Amore in crisi?
Gentili dottori,
sono una ragazza di 28 anni e da un mese circa vivo con angoscia la mia relazione sentimentale. Sto con un ragazzo di un anno più di me da 4 anni e mezzo. Lui è riuscito a darmi un equilibrio che da sola non riuscivo mai a raggiungere appieno (a 15 anni ho sofferto di anoressia con due ricadute); con lui mi sento amata al massimo, cosa che purtroppo mi è sempre mancata in "famiglia" (dove ho solo una madre inaffettiva e l'unica a darmi tanto affetto è sempre stata solo la nonna, venuta a mancare due anni fa). Questi fattori, uniti ad una scarsissima autostima per un difetto (unico) estetico ma evidente, per il quale sono stata presa in giro fin troppo, curabile ma per cui ci vorrebbero un bel pò di soldi, cosa che ovviamente dovrò finanziarmi da sola, fanno sì che io abbia preso la vita dal verso sbagliato, nel senso che purtroppo sto ancora terminando i miei studi universitari dopo anni di cambiamenti e rinunce, con conseguenti arrabbiature di mia madre per i soldi buttati. Ora sto cercando finalmente di recuperare. In tutto ciò questo ragazzo (l'unico nella mia vita a sapere anche tutto questo di me) mi ha aiutato molto e ho sempre considerato il nostro amore profondo e raro, con lui ho sempre immaginato il mio futuro. Il problema è che questo ragazzo non è privo di problemi: a parte familiari anche lui (i genitori non si amano più da tempo e questo ha ricadute sui figli), ma ci sono due problemi di salute che lo riguardano e che coinvolgono il nostro rapporto sessuale. Soffre di anorgasmia (anche con l'altro suo unico precedente rapporto) ed ha la pitiriasi versicolor, un fungo che purtroppo il nostro dermatologo comune (luminare nel campo) gli ha comunicato che produce e che nonostante le cure poco si può fare e nonostante esso sia di raro contagio io ho purtroppo un ph tale della pelle da contagiarmi... tant'è che è già successo! Il fatto è che finora tutto ciò non mi pesava poichè compensato dal resto. E così credevo sarebbe sempre stato. Il problema è anche che sono anni che a lui dico di provare a risolvere almeno l'anorgasmia (l'andrologo gli disse che si tratta di un problema psicologico) e solo ora si è deciso, dopo una pausa di riflessione che ho deciso di prendere. Inoltre lui l'ho conosciuto in gamba, come studente e sportivo; ora si è arenato in un call center da anni e da 2 anni a questa parte, che avevamo la possibilità di vivere insieme nella casa mia lasciata vuota per la mancanza di nonna, lui non ha fatto nulla di più. Non so se tutto questo ha inciso.. So solo che ora mi è capitato di conoscere un uomo molto più grande di me (15 anni di più) che mi corteggia in modo simpatico ed ironico, e nonostante non sia affatto esteticamente il mio tipo (ho sempre dato molta importanza al lato estetico), mi attira tantissimo e non riesco neppure più a fare l'amore con il mio ragazzo! Mi stanno anche cominciando a pesare i suoi problemi! Non mi sto capendo e non capisco se non provo più amore per il mio lui o no..
