Vi racconto la mia non c è la faccio piu'
Buon Pomeriggio a tutti vi scrivo qui perchè non c'è la faccio piu' non so cosa mi sta succedendo..Premetto che sono un ragazzo di 23 anni a vi voglio raccontare il mio problema..Ad Agosto di quest'anno ho mangiato pesante verso le 20:00 e dopo il pasto il mio stomaco è diventato una palla e la mia digestione si bloccava..questa cosa è andata avanti circa 30 minuti quando poi, mi sono spaventato vedendo che la volte la digestione si bloccava e si è verificato in me per la prima volta un attacco di panico..La prima sensazione è stata brutta pensavo fosse un infarto al punto anche di chiamare l ambulanza..Arrivata mi hanno fatto l'elettrocardiogramma ed era tutto apposto glicemia lo stesso..Ma da li la mia vita è cambiata stati ansionsi senza motivo,giramenti di testa,vista appannata,senso di irrealtà,stitichezza,cattiva digestione...Tutt'ora l ansia si è placata di molto confronto a 3 mesi fa..ma sono rimasti dei dolori ai fianchi tipo fitte e bruciori che si spostano al fianco sinistro e al destro...Poi ho ancora a volte questi giramenti di testa e vista appannata...Ho fatto gli esami del sangue anche ed è tutto nella norma..In conclusione vorrei sapere cosa sono questi dolori ai fianchi che si presentano (non sempre) ma tutti i giorni...Quando evacuo o faccio aria si placano ma resta il fastidio..E i giramenti di testa e vista appannata a volte da cosa puo' essere dovuto??? Ripeto questi sintomi si sono presentati dal giorno dell'attacco di panico...Grazie mille per la lettura...Attendo risposte
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Gentile Utente,
i sintomi che riferisce possono dipendere tutti dall'ansia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Il suo medico è di quest'avviso?
Dopo averle richiesto di sottoporsi ad analisi del sangue le ha parlato di ulteriori accertamenti da compiere?
E' sicuro che prima di quell'episodio che l'ha particolarmente spaventato non fosse già in qualche misura ansioso/stressato o comunque preoccupato per qualcosa?
Era la prima volta che le succedeva di non digerire un pasto?
Quella sera è successo qualcos'altro di particolare?
In quel periodo è successo o stava per succedere qualcosa nella sua vita (mi riferisco a qualche cambiamento)?
i sintomi che riferisce possono dipendere tutti dall'ansia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Il suo medico è di quest'avviso?
Dopo averle richiesto di sottoporsi ad analisi del sangue le ha parlato di ulteriori accertamenti da compiere?
E' sicuro che prima di quell'episodio che l'ha particolarmente spaventato non fosse già in qualche misura ansioso/stressato o comunque preoccupato per qualcosa?
Era la prima volta che le succedeva di non digerire un pasto?
Quella sera è successo qualcos'altro di particolare?
In quel periodo è successo o stava per succedere qualcosa nella sua vita (mi riferisco a qualche cambiamento)?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Però quella volta si è spaventato e questo fa pensare che fosse già preoccupato/in ansia per qualcosa, con il risultato che la tensione è salita rapidamente fino a sfociare in un attacco di panico.
Visto che l'attacco di panico che ha avuto è molto recente le suggerisco di non lasciar passare altro tempo e di sistemare subito la questione con un intervento psicologico che argini la sua ansia prima che aumenti.
E' sempre importante non lasciar passare troppo tempo senza intervenire quando si ha il primo attacco di panico, perché agendo tempestivamente si evita che il quadro peggiori o si cronicizzi e la terapia è molto meno impegnativa rispetto al percorso che si trova a seguire chi purtroppo sottovaluta il problema e lo lascia peggiorare.
Le segnalo anche questo articolo circa il fatto che dire che "è solo ansia" non porta a nulla di buono:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/631-e-solo-ansia-stia-tranquillo.html
Visto che l'attacco di panico che ha avuto è molto recente le suggerisco di non lasciar passare altro tempo e di sistemare subito la questione con un intervento psicologico che argini la sua ansia prima che aumenti.
E' sempre importante non lasciar passare troppo tempo senza intervenire quando si ha il primo attacco di panico, perché agendo tempestivamente si evita che il quadro peggiori o si cronicizzi e la terapia è molto meno impegnativa rispetto al percorso che si trova a seguire chi purtroppo sottovaluta il problema e lo lascia peggiorare.
Le segnalo anche questo articolo circa il fatto che dire che "è solo ansia" non porta a nulla di buono:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/631-e-solo-ansia-stia-tranquillo.html
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Il mio consiglio è di rivolgersi di persona ad uno psicologo per fare il punto della situazione e lavorare su di lei perché superi il problema.
Nessun farmaco potrà mai sostituire il lavoro di elaborazione psicologica che si effettua in un percorso psicologico/psicoterapeutico e, soprattutto quando una persona è giovanissima come lo è lei, in prima istanza è preferibile intervenire con strumenti psicologici più che con psicofarmaci, a meno che il disturbo sia così grave da ostacolare seriamente il sereno svolgimento della vita del paziente.
Nessun farmaco potrà mai sostituire il lavoro di elaborazione psicologica che si effettua in un percorso psicologico/psicoterapeutico e, soprattutto quando una persona è giovanissima come lo è lei, in prima istanza è preferibile intervenire con strumenti psicologici più che con psicofarmaci, a meno che il disturbo sia così grave da ostacolare seriamente il sereno svolgimento della vita del paziente.
