Depressione e sfiducia dati da più eventi......come reagire?

Gentili dottori, questa volta vi scrivo per me.....sono molto triste e sfiduciata....dopo tanti avvenimenti tristi e spiacevoli accaduti in pochi anni, ora, dopo 16 mesi dalla ricerca della gravidanza, mi è tornato di nuovo il ciclo e comincio a pensare che questo bimbo non arriverà più.....molti mi dicono:" ma ne ne hai gia due, di che ti lamenti?", ma non capiscono quanto ci tengo......a mio marito hanno diagnosticato l'oligospermia ed è in cura con gonasi e androzen per tre mesi, ma io sento di essere stanca.....fare l'amore col proprio marito dovrebbe essere un piacere, non un dovere, un'ossessione dovuta alla ricerca spasmodica.....il mio dottore dice che spesso i fallimenti sono riconducibili al fatto di fissarsi, al pessimismo.....ma come si fa ad essere positivi? Per me è difficilissimo.....da quando ero piccola ne ho passate di ogni......la mia nonna paterna mi trattava male perché figlia di una donna spagnola e non comasca, che a lei ( razzista) non piaceva....ho vissuto sulla mia pelle le differenze fatte tra me ed i miei cugini.....la mancanza di amore dei nonni e l'assenza di mio padre sempre via per lavoro e che un po' se n'e sempre fregato.....ad un certo punto ho conosciuto mio marito e sono andata a vivere con lui vicino ai suoi, che credevo fossero delle brave persone....dicevano che ero come una figlia, e mettendomi una mano sulla pancia mi giurarono che non avrebbero fatto le stesse cose di mia nonna a me e ai miei figli.....invece è finita che si sono comportati peggio, senza alcuna ragione....con loro e con noi....offese, umiliazioni, ,parole, differenze......ho cominciato a rivivere un incubo.....lo stesso dell'infanzia.....a soffrire di ansia e attacchi di panico.....avevo dato fiducia a quelle persone e mi avevano tradito anche loro.....mio marito, quando ha capito che la situazione era diventata invivibile,che non poteva piu contare sulla sua famiglia e per evitare continue litigate, ha deciso di andarsene a 400 km senza chiedermi pareri....o così o il divorzio.....perché secondo lui a quel punto era meglio stare soli. questa cosa non l'ho mai digerita....dice che l'ha fatto per salvare la famiglia, ma io ora qui mi sento sola, ho lasciato la mia famiglia su, i miei non c'entravano nulla........e non riesco a non pensare che mi trovo qui a causa di quelle persone.....io sono nata su e desideravo da sempre vivere lì.....è un dolore profondo,che va a sommarsi all'ultimo sogno che non si sta avverando....come si fa a reagire a queste cose? Sono sempre più triste e chiusa in me stessa......datemi un consiglio per favore.....grazie mille
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
comprendo il suo bisogno di avere un altro figlio, il suo desiderio di maternità, di allargare la famiglia, di avere un bimbo piccolo di cui occuparsi si può comprendere anche alla luce di vuoti affettivi da colmare, di distanze che la fanno sentire sola e senza quegli appoggi emotivi che tanto le mancano.

Tuttavia suo marito potrebbe sentirsi pressato e forse anche in una posizione difficile per la sua difficoltà attuale a generare.

La sua storia familiare, in toto, ha certamente un peso sui suoi vissuti e sulla lettura delle situazioni.

Traspaiono dalle sue parole dolore e solitudine, il bisogno di ricevere amore, difficoltà a comunicare i suoi bisogni con suo marito e a confrontarsi in modo costruttivo, il non sentirsi protagonista insieme a lui di scelte drastiche posta di fronte a un out out.

Dato il suo sentire, la sintomatologia (solo pregressa?) riferita, le difficoltà che sta attraversando da tempo il vostro matrimonio, sarebbe opportuno che si riferisse a un nostro collega di persona.

Da sola o in coppia, se suo marito fosse d'accordo, continuare in questo modo non la aiuta a ritrovare un benessere che sembrerebbe mancare da tempo.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
Anche io, come la collega le suggerisco di farsi aiutare.

I tentativi di concepimento, magari non andati a buon fine, rendono la donna triste e spesso depressa, condizioni che danneggiano l' asse ipotalamo ipofisi, asse che regolamenta ciclo, ovulazione e concepimento.

