Recuperare il rapporto con mia mamma
Viviamo un po' nell'indifferenza.
Lei ha 62 anni, fa la casalinga da quando sono nata io (21 anni fa). Non ha amiche, non ha hobby, non esce mai, non parla con nessuno (tranne una vecchina zitella che ci viene a trovare tutti i giorni, immaginate l'allegria), passa il tempo a pulire o a guardare la tv a letto, aspettando che mio padre torni dal lavoro, e io dall'università. Di questi tempi mio padre è fuori tutta la settimana per lavoro, quindi aspetta soltanto me.
Il fatto è che io mi comporto male ... sono molto fredda con lei, perchè ha un comportamento molto assilante e protettivo verso di me, nonostante la mia età (e glielo ho fatto notare!) , e di conseguenza mi chiudo e finisco per starmene tutto il giorno in camera per i fatti miei, e a non spiccicare una parola quando ceniamo o a risponderle a monosillabi o litigando. C'è anche una sorta di rabbia repressa verso di lei, perchè nell'adolescenza non mi faceva mai uscire, mi faceva dare buca alle amiche e fare figuracce a non finire , mi ha messo un sacco di ansie addosso e paure ...
Non la aiuto mai in niente, non la ascolto, finiti i pasti me la svigno in camera mia. Ma se esco mi dispiace un sacco vederla a letto a vedere la tv.
Eppure ogni volta che mi riprometto di migliorare la cosa, litighiamo.
Tuttavia, quando ad esempio ho visto il rapporto fra la sorella del mio ragazzo e sua madre, ero invidiosa marcia. Cucinano insieme, ridono, sperimentano nuove cose, fanno palestra insieme, vanno per negozi la domenica, spesso invitano il ragazzo di lei a cena.
Una sera sono stata invitata anche io, e mi sono sentita quasi più a casa e in sintonia con sua mamma, che con la mia, e dentro di me mi è dispiaciuto davvero molto.
Il fatto è che lei è molto acculturata, interessata al mondo, abbastanza giovanile e allegra, nonostante abbia 60 anni e abbia perso il marito pochi anni fa.
Mia mamma è molto più apatica, un po' timida con gli altri e si vede che con certe persone è a disagio, non ha interessi e non si fa coinvolgere molto.
Che consigli mi date?
Il punto è che io ho pensato una cosa: forse riuscire ad avere un rapporto amorevole con lei, e non lunghi silenzi e frustrazioni, mi potrebbe aiutare anche a ristabilire un equilibrio dentro di me? A ritrovare qualche stimoli che adesso non ho, come l'essere allegra, piena di vita e voglia di fare?
Purtroppo è un periodo che anche io sono molto sola e triste, non ho nessuno con cui contare, ma non so se puntare su un rapporto con mia madre sia positivo o meno, perchè da una parte ho paura di legarmi a lei ma non riuscire a legare con i miei coetanei ...
Lei ha 62 anni, fa la casalinga da quando sono nata io (21 anni fa). Non ha amiche, non ha hobby, non esce mai, non parla con nessuno (tranne una vecchina zitella che ci viene a trovare tutti i giorni, immaginate l'allegria), passa il tempo a pulire o a guardare la tv a letto, aspettando che mio padre torni dal lavoro, e io dall'università. Di questi tempi mio padre è fuori tutta la settimana per lavoro, quindi aspetta soltanto me.
Il fatto è che io mi comporto male ... sono molto fredda con lei, perchè ha un comportamento molto assilante e protettivo verso di me, nonostante la mia età (e glielo ho fatto notare!) , e di conseguenza mi chiudo e finisco per starmene tutto il giorno in camera per i fatti miei, e a non spiccicare una parola quando ceniamo o a risponderle a monosillabi o litigando. C'è anche una sorta di rabbia repressa verso di lei, perchè nell'adolescenza non mi faceva mai uscire, mi faceva dare buca alle amiche e fare figuracce a non finire , mi ha messo un sacco di ansie addosso e paure ...