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Si può tranquillamente rivolgere ad un centro pubblico (consultorio o dipartimento di salute mentale).
A questa pagina trova i link a tutti gli indirizzi: www.serviziodipsicologia.it/faq
E' molto importante che intervenga e che non trascuri il problema.
A questa pagina trova i link a tutti gli indirizzi: www.serviziodipsicologia.it/faq
E' molto importante che intervenga e che non trascuri il problema.
[#11]
Gentile Utente,
se lei ha un disturbo d'ansia con una tendenza ad usare il corpo per gestire i propri conflitti, probabilmente l'intervento psicoterapico (previa valutazione psicologica) è il più indicato.
Lei non vuole rivolgersi allo psicologo per una questione economica oppure perché ha difficoltà nell'accettare questo tipo di intervento?
Quali potrebbero essere secondo lei le soluzioni alternative?
Come mai non ha preso i farmaci che le erano stati prescritti?
se lei ha un disturbo d'ansia con una tendenza ad usare il corpo per gestire i propri conflitti, probabilmente l'intervento psicoterapico (previa valutazione psicologica) è il più indicato.
Lei non vuole rivolgersi allo psicologo per una questione economica oppure perché ha difficoltà nell'accettare questo tipo di intervento?
Quali potrebbero essere secondo lei le soluzioni alternative?
Come mai non ha preso i farmaci che le erano stati prescritti?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#13]
Gentile Utente,
i farmaci non li vuole prendere nonostante le siano stati prescritti, non intende rivolgersi ad un Collega di persona, non credo ci siano molte alternative.
Credo invece che la sua richiesta sia un po' paradossale: lei chiede aiuto per cercare di cambiare la sua situazione di disagio, ma in realtà non si sente motivato a fare alcun intervento, è un po' come sperare che tutto cambi cercando di far rimanere le cose così come sono.
i farmaci non li vuole prendere nonostante le siano stati prescritti, non intende rivolgersi ad un Collega di persona, non credo ci siano molte alternative.
Credo invece che la sua richiesta sia un po' paradossale: lei chiede aiuto per cercare di cambiare la sua situazione di disagio, ma in realtà non si sente motivato a fare alcun intervento, è un po' come sperare che tutto cambi cercando di far rimanere le cose così come sono.
[#14]
Utente
Dico questo xk all'inizio quando ho avuto l'attacco di panico sono molto migliorato..ho meno ansia mangio di nuovo come prima ecc...un po d'ansia ce l ho si ma penso che anche quella con il tempo andrà via..sono tornato dal dottore stamattina e mi ha dtt che la mia è una cosa nervosa e mi ha dato delle gocce per lo stomaco e il nervosismo...spero funzionino..
[#16]
"Secondo lei con la forza di volontà ce la si puo' fare?? "
Riguardo a questo le suggerisco una lettura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/832-sconfiggere-ansia-e-depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta.html
Riguardo a questo le suggerisco una lettura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/832-sconfiggere-ansia-e-depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta.html
[#18]
Le riporto quello che le avevo già risposto al riguardo:
Nessun farmaco potrà mai sostituire il lavoro di elaborazione psicologica che si effettua in un percorso psicologico/psicoterapeutico e, soprattutto quando una persona è giovanissima come lo è lei, in prima istanza è preferibile intervenire con strumenti psicologici più che con psicofarmaci, a meno che il disturbo sia così grave da ostacolare seriamente il sereno svolgimento della vita del paziente.
Secondo me è preferibile che affronti il problema cercando di capire perché è sorto e facendo in modo di contrastare o cambiare ciò che lo ha prodotto, anche per evitare successive ricadute.
Anche quella del farmaco è comunque una strada, la cui validità però non si può conoscere in partenza: può funzionare o meno, liberarla dall'ansia o farla diventare un paziente cronico (che ricomincia a stare male quando sospende le medicine).
Si può togliere il dubbio solo provando.
Nessun farmaco potrà mai sostituire il lavoro di elaborazione psicologica che si effettua in un percorso psicologico/psicoterapeutico e, soprattutto quando una persona è giovanissima come lo è lei, in prima istanza è preferibile intervenire con strumenti psicologici più che con psicofarmaci, a meno che il disturbo sia così grave da ostacolare seriamente il sereno svolgimento della vita del paziente.
Secondo me è preferibile che affronti il problema cercando di capire perché è sorto e facendo in modo di contrastare o cambiare ciò che lo ha prodotto, anche per evitare successive ricadute.
Anche quella del farmaco è comunque una strada, la cui validità però non si può conoscere in partenza: può funzionare o meno, liberarla dall'ansia o farla diventare un paziente cronico (che ricomincia a stare male quando sospende le medicine).
Si può togliere il dubbio solo provando.
[#20]
Gentile Utente,
in effetti l'ansia genera ansia, ed aver eliminato una delle componenti ansiogene le permette di tornare a dei livelli gestibili di ansia.
Consideri che se dovesse avere nuovamente difficoltà legate all'ansia, malgrado il sostegno farmacologico, allora in quel caso diventerà opportuno anche un lavoro di tipo psicologico.
in effetti l'ansia genera ansia, ed aver eliminato una delle componenti ansiogene le permette di tornare a dei livelli gestibili di ansia.
Consideri che se dovesse avere nuovamente difficoltà legate all'ansia, malgrado il sostegno farmacologico, allora in quel caso diventerà opportuno anche un lavoro di tipo psicologico.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 2.6k visite dal 02/11/2013.
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