confusione orientamento sessuale

Buongiorno, vi scrivo per esporvi un problema che in qualche modo mi sta condizionando:
ho 26 anni e mi considero e sono considerato un bel ragazzo che in qualche modo con le "donne" ci sa fare. Ho avuto molti rapporti sessuali eterosessuali nella mia vita tanto ad arrivare al punto, ad oggi, di pensare che l' universo sessuale femminile non mi possa più soddisfare in quanto già esplorato, difatti sta venendo meno l'attrazione fisica verso le donna, cosa che fino a qualche mese era fortissima e verso quasi ogni tipo di donna (ero sempre "arrapato" e su ogni donna fantasticavo). Ora è cambiato tutto come dicevo, l'attrazione è al minimo storico, se vedo una donna passare non mi attrae come prima e dentro me riecheggia una voce che si chiede il perchè di tutto questo e si domanda, starò mica diventando omo o bisex? E' come se stessi facendo più selezione riguardo ai miei bisogni sessuali, è come se non andassi più a letto con qualunque ragazza che eventualmente ci possa stare perchè considero l' atto sessuale come un nastro che va ripetendosi. Spaventato, ho provato a spostare l' attenzione verso gli uomini per capirne di più ed è stato tragico provare a masturbarsi pensando ad un uomo e provare piacere, oppure immaginarsi in una relazione amorosa con un uomo e credere che possa funzionare; questo esiste nella mia testa. Nella realtà visiva dei fatti non mi sale la libido per un uomo ma non più come prima per la donna, tranne qualche volta di rado rimango a fantasticare se vedo qualche bella donna matura. Sogno sempre di avere rapporti sessuali con donne e la cosa, nel sogno, mi provoca piacere ed erezione ma è come se da sveglio fossi rimasto " deluso" dal sesso con una donna, quasi scontato. Premetto che ho una relazione da quasi due anni con una ragazza che amo ma sessualmente mi appaga poco ed è questo che mi distrae da un coinvolgimento totale nei suoi confronti. In ultimo, se immagino la mia donna ideale nel mio immaginario è diversa fisicamente dalla donna che adesso mi sta accanto, forse questo è rilevante. Il mio problema è a cavallo tra tutte queste circostanze: Davvero credo che l' universo femminile nonmipossapiù interessare? Davvero voglio vivere un' esperienza omosessuale? Davvero devo lasciare lamia ragazza alla ricerca della donna che vive nel mio immaginario?
Grazie per l' attenzione.
Daniele
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,

