Disturbo da somatizzazione, ansia, nervi...

Buonasera dottori. Vorrei esporvi un problema di cui ho iniziato a soffrire nella primavera di quest'anno...Prima di spiegarvi di cosa si tratta vorrei premettere che soffro di cervicale a causa di un'inversione della fisiologica lordosi, sublussazione all' ATM, e altri piccoli problemi della colonna, che mi causano dolori muscolari e ai nervi del collo, con conseguenti sintomi generici di malessere in tutto il corpo, crisi vagali, vertigini, capogiri ecc... (perdonatemi se sbaglio termini medici). Questa premessa perché i sintomi che vorrei elencare potrebbero essere collegati a questo tipo di malessere, in quanto coinvolge il sistema nervoso.

Nella scorsa primavera iniziai una sera improvvisamente a sentirmi molto strana, sentii un malessere che non avevo mai provato, Non si trattava ne di crisi ipoglicemica ne di pressione bassa. Sentii confusione,respiro faticoso, calore, tachicardia, extrasistoli continue, sbandamento, forti dolori al petto... delle sensazioni bruttissime, pensavo che dovesse venirmi un attacco di cuore! Quella sera mi passò in poco tempo, ma poi iniziai un periodo di paura continua perche questi malesseri non smettevano... Facendo delle ricerche lessi che poteva trattarsi di attacchi di ansia, ma la cosa in cui non riuscivo a rispecchiarmi era la durata. Gli attacchi di ansia ho sentito che generalmente iniziano, hanno poi un "picco" di durata che puo variare, e si concludono. Mentre cio che succedeva a me durava per periodi lunghi, costanti, con momenti di malessere maggiore, molto forte. La sensazione che durava costantemente era quella del respiro: che non si trattava di gola chiusa, ma di un affaticamento strano. Per farle capire in parole povere la sensazione è come quando si sta in bagno respirando il vapore acqueo della doccia bollente che si è accumulato nella stanza chiusa. Questo malessere lo esposi alla mia dottoressa, che mi disse che si poteva trattare di ansia... Le analisi del sangue risultano nella norma.
Altri disturbi che ho avuto in questo anno sono stati colon irritabile, e reflusso gastroesofageo. Quest'ultimo mi disse la dottoressa che poteva collaborare nel bruciore al petto (altro sintomo avuto oltre al dolore e pressione al petto).

Ad oggi è qualche mese che non sperimento più sintomi forti, ma rimane sempre questa sensazione del respiro affaticato. Non ho mai assunto farmaci per ansia; ora sto assumendo delle gocce dell erboristeria a base di sole erbe, per rilassarmi.

Se si ripresentassero i sintomi, vorrei sapere come potrei agire, e se secondo lei potesse trattarsi di un qualche tipo di disturbo da somatizzazione particolare, oppure se potessero essere sintomi collegati al problema alla colonna vertebrale.

La ringrazio molto per l'attenzione! Buona serata.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

per quanto riguarda i sintomi direttamente derivanti dal suo quadro fisico le suggerisco di approfondire il discorso con un medico, chiedendo un consulto in Gnatologia.

Per quanto riguarda invece la sintomatologia ansiosa che riferisce deve tener presente che ciò che è descritto nei manuali e la classificazione utilizzata per inquadrare i casi tratteggiano una realtà schematizzata e semplificata che non rispecchia automaticamente la totalità dei casi osservabili, ma probabilmente solo una minima parte di essi (che sono detti appunto "da manuale" perchè rispondono a tutti i criteri descritti).

Consideri inoltre che i disturbi d'ansia sono molti e non si esauriscono nel solo disturbo da attacchi di panico, ma ad esempio sono molto frequenti anche i casi di disturbo d'ansia generalizzata, che non si manifesta con crisi di breve durata, ma con una persistenza dello stato ansioso con o senza picchi sintomatologici.

Ha mai pensato di parlarne di persona con uno psicologo per far valutare la situazione e il da farsi?

Cosa è cambiato nella sua vita la scorsa primavera?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Grazie Dottoressa Massaro per la sua disponibilità... Sì, ho pensato di poterne parlare con un Suo collega, vorrei trovare il medico psicologo che fa per me. Credo che per ognuno serva un medico "personalizzato", che sia su una lunghezza d'onda giusta... Sono un po' difficile nell'aprirmi con persone estranee, per questo non ho cercato subito qualcuno.

Da questa primavera, a livello di vita pratica non è cambiato quasi nulla, ma mi sono tolta ultimamente alcune paure, ipocondrie e difficoltà che non avevo affrontato prima. Ma ciò l'ho fatto quando i sintomi iniziarono a diminuire, perché prima non riuscivo a fare molto. E la paura di stare male fuori di casa mi impediva di uscire la sera, o di allontanarmi troppo dalla zona di casa...

La ringrazio molto per il chiarimento per quanto riguarda il non "standardizzare" i sintomi, e le varie fasi di questo disturbo.

E' stata molto disponibile Dottoressa, grazie. Cercherò di trovare un Suo collega, Buona serata!
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Nella scorsa primavera iniziai una sera improvvisamente a sentirmi molto strana, sentii un malessere che non avevo mai provato"

E' sicura che non sia successo o cambiato nulla?
Quando si sviluppa improvvisamente un disagio come quello che ha descritto è molto probabile che sia scatenato da qualche fattore esterno o comunque dalla reazione individuale a tale fattore (che può anche essere rappresentato da una cambiamento positivo):
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1261-reagire-male-ai-cambiamenti-i-disturbi-dell-adattamento.html
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