sono una ragazza di 28 anni e da un mese circa vivo con angoscia la mia relazione sentimentale. Sto con un ragazzo di un anno più di me da 4 anni e mezzo. Lui è riuscito a darmi un equilibrio che da sola non riuscivo mai a raggiungere appieno (a 15 anni ho sofferto di anoressia con due ricadute); con lui mi sento amata al massimo, cosa che purtroppo mi è sempre mancata in "famiglia" (dove ho solo una madre inaffettiva e l'unica a darmi tanto affetto è sempre stata solo la nonna, venuta a mancare due anni fa). Questi fattori, uniti ad una scarsissima autostima per un difetto (unico) estetico ma evidente, per il quale sono stata presa in giro fin troppo, curabile ma per cui ci vorrebbero un bel pò di soldi, cosa che ovviamente dovrò finanziarmi da sola, fanno sì che io abbia preso la vita dal verso sbagliato, nel senso che purtroppo sto ancora terminando i miei studi universitari dopo anni di cambiamenti e rinunce, con conseguenti arrabbiature di mia madre per i soldi buttati. Ora sto cercando finalmente di recuperare. In tutto ciò questo ragazzo (l'unico nella mia vita a sapere anche tutto questo di me) mi ha aiutato molto e ho sempre considerato il nostro amore profondo e raro, con lui ho sempre immaginato il mio futuro. Il problema è che questo ragazzo non è privo di problemi: a parte familiari anche lui (i genitori non si amano più da tempo e questo ha ricadute sui figli), ma ci sono due problemi di salute che lo riguardano e che coinvolgono il nostro rapporto sessuale. Soffre di anorgasmia (anche con l'altro suo unico precedente rapporto) ed ha la pitiriasi versicolor, un fungo che purtroppo il nostro dermatologo comune (luminare nel campo) gli ha comunicato che produce e che nonostante le cure poco si può fare e nonostante esso sia di raro contagio io ho purtroppo un ph tale della pelle da contagiarmi... tant'è che è già successo! Il fatto è che finora tutto ciò non mi pesava poichè compensato dal resto. E così credevo sarebbe sempre stato. Il problema è anche che sono anni che a lui dico di provare a risolvere almeno l'anorgasmia (l'andrologo gli disse che si tratta di un problema psicologico) e solo ora si è deciso, dopo una pausa di riflessione che ho deciso di prendere. Inoltre lui l'ho conosciuto in gamba, come studente e sportivo; ora si è arenato in un call center da anni e da 2 anni a questa parte, che avevamo la possibilità di vivere insieme nella casa mia lasciata vuota per la mancanza di nonna, lui non ha fatto nulla di più. Non so se tutto questo ha inciso.. So solo che ora mi è capitato di conoscere un uomo molto più grande di me (15 anni di più) che mi corteggia in modo simpatico ed ironico, e nonostante non sia affatto esteticamente il mio tipo (ho sempre dato molta importanza al lato estetico), mi attira tantissimo e non riesco neppure più a fare l'amore con il mio ragazzo! Mi stanno anche cominciando a pesare i suoi problemi! Non mi sto capendo e non capisco se non provo più amore per il mio lui o no..
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>>> Lui è riuscito a darmi un equilibrio che da sola non riuscivo mai a raggiungere appieno
>>>
Il punto probabilmente è proprio questo: il suo attuale ragazzo ha avuto per lei la funzione di stampella, così come per certi versi forse lei l'ha avuta per lui.
L'amore può compensare alcune cose, ma non può risolvere le psicopatologie. Se entrambi ne avete, la cosa più logica sarebbe di cercare aiuto specialistico, come individui, forse prima che come coppia.
L'attrazione che sta sentendo per quest'altro uomo, la mancanza di voglia di avere rapporti con il suo attuale ragazzo e la sua ammissione finale:
>>> Mi stanno anche cominciando a pesare i suoi problemi!
>>>
potrebbero essere tutte indicazioni che l'equilibrio (forse in parte disfunzionale) che vi teneva uniti si sta incrinando.
>>>
Il punto probabilmente è proprio questo: il suo attuale ragazzo ha avuto per lei la funzione di stampella, così come per certi versi forse lei l'ha avuta per lui.
L'amore può compensare alcune cose, ma non può risolvere le psicopatologie. Se entrambi ne avete, la cosa più logica sarebbe di cercare aiuto specialistico, come individui, forse prima che come coppia.
L'attrazione che sta sentendo per quest'altro uomo, la mancanza di voglia di avere rapporti con il suo attuale ragazzo e la sua ammissione finale:
>>> Mi stanno anche cominciando a pesare i suoi problemi!
