Famiglia e depressione

Buongiorno. Sono una studentessa di 24anni e purtroppo abito ancora con i miei genitori. E dico purtroppo perchè la situazione è diventata insostenibile. La mia famiglia è composta così: io, mio padre, mia madre e mio fratello. Quest'ultimo è sempre stato una vera delusione, ha amalapena finito le medie ed è andato a lavorare giovanissimo (adesso ha 31 anni). Da sempre ha combinato mille casini, grandi bevute, droga (una volta è stato beccato dalla polizia) ecc. Circa 4 anni fa da un giorno all'altro è andato a vivere con una ragazza, che nessuno conosceva e ciò senza dare alcuna spiegazione o latro. Questa ragazza e forse stata da noi 2-3 volte in tutta la loro convivenza. Poi un anno fa è tornato a casa, senza spiegazioni, solo dicendo che si sono lasciati. Anche se secondo me lei l'ha lasciato, perche è una persona disordinata, caotica, egoista e drogata e poi proprio in quel periodo che è ritornato dalla mamma chioccia era in cassa integrazione. Io da subito ho espresso le mie perplessità a mia madre, ma lei ha insistito con il fatto che fosse cambiato ecc. Ma ovviamente così non è stato. E' rimasto la stessa persona di sempre disordinato, egoista, una sorta di parassita della famiglia che sfrutta le persone per i suoi scopi e nulla più. Ovviamente la droga non l'ha lasciata e si parla di cannabis, e anche questo l'ho detto molto chiaramente a mia madre, ma lei negava tutto insomma, negava levidente. Adesso dopo che ha impestato la casa di puzza di cannabis, anche perche sicuramente ha delle sue piantagioni da qualche parte finalmente mammina e papino hanno deciso di parlarli. E sono giunti alla conclusione che non sta facendo nulla di male. Ma adesso mi chiedo una cosa...perchè mai per tutta la vita mi hanno insegnato cosa sia giusto e cosa no, se adesso giustificano lui e il suo modo di vivere? Mi trovo realmente in difficolta, sono fortemente depressa e demotivata, non riesco a concentrarmi e non faccio altro che piangere. Vorrei tanto abbandonare questa famiglia che non sento più mia, ma dovrei trovare un lavoro e di questi tempi è tutt'alto che facile. Ho bisogno di aiuto per capire questa situazione. Perchè mio fratello è sempre sul piedistallo malgrado i casini che fa e io al minimo sbaglio me ne sento di tutti i colori? Aiutatemi perchè sono davvero depressa...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
pur comprendendo il suo dolore e la sua rabbia, non è facile leggere tra le righe di chi ha problemi con la droga.
Solitamente si tratta di personalità dipendenti, con svariate problematiche, non ultime affettivo/relazionali.

La sua autonomia personale, non deve obbligatoriamente passare dal denigrare suo fratello, immagino però che le dinamiche siano complesse ed invischiate.

Un terapeuta familiare potrebbe aiutarvi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

ma ha mai provato a parlare con i suoi genitori, facendo loro le domande che pone qui? In fin dei conti i genitori sono vivi e vegeti e può chiedere direttamente loro questi quesiti che la tormentano.

Suo fratello sfoga nella cannabis il proprio disagio. Lei dove lo sfoga?
Ha una valvola di sfogo?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con le preziose indicazioni dei colleghi.
Allo stesso tempo mi viene da rovesciare il suo quesito.
Perché è così importante per lei che i suoi genitori percepiscano suo fratello come lo vede lei? Perché ne ha così bisogno? Sembra quasi che cerchi un risarcimento.
Come scrive la dr.ssa Randone, forse non dovrebbe far dipendere la sua autonomia dalla presenza di suo fratello.
Forse sono stato un po' "duro" con lei ma credo che il nocciolo della questione stia nella necessità di prendere le distanze "emotive" da quanto ci ha descritto...
Ha mai pensato di rivolgersi di persona ad un collega?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Intanto vi ringrazio per le tempestive risposte e preciso che nessuno dei vostri commenti mi ha ferita, amo la verità e perciò mi fa piacere che abbiate risposto con sincerità. Ovviamente semplicemente da quello che ho scritto non si puo capire tutto il problema, come avete detto le dinamiche sono complesse. Varie volte ho provato a parlare con i miei geniori, ma ho sempre trovato un muro, un sacco di negazioni. Ho chiesto aiuto a una persona a me cara che conosce la situazione ancor meglio di me, di parlare con i miei, di capire cosa pensano, ma sembra che loro la situazione vada bene così com'è, dicono di non appoggiare le scelte di mio fratello, ma finisce li. Se dopo aver pulito cosa viene lui e mette tutto in disordine per loro va bene così, nessuno li dice niente e mammina mette in ordine. Ho parlato anche con mio fratello, dicendoli che dovrebbe pensare oltre che a se stesso anche alle persone che ha accanto, immedesimarsi nelle persone, ma lui crede che tutto li sia dovuto. Certo non so quali siano i traumi che lo accompagnano ma un'pò di buonsenso c'è l'hanno tutti. Non sapete quante volte ho provato a mettermi nei panni dei miei parenti, capire pechè le cose sono così. Ho partecipato alle costellazioni, e la cosa è anche stata utile, ma la mia comprensione dura fino un certo limite. Probabilmente i miei genitori sono così clementi in tutto con lui perchè è una persona problematica e più fragile di quello che sembra. Ma anch'io sono fragile ed emotiva e non mi vergogno a dirlo, ho sempre esternato i miei pensieri, i miei sentimenti in ogni situazione. Per quanto riguarda il rivolgermi ad uno specalista, credo che sarebbe un'esperienza estremamente utile e non solo per me, ma anche per la mia famiglia. L'unica cosa è che ora come ora non posso permettermi le parcelle di un vostro collega anche se molto volentieri andrei ad analizzare i miei problemi, traumi o quello che sono, per capirmi meglio e vivere meglio. E poi è vero, dovrei distaccarmi emotivamente da tutto ciò, ma è una cosa tutt'altro che semplice. So bene che piuttosto di rimuginare sulla mia situazione dovrei incanalare le mie energie e pensieri su altro, ma ripeto che non è affatto semplice. Forse dovrei sfogare il mio stress molto più frequentemente e in ciò la corsa mi è di grande aiuto ma purtroppo in questi giorni da noi c'è brutto tempo e forse anche per questo in questi giorni sono più pessimista del solito... Ma se avete altri consigli, opinioni o altro scrivete pure, mi piace sentire l'opinione altrui, anche se non avendo un quadro completo non potete essere più di tanto "precisi"... Grazie e buona serata
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
A mio avviso non le servono le nostre opinioni, ma il nostro possibile lavoro su di lei, sul suo vissuto, sulla sua famiglia e sul non detto.....per evitare che si trasformi in sintomi.

Si rivolga ad un nostro collega, saprà sicuramente darle una mano durante questa fase così complessa ed irrisolta