Il giorno dopo,ho iniziato ad avere mal

Salve a tutti dottori,cerco supporto e qualche informazione sui miei ultimi 3 mesi un pò particolari.
Premetto che sono un neolaureato in legge(20 giorni fa),che pratica sport a livelli medio alti da 10 anni e palestra da 2-3 anni. Sono un tipo molto nervoso,ansioso,irascibile.. insomma non ho un bel carattere,sono molto polemico e tendo a perdere la pazienza facilmente.
Dopo un estenuante tour de force(3 esami in 1 mese per laurearmi a ottobre)da metà maggio a metà giugno, unito a palestra,sport e alla rabbia legata alla rottura della mia macchina, ho staccato la spina(dopo essermi abbuffato di caffè e aver avuto periodi di forte sollecitazione nervosa nei quali ho fatto notti intere sui libri) per qualche settimana,sono stato in vacanza all'estero per 15 giorni e di ritorno,proprio il giorno dopo,ho iniziato ad avere mal di testa,astenia e dato che sono un soggetto anche molto ipocondriaco ho iniziato ad avere diarrea,frenata solo inizialmente da un pò di antibiotico ma poi proseguita salvo 7-8 episodi normali da metà agosto a oggi.
Analisi sangue,urine,esame delle feci parassitologico e calcoproctina fecale(negativi),eventuali intolleranze non rilevate,nessun problema di tiroide,tutto nella norma tranne i linfociti leggermente più bassi del range,ma nulla di preoccupante stando ai dottori.
Il mio gastroenterologo continua a dire che è dovuto allo stress,all'ansia e alla mia ipocondria e mi ha dato solo un farmaco che ha anche una componente rilassante della mia mente,che prendo prima di dormire(sembrava andare meglio,poi dai giorni della laurea ad oggi ho di nuovo diarrea).. oltre ad aver ipotizzato un colon irritabile con una probabile intolleranza al lattosio che verificherò nei prossimi giorni.
In queste settimane zero decimi di febbre, nelle feci MAI sangue(ho temuto qualche seria patologia al colon,boh),analisi tutte bene ma soprattutto una paurosa alternanza tra stati di relax e benessere e stati di nervosismo,stanchezza incredibile e voglia di non fare nulla.
In tutta onestà,dottori,ritenete che sia leggermente "depresso",stressato o comunque stia percorrendo una pericolosa via che porta all'esaurimento nervoso?Sono settimane che tocco il mio corpo in cerca di linfonodi,vado costantemente su internet,cerco rassicurazioni da tutti... alternando questi momenti alle sedute di 70-80 minuti di palestra(che faccio tranquillamente) e agli allenamenti(stanco si,ma perchè non mi entusiasmano attualmente)..... a me basterebbe sapere che una sintomatologia del genere può rientrare in un mero stato psicologico e non rientri invece in qualche malattia(la mia grande paura).....Anche perchè ahimè leggo che i sintomi dello stress e dell'esaurimento sono grosso modo questi...
Vi ringrazio,di cuore,e di certo sapete quanto leggere una vostra risposta possa tranquillizzarmi.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Senz'altro lo stress dovuto agli esami e alla laurea avra' avuto buon gioco ad attaccare il suo sistema immunitario e il suo sistema simpatico (responsabile dei problemi gastro enterici su base emotiva).
Si aggiunge a questo il suo temperameno non tranquillo che alimenta il meccanismo.
Come mai e' cosi' irascibiLe?
Ha mai pensato di prendersi cura di questi punti deboli del suo temperamento?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente,con questo tour de force, mi sembra certo che è stanco, stressato e sempre in corsa.. secondo me quando si è chiesto a lungo troppo al proprio corpo, c'è una certa difficoltà a cambiare passo, rallentare, godere dei risultati raggiunti.
Forse è il caso che lei si ponga qualche domanda,perchè questa corsa rabbiosa insieme a tanta palestra, allenamenti.. tutta una sfida.. si fermi un pò anche a pensare ad altri aspetti della sua vita, che educazione, che famiglia, che adolescenza ha avuto ? Penso che lei si senta sempre obbligato a dare il meglio, di più , di corsa.. adesso che ha fatto tutto, si fermi e cerchi di essere contento di sè, Cerchi un colloquio con uno psicoterapeuta che l'aiuti ad essere più rilassato, più fiero di sè, a tenere così lontani questi fantasmi di malattia che tutti gli esami e medici dicono inesistenti..
Spero anche che abbia una rete di amicizie affettuose a cui appoggiarsi e magari , anche, dietro l'angolo una ragazza..
Restiamo in ascolto

