Rapporto di coppia
Gent.mi Dottori,
sono una ragazza di 24 anni e sto con un ragazzo coetaneo da circa 4 anni. Entrambi studenti fuori sede,ci siamo conosciuti all'università,è nata un'amicizia che poi si è trasformata in amore.Siamo stati molto vicini l'uno per l'altro,ci siamo consigliati,abbiamo fatto varie esperienze insieme ma anche separati.Non è mai stato un rapporto pacifico,discutiamo spesso per banalità mai per cose serie ma alla fine abbiamo trovato il nostro equilibrio. Adesso lui è in erasmus a Lisbona per imparare l'inglese ma da un paio di settimana il nostro rapporto è cambiato. Lui stesso ammette di essersi fatto trascinare dalla vita "facile" che ha conosciuto li,beve tanto,fuma tanto,va spesso alle feste,si sveglia nel tardo pomeriggio insomma una vita un pò spericolata.Ha inoltre ammesso che è confuso su sè stesso,sulla vita che conduce e anche sul nostro rapporto poichè li ha conosciuto ragazze molto disponibili. Non mi ha tradito ma è come se gli pesasse la fedeltà che mi porta. Giovedi sarei dovuta andare li da lui,ho già il biglietto ma io adesso non me la sento,mi sento tradita,sono delusa e forse anch'io un pò confusa sul nostro rapporto. Cosa dovrei pensare?Qual è la cosa giusta da fare?
sono una ragazza di 24 anni e sto con un ragazzo coetaneo da circa 4 anni. Entrambi studenti fuori sede,ci siamo conosciuti all'università,è nata un'amicizia che poi si è trasformata in amore.Siamo stati molto vicini l'uno per l'altro,ci siamo consigliati,abbiamo fatto varie esperienze insieme ma anche separati.Non è mai stato un rapporto pacifico,discutiamo spesso per banalità mai per cose serie ma alla fine abbiamo trovato il nostro equilibrio. Adesso lui è in erasmus a Lisbona per imparare l'inglese ma da un paio di settimana il nostro rapporto è cambiato. Lui stesso ammette di essersi fatto trascinare dalla vita "facile" che ha conosciuto li,beve tanto,fuma tanto,va spesso alle feste,si sveglia nel tardo pomeriggio insomma una vita un pò spericolata.Ha inoltre ammesso che è confuso su sè stesso,sulla vita che conduce e anche sul nostro rapporto poichè li ha conosciuto ragazze molto disponibili. Non mi ha tradito ma è come se gli pesasse la fedeltà che mi porta. Giovedi sarei dovuta andare li da lui,ho già il biglietto ma io adesso non me la sento,mi sento tradita,sono delusa e forse anch'io un pò confusa sul nostro rapporto. Cosa dovrei pensare?Qual è la cosa giusta da fare?
[#1]
Gentile Utente,
mi ha colpito questa frase:
> lui è in erasmus a Lisbona per imparare l'inglese
E io che pensavo che si andasse a Londra per imparare l'inglese ed a Lisbona per imparare il portoghese...
> insomma una vita un pò spericolata
Che fa assieme ad altre persone. Nel senso che è qualcosa di condiviso da tante persone.
> Cosa dovrei pensare?
Che frase è mai questa??? Chi controlla la sua mente?
[lo so che è anche un modo di dire, ma considerando che anche lui evidenzia un problema con il *dovere*...]
Ora Le dico cosa penso io, poi cosa Lei debba pensare se lo sceglie da sola.
Le ha detto tutto, quindi è sincero e chiede a Lei cosa lui debba pensare: non è fantastico?
> ho già il biglietto ma io adesso non me la sento
Perchè? Troppa libertà in quel di Lisbona? Invece di gettarsi nel vortice dell'essere una persona diversa in terra straniera, laddove nessuno la conosce, nessuno si aspetta granchè da Lei (ad eccezione ovviamente del ragazzo)
> mi sento tradita
Perchè? Perchè gli occhi ha visto altre donne disponibili?
Vada a marcare il territorio! Se Lei si rende indisponibile, altre non vedono l'ora di prendere il suo posto.
>sono delusa e forse anch'io un pò confusa sul nostro rapporto.
O forse un pò invidiosa?
Il Portogallo sembra terra di grandi possibilità: insegna pure l'inglese! Chi l'avrebbe mai detto! ;)
Che ne pensa?
mi ha colpito questa frase:
> lui è in erasmus a Lisbona per imparare l'inglese
E io che pensavo che si andasse a Londra per imparare l'inglese ed a Lisbona per imparare il portoghese...
