Ossessione per occasione perduta

Quando si dice vivere di rimpianti. E' quello che sta accadendo a me. Due mesi fa ho rifiutato una buona proposta di lavoro che avrebbe potuto cambiare la mia vita. Si trattava di un lavoro ben pagato e con prospettive di carriera. Ho rinunciato per motivi affettivi, per stare accanto alla persona che amo. Sarebbe stato molto difficile vivere insieme o vederci se avessi accettato la proposta di lavoro. Al momento ho deciso di impulso e sembrava tutto normale. Non appena sono passate alcune settimane ho cominciato a pensare quotidianamente alla rinuncia che ho fatto. Non c'e' giorno che non mi metta a fantasticare su come sarebbe potuta essere la mia vita grazie a quel lavoro ormai perso. Mi sento spesso triste e senza motivazione, con la consapevolezza che occasioni del genere non mi capiteranno piu'. Lo so che e' ingiusto ma provo anche disappunto e rabbia verso la mia ragazza, come se fosse la causa della mia rinuncia (in effetti lo e'). Come uscire da questa ossessione?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

la causa del suo stato di disagio non è la sua ragazza. Lei è una persona che ha fatto delle scelte e probabilmente in quel momento era la cosa migliore per lei.

Rimuginare su questa decisione non serve, e un'ossessione in quanto tale è solo un modo per contenere l'ansia o indirizzarla verso una modalità più "comprensibile".

Se avesse accettato la proposta di lavoro cosa sarebbe successo? Avrebbe avuto la stessa "ossessione" in merito alla sua ragazza?




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Ora, pensandoci a freddo, credo che sia successo tutto molto velocemente. Mi sono ritrovato con un'ottima proposta di lavoro da un lato e l'inizio di una convivenza con la mia ragazza dall'altro. Ho tirato avanti la situazione senza prendere una decisione in tempo debito e poi, alla fine, ho agito d'impulso. Questo causato dalla mia atavica incapacita' di pianificare le scelte.

Il mio rammarico sta anche nel fatto che, forse, avrei potuto trovare una soluzione "mediana", una sorta di compromesso che non avrebbe escluso l'una o l'altra opzione.

Per rispondere alla sua domanda, si', magari se avessi accettato la proposta di lavoro ora starei qui a chiedermi come sarebbe avendo fatto l'altra scelta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

ponderare una scelta è importante ed è utile prendersi il tempo necessario.
Il problema però non mi pare la scelta effettuata, quanto la Sua tendenza a rimuginare sopra, che potrebbe tradire un po' d'ansia.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Si' ma infatti il mio rimuginare e' dato proprio dal fatto che avrei potuto pensare meglio e piu' attentamente alla scelta da prendere.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Va bene, ma quali soluzioni ci sono ora?
Ci ha pensato? Ha provato a fare un elenco di tutte le possibili soluzioni e ad intercettare la migliore, alla luce della situazione attuale?
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Utente
Utente
L'unica soluzione e' trovare un altro lavoro che si possa conciliare con la vita di coppia. Sarebbe stato bello poter mediare prima tra le due opzioni...ma tornare indietro non si pio'. Piu' che altro vorrei capire come fare a disintossicare la mente dai pensieri ricorrenti sul "come sarebbe potuto essere". Perche' al momento sono pensieri quotidiani, assillanti che mi rendono molto triste.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In efetti due mesi mi pare un tempo notevole per avere ancora tali rimpianti e questo tempo (ma anche energie) potrebbe impegnarli nella ricerca di un altro lavoro.
Ha già provato ad organizzarsi per farlo?
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Utente
Utente
Si' mi sto organizzando e cerco attivamente. Il fatto e' che dentro di me penso sempre all'altra opportunita' che considerero' la migliore fino a quando non ne trovero' un'altra.