Scoperta su genitori, come mi comporto?
Buongiorno dottori. Ho scoperto alcune cose che non mi fanno più dormire la notte. Ho scoperto una conversazione tra mio padre e una donna. Da quello che ho letto ho capito che tra loro c'è molta confidenza, credo sia stata una collega di lavoro ma mio padre è in pensione da qualche mese, quindi suppongo non si vedano più da un po'. Ovviamente non ho la certezza che ci sia stato dell'altro, perchè comunque mio padre è una persona molto cordiale e socievole. Ma c'erano alcuni particolari, come nomignoli , eccessiva confidenza ed esagerata voglia di rivedersi, che mi hanno fatto pensare ad altro. Ora io ho un rapporto bellissimo con mio padre, lo ammiro molto, sono stata sempre molto attaccata con lui. Ma da quando ho scoperto questa cosa quasi non riesco più a guardarlo in faccia. Mia madre non è una donna che si cura molto e di questo l'ho sempre rimproverata, ma ciò non giustifica un possibile tradimento. Da quando ho scoperto tutto questo ho iniziato a fare discorsi sui mariti infedeli, sul rapporto che può cambiare tra genitori e figli quando i figli scoprono l'infedeltà di un genitore nei confronti dell'altro, e del fatto che i primi a essere traditi in questo caso sono i figli. Quando faccio questi discorsi vedo mio padre rattristarsi e questo mi conferma ciò che penso. In ogni caso non so cosa fare, ovviamente non dico nulla a mia madre perchè una cosa del genere significherebbe farli lasciare. Ma che faccio? Come faccio? Non posso pensare che mio padre abbia fatto una cosa del genere. Io non voglio dire nulla a mia madre, ma voglio fermare tutto questo. Non posso dire a mio padre di aver controllato le sue conversazioni facebook. Io mi trovo dai miei in vacanza perchè abito fuori, quindi cosa faccio? Vi prego di aiutarmi, mi sento impotente davanti a tutto questo. Mi scuso per essermi dilungata e per la confusione, ma sono molto agitata. Vi ringrazio.
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Gentile Utente,
tra colleghi, soprattutto in alcuni ambienti lavorativi, è possibile che si possano creare delle relazioni amicali così come l'uso di nomignoli o il tono confidenziale.
Come mai ha sentito la necessità di controllare le conversazioni di suo padre?
Come vanno le cose tra i suoi genitori?
>>Quando faccio questi discorsi vedo mio padre rattristarsi e questo mi conferma ciò che penso.<<
questo conferma semplicemente quello che lei vuole credere in merito alle sue fantasie. Se lei è molto attenta alle reazioni di suo padre su certi argomenti è probabile che interpreterà ogni atteggiamento come una conferma di quello che sta pensando.
tra colleghi, soprattutto in alcuni ambienti lavorativi, è possibile che si possano creare delle relazioni amicali così come l'uso di nomignoli o il tono confidenziale.
Come mai ha sentito la necessità di controllare le conversazioni di suo padre?
Come vanno le cose tra i suoi genitori?
>>Quando faccio questi discorsi vedo mio padre rattristarsi e questo mi conferma ciò che penso.<<
questo conferma semplicemente quello che lei vuole credere in merito alle sue fantasie. Se lei è molto attenta alle reazioni di suo padre su certi argomenti è probabile che interpreterà ogni atteggiamento come una conferma di quello che sta pensando.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Cara ragazza,
E' un classico della psicologia la rappresentazione dei genitori idealizzati, perfetti, al di sopra delle umane debolezze.
Quiesta rappresentazione si struttura nella prima infanzia affinche' sia funzionale all'idealizzato ruolo onnipotente che i genitori ricoprono nella prole.
E si mantiene nel tempo, come una garanzia di serieta', fidabilita', autorevolezza.
Fatta tale premessa teorica occorre scendere, nel caso che lei porta, nella pratica.
LeI non ha alcuna prova dell'esistenza di tale relazione e neanche, nel caso, della sua natura, ma anche se l'avesse io le proporrei, in quanto persona adulta (lei ha 23 anni) di trattarla con grande rispetto.
Tolleri il suo disagio di figlia (che nasce dal presupposto teorico che le ho illustrato) e faccia si che lasci il posto ad un atteggiamento maturo di donna che non giudica cose che non conosce ma che si propone di rispettare.
Cordiali saluti
E' un classico della psicologia la rappresentazione dei genitori idealizzati, perfetti, al di sopra delle umane debolezze.
Quiesta rappresentazione si struttura nella prima infanzia affinche' sia funzionale all'idealizzato ruolo onnipotente che i genitori ricoprono nella prole.
E si mantiene nel tempo, come una garanzia di serieta', fidabilita', autorevolezza.
Fatta tale premessa teorica occorre scendere, nel caso che lei porta, nella pratica.
LeI non ha alcuna prova dell'esistenza di tale relazione e neanche, nel caso, della sua natura, ma anche se l'avesse io le proporrei, in quanto persona adulta (lei ha 23 anni) di trattarla con grande rispetto.