>>>
potrebbero essere tutte indicazioni che l'equilibrio (forse in parte disfunzionale) che vi teneva uniti si sta incrinando.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
grazie per la sua tempestiva risposta. Sicuramente in parte è dovuto a questo, non so capire se interamente.. Purtroppo la crisi è iniziata prima di conoscere quest‘uomo, laddove cioè io mi aspettavo, avendo poi una casa pronta a disposizione che ad oggi è una gran fortuna, un impegno da parte del mio ragazzo in termini di ricerca di lavoro migliore o al limite perché no un altro lavoretto da fare la mattina in aggiunta al suo pomeridiano. Per lui invece questa era una pretesa assurda dato che io da parte mia non avevo concluso il mio percorso universitario e quindi non mi ero impegnata abbastanza, per cui non potevo rimproverare lui.. Io non voglio giustificarmi, ho sicuramente grandi colpe in questo, ma l‘anno e mezzo seguente la morte di mia nonna io stavo in totale crisi, soffrendo di ansia e insonnia forte e riuscivo a malapena a sopravvivere (in tutto questo ammetto anche quel periodo di aver fatto soffrire anche il mio ragazzo per i miei stati d‘animo). Ma quello che io mi chiedo quindi alla luce di tutto questo: è possibile che quest‘altro uomo mi abbia attratto più che altro per rancore che provo per il mio ragazzo (inconsciamente per sfuggire da una situazione spiacevole)? Oppure la crisi della non convivenza potrebbe in realtà nascondere ben altri più profondi problemi tra noi, tipo i problemi di salute suoi che mi pesano? E per amore, se vero e profondo, secondo lei si può sorvolare su certe problematiche e incertezze grosse sul futuro (si tratta di figli e lavoro futuri incerti)? È singolare anche il fatto che da quando l‘altro ha iniziato a corteggiarmi (e l‘avevo visto due sole volte brevi e lo consideravo appena carino) io non sono più riuscita a fare l‘amore con il mio ragazzo mentre fino ad allora non avevamo mai avuto problemi! La crisi della convivenza era nell'aria già da tempo, quindi come può essere che a livello mentale lo desideravo mentre il corpo si rifiutava “chiudendosi“? Sarebbe possibile provare a ricostruire con il mio ragazzo anche da un punto di vista sessuale (nonostante sono consapevole di desiderarlo ancora ma ho dei blocchi sul momento per i funghi e perché so già quale sarà la sua “non“ conclusione del rapporto), oppure ormai si è arrivati a capolinea? Scusi per le tante domande a cui non so se può aiutarmi a trovare risposta.. Io me le chiedo tutti i giorni e non so rispondermi... Grazie ancora!
grazie per la sua tempestiva risposta. Sicuramente in parte è dovuto a questo, non so capire se interamente.. Purtroppo la crisi è iniziata prima di conoscere quest‘uomo, laddove cioè io mi aspettavo, avendo poi una casa pronta a disposizione che ad oggi è una gran fortuna, un impegno da parte del mio ragazzo in termini di ricerca di lavoro migliore o al limite perché no un altro lavoretto da fare la mattina in aggiunta al suo pomeridiano. Per lui invece questa era una pretesa assurda dato che io da parte mia non avevo concluso il mio percorso universitario e quindi non mi ero impegnata abbastanza, per cui non potevo rimproverare lui.. Io non voglio giustificarmi, ho sicuramente grandi colpe in questo, ma l‘anno e mezzo seguente la morte di mia nonna io stavo in totale crisi, soffrendo di ansia e insonnia forte e riuscivo a malapena a sopravvivere (in tutto questo ammetto anche quel periodo di aver fatto soffrire anche il mio ragazzo per i miei stati d‘animo). Ma quello che io mi chiedo quindi alla luce di tutto questo: è possibile che quest‘altro uomo mi abbia attratto più che altro per rancore che provo per il mio ragazzo (inconsciamente per sfuggire da una situazione spiacevole)? Oppure la crisi della non convivenza potrebbe in realtà nascondere ben altri più profondi problemi tra noi, tipo i problemi di salute suoi che mi pesano? E per amore, se vero e profondo, secondo lei si può sorvolare su certe problematiche e incertezze grosse sul futuro (si tratta di figli e lavoro futuri incerti)? È singolare anche il fatto che da quando l‘altro ha iniziato a corteggiarmi (e l‘avevo visto due sole volte brevi e lo consideravo appena carino) io non sono più riuscita a fare l‘amore con il mio ragazzo mentre fino ad allora non avevamo mai avuto problemi! La crisi della convivenza era nell'aria già da tempo, quindi come può essere che a livello mentale lo desideravo mentre il corpo si rifiutava “chiudendosi“? Sarebbe possibile provare a ricostruire con il mio ragazzo anche da un punto di vista sessuale (nonostante sono consapevole di desiderarlo ancora ma ho dei blocchi sul momento per i funghi e perché so già quale sarà la sua “non“ conclusione del rapporto), oppure ormai si è arrivati a capolinea? Scusi per le tante domande a cui non so se può aiutarmi a trovare risposta.. Io me le chiedo tutti i giorni e non so rispondermi... Grazie ancora!
