Gelosia per i nuovi arrivi

Gentili dottori vi scrivo per parlarvi di un problema che sta interessando la mia bambina. Sono incinta di tre gemelli e ho già una bambina di 2 anni e mezzo. Lei è una bambina molto intelligente e ha un lessico ben forbito per la sua età però è sempre stata molto legata a me tanto da rifiutare perfino il padre per certe cose. Da subito io le ho presentato la novità come una gioia soprattutto per lei dicendole che i fratellini (2 femmine e 1 maschio) le vogliono bene, vorranno sempre giocare con lei; le ho sempre detto che mi aiuterà a fargli bere il latte come le sue bambole e che comunque io e lei continueremo a giocare insieme. Sembrava che lei avesse preso bene la cosa anche se ho sempre saputo che era al momento della loro nascita che avremmo davvero capito come aveva accettato il cambiamento. Da un mesetto circa però lei è cambiata o meglio da quando la mia pancia è diventata bella grande e soprattutto da quando io per motivi ovvi non posso più prenderla in braccio,devo stare spesso a letto e c'è chi, come i miei genitori o mio marito,devono fare cose al posto mio. È diventata molto capricciosa, non ascolta nessuna richiesta, si impunta su cose davvero inaccettabili e soprattutto x attirare le attenzioni mi da schiaffi sulla pancia e dice che i fratellini sono brutti e cattivi. Io sono molto stanca sono sincera e chiedo a voi un parere sul suo atteggiamento e su come potrei aiutarla visto che tra circa 3 mesi i fratellini nasceranno. Grazie mille
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

un po' di gelosia per i fratellini che nasceranno è una dinamica attesa, invece mi sembra di comprendere che in questo caso non è tanto l'evento gravidanza ad innescare questi capricci, quanto una modalità relazionale che si è innescata tra lei e la bambina. Mi riferisco in particolare al consulto di marzo.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

se non può prenderla in braccio, può farla sdraiare accanto a Lei nel letto.
E quando Le da gli schiaffi sulla pancia Le va fatto notare che non è un gesto bello e chiederle se è gelosa, se è arrabbiata, etc etc.
Va educata anche in questi comportamenti.
Cioè va bene comprendere, ma bisogna anche punire se il comportamento è inappropriato.
Anche perchè oggi gli schiaffetti sono alla pancia di mamma, ma domani potrebbero essere ancora verso mamma, ma anche verso i fratellini.

In che modo reagite quando fa i capricci?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
alle indicazioni dei colleghi, le suggerirei di " educare"la bambina non soltanto a tenere comportamenti consoni e non aggressivi, ma va " educata alla verbalizzazione" delle emozioni, disagi, paure, angosce....per evitare che possa agirle con il comportamento

La gelosia è normale e conseguenziale, appartiene alle dinamiche familiari, quando la famiglia da tre si allarga è normale che gli equilibri e l' affettività vada ripartita e rivisitata....

Eviti di allarmarsi e soprattutto di sentirsi in colpa, i bambini sono bravissimi a farci sentire in colpa, soprattutto a noi mamme, non si faccia manipolare.....

I bambini per crescere bene hanno bisogno di " radici ed ali".....un pò di rigore non fa mai male.

Auguri per i piccoli che nasceranno e se desidera, ci tenga informati

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

come Le era già stato detto nei consulti precedenti, è Lei che deve prendere in mano la situazione (nonostante la comprensibile stanchezza) e rafforzare nella bimba quei comportamenti desiderati ed adeguati e scoraggiando quei comportamenti che sono inaccettabili.
E' giusto che la bimba senta sempre il Suo affetto, ma è altrettanto giusto non rafforzare (e quindi non dare particolarmente peso) a quei comportamenti che sono tentativi di seduzione per portarLa a fare ciò che vuole la piccola.
E' anche corretto domandare alla bimba che cosa sente ed aiutarla a modulare meglio le Sue emozioni, che sono sempre legittime.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
Utente
Utente
Gentili dottori grazie davvero per le vostre risposte. Volevo soltanto aggiungere che forse presa dallapaura che lei possa essere gelosa e ssoffrire faccio un po passare alcune cose però mi rendo conto che ottengo solo un effetto contrario. Potete indicarmi un modo x aiutarla ad accettarw i fratellini al momento della loro nascita? Inoltre volevo sapere da voi un parere: a breve mi dovrò trasferire a casa dei miei genitori in quanto dovrò stare proprio a letto per cercsre di portare il più avanti possibile la gravidanza e lo faccio anche x abituarla a stare con i nonni nel momento in cui dovro ricoverarmi...mio marito lavora dalle 8 di mattina alle 20 quindi lui non può tenerla con se...cosa ne pensate? Aspetto le vostre utilissime risposte
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

per prima cosa deve abituarsi all'idea che la bimba sarà gelosa dei fratellini e che per lei sarà inevitabilmente uno stress; questo non significa che sarà un momento traumatico o brutto, tutt'altro.
La coivolga quando nasceranno i fratellini, questo può apparire alla bimba come un gioco divertente in cui il suo ruolo è quello della sorella maggiore.
Ma stia serena, perchè le Sue paure (di non essere sufficientemente adeguata con la situazione a con Sua figlia) La portano fuori strada.

Va bene anche andare dai Suoi genitori; ha bisogno di aiuto per l'arrivo degli altri tre figli e la bimba si abituerà.

