Tutto scatenato dal pessimo rapporto che ho con mia madre
Non so più che fare. Soffro di disturbi alimentari, soffro di bulimia. Questa condizione mi sta uccidendo dentro e fuori. Tutto scatenato dal pessimo rapporto che ho con mia madre. Litighiamo ogni giorno, mi tratta male, mi sminuisce, mi fa piangere di continuo e invece di aiutarmi a stare meglio mi ignora. Sto cadendo in depressione, non mi sento voluta bene, mi sento continuamente in colpa per cose che non esistono, mi vedo brutta, sbagliata, non ho più voglia di fare niente, ho pensato più volte al suicidio. Ho cercato più volte un punto di incontro con lei, con le lacrime agli occhi gli ho detto 'ti prego aiutami' e lei mi guarda impassibile facendo finta di niente! Lei stessa, fa finta di non avere alcuna colpa, mi ha mandata dalla psicologa e la stessa ha convocato mia madre dicendo che con me deve cambiare atteggiamento. MA LEI NON LO FA! Io non ce la faccio più! sto per crollare e neanche la psicologa riesce a far qualcosa. Cosa devo fare????
[#1]
Gentile Utente,
credo sia necessario un'intervento psicologico e una valutazione accurata del caso. Il trattamento nel suo caso dovrebbe essere individuale senza l'intromissione di altri parenti.
Le persone non cambiano atteggiamento dall'oggi al domani, molto spesso non lo cambiano per tutta la vita, a meno che non iniziano una psicoterapia, ma non possiamo aspettarci di mandare sua madre in terapia (non sarebbe corretto).
Il nocciolo della questione rimane quello che a "cambiare" deve essere lei (lei che scrive) e non sua madre.
credo sia necessario un'intervento psicologico e una valutazione accurata del caso. Il trattamento nel suo caso dovrebbe essere individuale senza l'intromissione di altri parenti.
Le persone non cambiano atteggiamento dall'oggi al domani, molto spesso non lo cambiano per tutta la vita, a meno che non iniziano una psicoterapia, ma non possiamo aspettarci di mandare sua madre in terapia (non sarebbe corretto).
Il nocciolo della questione rimane quello che a "cambiare" deve essere lei (lei che scrive) e non sua madre.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Cara ragazza,
La sua disperazione e' davvero tanta. E viene subito da chiedersi il perche'.
Lei e' una giovane donna e per quanto addolorata dall'atteggiamento di sua madre, e' in grado di avere una sua autonomia.
Come mai attribuiosce questa enorme importanza all'atteggiamento di sua madre?
Come e' composta la sua famigliav? Che rappprti ha con gli aLtri componenti?
Cosa fa lei nella vita? Lavora? Studia?
Ci mandi delle notizie piu' dettagliatye per inquadrare megloio quanto ci dice.
La sua disperazione e' davvero tanta. E viene subito da chiedersi il perche'.
Lei e' una giovane donna e per quanto addolorata dall'atteggiamento di sua madre, e' in grado di avere una sua autonomia.
Come mai attribuiosce questa enorme importanza all'atteggiamento di sua madre?
Come e' composta la sua famigliav? Che rappprti ha con gli aLtri componenti?
Cosa fa lei nella vita? Lavora? Studia?
Ci mandi delle notizie piu' dettagliatye per inquadrare megloio quanto ci dice.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 14/10/2013.
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