[#3]
Ex utente
E soprattutto: è giusto che io provi rancore per il mio ragazzo perché penso poteva “portarmi fuori da casa“ e aiutarmi in questo impegnandosi oppure realmente come lui sostiene la mia è una pretesa assurda? Laddove io non gli ho mai fatto pesare (cosa che invece mi ha sempre pesato) il problema che ha a letto e che coinvolge anche me, e che si ostinava a non risolvere pur sapendo che ne avrei giovato...Mi aspettavo da parte sua anche un “sacrificio“ seppure di tipo diverso, perché per rendere felice l‘altra persona in teoria si è disposti a tutto...
[#4]
Gentile Utente,
la domanda a mio avviso è malposta: le emozioni che Lei prova sono sempre sensate, anche se si tratta di rancore. Infatti nessuno si emoziona a comando.
Piuttosto fa bene a domandarsi che cosa sia questo rancore che prova per il Suo ragazzo e a metterlo in correlazione anche con le Sue aspettative (di essere portata via da casa, ecc...). Però, come vede e come Lei stessa ha già detto nel Suo primo post, ha fatto affidamento su questo ragazzo per poter essere aiutata e forse non per costruire un progetto di vita insieme. Oppure lo avevate e adesso vi siete smarriti nel percorso. Dice bene quando dice che il Suo ragazzo sembra essersi arenato e la decisione (o non-decisione) lavorativa sembra viaggiare parallelamente con quella relativa alla convivenza...
In questo scenario appare un altro uomo che invece sembra darLe NON aiuto per tamponare una situazione di crisi, ma un corteggiamento garbato che La mette ancor più in crisi e che probabilmente riesce a farLe battere il cuore.
A questo punto non capisco se le Sue molte domande siano dettate dalla paura di un cambiamento, dalla paura di questo nuovo personaggio nella Sua vita, della paura del non-cambiamento, ecc...
Nel frattempo il Suo ragazzo ha deciso di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per il problema sessuale?
la domanda a mio avviso è malposta: le emozioni che Lei prova sono sempre sensate, anche se si tratta di rancore. Infatti nessuno si emoziona a comando.
Piuttosto fa bene a domandarsi che cosa sia questo rancore che prova per il Suo ragazzo e a metterlo in correlazione anche con le Sue aspettative (di essere portata via da casa, ecc...). Però, come vede e come Lei stessa ha già detto nel Suo primo post, ha fatto affidamento su questo ragazzo per poter essere aiutata e forse non per costruire un progetto di vita insieme. Oppure lo avevate e adesso vi siete smarriti nel percorso. Dice bene quando dice che il Suo ragazzo sembra essersi arenato e la decisione (o non-decisione) lavorativa sembra viaggiare parallelamente con quella relativa alla convivenza...
In questo scenario appare un altro uomo che invece sembra darLe NON aiuto per tamponare una situazione di crisi, ma un corteggiamento garbato che La mette ancor più in crisi e che probabilmente riesce a farLe battere il cuore.
A questo punto non capisco se le Sue molte domande siano dettate dalla paura di un cambiamento, dalla paura di questo nuovo personaggio nella Sua vita, della paura del non-cambiamento, ecc...
Nel frattempo il Suo ragazzo ha deciso di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per il problema sessuale?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
>>> è possibile che quest‘altro uomo mi abbia attratto più che altro per rancore che provo per il mio ragazzo
>>>
Non credo proprio.
In fondo non è "singolare", è semplice: se ci sentiamo attratti verso qualcun altro, è segno che l'attrazione che proviamo per il partner attuale non è (più) così forte.
Lei si è sentita attratta per l'altro uomo perché già dentro di sé valutava meno il suo compagno.
>>> Sarebbe possibile provare a ricostruire con il mio ragazzo anche da un punto di vista sessuale
>>>
I vasi rotti si possono riaggiustare e incollare, ma restano le crepe.
A lei andrebbe bene lo stesso un vaso riaggiustato e con le crepe?
Non è una domanda retorica. Ad alcuni vanno bene lo stesso, ad altri no.
>>>
Non credo proprio.
In fondo non è "singolare", è semplice: se ci sentiamo attratti verso qualcun altro, è segno che l'attrazione che proviamo per il partner attuale non è (più) così forte.
