Famiglia e seri momenti di depressione
Buonasera, avrei dei quesiti da porvi:
sono il convivente di una 43 enne, mamma di mio figlio di 6 anni. Sono 14 anni che siamo insieme, sin dagli inizi ho sempre notato in lei un bellissimo carattere ma a volte tende a rispondere male per suoi momenti di nervoso, ha una scarsa autostima di se stessa ma posso sicuramente confermare che è una persona veramente buona, quando vuole sa essere dolce e di una grande elevatura morale, solare giocosa e mamma instancabile. È solo che a volte ha questi momenti che è veramente nervosa e anche lei non sa darsi una spiegazione, a volte il ciclo, a volte un frangente di lavoro insomma tutti motivi in linea con il vivere quotidiano di ognuno di noi. Premetto che ha subito un lutto all'età di 8 anni, per un decesso improvviso della madre in un incidente stradale. Ha anche alle spalle un divorzio dopo aver avuto a che fare con un poco di buono senza lavoro e che non perdeva l'occasione per andare con la prima che incontrava. Ha sofferto anche qui tanto non tanto per lui ma per la brutta sensazione di aver fallito un matrimonio. Beh in questi momenti di nervosismo tende ad avere la sensazione di rovinare per forza tutto, tira fuori cattiverie indicibili, ha cattivi pensieri per la testa e, a suo dire, in quei momenti non ha alcun interesse se distrugge un rapporto così duraturo tra di noi oppure a rispondere male al bambino. In quei momenti a volte nemmeno la riconosco. Non so più cosa fare, anche io ho un carattere abbastanza reattivo, nel senso che non riesco a subire il suo atteggiamento e basta, a volte mi fa veramente male e rispondo per le rime e da due anni a questa parte parlando le ho fatto capire che io non ce la faccio più, il mio atteggiamento è cambiato e ho bisogno di un aiuto da parte sua perchè rischiamo veramente di rovinare il ns. rapporto, e anche la sfera sessuale ne risente. Ha fatto grandi sforzi cercando di parlare il più possibile senza alzare la voce, siamo in accordi che chi causa il problema chiede scusa all'altro, ma poi ritorna tutto come prima, io che ci soffro moltissimo e lei che si chiude in camera al buio a piangere e rimane giù di morale per due o tre giorni, e io uguale. Il bambino ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di uno dell'altro, non so più come fare. Lei comincia a darmi segnali che forse avrebbe bisogno di un aiuto di uno specialista perchè non riesce a capirsi nemmeno da sola, tuttavia ammette che di me ha bisogno come ha bisogno della sua famiglia. Non sappiamo più come affrontare la faccenda, mi scuso per la lunghezza ma spero in un consulto nel caso si possa avvisare la necessità di un intervento di uno specialista. Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso ancora, rimango in attesa di una Vs. risposta....
sono il convivente di una 43 enne, mamma di mio figlio di 6 anni. Sono 14 anni che siamo insieme, sin dagli inizi ho sempre notato in lei un bellissimo carattere ma a volte tende a rispondere male per suoi momenti di nervoso, ha una scarsa autostima di se stessa ma posso sicuramente confermare che è una persona veramente buona, quando vuole sa essere dolce e di una grande elevatura morale, solare giocosa e mamma instancabile. È solo che a volte ha questi momenti che è veramente nervosa e anche lei non sa darsi una spiegazione, a volte il ciclo, a volte un frangente di lavoro insomma tutti motivi in linea con il vivere quotidiano di ognuno di noi. Premetto che ha subito un lutto all'età di 8 anni, per un decesso improvviso della madre in un incidente stradale. Ha anche alle spalle un divorzio dopo aver avuto a che fare con un poco di buono senza lavoro e che non perdeva l'occasione per andare con la prima che incontrava. Ha sofferto anche qui tanto non tanto per lui ma per la brutta sensazione di aver fallito un matrimonio. Beh in questi momenti di nervosismo tende ad avere la sensazione di rovinare per forza tutto, tira fuori cattiverie indicibili, ha cattivi pensieri per la testa e, a suo dire, in quei momenti non ha alcun interesse se distrugge un rapporto così duraturo tra di noi oppure a rispondere male al bambino. In quei momenti a volte nemmeno la riconosco. Non so più cosa fare, anche io ho un carattere abbastanza reattivo, nel senso che non riesco a subire il suo atteggiamento