> insomma una vita un pò spericolata
Che fa assieme ad altre persone. Nel senso che è qualcosa di condiviso da tante persone.
> Cosa dovrei pensare?
Che frase è mai questa??? Chi controlla la sua mente?
[lo so che è anche un modo di dire, ma considerando che anche lui evidenzia un problema con il *dovere*...]
Ora Le dico cosa penso io, poi cosa Lei debba pensare se lo sceglie da sola.
Le ha detto tutto, quindi è sincero e chiede a Lei cosa lui debba pensare: non è fantastico?
> ho già il biglietto ma io adesso non me la sento
Perchè? Troppa libertà in quel di Lisbona? Invece di gettarsi nel vortice dell'essere una persona diversa in terra straniera, laddove nessuno la conosce, nessuno si aspetta granchè da Lei (ad eccezione ovviamente del ragazzo)
> mi sento tradita
Perchè? Perchè gli occhi ha visto altre donne disponibili?
Vada a marcare il territorio! Se Lei si rende indisponibile, altre non vedono l'ora di prendere il suo posto.
>sono delusa e forse anch'io un pò confusa sul nostro rapporto.
O forse un pò invidiosa?
Il Portogallo sembra terra di grandi possibilità: insegna pure l'inglese! Chi l'avrebbe mai detto! ;)
Che ne pensa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta che mi ha fatto anche sorridere :)
Sicuramente Londra è la meta ideale ma il suo corso di studi non lo prevedeva..poichè partiva da un livello d'inglese bassissimo, Lisbona era l'unica meta per lui disponibile. I corsi sono tenuti in lingua inglese,dialoga tanto in inglese con gente di ogni parte del mondo e alla fine sto benedetto inglese lo sta imparando!
Dalle sue parole io ho capito che restarmi fedele è stato un peso per lui,invece che pensare a me,che sentire la mia mancanza ha fantasticato su altre ragazze e ha faticato quasi a resistere:questa cosa mi da fastidio e mi sento tradita. Se ami è naturale non tradire. Non penso di essere invidiosa,io comunque ho la mia vita e i miei impegni..Forse una piccola parte di me avrebbe voluto vivere quest'esperienza insieme a lui,pensava che lui avesse avuto "bisogno" di me e che sarei stata il suo punto di appoggio, come sempre, ed invece questa cosa è venuta a mancare e ho perso un pò di sicurezza,mi sono sentita quasi abbandonata.
Non so se sia il caso di andare perchè se lui manifesta confusione non sarebbe più corretto lasciargli i suoi spazi,i suoi tempi e farlo riflettere?
Io non voglio una persona confusa accanto,voglio una persona sicura di ciò che sente e fa.
Sicuramente Londra è la meta ideale ma il suo corso di studi non lo prevedeva..poichè partiva da un livello d'inglese bassissimo, Lisbona era l'unica meta per lui disponibile. I corsi sono tenuti in lingua inglese,dialoga tanto in inglese con gente di ogni parte del mondo e alla fine sto benedetto inglese lo sta imparando!
Dalle sue parole io ho capito che restarmi fedele è stato un peso per lui,invece che pensare a me,che sentire la mia mancanza ha fantasticato su altre ragazze e ha faticato quasi a resistere:questa cosa mi da fastidio e mi sento tradita. Se ami è naturale non tradire. Non penso di essere invidiosa,io comunque ho la mia vita e i miei impegni..Forse una piccola parte di me avrebbe voluto vivere quest'esperienza insieme a lui,pensava che lui avesse avuto "bisogno" di me e che sarei stata il suo punto di appoggio, come sempre, ed invece questa cosa è venuta a mancare e ho perso un pò di sicurezza,mi sono sentita quasi abbandonata.
Non so se sia il caso di andare perchè se lui manifesta confusione non sarebbe più corretto lasciargli i suoi spazi,i suoi tempi e farlo riflettere?
Io non voglio una persona confusa accanto,voglio una persona sicura di ciò che sente e fa.
[#3]
Gentile Ragazza,
Alle riflessioni del Collega aggiungo un mio pensiero.
Un rapporto di coppia non deve basarsi sul " bisogno", ma sul " piacere" , altrimenti si corre il rischio di trasformarlo in un rapporto di tipo assistenziale, fusionale, parassitario e come tutte le galere, la tentazione di evadere, è sempre dietro l' angolo....
