Mio figlio mena tutti
salve mio figlio ha 21 mesi ed è un bambino dal carattere forte e ribelle...tende a voler comandare..a fare tutto di testa sua...a imporsi...insomma è un bambino molto testardo... il problema grosso è che al nido mena i suoi compagni... se lo facesse per contendersi un gioco...lo potrei pure capire(anche se non lo giustifico)....ma spesso alza le mani senza motivo... tira i capelli a tutti...tira i giochi in faccia ai bimbi...alza le mani...io non so piu' che fare...è sempre stato cosi...sempre un po' manesco e prepotente...ma le educatrici al nido mi hanno detto che andava a periodi..c'erano periodi in cui era piu' tranquillo ed altri meno...ora mi dicono che lo vedono molto rabbioso...a casa la situazione non è cambiata...nulla è successo...da poter giustificare questo suo atteggiamento rabbioso... io e mio marito lo strilliamo... lo rimproveriamo..forse pure troppo...ogni tanto qualche schiaffetto sul pannolino glielo diamo...insomma cerchiamo di non permettergli di imporsi su di noi e gli altri...di non essere cosi ribelle..ma davvero non sappiamo piu' che fare...ogni tanto qualndo lo sgridiamo si mette a piangere...ma mi sembra piu' un pianto finto......altre volte invece sembra non reagire...ed anche al nido mi dicono che quando lo rimproverano lui o fa finta di niente o ride...e comunque passato un minuto dal rimprovero comincia come prima... in quest'ultimo periodo ha cominciato a svegliarsi di notte..piangendo disperatamente..come se facesse degli incubi...quindi credo che in questo periodo non si senta troppo tranquillo...!non so piu' che fare?forse siamo troppo rigidi? o forse lo siamo poco? forse il suo è un modo per attirare l'attenzione???e perchè pero' lo fa anche al nido?
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Gentile Utente,
potrebbe essere utile fare una consulenza psicologica famigliare. Bambini così piccoli risentono molto del clima all'interno della famiglia e il loro comportamento potrebbe essere semplicemente una reazione all'ambiente in cui si trovano.
potrebbe essere utile fare una consulenza psicologica famigliare. Bambini così piccoli risentono molto del clima all'interno della famiglia e il loro comportamento potrebbe essere semplicemente una reazione all'ambiente in cui si trovano.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
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G.le utente, da quanto lei descrive sembra che quanto faccia il suo bambino dipenda solo dal suo modo di esser: "è un bambino dal carattere forte e ribelle...tende a voler comandare..a fare tutto di testa sua...a imporsi...insomma è un bambino molto testardo". Ciò potrebbe essere verosimile ma, credo, che determinate reazioni e modi di fare possano dipendere anche dal tipo d'interazioni e di stimoli che gli vengono proposti nei diversi contesti in cui si relaziona con l'altro. Lei dice che al nido: "quando lo rimproverano lui o fa finta di niente o ride". Personalmente credo che il rimprovero con lui non sia funzionale. Inoltre, crede che "in questo periodo non si senta troppo tranquillo". Le domanderei come mai. E' possibile che stia vivendo un periodo di stress? Per un bambino così piccolo basta poco per sentirsi sotto pressione. Ciò che vorrei farle comprendere, in sostanza, è che, carattere a parte, ciò che fa il suo bambino potrebbe anche essere una "re-azione" all'ambiente e non solo un'"azione" autodeterminata.
In tal senso sarebbe importante approfondire le specifiche contingenze in cui si verificano i comportamenti osservabili del bimbo.
In tal senso sarebbe importante approfondire le specifiche contingenze in cui si verificano i comportamenti osservabili del bimbo.
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#3]
Utente
lui alza le mani quando si trova al nido con altri bambini...tira le palle in faccia ai bambini...tira i capelli...fortunatamente non morde...ma nel contesto familiare nulla è cambiato..non è successo nulla nè ci sono stati cambiamenti nel menage familiare..per questo non so spiegarmi...ultimamente si sveglia di notte come se facesse degli incubi per questo dico che non mi sembra tranquillo..ma per il resto è il bambino di sempre...questo carattere forte l'ha sempre avuto...ora diciamo che è ancora piu' accentuato...cosa devo fare?devo essere ancora piu' rigida? o al contrario devo prenderlo piu' con le buone?
[#4]
Gentile signora,
Mi associo alle risposte dei colleghi.
