Vedere il matrimonio come una trappola

Buongiorno,
sono una ragazza di origine straniera, vivo in Italia da moltissimo tempo. Ho conosciuto un ragazzo con il quale successivamente abbiamo costruito un legame veramente bello. E' da 4 anni che stiamo insieme e 8 mesi che conviviamo. Ho accettato di convivere con lui per dare una opportunità in più alla nostra storia. Ciò però mi pesa perché sono andata contro i miei principi sulla famiglia e il matrimonio. Io vorrei sposarmi e costruire un futuro più solido con lui ma al contrario egli pur dicendo che sono tutto nella sua vita ha paura di questo passo. Vede il matrimonio come una trappola anche se durante la convivenza ha potuto esperimentare la sua vita in copia che sembra tutto tranne che una trappola. Non so cosa fare perché solo l'idea di staccarmi da lui mi fa stare male in quanto penso che tutte le cose belle che abbiamo e possiamo avere non possono finire cosi. Cosa posso fare........
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

non condividere l'idea del matrimonio nel momento attuale non significa che debba necessariamente aver luogo una crisi di coppia.

Probabilmente il suo partner ha bisogno di tempo per metabolizzare questa decisione importante, dopo tutto la convivenza è un buon modo per sperimentare la condivisione di uno spazio comune.

Come nasce questo suo timore di perderlo?




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Del Signore.
Perdere il suo compagno può diventare un timore reale nel momento in cui il la richiesta delle nozze diventa un ultimatum. Se la questione assume la forma di "matrimonio o niente" il conflitto può radicalizzarsi, portando la coppia a rompersi.
E' solo una questione di principio o teme che il suo uomo non voglia legarsi a lei finché "morte non vi separi?"

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
So che i tempi per prendere una decisione o meno variano da persona a persona e attualmente lui non riesce a prenderlo. Questo comportamento mi sembra come se lui rifiutasse me anche se non è logico pensare questo vivendo un rapporto sereno. Sento di perderlo perché ho paura delle mie decisioni in quanto realizzo sempre di più di non riuscire ad attendere a lungo. Ho maturato la mia decisione da molto tempo e vedendo non arrivare la sua la situazione mi soffoca anche perché ripeto la convivenza non la vedo di buon occhio, mi sembra una prova di vestiti se si può definire così. Purtroppo ci sono poi le pressioni dei miei perché vedono la convivenza come una cosa assurda. Anche i suoi vedono la convivenza come contrario ad ogni buon principio sulla famiglia ma a differenza dei miei non si intromettono
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Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117
Gentile utente, lei scrive "Purtroppo ci sono poi le pressioni dei miei perché vedono la convivenza come una cosa assurda. "
Mi chiedo quanto lei stessa sia condizionata dal pensiero dei suoi genitori. Sposarsi non è la chiave di svolta nella vita, per crescere e diventare adulti.
Non ha mai pensato che la trappola che sente il suo compagno, sia appunto il non sentire che è lei a desiderare un matrimonio, ma che sono altri a volerlo per voi ?
Forse il suo compagno è solo più abile di lei, a stare sulle emozioni, a viverle e a non prendere decisioni frettolose.
Nel vostro caso, sarebbe indicata una consulenza di coppia presso uno specialista.




Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, da che paese viene ? può darsi che da parte dei suoi genitori l'atteggiamento che hanno sia un fatto culturale.. che il suo ragazzo ora si senta incalzato.. forse potreste darvi un tempo .. tipo.. ne parliamo fra sei sette mesi e continuar a vivere insieme e a conoscervi meglio..
De resto vede anche lei quanto siano in aumento le separazioni, quindi decisioni impulsive sono da scartare perchè conducono a volte a separazioni costose e dolorose.. Datevi tempo per conoscervi veramente e decidere col cuore e ma anche con la mente lucida.. che conosce le aspettative di ciascuno.
Restiamo in ascolto

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Gentili,
teoricamente i miei hanno avuto sempre un peso su di me però alla fine ho fatto quello che ritenevo giusto per me. Esempio, nessuno era d'accordo con la convivenza nemmeno io pero alla fine ho deciso per il si in quanto volevo dare una risposta ai suoi dubbi e ai miei su di noi. I dubbi ora dopo otto mesi si sono sciolti perché vivere insieme ha solo confermato l'idea dell'uno altro e non lo ha cambiata. A marzo di quest'anno ci siamo dati tempo fino a dicembre per poi decidere su cosa fare nel nostro futuro insieme. Adesso siamo a ottobre e alla domanda se è cambiato qualcosa dal punto di vista del matrimonio ha risposto che è sicuro di me al 95% ma sente il matrimonio un vincolo senza uscita. Entrambi siamo maturi abbastanza per tale scelta anche perché io provengo dall'Albania dove le ragazze maturano già prima ancora di essere donne poi ho anche 28 anni ora e lui 37. So per certo che il mio desiderio di fare il passo non è un capriccio e so anche che una separazione o divorzio è doloroso, ne vedo tanti nello studio legale dove lavoro, ho anche pensato se il mio desiderio dipendesse da ciò che dicono i miei ma ho concluso che loro spingono solo un desiderio che in me già ce e non lo fanno nascere
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

il matrimonio è semplicemente una convenzione sociale, ma non è detto che debba essere considerato necessariamente una conferma di stabilità nella coppia.

E' evidente che ci sono delle differenze culturali nel considerarlo una "priorità", ma visto che si fa in due dovrebbe essere una scelta accettata da entrambi e non come desiderio del singolo.

>>Ho maturato la mia decisione da molto tempo..<<
è il problema è che probabilmente lo ha fatto da sola.

Quale significato attribuisce al matrimonio? Cosa rappresenta per lei?





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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
A me sembra abbastanza evidente che vi trovate in disaccordo su un punto importante, su una di quelle cose definite valori.

Infatti la coppia dovrebbe, per funzionare al meglio e avere buone speranze di lunga vita, basarsi almeno su comunanza di valori e obiettivi.

Se voi vi trovate in disaccordo sull'idea del matrimonio, questo è un problema, perché per lei è il punto di arrivo della formazione di una coppia stabile e il punto d'inizio di una vita per sempre insieme, mentre per lui è una "trappola". Qualunque cosa significhi.

Tenendo anche conto che ci si può sposare in molti modi. Lo si può fare ad esempio in comunione o separazione dei beni. E ci si può sempre separare, se le cose non funzionano. L'idea di "trappola" potrebbe essere un modo per dire "non voglio impegnarmi più di tanto".

Secondo me la prima cosa che dovrebbe fare è stabilire quanto del suo attaccamento all'idea di matrimonio lei è disposta a cedere, attraverso un franco esame di coscienza. Se la risposta che si darà è "poco o nulla", e se anche dall'altra parte non ci fosse spazio per cedimenti, una crisi potrebbe essere difficilmente evitabile.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com