e basta, a volte mi fa veramente male e rispondo per le rime e da due anni a questa parte parlando le ho fatto capire che io non ce la faccio più, il mio atteggiamento è cambiato e ho bisogno di un aiuto da parte sua perchè rischiamo veramente di rovinare il ns. rapporto, e anche la sfera sessuale ne risente. Ha fatto grandi sforzi cercando di parlare il più possibile senza alzare la voce, siamo in accordi che chi causa il problema chiede scusa all'altro, ma poi ritorna tutto come prima, io che ci soffro moltissimo e lei che si chiude in camera al buio a piangere e rimane giù di morale per due o tre giorni, e io uguale. Il bambino ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di uno dell'altro, non so più come fare. Lei comincia a darmi segnali che forse avrebbe bisogno di un aiuto di uno specialista perchè non riesce a capirsi nemmeno da sola, tuttavia ammette che di me ha bisogno come ha bisogno della sua famiglia. Non sappiamo più come affrontare la faccenda, mi scuso per la lunghezza ma spero in un consulto nel caso si possa avvisare la necessità di un intervento di uno specialista. Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso ancora, rimango in attesa di una Vs. risposta....
[#1]
Gentile Utente,
ammesso che si possa parlare di depressione, questa andrebbe diagnosticata da un clinico esperto in materia e trattata con un intervento psicoterapico. Dalla sua descrizione emerge uno stile caratteriale tipico di una persona ipercontrollata che in momenti particolarmente difficili, perde le staffe e non riesce più a modulare le sue risposte emotive.
La sua compagna ha già fatto una valutazione psicologica?
ammesso che si possa parlare di depressione, questa andrebbe diagnosticata da un clinico esperto in materia e trattata con un intervento psicoterapico. Dalla sua descrizione emerge uno stile caratteriale tipico di una persona ipercontrollata che in momenti particolarmente difficili, perde le staffe e non riesce più a modulare le sue risposte emotive.
La sua compagna ha già fatto una valutazione psicologica?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta, no, non ha mai fatto valutazione psicologica anche perchè non è che abbiamo una situazione economica che può essere consona ad un trattamento terapeutico. La cosa che non capisco è che secondo il mio immaginario la depressione non dovrebbe sopravvenire a fasi alterne, o uno è depresso oppure no! Ma forse mi sbaglio non so... Ciò che mi crea più frustrazione è che non so come affrontare la faccenda, vorrei intervenire in maniera preventiva magari con comportamenti più adeguati alla situazione non so, potendo dire a me stesso di aver fatto tutto il possibile per migliorare la situazione così da dare un concreto aiuto come credo implicitamente mi sia richiesto...
[#3]
Gentile Utente,
>>La cosa che non capisco è che secondo il mio immaginario la depressione non dovrebbe sopravvenire a fasi alterne, o uno è depresso oppure no!<<
questo non è detto, il suo è appunto un "immaginario". Esistono diversi modi di essere depressi e diversi disturbi dell'umore, ma le ripeto, l'unico modo per comprendere se la sua compagna ha effettivamente un disturbo dell'umore è quello di sottoporsi ad una visita specialistica.
Se vuole dare un aiuto concreto, preventivo ed evitare inutili frustrazioni in futuro, suggerisca alla sua partner di fare una valutazione; se avete difficoltà economiche può sempre rivolgersi al servizio pubblico (centro di salute mentale o consultorio famigliare).
>>La cosa che non capisco è che secondo il mio immaginario la depressione non dovrebbe sopravvenire a fasi alterne, o uno è depresso oppure no!<<
questo non è detto, il suo è appunto un "immaginario". Esistono diversi modi di essere depressi e diversi disturbi dell'umore, ma le ripeto, l'unico modo per comprendere se la sua compagna ha effettivamente un disturbo dell'umore è quello di sottoporsi ad una visita specialistica.
Se vuole dare un aiuto concreto, preventivo ed evitare inutili frustrazioni in futuro, suggerisca alla sua partner di fare una valutazione; se avete difficoltà economiche può sempre rivolgersi al servizio pubblico (centro di salute mentale o consultorio famigliare).
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 19/10/2013.
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