Siete molto giovani, anche fuori sede, le esperienze, la conoscenza di altri mondi, realtà...è obbligatoria...
Perchè si sente tradita?
È gelosia o invidia?
Si interroghi su quello che prova, poi con un vissuto diverso, forse più risolto provi a rileggere l' accaduto......
Razionalmente non mi sembra ci siano elementi di tale gravità per causare un allontanamento, ma in amore le fila dei comportamenti le muovono le emozioni, il non detto, l' inconscio, le paure....e tantissimo altro.
Le allego delle letture sulla scelta del partner e le sue motivazioni.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
Alle riflessioni del Collega aggiungo un mio pensiero.
Un rapporto di coppia non deve basarsi sul " bisogno", ma sul " piacere" , altrimenti si corre il rischio di trasformarlo in un rapporto di tipo assistenziale, fusionale, parassitario e come tutte le galere, la tentazione di evadere, è sempre dietro l' angolo....
Siete molto giovani, anche fuori sede, le esperienze, la conoscenza di altri mondi, realtà...è obbligatoria...
Perchè si sente tradita?
È gelosia o invidia?
Si interroghi su quello che prova, poi con un vissuto diverso, forse più risolto provi a rileggere l' accaduto......
Razionalmente non mi sembra ci siano elementi di tale gravità per causare un allontanamento, ma in amore le fila dei comportamenti le muovono le emozioni, il non detto, l' inconscio, le paure....e tantissimo altro.
Le allego delle letture sulla scelta del partner e le sue motivazioni.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Utente,
adesso non vorrei esagerare, ma il Suo ragazzo è partito per il Portogallo, ma Lei per dove è partita?
In un mondo ideale in cui:
> - restarmi fedele è stato un peso per lui
> - Se ami è naturale non tradire.
> - mi sono sentita quasi abbandonata.
> - sarei stata il suo punto di appoggio, come sempre
> - Io non voglio una persona confusa accanto
> - voglio una persona sicura di ciò che sente e fa.
Restare fedeli è un impegno, e resistere alle tentazioni, anche. Finora Le è rimasto fedele ed ha solo enunciato le tentazioni.
E forse anche lui si sente abbandonato.
Attenzione all'uso dell'aggettivo *naturale* specialmente riferito alla specie umana... purtroppo per Lei sembrerebbe che *naturale* sia per la femmina cercare *il maschio potente* [e Lei lo fa nella frase *voglio una persona sicura*] per il maschio cercare *tante femmine*.
Lei continua ad essere il suo punto di appoggio, tant'è che ne parla con Lei, e, mi corregga se sbaglio, Lei era già il Suo punto d'appoggio prima della partenza... daltronde è andato a imparare l'inglese, mica l'indipendenza!
> - Io non voglio una persona confusa accanto
> - voglio una persona sicura di ciò che sente e fa.
[confido nel Suo self control, e nella Sua maturità, e quindi so che leggerà fino in fondo, anche dopo la frase successiva, costruita per provocare]
Certo che scritto da una che chiede consiglio a degli sconosciuti... ;)
Per quanto Le possa sembrare assurdo Lei in questo momento è in perfetta sincronia con il Suo ragazzo. Ha in mano un biglietto che non sa se userà, ed ha talmente tutto molto chiaro che necessità di uno sconosciuto, psicologicamente seducente e disposto ad aiutarLa...
E' chiaro: entrambi vi fate tentare da doti di altri...
Lui ha diritto a sentirsi mentalmente tradito? ;)
[chiusa la provocazione]
Gentile Utente,
una storia per essere forte deve superare difficoltà. Ma soprattutto ci deve essere comprensione, perdono, reciproco supporto e soprattutto condivisione. Poi certo, ci sono dei limiti e non è detto che *per amore* tutto venga tollerato.
Essere confusi è normale, fa parte del processo di scelta. Essere sicuri di sé non vuol dire non provare confusione, ma saperla gestire.
Che ne pensa, se è arrivata fin qua?
adesso non vorrei esagerare, ma il Suo ragazzo è partito per il Portogallo, ma Lei per dove è partita?
In un mondo ideale in cui:
> - restarmi fedele è stato un peso per lui
> - Se ami è naturale non tradire.
> - mi sono sentita quasi abbandonata.
> - sarei stata il suo punto di appoggio, come sempre
> - Io non voglio una persona confusa accanto
> - voglio una persona sicura di ciò che sente e fa.