Un bambino al' età di suo figlio attraversa la fase detta " fase dei no" dell' affermazione di sè.
Leggendo però lo storico dei suoi consulti emerge un certo atteggiamento ansioso nei confronti della gravidanza, dopo parto e tutte le fasi della vita del bambino.
Forse un lavoro si di sè sarebbe utile evitando di medicalizzare il piccolo, anche perché veramente piccolo
Mi associo alle risposte dei colleghi.
Un bambino al' età di suo figlio attraversa la fase detta " fase dei no" dell' affermazione di sè.
Leggendo però lo storico dei suoi consulti emerge un certo atteggiamento ansioso nei confronti della gravidanza, dopo parto e tutte le fasi della vita del bambino.
Forse un lavoro si di sè sarebbe utile evitando di medicalizzare il piccolo, anche perché veramente piccolo
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Gentile Utente,
>>cosa devo fare?devo essere ancora piu' rigida? o al contrario devo prenderlo piu' con le buone?<<
senza una valutazione psicologica non possiamo suggerire il comportamento più opportuno che i genitori dovrebbero tenere. L'intervento famigliare potrebbe essere utile, così come consultare il pediatra del bambino o un Collega che si occupa dell'età evolutiva.
Se lei pensa di essere una madre particolarmente ansiosa, questo potrebbe influire in maniera significativa sul comportamento di suo figlio, proprio perché è molto piccolo.
>>cosa devo fare?devo essere ancora piu' rigida? o al contrario devo prenderlo piu' con le buone?<<
senza una valutazione psicologica non possiamo suggerire il comportamento più opportuno che i genitori dovrebbero tenere. L'intervento famigliare potrebbe essere utile, così come consultare il pediatra del bambino o un Collega che si occupa dell'età evolutiva.
Se lei pensa di essere una madre particolarmente ansiosa, questo potrebbe influire in maniera significativa sul comportamento di suo figlio, proprio perché è molto piccolo.
[#6]
Utente
si sicuramente sono un po' ansiosa...ma non credo di trasmetterla al mio bimbo... io forse l'ho descritto come un mostro...ma è anche un bambino molto aperto...va con tutti...è socievole...non è per niente mammone..ed io non sono la mamma chioccia..ho sempre fatto in modo di non avere con lui un rapporto di quelli simbiotici anzi al contrario... è sempre stato un po' prepotente...ma è andato molto a periodi... ci sono stati periodi in cui lo è stato molto meno ed altri (come adesso) in cui lo è di piu'.... ultimamente vedo che si impunta molto...dice no per tutto(classica fase del no)...fà capricci ed è lagnoso...io cerco di non assecondarlo nei suoi capricci...quando si butta per terra..scalcia..butta il ciuccio e si dispera...io addirittura rimango indifferente... quello che mi colpisce pero'...è un suo cambiamento..lui come ho detto prima è sempre stato molto socievole...andava con chiunque.. sorrideva a tutti e salutava tutti...ultimamente si sta chiudendo...le nonne che lui vede abitualmente adesso sembra non volerle piu'...nel senso che vuole stare in braccio a me ...se qualcuno che conosce si avvicina per fargli una carezza lui si stringe a me e volta il viso x scanzarsi... sembra essere diventato diffidente...e poi di notte credo faccia degli incubi..perchè piange disperato senza motivo...sulla base di questo cambiamento ho pensato di stargli piu' vicino...di coccolarlo di piu'...ma poi vengo a sapere che in questo momento sta menando a tutto spiano al nido...e allora mi chiedo cosa sta succedendo? le educatrici mi dicono che sembra essere rabbioso...io sinceramente sono dispiaciuta di questo e vorrei fare qualcosa...mi sembra forse esagerato portarlo da uno psicologo infantile... che dite?GRAZIE a tutti
[#7]
Gentile Utente,
>>si sicuramente sono un po' ansiosa...ma non credo di trasmetterla al mio bimbo<<
questo non può saperlo, perché è un processo inconsapevole e soprattutto dannoso al piccolo. L'ansia tra madre e bambino è qualcosa che sta nell'aria, nell'atmosfera delle relazione, talvolta può dare la sensazione di essere impalpabile, ma c'è ed è "inquinante".
