Gelosia per i nuovi arrivi
un po' di gelosia per i fratellini che nasceranno è una dinamica attesa, invece mi sembra di comprendere che in questo caso non è tanto l'evento gravidanza ad innescare questi capricci, quanto una modalità relazionale che si è innescata tra lei e la bambina. Mi riferisco in particolare al consulto di marzo.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
se non può prenderla in braccio, può farla sdraiare accanto a Lei nel letto.
E quando Le da gli schiaffi sulla pancia Le va fatto notare che non è un gesto bello e chiederle se è gelosa, se è arrabbiata, etc etc.
Va educata anche in questi comportamenti.
Cioè va bene comprendere, ma bisogna anche punire se il comportamento è inappropriato.
Anche perchè oggi gli schiaffetti sono alla pancia di mamma, ma domani potrebbero essere ancora verso mamma, ma anche verso i fratellini.
In che modo reagite quando fa i capricci?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
alle indicazioni dei colleghi, le suggerirei di " educare"la bambina non soltanto a tenere comportamenti consoni e non aggressivi, ma va " educata alla verbalizzazione" delle emozioni, disagi, paure, angosce....per evitare che possa agirle con il comportamento
La gelosia è normale e conseguenziale, appartiene alle dinamiche familiari, quando la famiglia da tre si allarga è normale che gli equilibri e l' affettività vada ripartita e rivisitata....
Eviti di allarmarsi e soprattutto di sentirsi in colpa, i bambini sono bravissimi a farci sentire in colpa, soprattutto a noi mamme, non si faccia manipolare.....
I bambini per crescere bene hanno bisogno di " radici ed ali".....un pò di rigore non fa mai male.
Auguri per i piccoli che nasceranno e se desidera, ci tenga informati
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
come Le era già stato detto nei consulti precedenti, è Lei che deve prendere in mano la situazione (nonostante la comprensibile stanchezza) e rafforzare nella bimba quei comportamenti desiderati ed adeguati e scoraggiando quei comportamenti che sono inaccettabili.
E' giusto che la bimba senta sempre il Suo affetto, ma è altrettanto giusto non rafforzare (e quindi non dare particolarmente peso) a quei comportamenti che sono tentativi di seduzione per portarLa a fare ciò che vuole la piccola.
E' anche corretto domandare alla bimba che cosa sente ed aiutarla a modulare meglio le Sue emozioni, che sono sempre legittime.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
per prima cosa deve abituarsi all'idea che la bimba sarà gelosa dei fratellini e che per lei sarà inevitabilmente uno stress; questo non significa che sarà un momento traumatico o brutto, tutt'altro.
La coivolga quando nasceranno i fratellini, questo può apparire alla bimba come un gioco divertente in cui il suo ruolo è quello della sorella maggiore.
Ma stia serena, perchè le Sue paure (di non essere sufficientemente adeguata con la situazione a con Sua figlia) La portano fuori strada.
Va bene anche andare dai Suoi genitori; ha bisogno di aiuto per l'arrivo degli altri tre figli e la bimba si abituerà.
Cordiali saluti,
tenga anche presente che già l'allevamento di due gemelli è estremamente impegnativo e che per esso la mamma ha in genere bisogno dell' aiuto di familiari o altre persone.
Lei aspetta tre bambini, ha una bambina ancora in tenera età e un marito assente per quasi l'intera giornata; le consiglio di preventivare per tempo la necessità di provvedersi di aiuti per la gestione delle incombenze che si troverà ad affrontare a breve, forse anche in gravidanza. Ciò la renderà anche meno ansiosa e preoccupata.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
ci sono due ordini diversi di risposta.
Il primo è biologico. Il cucciolo dell'uomo ha bisogno di molto tempo per essere svezzato, separato dalla madre, e prima di raggiungere l'autonomia passa diverso tempo. Ma questa è biologia e c'è da rispettare i tempi dettati dalla natura. In sintesi, il cucciolo dell'uomo richiede di molte attenzioni per sopravvivere.
Il secondo è emotivo. Delle volte troppe attenzioni generano invece dipendenza. Putroppo non esiste la formula magica per stabilire quanto un qualcosa soddisfi le necessità biologiche di cui sopra, e quanto eccede le necessità emotive. Poi la cosa si complica nel momento le necessità emotive non sono solo quel del cucciolo, ma sono anche quelle della madre.
Ora da una parte Lei chiede forse l'impossibile.
*Come faccio a spiegare la teoria della relatività alla mia bambina di 3 anni?*
La risposta più probabile è che forse non è possibile.
E, forse, deve accettare che:
- la sua bambina faccia i capricci
- non capisce bene cosa stia succedento
- non ha, molto probabilmente, la capacità e la struttura mentale per capire cosa stia succedendo
- è una bambina di 3 anni, e non una piccola adulta
- probabilmente è una bambina di 3 anni, più intelligente della media dei coetanei, ma sempre una bambina di 3 anni resta
- alcuni esseri umani hanno paura del cambiamento e si arrabbiano quando le cose cambiano, e, soprattutto, lo manifestano in proporzione al loro grado di sviluppo mentale, emotivo e fisico
Sua figlia ha capito che il disagio aumenta all'aumentare delle proporzioni della pancia.
[Ora mi consenta una metafora infantile, o meglio come potrebbe essere vista la situazione dagli occhi della piccola.
Attenzione. Ribadisco. Alcune cose stanno come stanno e ci si può solo adeguare. Non si ha la piena responsabilità]
Anche Lei, mamma, l'ha capito che all'aumentare della pancia aumentano i disagi, e *corre* da mamma e papà [nonni della bimba].
La piccola, fa la stessa cosa: disagio e corsa verso mamma e papà, solo che [per forza di cose, non per volontà], ora, non trova nessuno, ma anzi la respingono e la indirizzano altrove, cioè gli dicono, vai dai nonni.
Comprensibile a 3 anni la situazione? Non credo...
Cambia qualcosa la scena vista dal probabile punto di osservazione di una bambina di 3 anni?
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