x soldi. Infatti tre settimane fa, venne anche la mia ragazza a lavoro con me perché aveva una settimana di ferie, ebbene quella settimana è volata e sono stato benissimo...
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 09/11/2013.
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