>>le educatrici mi dicono che sembra essere rabbioso...io sinceramente sono dispiaciuta di questo e vorrei fare qualcosa...mi sembra forse esagerato portarlo da uno psicologo infantile... che dite?<<
non solo non è esagerato, ma auspicabile. Questa è un'età molto delicata in quanto il carattere di suo figlio si sta già formando e quello che è adesso pone le basi per quello che sarà in futuro. Minimizzare non le permette di visualizzare bene la situazione.
>>si sicuramente sono un po' ansiosa...ma non credo di trasmetterla al mio bimbo<<
questo non può saperlo, perché è un processo inconsapevole e soprattutto dannoso al piccolo. L'ansia tra madre e bambino è qualcosa che sta nell'aria, nell'atmosfera delle relazione, talvolta può dare la sensazione di essere impalpabile, ma c'è ed è "inquinante".
>>le educatrici mi dicono che sembra essere rabbioso...io sinceramente sono dispiaciuta di questo e vorrei fare qualcosa...mi sembra forse esagerato portarlo da uno psicologo infantile... che dite?<<
non solo non è esagerato, ma auspicabile. Questa è un'età molto delicata in quanto il carattere di suo figlio si sta già formando e quello che è adesso pone le basi per quello che sarà in futuro. Minimizzare non le permette di visualizzare bene la situazione.
[#11]
Gentile utente,
prima di tutto il bambino atraversa delle fasi in cui cerca di affermare il proprio carattere e può anche sembrare dispettoso, aggressivo, pepotente... non sono tutti uguali, ma non ha un significato per forza patologico ma semplicemente evolutivo.
Prima di colpevolizzare perché qualcosa in famiglia o nella mamma condiziona lo stato di benessere del bambino e prima di consultare uno psicologo, si cerchi un ottimo pediatra che possa consigliarla sulle normali tappe dello sviluppo del bambino e chieda aiuto nel valutare se si tratta d qualcosa che si discosta dalla norma e può assumere un carattere patologico.
Inoltre esistono anche dei temperamenti innati che si manifestano sin da piccoli, può darsi che suo ficlio mostri già alcuni aspetti del suo carattere che in questa fase sono espressi in maniera vivace e che può disturbare senza per questo essere patologico.
Dovrebbe insomma cercare di capire suo figlio, cercare di impore delle regole educative almeno in famiglia e intervenire quando qualcosa succede all'esterno della famiglia.
Ci faccia sapere
cordiali saluti
prima di tutto il bambino atraversa delle fasi in cui cerca di affermare il proprio carattere e può anche sembrare dispettoso, aggressivo, pepotente... non sono tutti uguali, ma non ha un significato per forza patologico ma semplicemente evolutivo.
Prima di colpevolizzare perché qualcosa in famiglia o nella mamma condiziona lo stato di benessere del bambino e prima di consultare uno psicologo, si cerchi un ottimo pediatra che possa consigliarla sulle normali tappe dello sviluppo del bambino e chieda aiuto nel valutare se si tratta d qualcosa che si discosta dalla norma e può assumere un carattere patologico.
Inoltre esistono anche dei temperamenti innati che si manifestano sin da piccoli, può darsi che suo ficlio mostri già alcuni aspetti del suo carattere che in questa fase sono espressi in maniera vivace e che può disturbare senza per questo essere patologico.
Dovrebbe insomma cercare di capire suo figlio, cercare di impore delle regole educative almeno in famiglia e intervenire quando qualcosa succede all'esterno della famiglia.
