Depressione post intervento
Salve!
La mia fidanzata, di 25 anni, è stata operata il 01/09 ad una frattura acetabolare (con anestesia generale), ed ora è in piena riabilitazione: le hanno dato il carico venerdì 25/10 ed è quindi rientrata nella struttura riabilitativa, in cui dovrà rimanere altre 2 settimane.
La natura della mia domanda è però di carattere psicologico: da quando ha subito l'intervento è entrata in uno stato confusionale e di memoria precaria, di isolamento totale fino al punto di rottura del nostro fidanzamento (chiedendomi del tempo per riflettere dopo 6 anni circa di fidanzamento). Pensa continuamente agli errori fatti durante il fidanzamento, ai tanti "compromessi" accettati pur di andare avanti con la nostra storia. Parlandoci in questi ultimi giorni ho percepito del rancore, (oserei dire dell'odio), nei miei confronti. Finora sono riuscito a farla rientrare in se cercando di spingerla a prendere una decisione una volta rientrata nella vita di tutti i giorni, nella normalità e nella nostra vicinanza/intimità, ma il giovedì passato ha dato palese volontà di una pausa finchè non esce, compromettendo inoltre anche una ripresa futura del nostro rapporto (dicendogli se serve anche ricominciare da zero ma a detta sua non sa più cosa prova, nonostante si sono alternati nel periodo di degenza, giorni di vicinanza ed intimità fino al giorno prima della volontà di "pausa", a giorni di distacco).
Cosa potrei fare in merito? Quali condizionamenti riceve dal posto e dal personale in cui è ora? Dovrei rispettare la sua volontà di tenere le distanze oppure dovrei comunque essere presente?
La mia fidanzata, di 25 anni, è stata operata il 01/09 ad una frattura acetabolare (con anestesia generale), ed ora è in piena riabilitazione: le hanno dato il carico venerdì 25/10 ed è quindi rientrata nella struttura riabilitativa, in cui dovrà rimanere altre 2 settimane.
La natura della mia domanda è però di carattere psicologico: da quando ha subito l'intervento è entrata in uno stato confusionale e di memoria precaria, di isolamento totale fino al punto di rottura del nostro fidanzamento (chiedendomi del tempo per riflettere dopo 6 anni circa di fidanzamento). Pensa continuamente agli errori fatti durante il fidanzamento, ai tanti "compromessi" accettati pur di andare avanti con la nostra storia. Parlandoci in questi ultimi giorni ho percepito del rancore, (oserei dire dell'odio), nei miei confronti. Finora sono riuscito a farla rientrare in se cercando di spingerla a prendere una decisione una volta rientrata nella vita di tutti i giorni, nella normalità e nella nostra vicinanza/intimità, ma il giovedì passato ha dato palese volontà di una pausa finchè non esce, compromettendo inoltre anche una ripresa futura del nostro rapporto (dicendogli se serve anche ricominciare da zero ma a detta sua non sa più cosa prova, nonostante si sono alternati nel periodo di degenza, giorni di vicinanza ed intimità fino al giorno prima della volontà di "pausa", a giorni di distacco).
Cosa potrei fare in merito? Quali condizionamenti riceve dal posto e dal personale in cui è ora? Dovrei rispettare la sua volontà di tenere le distanze oppure dovrei comunque essere presente?
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Gentile Utente,m
Cosa fare non possono dirglielo gli psicologi...
Gli interventi, i " danni" al fisico, sono anche danni alla psiche e spesso obbligano a bilanci esistenziali.....non sempre dalla facile lettura.
Le malattie e soprattutto la sofferenza fisica spesso impedisce di occuparsi anche di quella psichica, quindi calma, serenità e risparmio di energie, serviranno alla sua ragazza per la convalescenza....
Nel mondo animale, quando un animale è ferito, si ritrae dall' ambiente e non si relaziona con nessuno, fino a quando non guarisce....
Rispetto questo suo momento, evidentemente la priorità è guarire, le sia accanto con discrezione, anche nel silenzio
Cosa fare non possono dirglielo gli psicologi...
Gli interventi, i " danni" al fisico, sono anche danni alla psiche e spesso obbligano a bilanci esistenziali.....non sempre dalla facile lettura.
Le malattie e soprattutto la sofferenza fisica spesso impedisce di occuparsi anche di quella psichica, quindi calma, serenità e risparmio di energie, serviranno alla sua ragazza per la convalescenza....
Nel mondo animale, quando un animale è ferito, si ritrae dall' ambiente e non si relaziona con nessuno, fino a quando non guarisce....
Rispetto questo suo momento, evidentemente la priorità è guarire, le sia accanto con discrezione, anche nel silenzio
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la dr.ssa Randone.
Le conseguenze di un intervento possono avere notevoli ripercussioni sul piano psicologico. Forse la sua fidanzata la vuole mettere alla prova, non crede di meritare il suo "amore", ha bisogno di riflettere, ecc. Queste sono solo ipotesi che possono non "calzare" con il caso specifico.
