Attacco di panico
Gentile Dottore,
credo di scrivere nella sezione più adatta in quanto soffro da anni di una lieve forma di ansia. Dico lieve perché ne conosco le cause e cerco con tanta forza ottimismo e volontà di gestire questo problema.
Premetto di attraversare un periodo molto stressante, tra esami, lavoro, problemi con alcuni amici.. problemi quotidiani che però toccano più o meno la nostra sensibilità. In più anche una certa ansia legata ad un controllo di mia madre (tra l'altro ho scritto qui in passato) e che grazie al cielo è tutto superato, ma comprende bene quanta ansia si accumula. In questi giorni ho accusato un leggero mal di testa alle tempie e mal di denti. Poi però se mi viene un fastidio alla pancia per via dell'ovulazione il mal di testa passa, perché ora il mio pensiero è concentrato su un'altra cosa. Purtroppo funziona cosi, non devo vergognare a dirlo. Non ho mai particolari dolori, ma solo fastidi qua e là, che però nella mia mente si traducono in cose orribili (8 anni fa ho perso mio padre per un tumore ai polmoni con soli 7 mesi di vita).
Stamattina ho fatto colazione, cosa che non faccio tutti i gg ma mi sentivo affamata (ieri ho cenato alle 20). Dopo aver bevuto latte e due brioche ho iniziato a studiare ma ho sentito una sensazione di malessere, quasi come se fossi ovattata. nessun dolore da nessuna parte, non so ho nemmeno sentito il cuore battere troppo forte anche se mi sono spaventata. appunto per lo spavento ho avuto due conati di vomito a vuoto ovviamente e poi sono andata in bagno e mi sono "liberata", senza però ripeto avvertire NESSUN dolore. questa cosa mi ha fatto agitare perché mi sentivo debole e in preda al panico, e ora che lo scrivo, ricordando esattamente quel momento mi sento anche un po stupida. Il mio fidanzato è tornato a casa, mi ha misurato la pressione e avevo i battiti intorno a 90 e la pressione bassa nella norma e quella alta a 110. onestamente non ne capisco nulla di pressione. Ora mi sento bene. bene fuori, ma spaventata e triste dentro, perché ho solo 30 anni, perché non vorrei iniziare già da ora a pensare ai problemi di salute.Quando mi capita di sentirmi un po agitata mi controllo, respiro, faccio altro (anche solo una passeggiata) e tutto passa. Poi ci sono giorni in cui mi spavento (come oggi) e temo sia qualcosa al cuore o alla testa.
La ringrazio per avermi "ascoltata".
Confido in una sua risposta.
Arrivederla.
credo di scrivere nella sezione più adatta in quanto soffro da anni di una lieve forma di ansia. Dico lieve perché ne conosco le cause e cerco con tanta forza ottimismo e volontà di gestire questo problema.
Premetto di attraversare un periodo molto stressante, tra esami, lavoro, problemi con alcuni amici.. problemi quotidiani che però toccano più o meno la nostra sensibilità. In più anche una certa ansia legata ad un controllo di mia madre (tra l'altro ho scritto qui in passato) e che grazie al cielo è tutto superato, ma comprende bene quanta ansia si accumula. In questi giorni ho accusato un leggero mal di testa alle tempie e mal di denti. Poi però se mi viene un fastidio alla pancia per via dell'ovulazione il mal di testa passa, perché ora il mio pensiero è concentrato su un'altra cosa. Purtroppo funziona cosi, non devo vergognare a dirlo. Non ho mai particolari dolori, ma solo fastidi qua e là, che però nella mia mente si traducono in cose orribili (8 anni fa ho perso mio padre per un tumore ai polmoni con soli 7 mesi di vita).