Ci faccia sapere
cordiali saluti
Massimo Lai, MD
[#12]
Utente
per quanto riguarda il temperamento innato ha ragione...lui da quando è nato ha sempre mostrato un carattere forte ...ora si è accentuato di piu'...sta attraversando la fase del no...perchè spesso me lo dice con fermezza... ma la cosa che mi preoccupa è che tutto è diventato un capriccio... piange e si lagna e dispera per qualsiasi cosa...a volte anche senza apparente motivo... ovviamente vuole fare tutto da solo... e guai se si interrompe qualcosa che si è prefissato di fare... quello che dico è che ha sempre avuto un certo caratterino...ma ultimamente è davvero ingestibile...!per quanto riguarda l'alzare le mani... ho scoperto che al nido manca la sua educatrice di riferimento...quella che piu' delle altre sa come prenderlo ...e al tempo stesso educarlo...probabilmente la mancanza di questa figura autorevole per lui...lo sta portando ad avere comportamenti aggressivi nei confronti degli altri(non lo sto giustigicando ma sto cercando di darmi una spiegazione) . Comunque parlando con le sue educatrici ci siamo ripromesse di rimproverarlo un po' di meno e di prenderlo piu' con le buone...spiegandogli con calma perchè una cosa si fa e non si fa...forse ultimamente si era creato un circolo vizioso...mio figlio irrequieto... capriccioso... ingestibile... rimproveri da parte mia di continuo...rimproveri al nido dalle educatrici...non vorrei avessimo esagerato..non so..!pero' ora chiedo a voi...lui continua a piangere ..a fare scene isteriche e tragedie per qualsiasi cosa...ed io in quei momenti cerco di ignorarlo...e di rimanere indifferente a questi capricci spesso immotivati (spero di fare bene::) ma per le cose piu' serie...tipo alzare le mani...tipo mettersi in situazioni di pericolo...cosa posso fare? se gli dico che non si fa con tono fermo e deciso... mi ascolta ma poi ricomincia.. non vorrei assillarlo e rimproverarlo su tutto..ma sulle cose piu' importanti vorrei dargli delle regole e correggerlo un po' (l'alzare le mani nei confronti dei bambini...)... altra domanda: possibile che in questa fase particolare i bambini possano avere incubi di notte...? ultimamente mio figlio si sveglia di notte disperatamente... io e mio marito ci alziamo andiamo nella sua stanza lo rassicuriamo e lui si riaddormenta.. poi puo' capitare che dopo qualche ora lo rifaccia... a volte succede che mio figlio si sveglia alle 6 di mattina e lo porto nel mio letto per dormire un'altra mezz'ora prima di andare al nido...bè pensavo che magari stando a contatto con me e mio marito non potesse avere incubi.. e invece a volte capita anche che pianga in quella mezz'oretta di sonno che fa nel nostro letto(succede pochissime volte..ma succede) ... vi ringrazio...spero di essermi spiegata!
[#13]
Utente
Dottor Lai..lei cosa mi consiglia di fare?come mi devo comportare...?è un continuo provocare...ad es gli dico di scendere da uno sgabello perchè c'è pericolo che cada e lui che fa?ci sale e mi guarda per provocare la mia reazione...che devo fare? se non gli dico nulla...c'è rischio che cada... se gli dico di scendere mi guarda e ride..e non lo fa...se lo metto direttamente io giu' poi lui subito risale sullo sgabello... anche per strada..ovviamente non mi vuole dare la mano...ma se io lo lascio libero di camminare da solo(perchè magari non c'è nessun pericolo) lui dopo un po' si rigira e torna indietro...o cambia direzione...o si ferma all'improvviso ..insomma fa di tutto per provocare la mia reazione...non so piu' come comportarmi...non so se devo essere ancora piu' ferma e decisa(cosa che già sono quando lo rimprovero) o invece esserlo meno...ma visto che in questo momento si gettano le basi per la formazione del carattere..non vorrei sbagliare..!
[#14]
Gentile signora,
credo si sia risposta da sola:
>>>educatrice di riferimento...
>>>quella che piu' delle altre sa come prenderlo ...e al tempo stesso educarlo...
>>>mancanza di questa figura autorevole per lui.
Vuol dire che se qualcuno sa come prenderlo e se lui ascolta questa persona, è capace di prestare attenzione e seguire le regole come gli altri.
Per il resto le cose che racconta sono abastanza normali per un bambino della sua età; quando la guarda in segno di sfida la sta proprio testando per vedere cosa le dice, per lui è un gioco, cosa ne capisce che le cose sono pericolose? lui deve conoscere il mondo, deve esplorarlo, deve conoscere le altre persone, imparare a interagirci etc e allo stesso tempo deve conoscere se stesso e i propri limiti. Deve capire come funzionano le cose e ci vuole tanta pazienza nell'insegnare loro a scoprire il mondo senza farsi male.
Questo non vuol dire che non sia faticoso per lei, ci vogliono gli occhi aperti e bisogna starci dietro altrimenti imparerà comunque a proprie spese.
A me sembra che sia più la sua ansia e la sua difficoltà a interagire con lui che la reale portata del comportamento del suo bambino, che sicuramente è vivace, ma cosa c'è di male?
Potrei sbagliarmi naturalmente senza vedere come avvengono le cose.