Lei si è sentita attratta per l'altro uomo perché già dentro di sé valutava meno il suo compagno.
>>> Sarebbe possibile provare a ricostruire con il mio ragazzo anche da un punto di vista sessuale
>>>
I vasi rotti si possono riaggiustare e incollare, ma restano le crepe.
A lei andrebbe bene lo stesso un vaso riaggiustato e con le crepe?
Non è una domanda retorica. Ad alcuni vanno bene lo stesso, ad altri no.
[#6]
Ex utente
Gentili dottori,
grazie infinite per le vostre risposte che mi aiutano molto a riflettere.
Il mio ragazzo ha iniziato il percorso da una psicologa per il suo problema sessuale solo ora a seguito di una pausa di riflessione tra noi, nonostante in 4 anni spesso gli facevo presente, con garbo, che la situazione era abbastanza pesante per me perchè mi portava un pò di frustrazione e paura di non essere abbastanza per lui (nonostante in tutto il resto mi dimostrasse sempre il contrario e nonostante poi io potevo anche soprassedere dato che il rapporto sessuale di per sè con lui era meglio che con altri partner avuti in precedenza per il fatto che il mio ragazzo, forse anche a causa del suo problema, si mostrasse estremamente altruista e quindi a me da quel punto di vista andasse invece "sempre bene"). Ma non era una situazione per me prolungabile nonostante potevo fare un discorso egoista, ma il mio problema è anche rappresentato da un futuro nel concepire dei figli. Peraltro agli esami di spermiogramma da lui eseguiti (a seguito del varicocele che peraltro ha scoperto di avere con molto ritardo e a seguito della visita dall'andrologo dopo mie svariate insistenze per questo problema al fine di escludere qualunque problema di tipo fisico) sono risultati abbastanza negativi.. Deve fare una cura di 6 mesi ogni anno, ma non è per nulla sicuro che la sua fertilità migliorerà. Quindi diciamo che con questo ragazzo ho non poche incertezze per il futuro, anche da un punto di vista lavorativo dato che dopo svariati anni non ha modificato il suo percorso..
Per quanto riguarda l'altro uomo mi attrae moltissimo e non so spiegarmi perchè dato che fisicamente non è proprio il mio tipo, oltre che percepisco non poco la grande differenza di età tra noi (peraltro sembra dimostrare anche di più dell'età dichiarata)! Eppure con lui a differenza che con il mio ragazzo sono me stessa, esce una donna matura, sento di essere molto più disinibita e vorrei prendere iniziativa nel rapporto sessuale (cosa che con il mio ragazzo succedeva solo agli inizi, prima che scoprissi i suoi problemi, specie quello dei funghi che, non lo nascondo, per me ha spento di molto la libido e più che altro la spontaneità e libertà del rapporto).. Per non parlare del fatto che quest'uomo è talmente ironico e divertente, prende la vita sempre dal lato del bicchiere mezzo pieno (al contrario del mio ragazzo che è abbastanza pessimista e triste, ma penso anche a causa della sua vita non proprio fortunata), che ha su di me un potere strabiliante: laddove io anche purtroppo non ho una vita rose e fiori, specie familiare, con lui tutti i miei problemi mi scivolano addosso, cosa che non mi era MAI successa prima d'ora. E' come se anche io riuscissi a vedere il lato mezzo pieno, mentre con il mio ragazzo mi rendo conto che se possibile i problemi risultavano ancora più pesanti.. Forse perchè avendone entrambi non riuscivamo a darci sostegno a vicenda perchè i problemi dell'uno pesavano e coinvolgevano anche l'altro...E forse anche perchè io, purtroppo, tendo ad assorbire moltissimo dalle persone che ho accanto, sia che si tratti di amicizie che, soprattutto, di amori...