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Innanzitutto vi ringrazio di cuore Dottoresse,una risposta così "affettuosa" e tempestiva non me l'aspettavo.
Beh,la mia vita finora è stata un continuo dimostrare qualcosa,a partire da un'università nella quale sono partito malissimo(2 esami in 2 anni)per poi recuperare facendone 27 nei rimanenti 3 anni(mi sono laureato in regola coi tempi),spinto anche dal fatto di avere una ragazza laureatasi prima alla triennale e poi alla specialistica(5 giorni dopo di me)senza MAI prendere un voto diverso dal 30. Ho cercato di recuperare terreno, preso dal timore di non essere alla sua altezza e vedere lei iniziare a lavorare mentre ancora studiavo.
Sono generalmente una persona con pochissima considerazione di se, anche nello sport l'umiltà spesso degenera in sottovalutazione, carenza di stima.. e tutto si ripercuote anche nelle mie prestazioni(non a caso,in ambienti con fiducia ho reso ottimamente e lasciato ottimi ricordi).
Ho avuto la fortuna di incontrare un gastroenterologo giovane che sta cercando di tranquillizzarmi su tutto,ma è come se fossi entrato in un circolo vizioso,per il quale continuo ad avere diarrea e stanchezza e mi innervosisco,e non sto tranquillo fin quando non mi passa... è una ruota degenerativa che non migliora mai il mio umore,perchè basta avvertire uno di questi sintomi per ricadere nelle paure e di conseguenza alimentare di nuovo gli stessi sintomi.
Ho due genitori che considero esemplari,ma che si sono separati ormai 7 anni fa in modo molto brusco... mi sono spesso fatto in 4 per fare da papà,da mamma e da fratello a mio fratello più piccolo di me di 10 anni. Eventi come questi hanno cementato il mio rapporto con loro e mi hanno ancora di più legato alle loro sorti,tanto da avvertire anche malessere nelle mie vacanze e soggiorni lunghi fuori da casa... perchè sento di lasciarli soli,di abbandonarli.... la mia stessa paura di malattie è legata al non voler mai dare un dispiacere o una sofferenza alle persone che amo..
Sono fidanzato da 10 anni ormai, la mia ragazza mi ha spronato,incoraggiato,dato serenità ma allo stesso tempo sono troppe volte insofferente verso ogni genere di lamentela perchè sento quasi che il mondo debba "comprendermi" e essere gentile a modo con me, senza mai lamentarsi e farmi pesare nulla.
La cosa che non mi ero MAI spiegato ma che più volte mi è stata ribadita anche dal mio gastroenterologo(al quale non davo peso a riguardo perchè non lo ritenevo competente nel settore psicoterapeutico) è come fosse possibile che una situazione di stress e di sforzo intenso di maggio-giugno(quindi parlo di almeno 4-5 mesi fa) si ripercuotesse sul mio corpo solamente dopo così tanto tempo, in un periodo nel quale non mi sento assolutamente stressato. Subito dopo le prime analisi del sangue ho avuto 2 giorni di miglioramento anche a livello intestinale, idem dopo le analisi delle feci,ma poi appena perdo fiducia e inizio a viaggiare con la mente ricasco nel malessere.
Il timore grosso è che col tempo questi momenti di scoramento mentale e fisico possano prendere il sopravvento su quelli in cui mi sento bene o almeno normale..
Mi rendo conto che il colon irritabile ha una grossissima se non esclusiva componente psicologica,e leggo di diverse persone che per ANNI portano il problema senza curarlo ma convivendoci.....
Per me era ed è importante scollegare questo binomio diarreza+stanchezza per 2-3 mesi = malattia grave (senza decimi di febbre,con gli esami in ordine... insomma,che diamine,io che temo sempre malattie tremende dovrei avere un minimo di scompenso in qualcosa).... e forse allontanarmi dal pc sarebbe di enorme aiuto..... mia madre,che mi ha trasmesso questa ansia, mi tranquillizza perchè sostiene che nessuno meglio di lei possa conoscermi e capire come sto, ma questo non mi rende assolutamente più sereno..
In ogni caso,sono felicissimo di aver trovato un sostegno così tempestivo e caloroso da parte vostra..
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154