Comunque tutte le mamme chiedono consigli al proprio pediatra e ai medici in generale. Quando fa le visite di controllo chieda. Si confronti con gli altri genitori, con le altre mamme per vedere se veraente i comportamenti del suo bambino escono dall'ordinario, ma senza ascoltare i luoghi comuni o le bufale che raccontano certe mamme che fanno tutto facile; per questo l'ultima parola spetta al pediatra.
Cordiali saluti
credo si sia risposta da sola:
>>>educatrice di riferimento...
>>>quella che piu' delle altre sa come prenderlo ...e al tempo stesso educarlo...
>>>mancanza di questa figura autorevole per lui.
Vuol dire che se qualcuno sa come prenderlo e se lui ascolta questa persona, è capace di prestare attenzione e seguire le regole come gli altri.
Per il resto le cose che racconta sono abastanza normali per un bambino della sua età; quando la guarda in segno di sfida la sta proprio testando per vedere cosa le dice, per lui è un gioco, cosa ne capisce che le cose sono pericolose? lui deve conoscere il mondo, deve esplorarlo, deve conoscere le altre persone, imparare a interagirci etc e allo stesso tempo deve conoscere se stesso e i propri limiti. Deve capire come funzionano le cose e ci vuole tanta pazienza nell'insegnare loro a scoprire il mondo senza farsi male.
Questo non vuol dire che non sia faticoso per lei, ci vogliono gli occhi aperti e bisogna starci dietro altrimenti imparerà comunque a proprie spese.
A me sembra che sia più la sua ansia e la sua difficoltà a interagire con lui che la reale portata del comportamento del suo bambino, che sicuramente è vivace, ma cosa c'è di male?
Potrei sbagliarmi naturalmente senza vedere come avvengono le cose.
Comunque tutte le mamme chiedono consigli al proprio pediatra e ai medici in generale. Quando fa le visite di controllo chieda. Si confronti con gli altri genitori, con le altre mamme per vedere se veraente i comportamenti del suo bambino escono dall'ordinario, ma senza ascoltare i luoghi comuni o le bufale che raccontano certe mamme che fanno tutto facile; per questo l'ultima parola spetta al pediatra.
Cordiali saluti
[#15]
Utente
quella della figura di riferimento al nido è un'ipotesi che faccio io...visto che fino a 10 anni fa la sua educatrice mi aveva detto che si era calmato...ed ora che manca mi dicono che è manesco e poco gestibile...piu' che altro tira i capelli agli altri bambini...dà fastidio per prendersi i giochi...tira le palle in faccia ai bimbi...io non sono in ansia...dico solo che non amo i bambini prepotenti e mio figlio lo è... comunque la ringrazio perchè lei mi ha un po' rassicurato... !mi chiedo perchè oltre a questa fase di capricci...sfide... provocazioni...lagne senza motivo...di notte abbia questi continui risvegli...possibile siano incubi?
[#16]
Gentile Utente,
la figura di riferimento di suo figlio come "educatrice" è lei e non può essere sostituita con qualcun'altro. Se trova difficoltà nel fare questo e ha la sensazione che la situazione le stia sfuggendo di mano, credo sia opportuno che lei si rivolga ad un Collega (proprio per le motivazioni che abbiamo sopra esplicitato).
Questo non solo per valutare un'eventuale intervento, ma per comprendere quanto possano effettivamente essere disfunzionali i comportamenti di suo figlio.
On-line non possiamo suggerire comportamenti o stili educativi da mettere in atto, così come non si può fare una valutazione approfondita del sistema famigliare in cui il bambino vive.
la figura di riferimento di suo figlio come "educatrice" è lei e non può essere sostituita con qualcun'altro. Se trova difficoltà nel fare questo e ha la sensazione che la situazione le stia sfuggendo di mano, credo sia opportuno che lei si rivolga ad un Collega (proprio per le motivazioni che abbiamo sopra esplicitato).
Questo non solo per valutare un'eventuale intervento, ma per comprendere quanto possano effettivamente essere disfunzionali i comportamenti di suo figlio.
On-line non possiamo suggerire comportamenti o stili educativi da mettere in atto, così come non si può fare una valutazione approfondita del sistema famigliare in cui il bambino vive.