Il problema è questo: dato che quest'uomo entrato ora nella mia vita vorrebbe intraprendere un discorso di storia seria con me e dall'altra parte il mio ragazzo vorrebbe provare a ricostruire insieme, io sono già due mesi che più ci ragiono e più non riesco a decidermi. Guardandomi dentro sento di avere sentimenti profondi, e penso sia normale, solo per il mio ragazzo... Considero lui nettamente più bello e lo vedo adatto accanto a me sia anagraficamente che "esteticamente" (mentre l'altro uomo un pò mi imbarezzerebbe uscirci insieme e presentarlo agli amici per esempio). Purtroppo non riesco a capire se vale la pena riprovarci, dargli un'altra possibilità laddove in due anni lavorativamente non ha fatto nemmeno mezzo passo avanti, non so se con lui potrò avere un futuro anche in termini di figli (dimenticavo di dire che peraltro sono contraria ad un'eventuale inseminazione artificiale) e soprattutto pensando al presente non so se riuscirò a farmi scivolare i problemi di salute che lui ha e che incidono purtroppo sulla sfera sessuale (perchè i funghi fanno sì che uno dei due sia sempre mezzo coperto e sento moltissimo la mancanza del contatto con il corpo dell'altro, senza contare in futuro le preoccupazioni per il lavaggio e sterilizzazione dei panni).. Sono pensieri che mi tormentano.. Dall'altra parte, nonostante ribadisco i sentimenti per il ragazzo, a volte penso se non sia meglio lasciar perdere e soffrire anche tanto, per provare a intraprendere però una strada almeno apparentemente più semplice e soprattutto più "leggera", con un uomo oltre che divertente e con cui mi sento donna (ad esempio con il mio ragazzo mi sento molto più bambina e infantile e non riesco a capire perchè, è una cosa inconscia che mi viene naturale), anche molto ben posizionato e con cui già potrei eventualmente costruire con basi solide. Mi chiedevo però se il fatto che quest'uomo lo trovi esteticamente quindi oggettivamente non un granchè (a differenza del mio ragazzo che trovo molto bello), nonostante poi mi attragga così tanto, allora se la mia non fosse solo una questione "ormonale" nei suoi confronti, magari anche spinta dalla visione di un Uomo maturo (ciò che avrei sempre voluto vedere con il mio ragazzo). Peraltro non nascondo che il fatto che sia posizionato e che lavori molto, ai miei occhi me lo fa vedere più "uomo", cosa che non riesco a vedere con il mio ragazzo.
Quindi non so a cosa rinunciare; farebbe più male con certezza rinunciare alla storia collaudata, ma dall'altra parte ho paura di pentirmi e perdere qualcosa di prezioso e più valido (oltre che per me ha uno straordinario effetto "terapeutico" quasi, ma questo forse è un dato più irrilevante). Però questa incertezza e situazione quasi di "sdoppiamento" mi sta letteralmente logorando..
grazie infinite per le vostre risposte che mi aiutano molto a riflettere.
Il mio ragazzo ha iniziato il percorso da una psicologa per il suo problema sessuale solo ora a seguito di una pausa di riflessione tra noi, nonostante in 4 anni spesso gli facevo presente, con garbo, che la situazione era abbastanza pesante per me perchè mi portava un pò di frustrazione e paura di non essere abbastanza per lui (nonostante in tutto il resto mi dimostrasse sempre il contrario e nonostante poi io potevo anche soprassedere dato che il rapporto sessuale di per sè con lui era meglio che con altri partner avuti in precedenza per il fatto che il mio ragazzo, forse anche a causa del suo problema, si mostrasse estremamente altruista e quindi a me da quel punto di vista andasse invece "sempre bene"). Ma non era una situazione per me prolungabile nonostante potevo fare un discorso egoista, ma il mio problema è anche rappresentato da un futuro nel concepire dei figli. Peraltro agli esami di spermiogramma da lui eseguiti (a seguito del varicocele che peraltro ha scoperto di avere con molto ritardo e a seguito della visita dall'andrologo dopo mie svariate insistenze per questo problema al fine di escludere qualunque problema di tipo fisico) sono risultati abbastanza negativi.. Deve fare una cura di 6 mesi ogni anno, ma non è per nulla sicuro che la sua fertilità migliorerà. Quindi diciamo che con questo ragazzo ho non poche incertezze per il futuro, anche da un punto di vista lavorativo dato che dopo svariati anni non ha modificato il suo percorso..
