Confusione su argomento sessualità

Gentili dottori,
Qualche giorno fa guardando uno di quei programmi sulle manie e le ossessioni che vanno molto di questi tempi sono incappato in una puntata che trattando di parafilie le descriveva come gravi ed invalidanti disturbi della sfera sessuale.
Il problema è che ad un certo punto mi sono sentito coinvolto in una di queste descrizioni, e da quel momento mi sento molto confuso e turbato, perchè da ragazzetto (parlo di circa 9 o 10 anni fa) nell'intimità della doccia provavo diversi tipi di stimolazioni e manipolazioni per cercare piacere (come credo sia normale) ed una manciata di volte provai anche ad urinarmi addosso. Non ricordo perchè lo feci. Non ricordo se fu perchè vidi qualche immagine pornografica collegata a questo genere di pratica o per provare qualcosa di diverso ma di certo non lo feci per amore della scienza e con questo intendo dire che qualche genere di piacere devo averlo provato (anche perchè è successo più volte). La cosa restò legata a quel periodo della mia vita e mai mi è successodi riprovarci nè di voler mettere in atto certe pratiche con le compagne che ho avuto da lì in poi.
Prima di scrivere ho provato a documentarmi su internet ma questo mi ha ulteriormente preoccupato e confuso.
Da una parte ho letto di come le parafilie non siano percepite come dei problemi da chi ne è affetto e che possono pericolosamente restare latenti per esplodere nei momenti di stress, dall'altra (faccio riferimento ad un articolo in particolare scritto da un vs. collega che non so se posso nominare o citare esplicitamente) che durante la fase dello sviluppo e della definizione di sè stessi è comune avere pulsioni indefinite e stravaganti difficili da controllare che hanno la funzione di porre dei limiti e trasgredirne altri (ho parafrasato).
In questo momento la confusione mi ha messo alle strette perchè non so se mi sto preoccupando eccessivamente per qualcosa di normale o se sto minimizzando un grave problema che potrebbe palesarsi inaspettatamente.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Rispondere alle sue domande è complesso senza conoscere a fondo la sua psiche, vita emozionale e sessuale.

Il problema centrale delle parafilie è l' esclusività del piacere, Che è sempre di tipo autoerotico, compromettendo la vita relazionale ed il " piacere condiviso"

Ha una fidanzata?
Ha avuto esperienze sessuali appaganti ?

Le allego delle letture sull' argomento, ma una consulenza de visu sarebbe da valutare

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Concordo con quanto espresso dalla collega dott.a Randone.
Ma vorrei manifestare una curiosita'. Se la sua vita relazionale attuale e' soddisfacente e serena, se non ha avuto nei passati 10 anni questi impulsi parafilici che si collocano nell'adolescenz, come mai questo dubbio viene a tormentarla proprio ora?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

in genere quando si verificano questi tipi di preoccupazioni per esperienze vissute nell'adolescenza (periodo in cui è fisiologico cominciare a fare le proprie esperienze e sperimentazioni sia individualmente sia all'interno della coppia, per sperimentare che tutto funzioni bene e per capire che cosa può piacere, ecc...), dopo che per tanto tempo si è pensato a tutt'altro, il problema principale si può riferire ad un po' d'ansia.

E' infatti l'ansioso che tende ad attribuire molta importanza a ricordi ed eventi del genere e che in chi non è ansioso passerebbero del tutto inosservati e confinati nella sezione "adolescenza" come sperimentazioni, gioco, ecc e non come DUBBIO.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie dottoresse per le risposte, cercherò di rispondere con ordine e brevemente.
La mia vita relazionale al momento non c'è. Facendo un breve riassunto: prima ragazza a 16-17 anni, perdita verginità 18, varie storielle poco serie nell'anno - anno e mezzo successivo, poi un innamoramento ed un'infatuazione mai corrisposti che mi hanno rilegato ad un periodo di vuoto in cui l'attività masturbatoria era preponderante e adesso esco da una storia di un paio d'anni in cui i rapporti erano abbastanza frequenti e soddisfacenti e nella norma. Al momento sto cercando di rimettermi in carreggiata.
Rispondo insieme alle gentili d.sse Esposito e Pileci dicendo che questo dubbio è nato nel momento in cui ho guardato quel programma e ho letto delle descrizioni delle parafilie. D.ssa Pileci, capisco cosa intende quando parla di sperimentazione e gioco e so di persone che a quell'età hanno avuto delle "mezze" esperienze omosessuali e adesso hanno più ragazze di Magnum PI, altre che si sono masturbate nei campi attorno casa e che di certo non sono diventate esibizionisti ma nonostante questo leggere che l'eccitazione derivante dall'urinarsi addosso è collegata ad una specifica parafilia mi ha spinto a chiedermi se quanto da me messo in atto a quel tempo potesse "catalogarsi" nel gioco, nella sperimentazione. Diciamo che non avendo elementi di confronto non ho potuto trarre delle conclusioni che mi rassicurassero su quelle esperienze.

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

è chiaro ciò che dice, ma in genere è la persona ansiosa che, navigando in internet o leggendo un testo di psicopatologia, si lascia come "impressionare" da ciò che legge.

In effetti l'opportunità di potersi confrontare ha il grande vantaggio di normalizzare una situazione che magari può inquietarci.