Gentile ragazzo,
Fa piacere sentire di averla rincuorata un po' ;-)!
Riguardo i tempi lei e' perfettamente "in regola". Infatti fra il periodo di stress e l'espressione somatica passano di norma sei mesi.
E lei di stress ne deve avere accumulato parecchio leggo.
Si metta tranquillo e accetti di avere qualche limite.. E' umano !
I migliori auguri
[#5]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mi sento già meglio dottoressa.......
quindi nella sintomatologia generale dello "stress" posso ricondurre i miei variegati sintomi?
Diarrea,mal di pancia,mal di testa,sensazione di freddo,a volte sensazioni di tremore e battito di cuore forte,labbra perennemente secche e gonfie soprattutto al mattino( ci passo troppo spesso la lingua sopra),cambi di umore repentini..... insomma,tutto nel pentolone?
[#6]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Sì, gentile utente, tutto nel pentolone,mente e corpo sono un tutto unitario e dicono i libri, banalizzando, nella pancia c'è un secondo cervello, cominci a non badare troppo ai sintomi, come una nuvola che passa cioè, a renderseli meno.. credibili, perchè è in grado di andare oltre.
Tutte le vicende della sua vita a cui ha saputo rispondere così efficacemente e così generosamente, dovrebbero essere fonte di autostima, lei è uno che ce l'ha fatta, tanti scappano davanti alle difficoltà.. se lo ricordi..
Quindi.. tranquillo, come dice la mia Collega Esposito e guardi avanti.. che andrà tutto .. meglio..!!
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Certamente i sintomi che la disturbano regrediranno spontanemente ora che la fonte maggiore di stress e' cessata (la laurea) ma se volesse accelerare un po' la fase di di-stress dovrebbe permettersi un po' di riposo e relax mentale: qualche week end lungo, qualche passatempo piacevole non particolarmente faticoso, dormire quanto piu' puo'.
Si rendera' conto da solo che il suo organismo si rilassa e si riequliibra.
Noi siamo una macchina meravigliosa, con grandi risorse, fra cui anche la capacita' di mandare dei segnali di esaurimento delle energie psicofisiche.
Ne conservi la memoria e se le ricapitera' di dovere affontare dei periodi un po' intensi cerchi di non esaurire proprio tutte le sue scorte.
Un augurio per tutto!
[#8]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottoressa,dormo 9 ore al giorno(mi creda,appena inizierò con lavoro e studio per magistratura dormirò 6-7 se va bene)....
Ho già prenotato 10 giorni fuori per capodanno,ma ascolterò i vostri consigli e mi prenderò un weekend fuori appena possibile,per distrarmi e rilassarmi.
Vi assicuro,e potete capirmi,che le situazioni di scoramento mentale hanno un riflesso sul fisico,sulle ginocchia,sui polpacci...incredibile.. a stento mi reggo in piedi... poi magari arriva una distrazione e sto meglio...
Vi auguro di potervi aggiornare se non passo passo(sarebbe seccante per voi)almeno ogni tanto su eventuali miglioramenti.
Farò comunque il test di intolleranza al lattosio per capire se in tutto ciò un'eventuale intolleranza ha avuto il suo ruolo,ma la situazione è talmente distribuita nel tempo e di così variegata sintomatologia che comunque la causa non sarà da cercare nella mozzarella o nel latte :)
Mi sembrava e mi sembra tuttora molto strano che a 25 anni si possano avvertire sintomi del genere per lo stress. Continuo a dire tra me e me "e quando avrò dei figli,delle responsabilità,come somatizzerò?"
Grazie di tutto,mi avete messo il sorriso dopo tante settimane cupe..
[#9]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottori,ho riscontrato anche un'intolleranza al lattosio all'80%. Tuttavia pur avendo avuto qualche sfuriata di latticini(ma parliamo di almeno 15 giorni fa) la diarrea persiste. Rinvio sempre al mio stato psicologico o meglio agli strascichi dello stress?
Sto iniziando a pensare e preoccuparmi che questa alta intolleranza abbia qualcosa di serio dietro,anche se non trovo riscontro su internet.
[#10]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
L'intolleranza all'80% le e' stata diagnosticata tramite un'analisi?
Le e' stato illustrata la dinamica delle intolleranze?
[#11]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Certo. Breath test.In che senso la dinamica?
Da quello che sa Dottoressa,mica puo celare altre malattie?Anche perchè ho fatto analisi del sangue e calcoproctina fecale(che mi dicono essere basilare nelle malattie intestinali)ed è uscita negativa.
[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Noi psicologi non abbiamo competenza sulle intolleranze e non posso dirle nulla.
Dovrebbe chiedere ad un medico, un allergologo o anche al suo medico curante.
A livello psicologico posso invece invitarla, prima di ipotizzare l'esistenza di "altre malattie" a informarsi sula dinamica delle intolleranze (manifestazioni/ durata) e si astenga dal consumare gli alimenti che contengono lattosio.
[#13]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
dal momento che il suo gastroenterologo le ha più volte parlato del nesso stress-sintomi gastrointestinali, non le ha anche detto di consultare uno psicoterapeuta?
Purtroppo spesso i medici latitano nel dare questa indicazione forse perchè la psicologia esula dalle competenze mediche, ma essa è l'ovvia conseguenza di una diagnosi di disturbo in cui la psiche riveste un ruolo rilevante o essenziale.

Infatti lei ha cercato un consulto on line, ma mi sembra illusorio ed eccessivo pensare che esso possa sostituire quello del professionista nel suo studio, non solo nel suo caso, ma nella maggioranza dei casi.

Non è detto che il fattore stressante sia forzatamente da ricercarsi nel periodo pre-laurea; molto spesso i disturbi iniziano entro uno o due mesi dal verificarsi dell'evento stressante che, tra l'altro, non è necessariamente un evento puntuale, può anche essere una condizione, uno stato.
Capisce bene, da queste indicazioni, che è necessario od opportuno, pur ovviamente prendendo atto e curando l'intolleranza al lattosio, consultare uno psicoterapeuta di persona.
Tenga anche presente che esistono Terapie brevi che le prenderebbero poco tempo e che la sola terapia medica nei casi di stress psicologico rischia di essere anche gravemente insufficiente.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
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