Ansia e malessere

parto dal presupposto che ultimamente ho molto usufruito del vs spazio on line.
premetto che dopo alcuni attacchi di tachicardia ho scoperto di soffrire di entrasistole e pause patologiche notturne,ma ho ormai maturato la certezza che i veri miei problemi sono nella testa e non nel cuore.
ho 34 anni, tre figlie femmine, un lavoro ben pagato e di rilievo, senza false modestie, sono una bella donna,di quelle che per strada fa girare la testa,e sono sposata con un imprenditore.
la vita perfetta,ma che per me è imperfetta.
mi sveglio benissimo la mattina, ma dopo 20 minuti sono nel caos.
ecco il maledetto senso di soffocamento, l'affanno ad ogni passo e degli attimi terribili in cui l'aria non entra piu', come un blocco, un tic che inceppa corpo ed anima.
leggo, e scopro che milioni di persone soffrono di questo disturbo, so che non si muore, ma per esperienza, so che non si vive nemmeno, si esiste, al massimo si soppravvive.
è un handicap di quelli brutti, perchè non hai una cura reale.
fino ad agosto io ero una donna normale, poi improvvisamente il primo attacco e da allora 2 mesi, 60 giorni sempre con me.
perdi tanto, perdi te stesso.
io non esco da sola con le mie figlie, perchè ho paura, non esco con le amiche perchè ho vergogna, vengo solo a lavoro, perchè a 4 metri c'è l'ospedale.
questa è una donna che sopravvive.
e' una lotta ad armi impari, perchè è una lotta con te stesso, e la gente intorno non capisce.
chi cammina per strada per andare a fare la spesa, fa una cosa normalissima, ed io invece provo invidia.
invidia per chi è padrone di se stesso e del proprio corpo, per chi è madre, moglie, amica e donna senza disagio.
provo invidia per chi accarezza il proprio figlio dicendo conta su di me, perchè attualmente io so di non essere quel nido sicuro che dovrei essere.
inizialmente, fai tutti gli esami, perchè quasi quasi scoprire di essere malato, di una malattia fisica, sembra un soliievo, ti dici non è la mia testa è il mio corpo, quindi non sono io l'aguzzino di me stesso!
dentro di te, invece sai che così non è.
mi chiedo e vi chiedo, ma dall'ansia si guarisce?
questo tunnel di dolore, insicurezza,paure,disagi ha una fine?
io cerco di forzarmi ad affrontare tutto.
ad affrontare la quotidianeità del disagio.
le sveglie all'alba,il lavoro 10 ore senza pausa, le bambie,la casa.
nonostante l'aiuto della famiglia io mi sento inadeguata sempre
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
...e' una lotta ad armi impari, perchè è una lotta con te stesso, e la gente intorno non capisce.
chi cammina per strada per andare a fare la spesa, fa una cosa normalissima, ed io invece provo invidia....

gentile ragazza forse è il momento di inserire nella sua vita la figura di un terapeuta che le darà il giusto aiuto per uscire da questa trappola psicologica, nel frattempo le consiglio queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3607-e-la-lotta-contro-l-ansia-che-crea-ansia.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2831-i-segreti-della-mente-non-ansiosa.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
leggero' sicuramnte quanto consigliato e soprattutto ho preso coscienza che forse è arrivato il momento di chiedere aiuto.
cosa che fino ad oggi ho rifiutato, ma che devo a me stessa e alla mia famiglia.
grazie di cuore
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
la consapevolezza della presenza di un problema e la scelta di chiedere aiuto è già un primo passo importante.
C'è un detto che così recita: ogni lungo viaggio comincia sempre con un piccolo passo
con il suo(..) ho preso coscienza che forse è arrivato il momento di chiedere aiuto.(..)
ha già fatto il primo.
saluti
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