Consiglio su un rapporto di coppia difficile

Buonasera, ho bisogno un consulto medico riguardo la mia storia,iniziò con una breve premessa su me stessa.
Sono una ragazza di 24 anni con un vissuto abbastanza impegnativo,
ed anche un presente abbastanza difficile, da due anni sono orfana di padre, ho dovuto rinunciare agli studi e vivo da sola.. Ho seguito il mio defunto padre per 5 anni in una brutta malattia.. Adesso sto incominciando a vivere, da un anno ho conosciuto un ragazzo, di 35 anni anche lui orfano di genitori, ma con un carattere molto introverso e con diversi rimorsi versioni suoi cari, ha un carattere molto chiuso, è molto impulsivo, ha anche problemi di disfunzione erettile, io fin dall'inizio sono andata incontro alla sua situazione appoggiandolo e cercando di farlo stre bene! Lui poco a poco si è aperto ma non totalmente è ancora molto individualista su certe cose, non è un tipo molto comunicativo non riesce ad esprimere i suoi sentimenti, molto ermetico!
Un paio di settimane fa ho chiesto a lui se mi voleva bene, lui mi ha risposto di si a che io gli ho detto: mi vuoi bene o mi ami? Lui nn ha risposto subito dopo mi ha detto che non Riesce a capire se il sentimento che prova è amore! Io mi sono messa a piangere, sono rimasta molto mortificata dalla sua risposta, dopo un anno che gli sto dietro a 360 gradi sotto tutti gli aspetti! Da quel giorno lo guardo diversamente.. Ed ho diversi dubbi che mi sovrastano, penso se lui sia la mia vera felicità, o se sia la persona giusta per me! Forse le attenzioni e la premura che o riservo a lui dovrei averle io, sentirmi protetta ed amata! Con lui non sempre mi sento così! È molto difficile spiegare tutto in poche righe! Ringrazio vivamente per le future risposte!
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

si direbbe che il Suo ragazzo abbia qualche faccenda personale da risolvere e che questo ostacoli in qualche modo il rapporto tra voi.

Anche Lei sembra avere qualche incertezza riguardo al vostro rapporto, perché non si sente ricambiata come vorrebbe.

Fare chiarezza dentro se stessi è il primo essenziale passo per arrivare a vivere un rapporto sereno, perciò credo che sia opportuno per entrambi riflettere e chiarire i rispettivi dubbi, anche parlandone tra di voi.

Eventualmente potete consultare uno/a psicologo/a per individuare gli aspetti più salienti da chiarire.




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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
immagino la sua solitudine e dolore dell'anima, sentirsi dire quelle parole, non deve essere stato affatto semplice.

La disfunzione erettile, oltre ai lutti subiti, potrebbe averlo reso immune al coinvolgimento, spaventato di poter soffrire ancora per una possibile perdita.

L'amore spaventa, rende deboli, vulnerabili, fragili...

Gli dia tempo, senza pressioni o richieste, forse con amore, pazienza e dolcezza potreste superare questo momento insieme.

Le allego un canale salute sul d.e e sulle sue cure e qualche lettura.




https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
Si puo' dedurre da quanto ci scrive che a "tirare" il vostro rapporto sia solo la sua volonta' mentre il ragazzo sembra piu' inerte.
Ha anche lei tale sensazione in alcuni momenti?
Si ponga tale questione perche' se fosse cosi' sarebbe una sensazione da non sottovalutare. Non tutte le persone hanno lo stesso livello di affettivita' ed una differenza significativa in una coppia puo' essere l'anticamera di incomprensioni sgradevoli, anche in costanza di sentimenti da ambo le parti.
Spero di averle fornito una chiave di lettura utile.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