Tolleri il suo disagio di figlia (che nasce dal presupposto teorico che le ho illustrato) e faccia si che lasci il posto ad un atteggiamento maturo di donna che non giudica cose che non conosce ma che si propone di rispettare.
Cordiali saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Ex utente
Dottoressa capisco e rispetto ciò che mi ha detto. Non sono ancora sicura di ciò che prima riportato, ma conosco mio padre, conosco l'ambiente in cui lavora in quanto posso dire di essere cresciuta in quell' ufficio. Conosco dunque colleghi, colleghe, conosco il rapporto confidenziale e non che ha con loro. La mia non è eccessiva gelosia, la mia è paura di quello che potrebbe essere un presunto comportamento di mio padre. I miei stanno insieme da 25 anni, quindi nel caso in cui fosse vero ciò che ho intuito si tratterebbe di un vero e proprio tradimento. I miei davanti a me non hanno mai litigato seriamente, ma a volte noto che le cose tra loro non vanno brillantemente e nonostante ciò non mi sono mai intromessa. In ogni caso, Io spero vivamente che ciò che ho intuito sia solo una mia intuizione. Ma mi chiedevo, se tutto questo si rivelasse vero, cosa dovrei fare? Un tradimento non si può rispettare e tantomeno non potrei informare mia madre, ma dovrei riprendere io stessa mio padre. In ogni caso, devo continuare ad indagare?
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Gentile ragazza,comprendo il suo stato d'animo, ma mi associo ai colleghi nel dirle che penso sia opportuno che lei faccia un passo indietro.. come può pensare di riprendere suo padre e che questo sia utile, efficace, giusto..in fondo delle vere dinamiche che intercorrono tra i genitori, i figli hanno solo "la scena manifesta" vedono quello che appare, cosa ci sia dietro, rancori,amore, rispetto ,gelosia non appartengono ai figli appartengono ai genitori , alla loro storia che può avere ed ha spesso oscillazioni, silenzi, riprese, fuochi che si riaccendono..Può darsi che questa sia un'amica e basta, può darsi che sia un appoggio, lei non lo sa e non dobbiamo alla fine cercare di saperlo..
Può aiutare i suoi genitori essendo carina e affettuosa, più presente.. che la "sindrome del nido vuoto" a volte ai genitori fa più male di quanto i figli non pensino..
Può aiutare i suoi genitori essendo carina e affettuosa, più presente.. che la "sindrome del nido vuoto" a volte ai genitori fa più male di quanto i figli non pensino..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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No! Per carita'!
Anche se si fosse creata l'esigenza di un tradimento, dopo 25 anni di matrimonio lei lo dovrebbe rispettare e ripettare suo padre. Ma cosa ne puo' sapere lei di cosa vive nel cuore, nel desiderio, nelle speranze, nelle illusioni degli altri. Perche si tratta di "altri", non di persone che le appartengono per il solo fatto di essere suoi genitori.
E lei vorrebbe arrivare addosso a tutto questo con la sua delusione di figlia "tradita" a giudicare ? A "riprendere" suo padre? Rifletta su questo suo desiderio!
Ma non sara' lei ad essere gelosa? C'e troppa intransigenza nella sua posizione!
In che relazione sta lei con suo padre?
Non sta per caso spostando la "sua" rabbia su sua madre?
Anche se si fosse creata l'esigenza di un tradimento, dopo 25 anni di matrimonio lei lo dovrebbe rispettare e ripettare suo padre. Ma cosa ne puo' sapere lei di cosa vive nel cuore, nel desiderio, nelle speranze, nelle illusioni degli altri. Perche si tratta di "altri", non di persone che le appartengono per il solo fatto di essere suoi genitori.
E lei vorrebbe arrivare addosso a tutto questo con la sua delusione di figlia "tradita" a giudicare ? A "riprendere" suo padre? Rifletta su questo suo desiderio!
Ma non sara' lei ad essere gelosa? C'e troppa intransigenza nella sua posizione!
In che relazione sta lei con suo padre?
Non sta per caso spostando la "sua" rabbia su sua madre?
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Ex utente
Come ci si sentirebbe se si venisse a conoscenza di un tradimento da parte del marito/fidanzato nei confronti di una sorella o amica? Sicuramente in colpa perchè ci si trova in una posizione in cui si vorrebbe difendere l'amica/sorella aprendole gli occhi, ma allo stesso tempo si vorrebbe proteggerla da questo dolore. Ancora peggio se l'uomo dell'amica/sorella è una persona vicina e fidata. In tal caso si prova rabbia ( perchè sta facendo del male alla propria amica/sorella) e delusione. Ecco, immaginiamo una situazione analoga ma vista sotto gli occhi di una figlia. Ora stiamo parlando solamente di una mia impressione. Ma se fosse reale, sarebbe davvero lacerante essere a conoscenza di un torto fatto alla propria madre e non poter fare nulla perchè dall'altra parte vi è l'altro genitore. Il rapporto che ho con mio padre è un bellissimo rapporto tra padre e figlia, sono sempre stata molto legata a lui e così anche a mia madre. Ci saranno tanti motivi, desideri illusioni ecc.. come dice lei, ma tradire la propria moglie è forse una delle cose peggiori che si possano fare.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.4k visite dal 03/11/2013.
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