Restare fedeli è un impegno, e resistere alle tentazioni, anche. Finora Le è rimasto fedele ed ha solo enunciato le tentazioni.
E forse anche lui si sente abbandonato.
Attenzione all'uso dell'aggettivo *naturale* specialmente riferito alla specie umana... purtroppo per Lei sembrerebbe che *naturale* sia per la femmina cercare *il maschio potente* [e Lei lo fa nella frase *voglio una persona sicura*] per il maschio cercare *tante femmine*.
Lei continua ad essere il suo punto di appoggio, tant'è che ne parla con Lei, e, mi corregga se sbaglio, Lei era già il Suo punto d'appoggio prima della partenza... daltronde è andato a imparare l'inglese, mica l'indipendenza!
> - Io non voglio una persona confusa accanto
> - voglio una persona sicura di ciò che sente e fa.
[confido nel Suo self control, e nella Sua maturità, e quindi so che leggerà fino in fondo, anche dopo la frase successiva, costruita per provocare]
Certo che scritto da una che chiede consiglio a degli sconosciuti... ;)
Per quanto Le possa sembrare assurdo Lei in questo momento è in perfetta sincronia con il Suo ragazzo. Ha in mano un biglietto che non sa se userà, ed ha talmente tutto molto chiaro che necessità di uno sconosciuto, psicologicamente seducente e disposto ad aiutarLa...
E' chiaro: entrambi vi fate tentare da doti di altri...
Lui ha diritto a sentirsi mentalmente tradito? ;)
[chiusa la provocazione]
Gentile Utente,
una storia per essere forte deve superare difficoltà. Ma soprattutto ci deve essere comprensione, perdono, reciproco supporto e soprattutto condivisione. Poi certo, ci sono dei limiti e non è detto che *per amore* tutto venga tollerato.
Essere confusi è normale, fa parte del processo di scelta. Essere sicuri di sé non vuol dire non provare confusione, ma saperla gestire.
Che ne pensa, se è arrivata fin qua?
[#5]
Cara ragazza, dopo le " seducenti" parole del mio Collega Bellizzi, faccia la valigia e parta.
Vada a vedere insomma.. perchè neanche scappare e farsi fantasmi già subito non è una soluzione.. magari vi fate un pò di giorni di sballo insieme e ciò rafforza e colora il legame..
Perchè questo bravo ragazzo poteva anche non dire niente , le pare ? è stato leale il che è una cosa importantissima..
Coraggio..facciamo il tifo per l'amore..!
Vada a vedere insomma.. perchè neanche scappare e farsi fantasmi già subito non è una soluzione.. magari vi fate un pò di giorni di sballo insieme e ciò rafforza e colora il legame..
Perchè questo bravo ragazzo poteva anche non dire niente , le pare ? è stato leale il che è una cosa importantissima..
Coraggio..facciamo il tifo per l'amore..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#6]
Utente
Grazie a tutti per le Vostre risposte.
Sicuramente in questo periodo di continue discussioni con il partner, a cui si aggiunge la lontananza,mi ritrovo in confusione e non riesco ad interrogarmi davvero sui miei sentimenti. Se per tutti Voi,razionalmente, non è successo nulla mi chiedo se non sia solo un pretesto il mio per uscire da un rapporto che non mi soddisfa più:del resto siamo lontani,non c'è una fisicità,non c'è una quotidianetà.
Per me naturale non è avere accanto un maschio potente ma avere accanto una persona che mi dia la comprensione,l'amore e il rispetto di cui ho bisogno. Ecco in questa sua esperienza io avrei voluto più comprensione,del resto lui parte,è in una città nuova con tanti stimoli mentre io devo abituarmi al cambiamento e in questo mi sento abbandonata,non mi sento rassicurata anzi... Non so se riesco a spiegarmi:io fatico di più ad adattarmi al cambiamento,in qualsiasi contesto,alla lontananza (sicuramente è anche un aspetto caratteriale) e non ho un riscontro nell'altro,non ho parole rassicuranti,non sento un "mi manchi".
Per quanto riguarda la provocazione del Dott.Bellizzi,sicuramente sono una persona piena di insicurezze,tanto che scrivo a degli sconosciuti,come dice lei,e questo mi spinge ad avere accanto qualcuno che possa darmene.
Non nascondo che vengo da un periodo difficile,di ansia accumulata che mi ha portato a stare male e forse ora più che mai avrei bisogno di sicurezze e tranquillità.