a me sorprende il tuo ruolo nella coppia: "...dopo un anno che gli sto dietro a 360 gradi sotto tutti gli aspetti! ..." e anche "...io fin dall'inizio sono andata incontro alla sua situazione appoggiandolo e cercando di farlo stre bene! ..."
Nelle dinamiche interpersonali capita spesso che colui che rincorre l'altro rimanga intrappolato in questa modalità e tra l'altro il partner viene messo in fuga...
Come sostiene anche la Collega dott. Esposito, pare sia Lei soprattutto a mandare avanti la storia; il Suo compagno sembra impegnarsi meno. Non sappiamo per quale ragione, ma ciò che conta qui adesso è se per Lei va bene così oppure se da una storia d'amore vuole altro.
Mi domando anche quanto sia collegato tutto ciò con l'accudimento che ha rivolto al papà: dov'è la mamma? Ha fratelli?
Più che ccamminare al fianco del Suo compagno per conoscervi e costruire, sembra che Lei lo stia accudendo...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Buongiorno, e grazie per le tempestive risposte!
Dott.ssa Pileci il mio ragazzo, è una persona che come lo definisco
Io ha l'emotività di un bradipo, essendo molto introverso non riesce ad esprimere facilmente ciò che pensa,
In più detto da lui è la prima volta che lui ha una storia, in cui lui fa e dice certe cose, come ad esempio cucinare x la propria ragazza, dormirei insieme x un weekend, raccontare episodi di quando lui era piccolo, parlare dei suoi genitori defunti! Per il tipo che è
Ha fatto miracoli in un anno, con questo non voglio sembrare una tata con il bimbo, sono una ragazza a cui piace aiutare se è possibile, a far star bene gli altri, sono generosa ed altruista con familiari ed amiche! Io só per certo che lui tiene a me! Solo che forse come ha detto la Dott.ssa Randone lui ha bisogno di tempo! Vorrei capire se c'è un modo per aiutare lui a progredire, ma anche il nostro rapporto! Io ogni tanto mi lascio trasportare dallo sconforto e dai dubbi! Però ci tengo a lui!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

non c'è nulla di male ad essere una persona generosa e altruista.
Qui però stiamo dicendo altro: stiamo guardando una situazione in cui c'è un ragazzo, o meglio un uomo, che magari non è tanto abituato a fare delle cose perchè in passato non le ha mai fatte (come mai a 35 anni non ha avuto storie significative e importanti?), ma è possibile che, pur con l'emotività di un bradipo, non riesca ad emozionarsi e scaldarsi con la propria ragazza? E che non riesca a darti ciò che ti serve? ("Forse le attenzioni e la premura che o riservo a lui dovrei averle io, sentirmi protetta ed amata!")
Dopo un anno non lo fa? E quanto pensi di dover aspettare? E che cosa pensi di dover fare, più di ciò che già stai facendo, per ottenere tutto ciò?

Non so se è anche la tua storia di vita, ma in genere tutto ciò è tipico di chi ha una bassa autostima: chi si vuole bene, queste cose le chiede e le ottiene, non rincorre l'altro con l'obiettivo di farsi amare in qualche maniera...

Soprattutto non è il tuo compito quello di "aiutarlo a progredire": in altre parole stai dicendo che così com'è lui non ti va bene, ma lo vuoi cambiare. Perchè? E soprattutto, se lo vuoi cambiare, che cosa ti tiene vicino a lui?
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Utente
Utente
Dott.ssa Pileci non le nascondo che tutte le domande che lei ha scritto
Le penso anche io..! Per lei sarebbe opportuno parlarne con lui? Qual'è il modo migliore per spiegare la situazione?
Devo porre l'argomento chiedendo a lui il motivo di questo modo di comportarsi ? Tengo a dirle che io ho autostima di me stessa, non è un rincorrere il suo sentimento, credo che non si possa imporre d'amare, mi è sembrato carino visto il tipo di carattere dare del tempo, però come tutto credo che prima o poi si debba arrivare a un punto, e prendere una decisione, in passato per situazioni e discordie create dalla famiglia del mio ragazzo, io non volevo più continuare, lui ha detto che io sono l'unica persona che lo fa stare bene, e ci tiene molto a me! Lei potrebbe anche dirmi solo parole e pochi fatti!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Io credo sia una questione tua, che devi vedere e risolvere tu.
Che cosa vuoi da una storia?
Che cosa ti aspetti dal partner?
Come vuoi essere trattata?

Da una parte ci sono coppie che colludono: tu sei molto propensa ad aiutare e ad andare incontro, e lui sembra predisposto a farsi inseguire e accontentare. Se così fosse, cioè se lui fosse un uomo che funziona in questa maniera, per te andrebbe bene lo stesso?
Saresti disposta ad andare avanti nella relazione con lui accettando tutto ciò o preferiresti essere trattata in altro modo?

E' anche vero che gli uomini sono molto abili con alcune donne a fare in modo che accadano determinate cose e a tenerle in alcune situazioni da cui traggono vantaggio solo loro: valuta se vale la pena continuare in una relazione che pare sia cominciata già in maniera difficile. Un conto è affrontare insieme una difficoltà quando la coppia è già collaudata, un altro discorso è partire da subito in mezzo a mille difficoltà e non capirsi anche sulle cose più scontate (es vicinanza protettiva che tu vorresti da lui...).

Saluti,
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