Cordiali saluti,
[#7]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile signora,
tenga anche presente che già l'allevamento di due gemelli è estremamente impegnativo e che per esso la mamma ha in genere bisogno dell' aiuto di familiari o altre persone.
Lei aspetta tre bambini, ha una bambina ancora in tenera età e un marito assente per quasi l'intera giornata; le consiglio di preventivare per tempo la necessità di provvedersi di aiuti per la gestione delle incombenze che si troverà ad affrontare a breve, forse anche in gravidanza. Ciò la renderà anche meno ansiosa e preoccupata.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#8]
Utente
Utente
Gentili dottori grazie davvero per tutte le vostre risposte...mi stanno aiutando in questo momento dove oltre l' ansia per la difficile gravidanza si aggiunge quella per la mia bambina. Volevo rispondere alla dott.ssa Sciubba che sto provvedendo ad un aiuto per tutta la giornata perchè so cosa mi aspetta...spero di farcela e di sapermi organizzare altrimenti l ansia e le stress prevarranno sulla gioia di questo grande dono. Volevo però chiedere a voi dottori un consiglio:in questo periodo come potete immaginare devo fare il meno possibile allora cose come far scendere mia figlia dalla macchina, oppure lavarla per andare all asilo, accompagnarla all asilo e portarla a casa devono farlo chi si trova al momento disponibile come mio marito oppurei miei. Questo da mia figlia in alcuni momenti viene accettato ma in altri diventa un incubo perchè se non lo faccio io inizia a farsi venire delle vere e proprie crisi con urla disperazione e gesti violenti che mi portano o a cedere pur di non sentirla in quel momento opure a sottoporla a ricatti del tipo se fai questo ti compro questo. Io preciso che prima di quesra gravidanza ero una mamma molto severa che puniva gesti come morsi oppure capricci con punizioni e privazioni. Ma adesso per me è un momento delicato in cuiho tante paure x tante cose e temo di non essere adeguata. Grazie x il vostro aiuto.
[#9]
Utente
Utente
Volevo aggiungere un ultima cosa:mia figlia è una bambina anche piena di paure....per qualsiasi cosa: un palloncino, le macchine che corrono per strada, un insetto, un bambini troppo invadente per non parlare del pediatra oppure di un cartone animato in tv che puó provocarle vere e proprie crisi....io pero tengo a precisare che io sono sempre stata una mamma molto attenta a darle attenzioni, a giocare con lei, non l ho mai trattata come una bambina mal le ho sempre spiegato le cose, ho sempre condiviso con lei le sue emozioni e anche ora che non sono molto "attiva" mi metto con lei sul divano o sul letto e giochiamo o raccontiamo storie ( la sua passione)...speravo che queste mie attenzioni facessero crescere una bambina forte e sicura di se ma è evidente che non è cosi.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

ci sono due ordini diversi di risposta.
Il primo è biologico. Il cucciolo dell'uomo ha bisogno di molto tempo per essere svezzato, separato dalla madre, e prima di raggiungere l'autonomia passa diverso tempo. Ma questa è biologia e c'è da rispettare i tempi dettati dalla natura. In sintesi, il cucciolo dell'uomo richiede di molte attenzioni per sopravvivere.

Il secondo è emotivo. Delle volte troppe attenzioni generano invece dipendenza. Putroppo non esiste la formula magica per stabilire quanto un qualcosa soddisfi le necessità biologiche di cui sopra, e quanto eccede le necessità emotive. Poi la cosa si complica nel momento le necessità emotive non sono solo quel del cucciolo, ma sono anche quelle della madre.

Ora da una parte Lei chiede forse l'impossibile.
*Come faccio a spiegare la teoria della relatività alla mia bambina di 3 anni?*
La risposta più probabile è che forse non è possibile.

E, forse, deve accettare che:

- la sua bambina faccia i capricci
- non capisce bene cosa stia succedento
- non ha, molto probabilmente, la capacità e la struttura mentale per capire cosa stia succedendo
- è una bambina di 3 anni, e non una piccola adulta
- probabilmente è una bambina di 3 anni, più intelligente della media dei coetanei, ma sempre una bambina di 3 anni resta
- alcuni esseri umani hanno paura del cambiamento e si arrabbiano quando le cose cambiano, e, soprattutto, lo manifestano in proporzione al loro grado di sviluppo mentale, emotivo e fisico

Sua figlia ha capito che il disagio aumenta all'aumentare delle proporzioni della pancia.
[Ora mi consenta una metafora infantile, o meglio come potrebbe essere vista la situazione dagli occhi della piccola.
Attenzione. Ribadisco. Alcune cose stanno come stanno e ci si può solo adeguare. Non si ha la piena responsabilità]

Anche Lei, mamma, l'ha capito che all'aumentare della pancia aumentano i disagi, e *corre* da mamma e papà [nonni della bimba].

La piccola, fa la stessa cosa: disagio e corsa verso mamma e papà, solo che [per forza di cose, non per volontà], ora, non trova nessuno, ma anzi la respingono e la indirizzano altrove, cioè gli dicono, vai dai nonni.
Comprensibile a 3 anni la situazione? Non credo...

Cambia qualcosa la scena vista dal probabile punto di osservazione di una bambina di 3 anni?
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