[#17]
Utente
ma lo so che l'educatrice in primis devo essere io...ma io stavo facendo un'ipotesi...visto che al nido sta alzando le mani sugli altri bimbi...e visto che coincide con l'assenza della sua educatrice di riferimento..ho pensato che lei piu' delle altre educatrici..sappia come prenderlo...e gestirlo...! io chiedo solo a voi se in un periodo particolare come questo... in cui dice no a tutto...in cui fa capricci e lagne per qualsiasi cosa...in cui fa le cose per provocare le reazioni negli altri...in cui è vivacissimo...testardo e ribelle... bisogna essere piu' rigidi del solito o forse essere eccessivamente rigidi puo' causare piu' danni?oggi ad es stavamo per strada e lui voleva camminare da solo come al solito senza darci la mano...fino a che abbiamo potuto l'abbiamo lasciato libero di camminare...ma poi siamo arrivati in un punto piu' pericoloso in cui era necessario ci desse la mano e lui ovviamente non voleva...gli abbiamo spiegato che o ci dava la mano per camminare o lo mettevamo nel passeggino...ma lui niente...si ribellava..insomma ad un certo punto mio marito l'ha sgridato con tono molto fermo e deciso...piu' del solito...e lui da quel momento ha obbedito...allora mi chiedo se dobbiamo proseguire in questa direzione... o sbagliamo?ovvio che voi potete darmi solo consigli sulla base di quello che vi dico...
[#18]
Gentile Utente,
>>bisogna essere piu' rigidi del solito o forse essere eccessivamente rigidi puo' causare piu' danni?<<
a questa domanda, come le è stato risposto in altre repliche, non possiamo rispondere ne dare suggerimenti su come comportarsi.
Le persone ansiose tendono a ricercare numerosi consigli proprio per alleviare il loro stato d'ansia fatto di dubbi, incertezze, tensioni ecc.
Se lei vuole veramente comprendere e iniziare far chiarezza su questa situazione, dovrebbe a mio avviso rivolgersi ad un Collega di persona, come peraltro le è stato suggerito poco sopra.
>>bisogna essere piu' rigidi del solito o forse essere eccessivamente rigidi puo' causare piu' danni?<<
a questa domanda, come le è stato risposto in altre repliche, non possiamo rispondere ne dare suggerimenti su come comportarsi.
Le persone ansiose tendono a ricercare numerosi consigli proprio per alleviare il loro stato d'ansia fatto di dubbi, incertezze, tensioni ecc.
Se lei vuole veramente comprendere e iniziare far chiarezza su questa situazione, dovrebbe a mio avviso rivolgersi ad un Collega di persona, come peraltro le è stato suggerito poco sopra.
[#19]
Se lei riconosce di essere una persona ansiosa - e a giudicare dalle molte richieste di consulto che ha posto qui lo si potrebbe intuire - è probabile che a un temperamento naturalmente vivace di suo figlio stia facendo da sponda una sua (vostra? Il padre dov'è, e cosa dice?) mancanza di capacità di porre limiti. Pur nel rispetto dell'età del piccolo e del suo diritto d'imparare a opporsi alle imposizioni (l'età dei "no", com'è già stato fatto presente dalla collega).
Perciò mi permetto di dissentire con il Dottor Lai: l'ultima parola non è solo o necessariamente del pediatra. Il pediatra può certamente dirle come stanno le cose per quanto riguarda il bambino, ma potrebbe non disporre degli strumenti necessari per diagnosticare una difficoltà di genitorialità o di relazione. Perciò rivolgetevi pure al pediatra, ma poi ritengo che dovreste chiedere per voi un consulto a un collega psicologo, magari a orientamento sistemico-relazionale o strategico.
In questi casi si riesce molto spesso a risolvere il problema insegnando ai genitori come gestire il bambino esuberante, senza far vedere direttamente lui dallo psicologo.
Perciò mi permetto di dissentire con il Dottor Lai: l'ultima parola non è solo o necessariamente del pediatra. Il pediatra può certamente dirle come stanno le cose per quanto riguarda il bambino, ma potrebbe non disporre degli strumenti necessari per diagnosticare una difficoltà di genitorialità o di relazione. Perciò rivolgetevi pure al pediatra, ma poi ritengo che dovreste chiedere per voi un consulto a un collega psicologo, magari a orientamento sistemico-relazionale o strategico.
In questi casi si riesce molto spesso a risolvere il problema insegnando ai genitori come gestire il bambino esuberante, senza far vedere direttamente lui dallo psicologo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 4.3k visite dal 24/10/2013.
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