Piango sempre

buonasera, vi vorrei chiedere un consulto .
ho 35 anni e da 9 mesi circa ho perso la mia dolce mamma e da li piango tutti i giorni, con lei ho avuto un bel rapporto ho vissuto sempre con lei. ma la vita mi ha privato di mia madre aveva 66 anni ed è morta con un tumore al fegato. Ora vivo da sola in quella casa in cui ho vissuto con mia madre ogni oggetto mi fa ricordare di lei , mi fa male andare al cimitero e vedere mia madre li dentro a quella tomba. Ho un fratello che lavora al nord mi piacerebbe andare da lui ma lui nn vuole. Vorrei evadere vorrei cambiare la mia vita respirare aria nuova, vedere altra gente . Piango tutti i giorni mi dispero sto male perchè la rivorrei qui. Quando c'è mio fratello mi sento meglio.
Piango sempre infatti anche le mesturazioni si sono prolungate voi che pensate che debba fare per superare tutto ciò aiutatemi vi prego.
grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
9 mesi per il lutto della mamma non sono molti.
Specialmente per lei che ora vive sola e non ha potuto compensare la perdita dell'affetto e della compagnia.
Se lo riteresse vorrei consigliarle il ricorso ad uno psicoterapeuta. Dei colloqui con uno psicologo potrebbero aprire una valvola di sfogo in questa sua dolorosa solitudine e forse aiutarla a ricominciare una nuova vita. Penso che potrebbe esserle davvero d'aiuto.
Coraggio dunque!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
anche io come la Collega le suggerisco un supporto di tipo psicoterapico.
l'elaborazione del lutto è un processo lento, che varia in funzione delle risorse e del lutto subito...

L'essere ancora figlia ed il vivere ancora nella casa genitoriale, probabilmente le fa sentire ancor di più il distacco..

Ha un fidanzato, compagno, altre risorse affettive?

Cosa fa nella vita?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
gentili dottoresse vi ringrazio di avermi risposta avevo bisogno di un vostro parere, infatti avevo pensato anch'io ad un psicoterapeuta magari parlando mi sfogherei tutto il dolore che ho dentro. Il dolore è cosi forte che piango tutti i giorni cerco di non pensare a mia madre studiando oppure uscendo ma quando ritorno in casa e non la rivedo inizia il mio dolore di nuovo ogni cosa in casa ricorda lei.
Io sono single ma il mio sogno è trovarmi un compagno e di formarmi una famiglia , per ora esco con le mie cugine, vado da mia zia. studio lingue e traduzione all'università mi mancano solo 3 esami , per il resto quando ritorno dall'uni vado da mia zia dove ci sono le mie cugine. ma il problema è qu,i la casa, quando c'era mia madre era lei che mi aspettava ora non più . il problema del mio dolore è che ho affrontato la malattia di mia madre da sola e lei è morta su un ospedale e li c'ero io ,vederla in quel obitorio mi ha fatto male e quelle immagini non vanno piu via . Vorrei andare da mio fratello su dove lui lavora ma lui nn vuole . Mia madre mi ha dato tanto affetto e tanto amore e tanta protezione. Lo so che il tempo lenirà il dolore ma io ho bisogno di cambiare aria per un po ,vedere nuova gente e nuovi posti riprendere in mano la mia vita.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Se ha bisogno di cambiare aria perche' vorrebbe andare proprio da suo fratello che comunque rappresenta la sua famiglia e le ricorderebbe sua mamma?
Ha fatto mai un pensierino di cambiare casa?
Anche il suo frequentare le cugine e non amiche fa propendere per una una difficolta' a svincolarsi davvero dalla sua famiglia.
Forse il rapporto con la sua mamma e' stato troppo simbiotico e non le ha lasciato il modo di separarsi affettivamente ed emotivamente e soprattutto individuarsi come persona autonoma con un proprio desiderio di realizzare la propria vita.
La sua sofferenza inconsolabile potrebbe essere dovuta anche a questo. E su questo aspetto la invito davvero a lavorare in una psicoterapia.
I migliori saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Anche io, come la Collega la invito a riflettere su un'ulteriore scelta familiare, suo fratello rappresenta ancora il nucleo familiare...lei deve imparare a crescere ed a farcela da sola, nella vita e nell'amore