Tenga presente che anche i requisiti per porre una diagnosi descrittiva si basano su statistiche che tuttavia è il professionista che valuta, ma nel momento in cui si debba formulare una diagnosi esplicativa di un problema, non possiamo certo affidarci a ciò che leggiamo in giro su internet. Le autodiagnosi poi portano a questi risultati...

Come ho già detto sopra, mi pare che la problematica sia di natura ansiosa. L'eccitazione sessuale che deve derivare sempre solo dalla visione di una donna, oppure dal toccarla, ecc... è un mito.
L'eccitazione sessuale può essere provocata da moltissimi fattori, non solo psicologici. In molte persone eterosessuali ad esempio può esserci eccitazione sessuale nella visione o nelle fantasie omosessuali.
Questo non desta preoccupazioni in chi non è ansioso, perchè non si pone alcun dubbio e perchè la fantasia resta confinata a ciò che è: una fantasia.

Per l'ansioso invece non è così semplice.
Quindi se non riesce ad essere sereno per ciò che ha letto, dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona, meglio se esperto in problematiche d'ansia.

Cordiali saluti,
[#6]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
D.ssa Pileci, non capisco bene cosa intende.
Forse mi sono spiegato male in quanto come ho scritto questa cosa è rimasta legata ad un breve periodo della mia vita e poi è svanita. Mai ho avuto la tentazione di chiedere ad una compagna, nemmeno durante un rapporto occasionale, di provare qualcosa di simile ed anzi, non trovo eccitante nemmeno immaginarlo.
Non capisco come questo si colleghi all'ansia.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La possibilita' di informazione tramite Internet e' strutturata come una sorta di catalogo che generalizza e semplifica i concetti e cio' talvolta li rende non chiari.
Le attivita' di esplorazione adolescenziali spaziano in molte direzioni ma non attecchiscono.
Le parafilie sono invece dei comportamenti invasivi, esclusivi ai fini della soddisfazione, obbligati per il soggetto che li attua.
Nessuna di queste condizioni le appartiene, qundi non crerso che valga la pena di stare a ricordare queste esplorazioni che comunque si sono autonomamente dissolte nel suo interess nel tempo.
[#8]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
"Le attivita' di esplorazione adolescenziali spaziano in molte direzioni ma non attecchiscono."

Suppongo che l'espressione "adolescenza età ingrata" debba la sua origine anche a questo!
Grazie per i Vostri interventi ed il servizio che offrite.
Buona notte
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Mi riferisco al fatto che tali esperienze, fantasie, ecc... sono frequenti in adolescenza e non si dà molto peso...
Coloro che danno peso a tali questioni sono in genere le persone ansiose, perchè il pensiero è "Se ho provato questo, è perchè sono così...".

Cordiali saluti,
[#10]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
D.ssa Pileci quello che scrive è molto rassicurante perché non credevo che tali esperienze, fatasie... come ha scritto Lei, fossero frequenti a quella età. In effetti molto del mio temore era legato alla convinzione che fossero estremamente infrequenti e per questo sintomo di qualcosa di sbagliato.
Grazie, cordiali slauti
[#11]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera dott.sse, sperando di non abusare della vostra disponibilità vorrei chiedere un chiarimento riguardo alle risposte date perchè ho paura di non aver colto un punto.
"Mi riferisco al fatto che tali esperienze, fantasie, ecc... sono frequenti in adolescenza e non si dà molto peso...".
In verità il mio intervento precedente voleva essere una domanda ma non mi sono espresso bene.
Basandomi sulle informazioni che ho raccolto da brevi letture e storie di amici so bene che la confusione che si vive durante la pubertà si trasforma spesso in sperimentazione ma ho sempre pensato che questo si riferisse ad uno spettro di esperienze definite e non a pratiche che, come ha scritto la d.ssa Esposito, spaziano in molte direzioni che, se ho capito bene, possono comprenderne anche alcune strane o particolari.
Grazie

[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi scusi ma non ho capito quale sia il chiarimento che chiede.
Mi dice un po' meglio ?
[#13]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Si, intendevo dire che non pensavo che tra le esperienze frequenti in adolescenza rientrassero anche cose di questo tipo ma solo quelle descritte nei molti articoli che si trovano su internet o di cui si sente parlare più spesso.
Ad esempio ho sempre letto che è normale che a quella età ci si masturbi in gruppo, si abbiano dei contatti di tipo omosessuale o che si provino stimolazioni alternative (su internet, talvolta da storie di amici e in effetti anche in alcuni film e romanzi) e di conseguenza ho sempre pensato che fossero quelli gli unici tipi di sperimentazione "consentiti" e che quello fatto da me superasse dei limiti oltre i quali invece non si parla più di scoperta, sperimentazione ma di patologia.
[#14]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Internet ha molti pregi, ma fra questi non si include la possibilita' di fare diagnosi.
Percio' non le consiglio di utilizzarlo a questo fine.
[#15]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Capisco cosa intende, credevo che più una cosa fosse "normale" e diffusa e più avrei trovato informazioni a riguardo.
Grazie, cordiali saluti
[#16]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Il concetto di "normale" e' un concetto statistico.
L'estrema diffusone delle informazioni tramite i siti Internet ha messo in circolazione molte curiosita' che erano sconociute ai piu' . E le curiosita' portano al desiderio di sperimentare, di ampliare le conoscenze. Questo accade in particolare nell'adolescenza quando il bisogno di "scoprire" e' strutturale e fisiologico
Saluti!