Il ciclo irregolare, ecc
Salve, sono una ragazza di 20 anni. Sono sempre stata una ragazza poco felice e molto chiusa in se stessa. Non conosco mio padre e non ho un buon rapporto con mia madre la quale mi tratta sempre come se fossi una bambina e si aspetta che io sia uguale a lei, ha manie di controllo, è troppo impulsiva e agressiva specialmente nei miei confronti. Questo mi turba parecchio in quanto ho un carattere davvero fragile e scoppio a piangere sempre, inoltre non riesco a relazionarmi tantissimo con gli altri. Ho pochi amici e fatico a conoscere gente nuova perchè mi sento sempre inferiore a tutti, e di non essere mai capace a fare nulla e in questo mia mamma non mi aiuta, anzi non mi ha mai detto: "brava, hai fatto bene questa cosa", dice solo "non sai mai fare niente, gli altri lo farebbero meglio" "sei stupida" ecc.. Quindi quando parlo con qualcuno nella mia testa sento sempre quella voce che me lo ripete. Penso che tutti mi vedano come mi vede lei. Da qualche anno ho perso mio nonno, l'unica persona che mi ha sempre dimostrato di credere in me. Inoltre sembra che io abbia paura di scegliere, le scelte mi mettono tantissima ansia e quindi preferisco far andare tutto male piuttosto che scegliere io stessa (anche nelle cose più banali). Nell'ultimo periodo sono stata lasciata dal mio ragazzo che è sempre stato anche un ottimo amico, era la mia roccia. Quando avevo i miei momenti di debolezza (esempio: alcool, tagliarsi) lui c'era sempre, ma a causa della mia insicurezza (è convinto che io non ci tenessi a lui quanto lui tenesse a me) mi ha "abbandonata" e io non riesco davvero ad andare avanti senza questa persona, perchè mi tengo tutto dentro. Sono 3 mesi che praticamente non esco, sto chiusa in camera, quel briciolo di felicità che avevo conquistato è svanito, non riesco a sorridere davvero, anche in compagnia piango, di notte ho gli incubi e mi sveglio in ansia, spesso ho paura a stare in casa perchè mi sento letteralmente soffocare e di notte mi sveglio in panico perchè mi sento soffocare e morire e la mia claustrofobia è decisamente peggiorata, ho spesso paura a cambiare stanza e ovviamente ho il terrore di stare sola anche se purtroppo lo sono praticamente tutti i giorni, non riesco a dormire bene (mi sveglio continuamente di notte e al mattino mi sveglio verso le 7 e spesso non riesco più a prendere sonno), ho perso 5 kg, ora peso 45 kg per 1.70 di altezza, concentrazione a zero, voglia di fare qualcosa ancora meno, quasi non mangio ne bevo, ho il ciclo irregolare, ecc...non riesco davvero a fare più nulla. Inoltre non riesco a trovare lavoro (ho paura a lavorare perchè penso di non essere abbastanza nemmeno per quello) però ci sto provando, ma proprio non riesco.. In famiglia siamo solo in 3, ma sto in casa da sola, mangio quasi sempre da sola. Mi sento abbandonata un po' da tutti e non posso parlarne con nessuno. Ogni volta che sono giù bevo alcool, ho voglia di tagliarmi e spesso cedo e lo faccio. Suicidio? Si ci penso spesso. Dovrei parlarne?
[#1]
Gentile Utente,
sta già parlando in forma scritta.
Come si è sentita mentre scriveva?
Che ci siano dei periodi bui, è normale; che prima o poi si reagisca per uscire, anche questo è normale.
Ora continui a reagire ed a prendere il controllo della Sua vita, dato che è della Sua vita che sta scrivendo, non di quella degli altri.
Che ne pensa?
sta già parlando in forma scritta.
Come si è sentita mentre scriveva?
Che ci siano dei periodi bui, è normale; che prima o poi si reagisca per uscire, anche questo è normale.
Ora continui a reagire ed a prendere il controllo della Sua vita, dato che è della Sua vita che sta scrivendo, non di quella degli altri.