Stamattina ho fatto colazione, cosa che non faccio tutti i gg ma mi sentivo affamata (ieri ho cenato alle 20). Dopo aver bevuto latte e due brioche ho iniziato a studiare ma ho sentito una sensazione di malessere, quasi come se fossi ovattata. nessun dolore da nessuna parte, non so ho nemmeno sentito il cuore battere troppo forte anche se mi sono spaventata. appunto per lo spavento ho avuto due conati di vomito a vuoto ovviamente e poi sono andata in bagno e mi sono "liberata", senza però ripeto avvertire NESSUN dolore. questa cosa mi ha fatto agitare perché mi sentivo debole e in preda al panico, e ora che lo scrivo, ricordando esattamente quel momento mi sento anche un po stupida. Il mio fidanzato è tornato a casa, mi ha misurato la pressione e avevo i battiti intorno a 90 e la pressione bassa nella norma e quella alta a 110. onestamente non ne capisco nulla di pressione. Ora mi sento bene. bene fuori, ma spaventata e triste dentro, perché ho solo 30 anni, perché non vorrei iniziare già da ora a pensare ai problemi di salute.Quando mi capita di sentirmi un po agitata mi controllo, respiro, faccio altro (anche solo una passeggiata) e tutto passa. Poi ci sono giorni in cui mi spavento (come oggi) e temo sia qualcosa al cuore o alla testa.
La ringrazio per avermi "ascoltata".
Confido in una sua risposta.
Arrivederla.
[#1]
Gentile utente,
da ciò che descrive non sembrerebbero essere attacchi di panico. Il panico si verifica in modo ingiustificato, quasi senza preavviso. Lei, da quanto scrive sembra presentare forme di ansia ipocondriaca. Prenda quanto le dico con le molle. La mia è solo un'indicazione, dato che on line non è serio effettuare diagnosi. Allo stesso tempo mi viene da suggerirle di recarsi da uno psicologo di persona. Spesso quando si verificano disturbi psicosomatici, le ragioni sottostanti i sintomi non sono "pensabili", appunto al di fuori della "coscienza", e quindi si riverberano sul soma.
Attraverso un consulto di persona forse la situazione potrà esserle più chiara.
Restiamo in ascolto
da ciò che descrive non sembrerebbero essere attacchi di panico. Il panico si verifica in modo ingiustificato, quasi senza preavviso. Lei, da quanto scrive sembra presentare forme di ansia ipocondriaca. Prenda quanto le dico con le molle. La mia è solo un'indicazione, dato che on line non è serio effettuare diagnosi. Allo stesso tempo mi viene da suggerirle di recarsi da uno psicologo di persona. Spesso quando si verificano disturbi psicosomatici, le ragioni sottostanti i sintomi non sono "pensabili", appunto al di fuori della "coscienza", e quindi si riverberano sul soma.
Attraverso un consulto di persona forse la situazione potrà esserle più chiara.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la tempestiva risposta. Si, panico e ansia non sono la stessa cosa e riconosco di essere ipocondriaca. ho parlato di panico perché questa mattina questa sensazione non me l'aspettavo, però riconosco la differenza.
In effetti sono già stata da uno psicologo, ma non le nascondo che abbiamo apporfondito di più l'elaborazione del lutto e non invece questa degli attacchi di panico o ansia che vengono solo in alcuni periodi e che non mi hanno mai portato a fare visite più o meno specialistiche. Mi spiego meglio. Ho una sorella gemella, stessa identica situazione ma a differenza mia lei ha fatto (quaando ha avuto dei sintomi che la spaventavano) visite di tutti i tipi e corse al pronto soccorso in cui la diagnosi era sempre la stessa (grazie al cielo).
Io ho meno paura di lei, però ci sono giorni come questi che mi spavento.
mi potrebbe spiegare questa affermazione, forse un po'tecnica?"Spesso quando si verificano disturbi psicosomatici, le ragioni sottostanti i sintomi non sono "pensabili", appunto al di fuori della "coscienza", e quindi si riverberano sul soma." Non credo di aver compreso bene cosa mi vuole dire. Mi scuso in anticipo.
La ringrazio ancora, dottore.