La genitorialità non dovrebbe colmare un vuoto esistenziale e ferite pregresse, ma necessita di serenità , equilibrio psichico e di coppia per essere aiutata e sostenuta...,

Anche la sessualità si scompagina quando si insegue il concepimento, la vita intima non dovrebbe seguire l' ovocita da fecondare, ne risente anche il vissuto orgasmico, ma l' erotismo ed il desiderio di entrambi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Grazie mille dottoressa, di cuore.....il punto è che mi sento perennemente incompresa.....mio marito, vedendomi sempre giù, mi ha detto che devo cercare di reagire, pensando che almeno lontani non discutiamo più per gli altri.....ma il rancore dove lo mettiamo?? Credo dovesse pensare prima al fatto che il fatto di essere lontana dalla sua famiglia non mi avrebbe reso certo una persona più felice.....era evidente.....perché di loro non mi importa, ma dei miei desideri si.....e doveva importare anche a lui....mi sono sentita tradita anche dalla sua scelta......sapeva che non volevo, ma non glien'e' importato......sarebbe amore? So che forse pensare ad un altro figlio potrebbe sembrare egoistico in una situazione simile, ma era l'unica cosa che speravo riuscisse a farmi sentire più appagata e felice.....ora che siamo qui, mio marito mi ha detto che se proprio non ce la faccio, potremmo provare a tornare indietro, ma come posso ora?? Ormai sono qui, i bimbi vanno a scuola, gli piace il mare......con che coraggio li potrei riportare indietro adesso?
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Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Grazie mille dottoressa, di cuore.....il punto è che mi sento perennemente incompresa.....mio marito, vedendomi sempre giù, mi ha detto che devo cercare di reagire, pensando che almeno lontani non discutiamo più per gli altri.....ma il rancore dove lo mettiamo?? Credo dovesse pensare prima al fatto che il fatto di essere lontana dalla sua famiglia non mi avrebbe reso certo una persona più felice.....era evidente.....perché di loro non mi importa, ma dei miei desideri si.....e doveva importare anche a lui....mi sono sentita tradita anche dalla sua scelta......sapeva che non volevo, ma non glien'e' importato......sarebbe amore? So che forse pensare ad un altro figlio potrebbe sembrare egoistico in una situazione simile, ma era l'unica cosa che speravo riuscisse a farmi sentire più appagata e felice.....ora che siamo qui, mio marito mi ha detto che se proprio non ce la faccio, potremmo provare a tornare indietro, ma come posso ora?? Ormai sono qui, i bimbi vanno a scuola, gli piace il mare......con che coraggio li potrei riportare indietro adesso?
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Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Grazie mille dottoressa, di cuore.....il punto è che mi sento perennemente incompresa.....mio marito, vedendomi sempre giù, mi ha detto che devo cercare di reagire, pensando che almeno lontani non discutiamo più per gli altri.....ma il rancore dove lo mettiamo?? Credo dovesse pensare prima al fatto che il fatto di essere lontana dalla sua famiglia non mi avrebbe reso certo una persona più felice.....era evidente.....perché di loro non mi importa, ma dei miei desideri si.....e doveva importare anche a lui....mi sono sentita tradita anche dalla sua scelta......sapeva che non volevo, ma non glien'e' importato......sarebbe amore? So che forse pensare ad un altro figlio potrebbe sembrare egoistico in una situazione simile, ma era l'unica cosa che speravo riuscisse a farmi sentire più appagata e felice.....ora che siamo qui, mio marito mi ha detto che se proprio non ce la faccio, potremmo provare a tornare indietro, ma come posso ora?? Ormai sono qui, i bimbi vanno a scuola, gli piace il mare......con che coraggio li potrei riportare indietro adesso?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Cara Signora,
non è infrequente che i problemi connessi con le relazioni delle famiglie di origine di uno o/e dell'altro partner si riverberino sul benessere di coppia, come sembra essere accaduto a voi.

Un problema di confini, che dovrebbero essere permeabili, di relazioni disfunzionali che dovrebbero essere diversamente modulate.
Nel vostro caso si è cercata una soluzione drastica, l'allontanamento, della quale lei non era convinta, una soluzione che non ha appagato entrambi e soprattutto non funzionale nel risolvere/appianare le questioni e a trovare un buon equilibrio nel vostro matrimonio.

Come dire che la piaga è rimasta lì, non guarita.

Le rinnovo il suggerimento di rivolgersi a un nostro collega direttamente, il benessere di coppia e personale è molto importante per quello dei figli. Un clima familiare non perturbato, una mamma serena, sono indispensabili per un sano sviluppo della prole e per poter pensare a una nuova maternità.
E poi il suo sentire merita attenzione.

Ci faccia sapere se crede

Un caro saluto

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