Non la aiuto mai in niente, non la ascolto, finiti i pasti me la svigno in camera mia. Ma se esco mi dispiace un sacco vederla a letto a vedere la tv.
Eppure ogni volta che mi riprometto di migliorare la cosa, litighiamo.
Tuttavia, quando ad esempio ho visto il rapporto fra la sorella del mio ragazzo e sua madre, ero invidiosa marcia. Cucinano insieme, ridono, sperimentano nuove cose, fanno palestra insieme, vanno per negozi la domenica, spesso invitano il ragazzo di lei a cena.
Una sera sono stata invitata anche io, e mi sono sentita quasi più a casa e in sintonia con sua mamma, che con la mia, e dentro di me mi è dispiaciuto davvero molto.
Il fatto è che lei è molto acculturata, interessata al mondo, abbastanza giovanile e allegra, nonostante abbia 60 anni e abbia perso il marito pochi anni fa.
Mia mamma è molto più apatica, un po' timida con gli altri e si vede che con certe persone è a disagio, non ha interessi e non si fa coinvolgere molto.
Che consigli mi date?
Il punto è che io ho pensato una cosa: forse riuscire ad avere un rapporto amorevole con lei, e non lunghi silenzi e frustrazioni, mi potrebbe aiutare anche a ristabilire un equilibrio dentro di me? A ritrovare qualche stimoli che adesso non ho, come l'essere allegra, piena di vita e voglia di fare?
Purtroppo è un periodo che anche io sono molto sola e triste, non ho nessuno con cui contare, ma non so se puntare su un rapporto con mia madre sia positivo o meno, perchè da una parte ho paura di legarmi a lei ma non riuscire a legare con i miei coetanei ...
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Gentile Ragazza,
dando un'occhiata anche ai suoi precedenti consulti, forse è arrabbiata con sua madre rispetto a certi modi di porsi con lei che in qualche modo sente restrittivi per la sua autonomia personale.
Nello stesso tempo però nutre affetto e si sente in colpa per come si comporta con lei, ma credo che in questo modo non riesca a trovare soluzioni efficaci.
Bisognerebbe modulasse con suo madre un rapporto più maturo consono alla sua età, svincolandosi emotivamente. Ciò le permetterebbe di vedere la situazione da un altro punto di vista e migliorare la sua vita. Amerebbe comunque sua madre,ma da figlia adulta, la accetterebbe per quello che è (i genitori non si possono cambiare) e non si sentirebbe in colpa né frenata nell'avere una vita sociale e amicale.
Sono solo alcuni spunti di riflessione, provi a iniziare con piccoli, fattivi passi.
Anche incontrare direttamente un nostro collega, ad esempio, le potrebbe essere utile.
Un caro saluto
dando un'occhiata anche ai suoi precedenti consulti, forse è arrabbiata con sua madre rispetto a certi modi di porsi con lei che in qualche modo sente restrittivi per la sua autonomia personale.
Nello stesso tempo però nutre affetto e si sente in colpa per come si comporta con lei, ma credo che in questo modo non riesca a trovare soluzioni efficaci.
Bisognerebbe modulasse con suo madre un rapporto più maturo consono alla sua età, svincolandosi emotivamente. Ciò le permetterebbe di vedere la situazione da un altro punto di vista e migliorare la sua vita. Amerebbe comunque sua madre,ma da figlia adulta, la accetterebbe per quello che è (i genitori non si possono cambiare) e non si sentirebbe in colpa né frenata nell'avere una vita sociale e amicale.
Sono solo alcuni spunti di riflessione, provi a iniziare con piccoli, fattivi passi.
Anche incontrare direttamente un nostro collega, ad esempio, le potrebbe essere utile.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile utente,
Mi associo alla risposta della Collega.
Il rapporto con la figura materna per una figlia femmina, non è mai dalla semplice lettura.
Più che consigli, tra l' altro ha già chiesto altri consulti per la stessa motivazione, credo che un nostro collega de visu, potrebbe aiutarla ad elaborare questo legame e soprattutto a renderlo più funzionale!a cattivo ed adulto.