Il suo incipiente disinteress per l'unioverso femminile correla con la completa mancanz di qualsiasi affettivita', almeno da quanto ci riferisce.
Gli esseri umani sono dotati di un mondo interiore, di emozioni umane e non solo di corpo. Tutto cio' sembra non esistere per lei. Parla di rapporti sessui scotomoizzando che si trattava di persone con emozioni, speranze, aspettative, paure, desideri.
Ci parli un po' di lei come persona.
Da che famiglia viene, cosa fa nella vita, che rapporti aveva ed ha con sua madre, con suo padre.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
non credo sia possibile pensare "realmente" che ogni rapporto sessuale è uguale ad un altro. Il rapporto sessuale si fa in due e se le sembra monotono un po' ci mette anche del suo.
Allo stesso tempo, provare eccitazione ogni qualvolta che si vede una donna non è sempre possibile.
Perché pensa che questo debba essere un segnale di allarme?
Perché arriva in modo automatico a pensare che sia omosessuale?
La sessualità è strettamente correlata alla relazione, è possibile che se i rapporti sessuali (che non si può pretendere siano sempre il "massimo"...) vive un momento di calo è possibile che sia riconducibile al rapporto con la sua ragazza.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Buonasera Dr. Esposito la mia storia familiare è molto complessa. ho passato un infanzia abbastanza felice,passavo le giornate a giocare in cortile;mia madre soffriva di depressione e mi sono sentito sempre un pò trascurato ma in cuor mio so che a suo modo mi vuole bene. Mio padre al contrario è stato molto amorevole, passavamo dell' ottimo tempo insieme ed era il mio idolo. Durante l' infanzia ero molto timido(lo sono pure adesso), chiuso in me stesso ma allo stesso tempo sereno e spensierato. mio padre mi considerava un piccolo genio anche se successivamente mi ha screditato molto. Veniva sempre a vedere le miei partite di calcio e mi dava un sostegno morale immenso, mi diceva di tirare fuori le palle e che comunque non ero mai meno degli altri, anzi tutt' altro. Coincidente all' adolescenza io miei genitori entrano in una grossa crisi economica che ci costringe ad allontanarci da casa e vivere per qualche mese in altro loco, successivamente la separazione dei miei vissuta a distanza. Io tornai nella casa di famiglia e loro rimasero in terra straniera. Io non volevo stare con loro per non allontanarmi dalla mia ex fidanzata e dagli amici che per me era tutto e poi per non veder con miei occhi il disfacimento totale di quello che io consideravo un unione perfetto. Eravamo una bella famiglia. fatto sta che io mi rifugio e inizio a intraprendere una nuova vita da solo nella vecchia casa dei miei( casa in cui vivo tutt'ora)= e loro due vite separate con rispettivi compagni. Io nutrivo odio nei loro confronti, ma allo stesso tempo un amore smisurato,ma sentivo che ogni passo che da solo muovevo era sbagliato. Mi pesava il giudizio dei miei specie quello di mio padre. Ora me ne frego, anche perchè la loro non sono esempio di virtù, tenendo conto che pure loro sono umani e sbagliano. Il presente dopo mille peripezie è che mio padre vive una situazione di depressione in quanto vive con la compagna, non lavora e si autodigerisce, zero costruttività;mia madre col proprio compagno non sa dire no e subisce il carattere e le convenienze del suo uomo. Io hodeciso di non essere come loro. Di non far figli per colmare un eventuale vuoto. Sto cercando solo di costruirmi la mia vita. Ho lasciato gli studi a 17 anni e ora li ho ripresi, faccio lavoretti(rsitorazione,agricoltura) per campare e perchè voglio acquistare un' auto, scrivo canzoni e il mio sogno è quello di divenire un musicista per poi potermi godere le bellezze della natura e della montagna. La ragazza che ho adesso mi ha svegliato un casino, m' ha raccolto in mezzo aduna strada e mi ha fatto credere che io valgo tanto. Io la amo per questo. Il rapporto con lamia famiglia è diverso: li considero quasi dei bambini e ogni tanto gli do una bella strillata per ricordare loro che la vita si cambia tutti i giorni e la manna non cade più dal cielo, se vuoi una cosa prenditela. Loro si giustificano sempre, vivono chiusi in un guscio e ancora si colpevolizzano l' un con l' altro perciò che è successo e per la varia sofferenza. Faccio sempre da me. Mia madre la vedo come una fonte d' amore che a suo modo mi dona, e l'accetto; mio padre è cambiato: prima lo vedo comne punto di riferimento, ora come modello ad non seguire seppur riconosco il bene che mi vuole e i limiti che ha; mia sorella ,non nutro alcun sentimento nei suoi confronti: ho avuto bisogno di lei e si è dimostrata inospitale e piena di paure.Non la considero come tale, ne come esempio di sorella maggiore.
Scusate se mi sono dilungato, dovrebbe essere quasi tutto.

Daniele
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Utente
Utente
Buonasera Dr.Mori non credo che ci sia da allarmarsi se non mi eccito più a vedere una donna,in fondo non sempre fu così.Ricordo che il periodo adolescenziale e quello post adolescenziale non nutrivo eccitazione verso tutte le donne e per gli amici ero sempre quello schizzinoso ma mi accerchiavo di ragazze che realmente mi piacevano e con cui realmente volevo farci approfondimento. Non so cosa successe, ma inizii ad avere una bassa autostima di me stesso, forse derivata dalla forte acne che mi colpii, comincia a frequentare donne senza troppa selezione, mi avventuravo in relazioni così senza pensarci troppo, forse per rassicurarmi di non essere solo al mondo; ad oggi sento che manca quel piacere della conquista, di individuare quella donna lì, si proprio quella e fare di tutto per averla... diciamo che ho preso quello che arrivava.

Per quanto riguarda il filo diretto con l' omesessualità, non so dirle con certezza cosa mi ha fatto scattare sta cosa. Forse il sentirsi poco uomo, il poco realizzato, il mutamento del mio fisico ( nell' ultimo anno ho sviluppato un pò di grasso addominale che non mi piace); non mi sento un ragazzo realizzato. Non ho mai fatto pensieri omo in vita mia, non vorrei che l'apprezzamento verso l' uomo (cosa nuova) fosse verso tutto quello che io non ho (fisicamente e materialmente parlando).
Difatti trovo attrattivo il ventre dei ragazzi (dove io noto difetto) e i giovani che sono decisi e vivono per il proprio sogno.