Come dice la mia collega le stia accanto senza alimentare conflitti che generano sprechi di energie di cui adesso la sua compagna ha assoluto bisogno.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto scrive la dr.ssa Randone.
Le conseguenze di un intervento possono avere notevoli ripercussioni sul piano psicologico. Forse la sua fidanzata la vuole mettere alla prova, non crede di meritare il suo "amore", ha bisogno di riflettere, ecc. Queste sono solo ipotesi che possono non "calzare" con il caso specifico.
Come dice la mia collega le stia accanto senza alimentare conflitti che generano sprechi di energie di cui adesso la sua compagna ha assoluto bisogno.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Mi associo ai Colleghi, la ragazza è sotto choc, una simile prova costringe a bilanci, riflessioni sul passato ,sul futuro , su cosa si vuole davvero, penso anch'io che un momento di pausa è necessario, le stia accanto con discrezione, gentilezza, senza invaderla.. deve guarire fisicamente e dal trauma.. è duro anche per lei lo so.. potrebbe alla fine essere una tappa maturativa per la coppia.
Provi anche a parlarne coi medici che l'hanno avuta in carico per avere preziose informazioni..
Provi anche a parlarne coi medici che l'hanno avuta in carico per avere preziose informazioni..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Gentile utente,
lei chiede " Cosa potrei fare in merito? Quali condizionamenti riceve dal posto e dal personale in cui è ora? Dovrei rispettare la sua volontà di tenere le distanze oppure dovrei comunque essere presente?"
Non è compito dello psicologo darle delle risposte ma aiutarla a trovare le sue.
Per tanto quello che potrebbe tornarle utile, qualora ne senta la necessità dovuta alla situazione dolorosa che immagino stia vivendo, non esiti a cercare un aiuto per se stesso.
lei chiede " Cosa potrei fare in merito? Quali condizionamenti riceve dal posto e dal personale in cui è ora? Dovrei rispettare la sua volontà di tenere le distanze oppure dovrei comunque essere presente?"
Non è compito dello psicologo darle delle risposte ma aiutarla a trovare le sue.
Per tanto quello che potrebbe tornarle utile, qualora ne senta la necessità dovuta alla situazione dolorosa che immagino stia vivendo, non esiti a cercare un aiuto per se stesso.
Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692
[#5]
Utente
E la situazione che le si è venuta a creare (per forza di cose) e il rancore che nutre nei miei confronti la portano anche a creare false "strade"? (come ad esempio il non sapere più cosa prova dopo 6 anni di fidanzamento o il dirmi di sentirsi attratta da un infermiere o ancora, il voler vedere questi 6 anni soltanto per le cose negative accadute).
Ho visto nel corso delle ultime settimane un comportamento altalenante, nella quale mi ha chiesto più volte una pausa ma, nel farle cambiare idea, sono sempre riuscito ad avvicinarmi e ad avvicinarla. Ma ora non è più così.
Dovrei dunque aspettare che passi questo momento e che esca da questa struttura per cercare di farle cambiare idea qualora me ne desse la possibilità? Dovrei infine essere taciturno per questo periodo di "pausa" o cercare di scuoterla in qualche modo?
Ho visto nel corso delle ultime settimane un comportamento altalenante, nella quale mi ha chiesto più volte una pausa ma, nel farle cambiare idea, sono sempre riuscito ad avvicinarmi e ad avvicinarla. Ma ora non è più così.
Dovrei dunque aspettare che passi questo momento e che esca da questa struttura per cercare di farle cambiare idea qualora me ne desse la possibilità? Dovrei infine essere taciturno per questo periodo di "pausa" o cercare di scuoterla in qualche modo?
[#6]
Carissimo utente, perchè parla di false "strade" ?
Sembra quasi che consideri la sua ragazza in balia di altri, come se non possa esprime un giudizio, o emozioni vere e sue.
Mi chiedo se il bisogno di pensare che le parole che la sua ex ragazza le dice non siano realmente sentite, sia più un bisogno suo, per proteggersi dal dolore della separazione e dovuto alla pausa che questa ragazza le ha richiesto.
Certo non deve essere stato semplice per lei sentirsi dire che si sente attratta da un infermiere, essere stato messo da parte e non poter neanche avere un dialogo costruttivo.
Sembra quasi che consideri la sua ragazza in balia di altri, come se non possa esprime un giudizio, o emozioni vere e sue.
Mi chiedo se il bisogno di pensare che le parole che la sua ex ragazza le dice non siano realmente sentite, sia più un bisogno suo, per proteggersi dal dolore della separazione e dovuto alla pausa che questa ragazza le ha richiesto.
Certo non deve essere stato semplice per lei sentirsi dire che si sente attratta da un infermiere, essere stato messo da parte e non poter neanche avere un dialogo costruttivo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 30/10/2013.
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