Per quanto riguarda l'altro uomo mi attrae moltissimo e non so spiegarmi perchè dato che fisicamente non è proprio il mio tipo, oltre che percepisco non poco la grande differenza di età tra noi (peraltro sembra dimostrare anche di più dell'età dichiarata)! Eppure con lui a differenza che con il mio ragazzo sono me stessa, esce una donna matura, sento di essere molto più disinibita e vorrei prendere iniziativa nel rapporto sessuale (cosa che con il mio ragazzo succedeva solo agli inizi, prima che scoprissi i suoi problemi, specie quello dei funghi che, non lo nascondo, per me ha spento di molto la libido e più che altro la spontaneità e libertà del rapporto).. Per non parlare del fatto che quest'uomo è talmente ironico e divertente, prende la vita sempre dal lato del bicchiere mezzo pieno (al contrario del mio ragazzo che è abbastanza pessimista e triste, ma penso anche a causa della sua vita non proprio fortunata), che ha su di me un potere strabiliante: laddove io anche purtroppo non ho una vita rose e fiori, specie familiare, con lui tutti i miei problemi mi scivolano addosso, cosa che non mi era MAI successa prima d'ora. E' come se anche io riuscissi a vedere il lato mezzo pieno, mentre con il mio ragazzo mi rendo conto che se possibile i problemi risultavano ancora più pesanti.. Forse perchè avendone entrambi non riuscivamo a darci sostegno a vicenda perchè i problemi dell'uno pesavano e coinvolgevano anche l'altro...E forse anche perchè io, purtroppo, tendo ad assorbire moltissimo dalle persone che ho accanto, sia che si tratti di amicizie che, soprattutto, di amori...
Il problema è questo: dato che quest'uomo entrato ora nella mia vita vorrebbe intraprendere un discorso di storia seria con me e dall'altra parte il mio ragazzo vorrebbe provare a ricostruire insieme, io sono già due mesi che più ci ragiono e più non riesco a decidermi. Guardandomi dentro sento di avere sentimenti profondi, e penso sia normale, solo per il mio ragazzo... Considero lui nettamente più bello e lo vedo adatto accanto a me sia anagraficamente che "esteticamente" (mentre l'altro uomo un pò mi imbarezzerebbe uscirci insieme e presentarlo agli amici per esempio). Purtroppo non riesco a capire se vale la pena riprovarci, dargli un'altra possibilità laddove in due anni lavorativamente non ha fatto nemmeno mezzo passo avanti, non so se con lui potrò avere un futuro anche in termini di figli (dimenticavo di dire che peraltro sono contraria ad un'eventuale inseminazione artificiale) e soprattutto pensando al presente non so se riuscirò a farmi scivolare i problemi di salute che lui ha e che incidono purtroppo sulla sfera sessuale (perchè i funghi fanno sì che uno dei due sia sempre mezzo coperto e sento moltissimo la mancanza del contatto con il corpo dell'altro, senza contare in futuro le preoccupazioni per il lavaggio e sterilizzazione dei panni).. Sono pensieri che mi tormentano.. Dall'altra parte, nonostante ribadisco i sentimenti per il ragazzo, a volte penso se non sia meglio lasciar perdere e soffrire anche tanto, per provare a intraprendere però una strada almeno apparentemente più semplice e soprattutto più "leggera", con un uomo oltre che divertente e con cui mi sento donna (ad esempio con il mio ragazzo mi sento molto più bambina e infantile e non riesco a capire perchè, è una cosa inconscia che mi viene naturale), anche molto ben posizionato e con cui già potrei eventualmente costruire con basi solide. Mi chiedevo però se il fatto che quest'uomo lo trovi esteticamente quindi oggettivamente non un granchè (a differenza del mio ragazzo che trovo molto bello), nonostante poi mi attragga così tanto, allora se la mia non fosse solo una questione "ormonale" nei suoi confronti, magari anche spinta dalla visione di un Uomo maturo (ciò che avrei sempre voluto vedere con il mio ragazzo). Peraltro non nascondo che il fatto che sia posizionato e che lavori molto, ai miei occhi me lo fa vedere più "uomo", cosa che non riesco a vedere con il mio ragazzo.
Quindi non so a cosa rinunciare; farebbe più male con certezza rinunciare alla storia collaudata, ma dall'altra parte ho paura di pentirmi e perdere qualcosa di prezioso e più valido (oltre che per me ha uno straordinario effetto "terapeutico" quasi, ma questo forse è un dato più irrilevante). Però questa incertezza e situazione quasi di "sdoppiamento" mi sta letteralmente logorando..
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 08/11/2013.
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