>Essere confusi è normale, fa parte del processo di scelta. Essere sicuri di sé non vuol dire non provare confusione, ma saperla gestire.
Questa sua frase mi ha fatto vedere la questione da un altro punto di vista.
Mi chiedo, ad una persona confusa non bisogna lasciare il tempo di capire?
Solo il tempo ci darà le risposte che cerchiamo.
Forse è la paura che mi dice di non andare.La paura di trovare una persona differente,di trovare un rapporto cambiato.
Sicurissimi prima della partenza del presente e dei nostri progetti futuri e poi all'improvviso tutto diventa fragile.
Vi ringrazio per la disponibilità.
Sicuramente in questo periodo di continue discussioni con il partner, a cui si aggiunge la lontananza,mi ritrovo in confusione e non riesco ad interrogarmi davvero sui miei sentimenti. Se per tutti Voi,razionalmente, non è successo nulla mi chiedo se non sia solo un pretesto il mio per uscire da un rapporto che non mi soddisfa più:del resto siamo lontani,non c'è una fisicità,non c'è una quotidianetà.
Per me naturale non è avere accanto un maschio potente ma avere accanto una persona che mi dia la comprensione,l'amore e il rispetto di cui ho bisogno. Ecco in questa sua esperienza io avrei voluto più comprensione,del resto lui parte,è in una città nuova con tanti stimoli mentre io devo abituarmi al cambiamento e in questo mi sento abbandonata,non mi sento rassicurata anzi... Non so se riesco a spiegarmi:io fatico di più ad adattarmi al cambiamento,in qualsiasi contesto,alla lontananza (sicuramente è anche un aspetto caratteriale) e non ho un riscontro nell'altro,non ho parole rassicuranti,non sento un "mi manchi".
Per quanto riguarda la provocazione del Dott.Bellizzi,sicuramente sono una persona piena di insicurezze,tanto che scrivo a degli sconosciuti,come dice lei,e questo mi spinge ad avere accanto qualcuno che possa darmene.
Non nascondo che vengo da un periodo difficile,di ansia accumulata che mi ha portato a stare male e forse ora più che mai avrei bisogno di sicurezze e tranquillità.
>Essere confusi è normale, fa parte del processo di scelta. Essere sicuri di sé non vuol dire non provare confusione, ma saperla gestire.
Questa sua frase mi ha fatto vedere la questione da un altro punto di vista.
Mi chiedo, ad una persona confusa non bisogna lasciare il tempo di capire?
Solo il tempo ci darà le risposte che cerchiamo.
Forse è la paura che mi dice di non andare.La paura di trovare una persona differente,di trovare un rapporto cambiato.
Sicurissimi prima della partenza del presente e dei nostri progetti futuri e poi all'improvviso tutto diventa fragile.
Vi ringrazio per la disponibilità.
[#7]
Gentile Utente,
ora le faccio un'altra domanda.
Ma vale la pena che *interrompiate* questa storia per una serie di fantasmi?
Il biglietto lo ha. Vada, veda e poi scelga sulla base dei fatti, non delle fantasie o delle paure e delle insicurezze date un distacco.
Forse a manca a entrambi *l'orsacchiotto*... fa parte del processo di crescita e delle nuove esperienze.
Ha paura? Ottimo, vuol dire che ci tiene.
Teme il cambiamento? Tanti temono i cambiamenti.
Ma un conto è decidere sui fatti, ed un conto sulle opinioni (o come dicono alcuni giovani sulle paranoie).
Rinforzo le parole della collega MMF: PARTA!
E decida sulla base dei fatti, e non delle idee.
C'è mai stata in Portogallo? Se no, conosce un posto nuovo, male che va!
ora le faccio un'altra domanda.
Ma vale la pena che *interrompiate* questa storia per una serie di fantasmi?
Il biglietto lo ha. Vada, veda e poi scelga sulla base dei fatti, non delle fantasie o delle paure e delle insicurezze date un distacco.
Forse a manca a entrambi *l'orsacchiotto*... fa parte del processo di crescita e delle nuove esperienze.
Ha paura? Ottimo, vuol dire che ci tiene.
Teme il cambiamento? Tanti temono i cambiamenti.
Ma un conto è decidere sui fatti, ed un conto sulle opinioni (o come dicono alcuni giovani sulle paranoie).
Rinforzo le parole della collega MMF: PARTA!
E decida sulla base dei fatti, e non delle idee.
C'è mai stata in Portogallo? Se no, conosce un posto nuovo, male che va!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.6k visite dal 02/11/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.