Che ne pensa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Utente
Salve, penso che è un periodo molto lungo questo. A soli 10 anni pensavo già di non farcela e al suicidio, anche se non in maniera così reale. Mi ricordo che pensai: "se dopo i miei 18 anni la situazione non cambia mi suicido". Non riesco a pensare positivamente ne a dirlo ad altri, ma mentre scrivevo mi sentivo leggermente sollevata, ma non troppo.. Mi sento comunque chiusa in me stessa, passo più tempo a piangere che a fare altro.. e questo da molto molto tempo ormai. Ci sono delle salite come ad esempio la mia relazione sentimentale appena conclusa, ma a parte quella è tutto in discesa.
[#3]
Gentile Utente,
allora continui a raccontare sé stessaper uscire da sé stessa e dall'ambiente ristretto nel quale vive.
La relazione sentimentale si è esaurita? Ne cerchi un'altra.
Cosa le impedisce di cercare un'altra relazione?
E cosa le impedisce dall'uscire dal Suo ambiente?
Ha mai pensato di fare dei colloqui psicologici di persona?
allora continui a raccontare sé stessaper uscire da sé stessa e dall'ambiente ristretto nel quale vive.
La relazione sentimentale si è esaurita? Ne cerchi un'altra.
Cosa le impedisce di cercare un'altra relazione?
E cosa le impedisce dall'uscire dal Suo ambiente?
Ha mai pensato di fare dei colloqui psicologici di persona?
[#4]
Utente
Salve,
Non so con chi parlarne, l'unica persona che mi aveva davvero capita era il ragazzo di questa relazione. Non riesco a cercare un'altra relazione perchè da quando conosco questa persona non ho mai potuto farne a meno anche se a stento ci parlavamo. E' stata l'unica persona che era pian piano riuscita a farmi uscire dal mio "guscio". Non riesco ad andare avanti perchè ho dei grandissimi sensi di colpa verso questa persona, per quanto l'ho fatta soffrire e perchè per colpa mia non posso più essergli accanto. Ne ho passate alcune di relazioni, ma nessuna sofferta quanto questa in quanto oltre ad aver perso un partner ho perso un solido sostegno, il solo che riusciva a farmi andare avanti. Per lui era lo stesso, si era fidato di me e io l'ho "usato" senza un valido motivo, non capendo quello che stavo facendo. Per questo non riesco a cercare qualcun altro.
Non riesco ad uscire dal mio ambiente perchè mi sento vulnerabile a tutto. La mia testa continua a dirmi che non sono come gli altri, che sono diversa, inferiore. Ho paura anche ad andare in un negozio da sola, in posta a pagare un semplice bollettino postale, ecc.. Comincio a tremare, agitarmi e a dire cose senza senso o a stare zitta.
Ho pensato di parlarne con uno psicologo di persona, a scuola avevo fatto qualche colloquio, ma ora, non lavorando, non ne ho la possibilità economica e se lo dicessi ai miei genitori mi riderebbero in faccia.
Non so con chi parlarne, l'unica persona che mi aveva davvero capita era il ragazzo di questa relazione. Non riesco a cercare un'altra relazione perchè da quando conosco questa persona non ho mai potuto farne a meno anche se a stento ci parlavamo. E' stata l'unica persona che era pian piano riuscita a farmi uscire dal mio "guscio". Non riesco ad andare avanti perchè ho dei grandissimi sensi di colpa verso questa persona, per quanto l'ho fatta soffrire e perchè per colpa mia non posso più essergli accanto. Ne ho passate alcune di relazioni, ma nessuna sofferta quanto questa in quanto oltre ad aver perso un partner ho perso un solido sostegno, il solo che riusciva a farmi andare avanti. Per lui era lo stesso, si era fidato di me e io l'ho "usato" senza un valido motivo, non capendo quello che stavo facendo. Per questo non riesco a cercare qualcun altro.
Non riesco ad uscire dal mio ambiente perchè mi sento vulnerabile a tutto. La mia testa continua a dirmi che non sono come gli altri, che sono diversa, inferiore. Ho paura anche ad andare in un negozio da sola, in posta a pagare un semplice bollettino postale, ecc.. Comincio a tremare, agitarmi e a dire cose senza senso o a stare zitta.
Ho pensato di parlarne con uno psicologo di persona, a scuola avevo fatto qualche colloquio, ma ora, non lavorando, non ne ho la possibilità economica e se lo dicessi ai miei genitori mi riderebbero in faccia.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 04/11/2013.
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