Grazie per l'attenzione

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro sig. Daniele,
Ora capisco un po' meglio il suo desiderio vivere come una compensazione vitale il sesso vissuto in modo un po' compulsivo ma superficiale.
Diciamo che per gestire la sua vita lei ha dovuto mettere un po' il silenziatore alla sua affettivita'.
Meno male che ha una ragazza che mi sembra importante per lei.
Se ne avesse la possibilita' penso che le potrebbe essere di giovamento uno psicologo psicoterapeuta con il quale cercare di ridare importanza alla sua sfera affettiva. Se questa riprendesse quota e lei riuscisse a vestire in modo piu' completo le sue relazioni (che ora sembrano piuttosto consumistiche) esse le darebbero tutta un'altra soddisfazione. Stiamo parlando di un investimento emozionale che forse adesso non e' in grado di ipotizzare.
Del resto lei e' giovane e non mi sembra il caso di che continui a utilzzare in modo cosi' minimale i rapporti che le capitano, e' uno spreco che lei sceglie per difesa. Una difesa disfunzionale però' a mio parere.
Saere gestire il desiderio e' il migliore afrodisiaco che esista.
Ci mandi sue notizie se vuole quando vuole.
[#6]
Utente
Utente
Grazie del consulto Dr. Esposito, lei cosa ne pensa di questa presunta attrazione verso l' uomo. E' davvero attrazione o un modo come un altro per farsi una paranoia ansiosa, dato che non che non sono nuovo a queste cose?
Grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154

Penso sia un modo di esplorare
Le esplorazioni sono eccitanti di per se' a prescindere dall'oggetto
Non le trasformi in una paranoia ansosa però'!
I migliori saluti



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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, alle indicazioni fornite dai miei colleghi vorrei affiancare un altro punto di vista. Leggendo le sue repliche, ho l'impressione che lei stia "ragionando molto di testa", con ragionamenti del tipo "se accade questo, allora significa che". E' solo una mia impressione o lei si riconosce in questo modo di affrontare il problema?

La invito alla lettura di questo articolo MinForma:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

Dopo averlo letto, sarei curioso di avere le sue impressioni.
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Utente
Utente
Si in effetti Dr Calì ha pienamente ragione. Sono una persona molta ansiosa e a volte anche negativa. L ' articolo l' avevo già letto e per un pò mi fece stare tranquillo perchè mi riconoscevo in molti punti. Negli ultimi adiacenti al mio intervento su Medicitalia la situazione è ulteriormente cambiata. L' attrazione pr le donne si è ridotta a Zero, per la mia compagna idem, anche se non c'è ne mai stata troppa. Sto cercando di rilassarmi e vivere le emozioni in modo presente mettendo a tacere la mente. Quando la mente superficiale tace mi dimentico tot di avere sta roba che mi gira in testa mentre quando mi focalizzo sul problema cercando una soluzione mi affollo di dubbi il cervello; se passa un uomo lo guardo e cerco di capire cosa mi potrebbe attrarre e qualcosa che m' incuriosisce esce sempre fuori. E' come se nel momento in cui non penso sono Io, invece quando penso sono Me. Ecco io vorrei sapere chi davvero sono tra i due. A volte ho la certezza che è davvero solo un brutto momento, a volte mi convinco di essere omosessuale. Ripeto, non trovo più la curiosità in una donna, se la guardo penso a come farebbe l' amore con me e subito mi sì innietta un pensiero negativo che mi fa credere che non mi ecciterebbe stare con lei in quanto so già come praticano il sesso/amore le donne. Lo stesso faccio con gli uomini quando sono in modalità pensierosa; immagino di penetrare maggiormente, all'istante un altro pensiero mi dice di provare che tanto sicuramente è solo una fase sessuale propria per schiarirsi le idee e che molto probabilmente tornerai ad amare le donne e il piacere sessuale con loro. In realtà, nel più profondo, vorrei avere una famiglia, una donna splendida e dei figli magnifici credo sia una delle più grandi realizzazioni. Ma, ad ora, non visualizzo più la donna nel suo insieme, non attratto dalle sue forme e senza alcuna femmina che mi faccia battere il cuore. E se lo sarà un maschio a farmi battere il cuore? bah... Sono una persona abbastanza fredda e distaccata; con la mia ragazza non riesco ad essere un uomo. Ecco io non mi sento troppo uomo in questo periodo. Quando sono con lei cado sempre nell' infantile e lei essendo una persona molo forte caratterialmente è come se mi padroneggiasse. Il grande Boh.