Mi associo alla risposta della Collega.
Il rapporto con la figura materna per una figlia femmina, non è mai dalla semplice lettura.
Più che consigli, tra l' altro ha già chiesto altri consulti per la stessa motivazione, credo che un nostro collega de visu, potrebbe aiutarla ad elaborare questo legame e soprattutto a renderlo più funzionale!a cattivo ed adulto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile ragazza,
mi colpiscono un po' di affermazioni che fai nella tua richiesta: quella più importante secondo me è il tentativo di poter stare bene a patto di modificare la relazione con la mamma.
Mi sembra un alibi e vorrei capire che cosa c'è che non va in te e perchè questo è un periodo "no" per te.
Dici ancora che temi di non poter legare con i coetanei: quali sono le difficoltà che incontri nella relazione con gli altri? E perchè il legame con la mamma escluderebbe il legame con i coetanei?
A me sembra, con tutti i limiti del web, che tu stia quasi sostituendo la figura del papà in casa e che ti stia ponendo troppi problemi per la mamma: è giusto che tu viva la tua vita ma è anche giusto che la mamma sia come sia e non come vorresti tu.
Ma sento anche che c'è una collusione tra l'apatia della mamma (sicuramente per ragioni sue che qui non conosciamo) e il tuo tentativo di volerla aiutare.
Forse questo compito non spetta davvero a te, ma bisognerebbe capire che cosa succede alla mamma. Ma questo può farlo solo lei.
A te invece che succede? Perchè dici che vorresti ristabilire un equilibrio dentro di te? A cosa si deve tanta tristezza?
mi colpiscono un po' di affermazioni che fai nella tua richiesta: quella più importante secondo me è il tentativo di poter stare bene a patto di modificare la relazione con la mamma.
Mi sembra un alibi e vorrei capire che cosa c'è che non va in te e perchè questo è un periodo "no" per te.
Dici ancora che temi di non poter legare con i coetanei: quali sono le difficoltà che incontri nella relazione con gli altri? E perchè il legame con la mamma escluderebbe il legame con i coetanei?
A me sembra, con tutti i limiti del web, che tu stia quasi sostituendo la figura del papà in casa e che ti stia ponendo troppi problemi per la mamma: è giusto che tu viva la tua vita ma è anche giusto che la mamma sia come sia e non come vorresti tu.
Ma sento anche che c'è una collusione tra l'apatia della mamma (sicuramente per ragioni sue che qui non conosciamo) e il tuo tentativo di volerla aiutare.
Forse questo compito non spetta davvero a te, ma bisognerebbe capire che cosa succede alla mamma. Ma questo può farlo solo lei.
A te invece che succede? Perchè dici che vorresti ristabilire un equilibrio dentro di te? A cosa si deve tanta tristezza?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Cara ragazza,
Il comportamento oppositivo che riferisce di esibire verso sua madre, i confronti con le mamme delle sue amiche fanno pensare che fra lei e sua madre sussista un rapporto fin troppo stretto, ancora molto richiedente da parte sua.
Riferisce la sua "paura di legarsi a lei".
La mia impressione e' che lei non abbia superato la dipendenza infantile da sua madre e stia mettendo in atto una "controdipendenza" apparentemente ostile ma in realta' piena di paure.
Forse dovrebbe elaborare un po' queste sensazioni che non sono cosi' facilmente manipolabili come lei spera.
Cordiali saluti
Il comportamento oppositivo che riferisce di esibire verso sua madre, i confronti con le mamme delle sue amiche fanno pensare che fra lei e sua madre sussista un rapporto fin troppo stretto, ancora molto richiedente da parte sua.
Riferisce la sua "paura di legarsi a lei".
La mia impressione e' che lei non abbia superato la dipendenza infantile da sua madre e stia mettendo in atto una "controdipendenza" apparentemente ostile ma in realta' piena di paure.
Forse dovrebbe elaborare un po' queste sensazioni che non sono cosi' facilmente manipolabili come lei spera.
Cordiali saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.9k visite dal 18/10/2013.
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