A presto
la ringrazio per la tempestiva risposta. Si, panico e ansia non sono la stessa cosa e riconosco di essere ipocondriaca. ho parlato di panico perché questa mattina questa sensazione non me l'aspettavo, però riconosco la differenza.
In effetti sono già stata da uno psicologo, ma non le nascondo che abbiamo apporfondito di più l'elaborazione del lutto e non invece questa degli attacchi di panico o ansia che vengono solo in alcuni periodi e che non mi hanno mai portato a fare visite più o meno specialistiche. Mi spiego meglio. Ho una sorella gemella, stessa identica situazione ma a differenza mia lei ha fatto (quaando ha avuto dei sintomi che la spaventavano) visite di tutti i tipi e corse al pronto soccorso in cui la diagnosi era sempre la stessa (grazie al cielo).
Io ho meno paura di lei, però ci sono giorni come questi che mi spavento.
mi potrebbe spiegare questa affermazione, forse un po'tecnica?"Spesso quando si verificano disturbi psicosomatici, le ragioni sottostanti i sintomi non sono "pensabili", appunto al di fuori della "coscienza", e quindi si riverberano sul soma." Non credo di aver compreso bene cosa mi vuole dire. Mi scuso in anticipo.
La ringrazio ancora, dottore.
A presto
[#3]
gentile utente troverà interessanti queste due letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la tempestiva risposta. Si, panico e ansia non sono la stessa cosa e riconosco di essere ipocondriaca. ho parlato di panico perché questa mattina questa sensazione non me l'aspettavo, però riconosco la differenza.
In effetti sono già stata da uno psicologo, ma non le nascondo che abbiamo apporfondito di più l'elaborazione del lutto e non invece questa degli attacchi di panico o ansia che vengono solo in alcuni periodi e che non mi hanno mai portato a fare visite più o meno specialistiche. Mi spiego meglio. Ho una sorella gemella, stessa identica situazione ma a differenza mia lei ha fatto (quaando ha avuto dei sintomi che la spaventavano) visite di tutti i tipi e corse al pronto soccorso in cui la diagnosi era sempre la stessa (grazie al cielo).
Io ho meno paura di lei, però ci sono giorni come questi che mi spavento.
mi potrebbe spiegare questa affermazione, forse un po'tecnica?"Spesso quando si verificano disturbi psicosomatici, le ragioni sottostanti i sintomi non sono "pensabili", appunto al di fuori della "coscienza", e quindi si riverberano sul soma." Non credo di aver compreso bene cosa mi vuole dire. Mi scuso in anticipo.
La ringrazio ancora, dottore.
A presto
la ringrazio per la tempestiva risposta. Si, panico e ansia non sono la stessa cosa e riconosco di essere ipocondriaca. ho parlato di panico perché questa mattina questa sensazione non me l'aspettavo, però riconosco la differenza.
In effetti sono già stata da uno psicologo, ma non le nascondo che abbiamo apporfondito di più l'elaborazione del lutto e non invece questa degli attacchi di panico o ansia che vengono solo in alcuni periodi e che non mi hanno mai portato a fare visite più o meno specialistiche. Mi spiego meglio. Ho una sorella gemella, stessa identica situazione ma a differenza mia lei ha fatto (quaando ha avuto dei sintomi che la spaventavano) visite di tutti i tipi e corse al pronto soccorso in cui la diagnosi era sempre la stessa (grazie al cielo).
Io ho meno paura di lei, però ci sono giorni come questi che mi spavento.
mi potrebbe spiegare questa affermazione, forse un po'tecnica?"Spesso quando si verificano disturbi psicosomatici, le ragioni sottostanti i sintomi non sono "pensabili", appunto al di fuori della "coscienza", e quindi si riverberano sul soma." Non credo di aver compreso bene cosa mi vuole dire. Mi scuso in anticipo.
La ringrazio ancora, dottore.
A presto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 30/10/2013.
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